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Cosa vedere a Praslin in tre giorni con i bus locali

Cosa vedere a Praslin in tre giorni con i bus locali

Forse non sto scegliendo il modo giusto per iniziare questo reportage di viaggio, ma devo dire onestamente che Praslin non è stata l’isola delle Seychelles che maggiormente ci ha colpito. Per quanto ci siano diverse cose interessanti da vedere a Praslin, la scintilla ha faticato a scoccare. Laddove è stato immediato il colpo di fulmine con Mahé, confermato dai cinque giorni di visita, ma anche con La Digue e il suo microcosmo, a Praslin abbiamo dovuto aspettare di andarcene per apprezzarla davvero.

Potrebbe sembrare un ragionamento contorto, ce ne rendiamo conto. Eppure a noi capita spesso di dover analizzare a freddo una destinazione, per capire che tutto sommato ci è piaciuta. Ecco, con Praslin è stato lo stesso. Nonostante ciò, con questo diario di viaggio vogliamo darvi alcune indicazioni su cosa vedere a Praslin in tre giorni. Oltre a consigli pratici per pianificare l’itinerario e muoversi sull’isola.

QUALI SPIAGGE VEDERE A PRASLIN
ALLA SCOPERTA DI PRASLIN

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Praslin in tre giorni: cosa vedere.

Il nostro viaggio di dodici giorni alle Seychelles prosegue a Praslin. Soggiorneremo quattro notti in una guesthouse vicino al porto, spostandoci per l’isola con i mezzi pubblici. In realtà, però, il primo e l’ultimo giorno se ne vanno nei trasferimenti in traghetto e nel riprenderci dal mal di mare. Quindi ci restano solo tre giorni pieni per esplorare Praslin e vedere cos’ha da offrire.

COSA VEDERE A PRASLIN IN POCHI GIORNI

Un’escursione completa nel cuore dell’isola, la Vallée de Mai, una tappa ad Anse Lazio, una delle sei spiagge più belle del mondo, un’uscita in barca alla scoperta di Curieuse e qualche ora ad Anse Volbert, è il programma delle nostre tre giornate a Praslin. In realtà vorremmo anche vedere Anse Georgette, ma pare che non potremo esaudire questo desiderio.

L’ISOLA DI CURIEUSE

Visiteremo Praslin muovendoci con i bus locali, dato che abbiamo deciso di noleggiare l’auto alle Seychelles solo a Mahé. Diciamo che utilizzare i piccoli bus blu, è parte dell’avventura e delle cose da fare a Praslin. Una vera gara di velocità tra le selvagge strade dell’isola! Oltre che una sorta di ruota della fortuna: dove salire, dove scendere, quale bus prendere e a che ora, resta per noi un mistero senza risoluzione. Ci affidiamo quindi all’istinto e alla buona sorte.

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Visitare la Vallée de Mai a Praslin.

Usciamo presto dalla guesthouse, perché vogliamo andare al porto a vedere gli orari dei bus. In realtà, l’idea viene prontamente smontata da un bus blu che imbocca la curva con piglio da Formula 1, sul quale leggiamo: “Vallée de Mai”. Pensare anche solo lontanamente di voltare le spalle a questa casuale fortuna, sarebbe una follia: lo prendiamo al volo, prima che lui prenda al volo noi! Pazienza se non conosciamo gli orari dei bus che dovremo usare nel pomeriggio, qualcosa ci inventeremo. Paghiamo a bordo il biglietto, 7 rupie a testa, e ci prepariamo all’avventura.

COSA VEDERE ALLE SEYCHELLES LA VALLEE DE MAI

Salire lungo la lussureggiante strada che porta alla Vallée de Mai in bus locale, è già di per sé un’esperienza imperdibile. Una gara contro il tempo e le curve, mitigata dalla bellezza del rigoglioso Praslin National Park, una delle cose da vedere assolutamente a Praslin. Per puro miracolo, notiamo l’ingresso alla Vallée de Mai che sfreccia davanti ai nostri occhi (anzi, siamo noi che sfrecciamo davanti all’ingresso!). Al colmo dello stupore riusciamo a prenotare la fermata al volo: siamo arrivati a tempo record e senza nemmeno il pit stop!

