Appena si iniziano a cercare informazioni su come organizzare una visita alle isole vicino Venezia, si apre un mondo di possibilità. Tra queste, spiccano tour della durata di 4 ore, con partenza da Piazza San Marco. Una proposta alettante, la risposta che sembra provenire dal cielo, per chi vuole fare un’escursione tra le isole più famose della Laguna Veneta, senza doversi sbattere a predisporre spostamenti e soste.
Cosa devono sentire le mie povere orecchie? Una risposta? Una tragedia! Pensate davvero che sia possibile visitare Murano, Burano e Torcello in quattro ore, compresi i lunghi tratti di navigazione? Assolutamente no! A meno che non vogliate fare una toccata e fuga, che vi impedirà di andare oltre le vie principali, piene di negozi di souvenir. È davvero questo ciò che desiderate?

Certo, di primo acchito, può sembrare tutto perfetto. In realtà, si rischia solo di correre come trottole impazzite, tra vicoli e traghetti pronti a partire, verso la meta successiva. Molto meglio, allora, organizzare in autonomia la visita alle isole vicino Venezia, per sfruttare il tempo e adattare le soste alle proprie esigenze.

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Come organizzare la visita alle isole vicino Venezia.
Durante il nostro recente fine settimana a Venezia, abbiamo deciso di dedicare una giornata alla scoperta delle isole della laguna. Eravamo partiti con l’idea di visitare Murano e Burano, salvo poi aggiungere anche Torcello.

Organizzare la visita alle isole vicino Venezia è semplicissimo, non serve limitare il proprio tempo di esplorazione, acquistando tour già pronti. Basta recarsi sulla Riva degli Schiavoni, alla fermata “San Zaccaria”, dove il traghetto 4.1 passa circa ogni mezz’ora, con destinazione Murano. In alternativa, potete imbarcarvi alla fermata “Fondamenta Nove”, sui vaporetti 4.1 oppure 12.

Il traghetto che collega Murano a Burano, è il 12. Con il 12, tra l’altro, è possibile rientrare direttamente da Burano a Venezia, alla fermata Fondamenta Nove.
Da Burano a Torcello, sono solo cinque minuti di navigazione e, il vaporetto con cui raggiungerla, è il 12. Noi, invece, abbiamo utilizzato la linea A, che parte da un piccolo molo, accanto all’imbarco principale dell’isola. Sul sito ufficiale trovate informazioni e orari.

I biglietti 24h, per muoversi liberamente sui vaporetti costano 20€. Si possono acquistare ai botteghini di una qualsiasi fermata presente lungo Riva degli Schiavoni, oppure alle casse automatiche. Occhio, perché queste danno un resto massimo di 9,90€, se non ricordo male. In alternativa, i ticket vengono venuti nei tabacchi o in un chiosco aperto sin dalle 7 del mattino, proprio su Riva degli Schiavoni. Impossibile non notarlo, in quanto si occupa esclusivamente di biglietteria.

Il ticket giornaliero, consente libero accesso a tutta la rete dei vaporetti, ed essendo valido per le 24 ore effettive dal momento della prima convalida, può essere usato anche il giorno successivo. È fondamentale passare sempre il biglietto all’apposito lettore di codici a barre, prima dell’accesso all’area imbarco, chiusa da tornelli.
Per qualsiasi dubbio sulle fermate dei battelli, rivolgetevi al personale di bordo, che controlla i ticket ed il flusso dei passeggeri.

Visto quanto è semplice? Non pensate anche voi, che valga la pena concedersi tutto il tempo necessario, per la visita alle isole vicino Venezia, pur dovendo salire e scendere autonomamente da qualche battello? Ed ora passiamo all’argomento più bello: il diario di viaggio dell’escursione giornaliera a Murano, Burano e Torcello!

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Cosa vedere a Murano.
Non ricordo nel dettaglio la prima volta in cui sono stata a Murano, da bambina. Nella mia mente si affollano solo immagini un po’ sbiadite, che ritraggono folle di persone in corsa sotto ad un caldo torrido e le vetrerie, prese d’assalto dai turisti. Ricordo colore, ricordo riflessi. Ricordo di essere rimasta completamente ammaliata, dalle movenze dai maestri vetrai! Dalla loro capacità di creare immagini delicate e fiabesche, da una palla di materiale incandescente.

La Murano in cui sbarchiamo io e Daniele, in questa brillante giornata dicembrina, potrebbe essere l’isola che non c’è. Perché ogni angolo che ammiriamo, suscita stupore, come un luogo mai visto, fuori dal mondo! Tra le isole nei dintorni di Venezia, forse Murano è la più famosa, anche perché è la più vicina! Per fortuna però, visitare la Laguna Veneta in inverno, significa aver a che fare con non troppe persone che si avvicendano lungo i canali. Soprattutto la mattina.
Per quanto la tentazione di visitare il “Museo del Vetro”, o un laboratorio in cui lo si lavora, sia tanta, visto che questa attività è diffusa sin dal XIII secolo, decidiamo che oggi da Murano vogliamo altro. Vogliamo visitarne gli edifici religiosi, vogliamo passeggiare lungo i vicoli, vogliamo ammirare la pittoresca isola dai suoi ponti e perderci nei suoi riflessi. Pur essendo nota al mondo per l’arte dei suoi maestri vetrai, Murano è tanto altro, è sorprendente.
Fuori dalle vie principali, in cui si trovano negozi e ristoranti, Murano è silenziosa, vissuta, tranquilla. Irradia serenità, carattere, con quel tocco di vero e di non sempre perfetto, che ce la fa sentire vicina. I profumati panni stesi al sole, nelle piccole piazze che nessuno si spinge a visitare, inondano le narici di odori fruttati, che per sempre ricollegheranno la nostra mente a Murano. Le panchine esposte al sole, occupate da abitanti dell’isola, sono un punto di ritrovo per chi si destreggia tra la spesa prima del Natale e chi passeggia con i bimbi, ormai in vacanza.
Murano d’inverno è così semplice. Così rilassante. Lasciamo che le architetture religiose, ci catturino con le loro opere. Dapprima il Duomo dei Santi Maria e Donato, un patrimonio che fonda le proprie radici nella metà del X secolo. All’interno siamo chiusi nell’arte, stretti tra un pavimento musivo del XII secolo, ed un catino absidale decorato divinamente da un mosaico dorato, dove l’immagine della Madonna ci osserva con dolcezza.

Ciò che davvero ci conquista, però, è il presepe in vetro. Sono due le opere fornite da altrettanti artisti, che vengono alternate per l’adorazione. Grazie a Gianluigi Bertola, guida volontaria della basilica, vediamo in anteprima il presepe già completo di bambinello! E, sempre grazie a lui, stabiliamo di visitare Torcello nel pomeriggio.

Ammiriamo le opere d’arte preservate nella rinascimentale San Pietro Martire, a pochi passi dalla piazza in cui è stata allestita la stella cometa in vetro di Murano. Tra gli altri, vi sono capolavori di Tintoretto e di Bellini. Peccato non poter scattare fotografie, anche se la visita è scolpita negli occhi.
Di Santa Maria degli Angeli, invece cogliamo solo i riflessi, dato che è chiusa.


Mentre passeggiamo verso il Faro di Murano, sentiamo che l’isola ha rapito i nostri sensi. Di lei, porteremo nel ricordo la sensazione di aver toccato la mano di una signora bellissima, attempata, con una grande vitalità che fuoriesce da ogni sua ruga, da ogni sua espressione.

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Visita alle isole vicino Venezia: cosa vedere a Burano.
Burano è l’isola del merletto e del colore. E se avete l’occasione di visitare Burano in una limpida giornata invernale, capirete di avere davanti agli occhi la perfezione. L’allegria delle decorazioni natalizie, si lega ai variopinti villini dell’isola, che illuminano i nostri occhi come un arcobaleno architettonico.
Burano è riflessi. Un susseguirsi di giochi di colore e proiezioni, che la mia mente fantasiosa rimanda a mondi sottomarini, copia e narrazione di ciò che vediamo sulla terraferma. Burano è un acquerello in cui muoversi, fingendosi al tempo stesso esploratori e personaggi delle fiabe, perché nulla può essere incredibile quanto questa isola romanzata.
Piazza Baldassarre Galuppi, è la principale dell’isola. La raggiungiamo solo dopo una fuga dalla folla di turisti, sbarcata in contemporanea con noi. Lasciamo a loro le vie piene di botteghe e negozi, mentre noi ci godiamo il silenzio di ponticelli, canali e pittoriche calli.