La Vallée de Mai è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, insieme all’Atollo di Aldabra, rifugio di centinaia di testuggini giganti. Una foresta tropicale da vedere a Praslin, per l’immenso patrimonio di palme di coco de mer che racchiude. Oltre ad una ricca fauna e avifauna. Mentre passeggiamo tra i sentieri del parco, insieme ad una guida ufficiale, ci sembra di essere come Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre. In particolare quando proseguiamo da soli l’escursione: in certi punti, è impossibile captare la presenza umana, la civiltà. Si percepiscono solo il respiro determinato e il soffio delicato della natura, avvolgente e selvaggia. Un canto primordiale a cui, nel frastuono visivo e acustico del mondo moderno, non siamo più abituati.

INFORMAZIONI.

  • La Vallée de Mai, si può raggiungere in auto, taxi e bus locale. Quest’ultimo è il modo più economico per arrivare alla riserva. Basta prendere il bus che porta l’indicazione luminosa “Vallée de Mai”. Chiedete all’autista per sicurezza, ma non fate affidamento sui suoi consigli per capire dove scendere. Tenete gli occhi aperti, l’ingresso della Vallée de Mai è imponente e si nota dalla strada. Prenotate la fermata appena lo vedete: è a pochi passi dall’entrata. Lascio la foto per facilitarvi nel compito.
  • L’ingresso alla Vallée de Mai costa 350 rupie a testa, circa 21€. Il costo elevato del biglietto serve per la tutela della foresta e dell’Atollo di Aldabra.
  • La riserva è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 17,30. Chiude il 25 Dicembre e il 1 Gennaio.
L’INGRESSO ALLA RISERVA
  • Chi vuole, può partecipare ad una delle due visite guidate giornaliere gratuite, in inglese e francese, che iniziano alle 9 oppure alle 14. In caso contrario, si trovano pannelli esplicativi anche in italiano.
  • All’interno del parco si possono seguire sentieri ben segnalati, di diversi colori. La mappa consegnata all’ingresso è di semplice lettura, così come i cartelli posizionati ovunque. Non ci sono pericoli ma, come sempre, è bene prestare attenzione a dove si mettono i piedi e alla salvaguardia dell’ambiente.
  • A nostro avviso la Vallée de Mai è visitabile anche con la pioggia: un’alternativa quando a Praslin c’è brutto tempo.

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Dove vedere il coco de mer alle Seychelles.

Il coco de mer è il simbolo per antonomasia delle Seychelles. Al punto da essere persino usato come timbro sul passaporto! Solo alla Vallée de Mai e sulla vicina Isola di Curieuse, è possibile vederne intere foreste. Certo, ci sono esempi di palma di coco de mer al Giardino Botanico di Mahé, e anche a La Digue se ne possono ammirare. Ma la vera cassaforte naturalistica per queste palme endemiche, purtroppo distrutte dai primi conquistatori, resta proprio la Vallée de Mai.

VEDERE A PRASLIN IL COCO DE MER

La guida ci fa notare i fieri giganti che danno vita a all’insolito frutto, dalle sembianze molto allusive. Il coco de mer nasce da palme (maschio e femmina), e assume una forma che può ricordare un bacino femminile, oppure un organo riproduttivo maschile. In fondo la natura non fa mai niente a caso! Le palme raggiungono anche 25 mt. di altezza e, solo con la maturità, danno vita ai frutti. Anzi, il polline prodotto dalle palme maschio, è un’importante fonte di alimentazione per gli animali. La vera curiosità è che il fiore della palma, ha un profumo diverso per ogni persona che lo annusa. In base alla nazionalità, cambia la percezione: a noi ad esempio ricorda il riso bollito!

Vedere la Vallée de Mai a Praslin è un itinerario scientifico, naturalistico e intensamente umano. Una sorta di ritorno all’origine. Un’escursione arcaica nei colori e nelle essenze della foresta. Proseguiamo seguendo i sentieri nonostante la pioggia, fermandoci di tanto in tanto per proteggerci sotto le ampie foglie delle palme. Ci sentiamo un po’ come i Black Parrots, i pappagalli delle Seychelles, che nei tronchi ormai morti delle palme trovano l’ambiente giusto per creare il loro nido. Magia della natura, che in questo parco ci avvolge come un guanto, facendoci sentire parte del Tutto.