Sulla piazza sorge la Chiesa di San Martino, caratterizzata da un campanile pendente. Si, come la Torre di Pisa, ma versione Laguna Veneta! Mi consola il fatto di non trovare persone intente a posare in foto in cui cercano di raddrizzare la struttura, come moderni Ercolini col Bastone dei Selfie.
Il colore delle case di Burano, è una sorta di mistero. Mentre i nostri occhi registrano questa profusione di tonalità, ci chiediamo se davvero le tinte, aiutassero i pescatori a ritrovare la propria abitazione, nelle giornate di nebbia. O, magari, se il colore è simbolo di una determinata famiglia, come una sorta di ‘veneziano kilt’.
Una cosa è certa. Quando si abbandonano le vie principali di Burano, si prova la sensazione di essere pennelli che lambiscono una tavolozza. Burano è la tela e noi, camminando ed esplorandola, ne dipingiamo caratteri e ne rappresentiamo storie. Siamo pennelli che creano un quadro ideale. Ma chi guida i nostri gesti, non è dato a sapere. Forse, voglio credere, siamo noi con la nostra fantasia. Forse siamo noi, con la nostra seconda vista. Forse siamo noi, che impugniamo la voglia di scoprire Burano, guidando i nostri passi con il desiderio di guardarla davvero.
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Cosa vedere a Torcello.
Arriviamo a Torcello nel tardo pomeriggio. Se abbiamo inserito questa tappa, come visita alle isole vicino Venezia, è solo grazie al fortuito incontro con Gianluigi Bertola, a Murano. Altrimenti ci saremmo persi un patrimonio storico, artistico e paesaggistico inestimabile, rimpiangendo amaramente una valutazione frettolosa.

Torcello è il primo antico e prospero nucleo, della Laguna Veneta. Subì un definitivo declino, in seguito al predominio della vicina Venezia e alla diffusione delle malattie, come conseguenza del paludamento delle acque.