DOVE VEDERE IL COCO DE MER A PRASLIN

Prima di risalire in bus, andiamo a vedere la vicina cascata del Praslin National Park. Una passeggiata di circa dieci minuti. In questo periodo la portata dell’acqua è minima, ma vale la pena fermarsi qualche istante ad ammirare l’eterno scrosciare di quella che, nel Parco Nazionale, viene definita acqua della vita. Ruscelli, cascate, corsi d’acqua, che irrorano la valle di acqua dolce. Non è un caso che, proprio queste acque, vengono usate nella produzione del pregiato rum Takamaka, come abbiamo scoperto visitando la Takamaka Distillery.

INFORMAZIONI.

  • La Praslin National Park Waterfall, si trova al di fuori della riserva. Per raggiungerla bisogna seguire la strada che passa davanti all’ingresso della Vallée de Mai, in direzione Grand Anse Beach. La cascata è a dieci minuti, circa, di cammino.

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Come arrivare ad Anse Lazio con il bus pubblico.

La nostra avventura tra le strade di Praslin continua. Aspettiamo fiduciosi alla fermata del bus, facendoci coraggio per la presenza di altre persone: a meno che non siano qui per un ritrovo sovversivo, dovrebbe significare che a breve un qualche mezzo di trasporto passerà! E infatti eccolo, Lui il Temibile Bus Blu, che esce con violenza dalla curva. Il nostro obiettivo è raggiungere Anse Lazio per vedere una delle spiagge più belle di Praslin. E del mondo, a detta di molti. A quanto pare arriveremmo volando! Tutto questo ci ricorda il viaggio in Thailandia e le corse giornaliere per prendere i mezzi di trasporto, sullo stile di “Pechino Express”: impagabile!

Iniziamo a percorrere l’isola, gustandone visivamente il verde intenso e il blu del mare. Nemmeno oggi c’è sole pieno, ma vedere Praslin a bordo di un bus, senza doverci preoccupare della guida, si rivela il modo migliore per ammirarla a fondo. Coste frastagliate, calette che si alternano ad ampie spiagge ma, soprattutto, un verde abbacinante! Scendiamo al capolinea, preparandoci alla lunga camminata che ci separa da Anse Lazio. Una cosa è certa: le spiagge delle Seychelles vanno conquistate!

COSA VEDERE A PRASLIN: ANSE LAZIO

Dopo circa mezz’ora, arriviamo ad Anse Lazio. La marea è già alta e le persone presenti tantissime. Vorremmo dire che far parte delle sei spiagge più belle del mondo è un titolo giustificato, ma ad essere onesti non proviamo tutto questo entusiasmo. Diamo la colpa al tempo cupo, alla folla, al monsone di sud-est che impedisce di entrare in mare senza affogare, ma qui ad Anse Lazio non ci sentiamo di gridare al paradiso terrestre. Non come ad Anse Major a Mahé.

Ci fermiamo un’ora ad Anse Lazio, per riposare e ammirare la forza dell’oceano, i massi granitici dalle forme astratte e le palme che fungono da protezione per l’isola. Dopodiché torniamo verso la fermata del bus per rientrare in guesthouse e prepararci. Ci stiamo ormai abituando a camminare al buio, per raggiungere il villaggio più vicino dove cenare. Non è stato semplice, ma alle Seychelles sembra l’assoluta normalità muoversi a piedi al buio lungo le strade! Fortunatamente il delizioso cibo creolo dei take away, mette in secondo piano ogni esitazione.

INFORMAZIONI.