Quando sbarchiamo sull’isola, ci troviamo immersi in un luogo cristallizzato nel passato. Un sorta di parco archeologico, di una bellezza struggente. Mentre i colori dell’imminente tramonto si fanno sempre più intensi, camminiamo lungo i desolati ed incantati canali. Fermi nel tempo, fissi nella storia.
Sull’isola di Torcello ci sono solo una struttura ricettiva, un bar, un ristorante, un negozio d’antichità…ed un tesoro risalente a secoli addietro! Questo antico insediamento appartenente all’Impero Romano, si raggruppa attorno ad una piazza su cui si affacciano il “Museo di Torcello”, la Chiesa di Santa Fosca, la Basilica di Santa Maria Assunta e diversi reperti lapidei. Impressionante la vasca battesimale: amo queste strutture primordiali, che rimandano ai primi padri della Chiesa.
L’ingresso alla Chiesa di Santa Fosca è libero. Ci sediamo nel tondeggiante spazio, di cui si hanno notizie sin dal IX secolo, per la sua funzione di reliquiario.
Ma il vero tesoro dell’isola di Torcello, è la Basilica di Santa Maria Assunta. L’ingresso alla sola aula, costa 5€ a testa. Non prevede audio-guida, se non a pagamento, né una brochure, né la possibilità di scattare foto. Un costo eccessivo, che porta la maggior parte delle persone a snobbare questo capolavoro, a favore di un selfie sui canali. Volendo si può acquistare un biglietto cumulativo, con il vicino museo. Ma arrivare qui e non visitare la Basilica paleocristiana di Santa Maria Assunta, sarebbe un errore colossale.
Spesso, mi lamento del fatto che vedo il mondo attraverso l’obiettivo della mia reflex. Tanto che a volte mi pare di non saper più guardare, se non veicolata dalla Canon! Eppure, una volta entrata in Santa Maria Assunta, sono solo gli occhi a lavorare, sollecitati dalla magnificenza. I mosaici che incorniciano le immagini bizantine, spingono le figure verso di noi, come se queste stessero galleggiando nell’oro. Sia l’abside che la controfacciata, sono dei capolavori che tolgono il fiato, in un turbinio di tessere dorate e personaggi sacri, che rivivono attraverso i secoli.
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Visita alle isole nei dintorni di Venezia: escursione fai da te.
Mentre saliamo a bordo del vaporetto che ci riporterà a Venezia, ammiriamo un tramonto infuocato sulla Laguna Veneta. Le tenebre, a breve, inghiottiranno tutto, come un sipario di velluto che cela i protagonisti di una grande opera. Ma la nostra mente resterà piena di colore per gli anni a venire. Colore dato dalla natura, ma anche dalla visita alle isole nei dintorni di Venezia, un concentrato di tinte, sensazioni e anime. Un insieme di bellezza pittorica e arcaica, che non ha nome né parole adatte a descriverla, se non attraverso gli occhi di chi qui, lascia il proprio cuore.
Soddisfatti della nostra escursione fai-da-te a Murano, Burano e Torcello, scendiamo a Fondamenta Nove e ci gettiamo nella misteriosa notte veneziana, pronti per goderci le ultime ore qui sull’isola.
Claudia B.
Ottime informazioni. Mamma mia quanto vorrei andarci. Si, sono stata tre volte e a Venezia ma non ho immagini che non siamo non in digitale e comunque mi mancano le isole.
Allora devi tornare per vederle! Perché Venezia è bellissima, ma le isole sono dei piccoli mondi ricchi di colori, di scorci e di emozioni!!! Nel caso, sai dove chiedere informazioni (per te, ci sono sempre).
Bacioni,
Claudia B.
Era da tanto che volevo leggere questo tuo post, perchè io a Venezia ci sono stata da piccola o con gite organizzate, e sinceramente mi ricordo poco o niente di come funzionano gli spostamenti. Mi hai fatto fare un respiro di sollievo, se andare da un’isola all’altra è così semplice sono a cavallo. E mi hai rapito con le tue foto: ma che colori pazzeschi ci sono????? Le case, il cielo, il mare… tutto bellissimo!
Io di Murano ho il ricordo di un mastro vetraio intento nel suo lavoro,quando ci ripenso mi sento come ipnotizzata… dovrei proprio tornarci!
Il primo ricordo che io stessa, ho di Murano: quella gestualità, in effetti, ha qualcosa di ammaliante. Ti garantisco, Celeste, che è tutto super semplice, non serve ammattire per visitare le isole della Laguna Veneta, né perdere tempo con escursioni organizzate. Puoi scegliere con facilità i tuoi orari, in base alla durata delle soste, tanto i vaporetti arrivano a cicli piuttosto continui.
La magia: in quelle due giornate, abbiamo vissuto la magia. Mai vista una Venezia, con le sue isole, più belle di così…
Bacioni,
Claudia B.
Che posti splendidi! Ci sono stato un po’ di anni fa ormai. Sarà ora di tornarci?
Grazie per i consigli!
Si, è arrivato assolutamente il momento di tornare! Anche per rivedere il tutto con nuova consapevolezza 🙂
Spero che i miei consigli ti siano utili.
Un abbraccio,
Claudia B.
Non so perché ma ero convinta di averti già lasciato le mie impressioni, perché ho letto il tuo post credo un secondo dopo la pubblicazione! Boh.. la vecchiaia.. ?
Mi fa sempre “strano” leggere di casa mia (perdonami la licenza, ma io estendo casa al padovano + veneziano!) e mi illumino quando leggo parole cosi belle. Perché sai.. luoghi in cui vado fin da piccola per me sono splendidi ogni volta anche se ne conosco i difetti e mi piace capire cosa ne pensa chi li vive meno nella quotidianità ma più come viaggio. Quindi grazie per le tue parole! ❤
Se posso darti un consiglio, nella tua prossima volta in laguna veneta fai un giro in battello per vedere i casoni. Sono le antiche abitazioni dei pescatori, sono sicura che ti piaceranno.
Ps: ma che magia è Burano!! La prima volta credevo di essere in una fiaba!! Le tue foto sono splendide
Un bacione!
Tu puoi darmi tutti i consigli che vuoi! Soprattutto quando, come questo, sono oro colato! Forse navigando in Laguna ho visto alcune di queste abitazioni, vecchi ruderi imponenti, che mi hanno ricordato le antiche cascine della bassa…circondate dall’acqua. Potrebbe essere? Appena tornerò, comunque, non perderò l’occasione di fare questo giro. E ti chiederò tutte le indicazioni 🙂
Ti svelo una cosa: anche io adoro vedere il modo in cui gli altri percepiscono e raccontano la mia terra. Ne vado fiera, ne conosco il potenziale (offuscato da spiaggia e locali), per cui mi commuovo quando trovo persone che hanno voglia di guardare oltre. E magari condividerlo!
Grazie per i tuoi complimenti Silvia,
Claudia B.
Che colori meravigliosi Claudia, un acquerello a cielo aperto! Torcello mi ha colpito molto, soprattutto perché negli ultimi anni Murano e Burano sono onnipresenti (a ragione, ovviamente). Mi segno tutti i tuoi consigli, l’unica volta che sono stata a Venezia è stata per lavoro, non ho visitato nulla ma ricordo benissimo le difficoltà con i mezzi pubblici ?
Se sei a Venezia per turismo, tutto è gradevole e semplice. Anche un’attesa di venti minuti per i vaporetti. Ma se sei lì per lavoro, credo sia davvero dura. Perché ovviamente ci sono solo pochi modi per spostarsi: a piedi o in battello!
Torna se puoi, per godertela da viaggiatrice, la vedrai da un’altra prospettiva. E Torcello è una tappa imperdibile: un mondo a parte, rispetto Murano e Burano!
Baci,
Claudia B.
Spero che questo post sia l’ultima cosa che vedano stasera i miei occhi così che io mi possa addormentare e sognare di essere dentro un acquerello con le tinte delle tue foto! Ma che meraviglia! E che bella giornata senza turistaglia *_* Ma davvero gli isolotti sono così magici con quei colori…i panni stesi…la quiete? Guarda io non so se avrei condiviso questo tesoro, me lo sarei tenuto stretto nel cassetto speciale dei ricordi romantici.
Eccallà e poi la mazzata finale con quel tramonto! *_*
Bellissime foto, davvero Claudia! Devo assolutamente tornare anch’io a Venezia.
Un abbraccio 😉
A volte in effetti, mi chiedo se sia il caso di dire tutto, ma tutto-tutto, nei post del blog…Può essere controproducente, vero? I primi dubbi mi sono venuti con Bangkok e i suoi tesori. Prossima volta metto le foto mosse, così sono meno allettanti ed evitiamo di attirare le api 😉
Mentre ti auguro sul serio di sognare di essere in un acquerello veneziano, stile Mary Poppins (penso sempre a lei quando evoco questa immagine), voglio anche ringraziarti per i complimenti. E si, prossima volta vola a Venezia non solo per un caffè (unica!!!) ma anche per un tour delle isole 🙂
Un abbraccio,
Claudia B.
Ho dei ricordi molto vaghi di Venezia, Murano e Burano perché ci sono stata da bambina con i miei genitori e mio fratello, e il giorno che abbiamo dedicato a Murano e Burano avevo la febbre… Ricordo solo la fatica che facevo a camminare per stare dietro a quei due spietati di mamma e papà che mi facevano stare in giro comunque. Ma forse è proprio grazie a questo viaggio che ho imparato a sopportare tutto quando si è in giro da qualche parte ?