  • Per raggiungere Anse Lazio con i bus locali, bisogna salire sul mezzo che porta l’indicazione “Anse Boudin” e scendere al capolinea.
  • Il capolinea si trova ad un incrocio, dal quale parte la strada in salita che porta ad Anse Lazio. A piedi servono circa 30 minuti, dipende dall’andatura. La camminata è impegnativa ma fattibile: se ce l’ho fatta io, chiunque può riuscirci.
  • Al ritorno bisogna prendere il bus direzione “Jetty”. Questa linea collega direttamente al porto dell’isola, passando da Anse Possession e Baie Ste. Anne. In questo modo è possibile fermarsi, oppure scendere e cambiare bus per raggiungere la zona di Grand Anse.
  • Per chi arriva ad Anse Lazio in auto, c’è un comodo parcheggio proprio davanti alla spiaggia.

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Cosa vedere a Praslin: Anse Volbert.

Dopo aver trascorso la giornata di ieri facendo un’indimenticabile escursione in barca a Curieuse, e una sessione di norkeling a La Réserve, oggi decidiamo di concederci una pausa. Il piano iniziale prevedeva la visita di Anse Georgette, che molti definiscono come un paradiso tropicale, ma il programma all’ultimo salta. Non sappiamo se la colpa sia veramente del “Costance Lemuria”, il resort che ha inglobato la spiaggia, da cui non abbiamo avuto il permesso di entrare. Oppure del nostro host che afferma di aver prenotato, ma con esito negativo. Fatto sta che siamo piuttosto incavolati. Soprattutto perché fino a ieri ha ripetuto che non c’erano problemi, salvo poi smentire all’ultimo. Il dubbio che non abbia nemmeno contattato la struttura c’è, ma a questo punto non possiamo fare nulla.

COSA VEDERE A PRASLIN: ANSE VOLBERT

Saltiamo sul primo bus che passa con direzione “Anse Boudin”, e scendiamo a caso, dove troviamo una location che ci colpisce. Capitiamo così sull’ampia, bellissima Anse Volbert. Non sarà Anse Georgette, ma non possiamo lamentarci: sole pieno, sabbia soffice, un azzurro celestiale, rendono rigenerante ogni ora trascorsa qui. Ci concediamo lunghe passeggiate, seppure non insieme perché qualcuno deve sempre restare a controllare le borse, tuffi rinfrescanti e una dose pazzesca di relax. Dobbiamo anche combattere contro la marea e qualche beach boys un po’ troppo zelante ma, alla fine, possiamo davvero dire di aver trascorso una giornata perfetta sulla scintillante Cot D’Or.

INFORMAZIONI.

  • Anse Volbert si trova sulla Cot D’Or. La fermata del bus è proprio davanti alla spiaggia e, nei pressi, vi sono market, negozi e ristoranti. Nonostante ciò, le vaste dimensioni rendono quasi difficile percepire la presenza di altre persone.
  • Per visitare Anse Georgette, bisogna chiedere un permesso al “Resort Constance Lemuria”. La spiaggia è chiusa dal complesso ma, come tutte le spiagge delle Seychelles non è privata. Purtroppo, però, la struttura non ha risposto alle nostre mail e, stando all’host della guesthouse che ha telefonato al nostro arrivo, non avrebbe dato il permesso a causa dell’alto afflusso di persone. Noi sospettiamo che non abbia neppure telefonato, ma vogliamo concedergli il beneficio del dubbio. Se volete tentare la fortuna, vi lasciamo i riferimenti della struttura, che abbiamo trovato online. Telefono: (248) 4281 281. Modulo di contatto a su: www.constancehotels.com/en/contact/

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Tre giorni a Praslin.

Mentre salutiamo Praslin dal traghetto che ci sta portando a La Digue, cerchiamo ancora di trovare una connessione con l’isola. Non possiamo dire che sia stato un amore immediato con Praslin ma, allo stesso tempo, è come se ci avesse intimamente ammaliati. La verità è che il tempo a disposizione è stato limitato, così come gli spostamenti. Con un’auto a noleggio saremmo stati molto più liberi, seppure avremmo perso l’occasione di usare i mezzi pubblici e divertirci come bambini su una pista! Ci piace pensare che resta un conto aperto con Praslin, un contatto in sospeso da approfondire e riaccendere. In fondo i viaggi sono come i rapporti umani: bisogna prendersene cura, spesso anche dargli una seconda occasione, per trarne il meglio.

Claudia B.