Sta di fatto che spero di tornarci prima o poi, anzi è una vergogna che alla mia età non mi sia ancora decisa a tornare. Bellissime le casette colorate: in foto rendono benissimo e mi immagino che dal vivo siano ancora meglio.
Ciao Claudia ?
Vorrei fare una battuta Silvia ma. Mi auguro, però, che poi tu non la riporti al tuo ‘prigioniero di viaggio’, perché la potrebbe usare contro di te in qualsiasi tribunale. E anche contro di me. Praticamente in età adulta, hai fatto scontare questi momenti di ‘Real Turismo’ alla seconda metà del blog! No dai scherzo, ahahahahahah! E’ solo una battutina, per dire che io con la mia seconda metà del blog, lo faccio eccome 😉
Come te, ho aspettato tantissimi anni prima di ritornare a Murano e Burano: avevo undici anni la prima volta che vidi le isole della Laguna Veneta (secoli fa), e solo a 36 le ho riscoperte davvero.
Spesso, come dicevo prima ad Ilenia, non si pensa di andare oltre Venezia. La mancanza di tempo, oppure il non voler ‘sbattersi’ con i vaporetti (che poi è tutto di una semplicità basilare), portano a dedicarsi esclusivamente a Venezia. Però, alla fine, l’attesa ripaga.
Bacioni,
Claudia B.
Ecco cosa vorrei tanto vedere la prossima volta che capito a Venezia. Mi sono persa nelle foto di case colorate, botteghe e canali… certo che avete trovato una luce bellissima! Venezia con la luce giusta è ancora più magica. Ogni volta mi meraviglio di come assomigli a un quadro. E ogni volta mi chiedo che impressione possa fare agli stranieri, soprattutto agli americani, che non sono abituati a questi scorci. Credo sia un impatto davvero forte, perché noi comunque cresciamo tra i borghi e le cittadine (anche se nessuna è simile a Venezia), ma per loro è davvero qualcosa di mai visto.
Un abbraccio!
Ma sai Ilenia, che la stessa domanda me la faccio da sempre anche io, ogni volta che vedo turisti stranieri ammaliati dalla nostra Italia? Perché in effetti, già è sorprendente per noi che siamo abituati, figuriamoci a chi vede certi luoghi per la prima volta.
La sensazione di passeggiare in un quadro, è quella che maggiormente si prova a Venezia e sulle isole della Laguna Veneta. Tanto che, non so se capita anche a te, ma si viene invasi da una sorta di stupore, quando ci si rende conto che in questi posti ci abitano davvero le persone! In particolare quando si visitano fuori dalla stagione di punta, per cui sono vissute dai cittadini con grande rilassatezza.
Ti abbraccio,
Claudia B.
Il post che aspettavooo!!! Ti aggiorno, sto tenendo d’occhio i prezzi dei voli, perché quest’anno devo andare a Venezia. Ho deciso! Sogno di vedere Burano e i suoi colori. Credo che solo lì mi mangerò mezza giornata. 4 ore i tour organizzati? Non hanno senso. Non conoscevo l’isola di Torcello, ma adesso che me l’hai fatta conoscere, la includerò senza dubbio nell’itineario.
Le foto sono tutte superbelle! Quelle del tramonto sono il top! Bravissima Claudia 🙂
Andrea ma che bello!!! Ci speravo sai, che inserissi Venezia (e le isole) tra i tuoi viaggi. Sono certa che troverai il volo giusto…e poi potrai innamorarti anche tu di questi luoghi. Se riesci, vai in un periodo di bassa stagione. Non che a Venezia esista un tale momento, ma almeno puoi fare un tentativo 🙂
Torcello la stavo erroneamente escludendo anche io: giammai! Vai senza indugio, entra anche in basilica. Tanto sono solo cinque minuti di navigazione da Burano. Credimi, ne vale la pena.
Grazie per i complimenti Andrea, fanno sempre tanto piacere 😉
Baci,
Claudia B.
Come sai non ho ancora visto nessuna di queste bellissime città.
Può sembrare scontato ma non ho mai pensato di acquistare un biglietto per Venezia e magari programmare una gita a Murano, Burano etc… si, sono una sciocca.
Tra l’altro con le informazioni che hai fornito sembra molto semplice quindi perché non provare? Murano mi affascina per la lavorazione del vetro e Burano mi incanta per i suoi colori.
Ah proposito di colori… quel tramonto è da cartolina!
Viene quasi automatico andare a Venezia e restare a Venezia. La città è bellissima, c’è tanto da vedere e, a volte, il tempo a disposizione è poco. Per cui magari si evita di spingersi fin nelle isole. Noi abbiamo approfittato del fatto che ci saremmo fermati per tre giorni e, credimi, ne sono felicissima. Perché ne valva la pena! Non è un caso che abbia inserito le informazioni su come organizzare l’escursione a Murano, Burano, Torcello…così magari invoglio i lettori a fare lo stesso 😉
Bacioni,
Claudia B.