Chi lo dice i laghi in inverno sono luoghi tristi? O che la stagione migliore per visitarli sia la primavera? In più di un’occasione abbiamo seguito itinerari invernali sui laghi italiani, senza mai pentirci della nostra scelta! Così, durante i tre giorni che passeremo tra i mercatini di Natale del Garda Trentino, ne approfitteremo per creare un percorso alla scoperta dei borghi coinvolti, dato che c’è tanto da vedere a Riva del Garda e dintorni, indipendentemente dal periodo.
Un fine settimana lungo, vissuto in maniera lenta e profonda, durante il quale visiteremo siti naturalistici, borghi e rocche. Degustando piatti tipici in ristoranti indimenticabili e, ovviamente, lasciandoci coinvolgere dagli eventi natalizi nel Garda Trentino! In particolare, faremo tappa negli immediati dintorni di Riva del Garda. Limitando quindi gli spostamenti, in modo da assaporare con languida serenità, questo fine settimana sul Lago di Garda.
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Visita al Parco Grotta Cascata Varone.
Arriviamo a metà pomeriggio di un venerdì di fine Novembre, al Parco Grotta Cascata Varone. Un Parco Naturale con Giardino Botanico, ad appena 3 km da Riva del Garda e a cinque minuti d’auto dalla struttura in cui soggiorneremo, l’“Agritur Acetaia del Balsamico Trentino”. Siamo in un contesto naturalistico unico, accoccolati all’interno di un bozzolo roccioso in cui la struggente luce invernale lascia il posto a lunghe ed evocative ombre. L’edificio d’accesso al parco, venne progettato dall’architetto Maroni, il quale ideò anche la “prigione dorata di D’Annunzio”, il Vittoriale. Lo stesso Gabriele visitò questo sito naturalistico e, come lui, tanti personaggi storici di grande riguardo, come il Principe Umberto II.
Percorro il vialetto lastricato che conduce alla grotta. Ai lati osservo con piacere le aiuole perfettamente curate, in particolare la distesa di cavoli ornamentali colorati. Daniele mi precede, mentre io mi soffermo qualche istante ad ammirare la piccola cascata esterna.
Proseguo verso la cavità naturale, dove una passerella permette di spingersi fino al cuore della roccia. Luci al led creano una suggestiva commistione di colori, dando voce alla grotta e alle acque, con un incrocio di tinte dalla grande atmosfera.
Arrivo sino alla Cascata del Varone, e resto impietrita ad ascoltare il suo roboante scrosciare. La cavità naturale sembra amplificare la sensazione di forza della cascata, che precipita da quasi 100 mt. d’altezza. 20.000 anni di erosione, hanno creato questa levigata forra in cui si entra a stretto contatto con la potenza della natura.
Usciamo nuovamente nella fredda aria di fine Novembre, per seguire il sentiero che porta alla cascata superiore. Il parco botanico è stupendo anche in autunno, curato alla perfezione, ricco di fiori e piante. Musica in filodiffusione ci accompagna nella passeggiata. Fino al 1870 non c’era modo di visitare la Cascata del Varone. Solo guadando il fiume o calandosi all’interno della grotta, era possibile ammirare questo capolavoro della natura.
Siamo felici, quindi, di trovarci in un posto tanto bello a gustare ogni angolo di questa rarità geologica. Attraversando un tunnel di 15 mt. entriamo al cospetto della cascata superiore, creata dall’acqua proveniente dal Lago di Tenno! I led sapientemente posizionati, esaltano il fascio continuo e lo roccia, in un gioco magnetico di colori e natura indomita. Il Parco Grotta Cascata Varone è un sito imperdibile da vedere vicino Riva del Garda, durante tutto il corso dell’anno.
Informazioni.
- Il Parco Grotta Cascata Varone si trova a 3km da Riva del Garda, sulla statale 421.
- È geolocalizzato su Google Maps, ma lo si può anche raggiungere con l’autobus urbano linea 1.
- È aperto tutto l’anno, tranne il 25 Dicembre. Consiglio di controllare orari e prezzo del biglietto su: www.cascata-varone.com.
- Vi sono parcheggii e area pic-nic gratuiti, a disposizione dei clienti.
- I cani al guinzaglio sono benvenuti.
- Telefono: +390464521421
- Email: info@cascata-varone.com
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Dove passeggiare vicino Riva del Garda: Lago di Tenno.
Uno dei luoghi più scenografici in cui passeggiare nei dintorni di Riva del Garda, è il Lago di Tenno. Arriviamo qui subito dopo l’esperienza ipnotica alla Cascata del Varone quando, il pomeriggio ormai maturo, conferisce quell’impronta magica al paesaggio, come solo autunno e inverno sanno fare.
Un occhio smeraldo ci accoglie tra i battiti di ciglia dei rami ormai privi di foglie. Sensuale e ammaliante, attira verso la riva, ricordando un talismano a cui non si può resistere. La leggera patina creata dalla foschia, mi fa scattare un numero improponibile di foto orrende… ma l’incanto del panorama non ha eguali!
Il Lago di Tenno oggi sprigiona sussurri misteriosi. Pare una presenza irreale, di quelle destinate a scomparire appena tu girerai le spalle. Le nuvole basse creano un’aura surreale, mentre paesi e montagne vengono inglobate dalla foschia, disegnando sulle acque immagini scomposte.
Passeggiando lungo il piacevole e selvaggio lungolago, vediamo ancora scorci d’autunno riflessi sulle acque smeraldo. Foglie che il passare delle stagioni ha risparmiato al proprio sacrificio. È bellissimo qui. Uno di quei luoghi in cui la tua mente ritrova la pace persa nei doveri di ogni giorno. Così, mano nella mano, proseguiamo attratti dallo spettacolare Lago di Tenno, in questo silenzioso pomeriggio.
- Il Lago di Tenno è geolocalizzato su Google Maps e si trova a 11 km da Riva del Garda
- All’inizio del sentiero che conduce al lago, vi sono parcheggi a pagamento, al costo di 1,5€ l’ora.
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Cosa fare nei dintorni di Riva del Garda: visitare un’acetaia.
“L’Agritur Acetaia del Balsamico Trentino”, è la deliziosa struttura in cui soggiorneremo durante il fine settimana a Riva del Garda e dintorni. Si trova a Cologna, a meno di 7km dal Lago di Tenno e a 5km da Riva del Garda, in una privilegiata posizione panoramica.
Prima di cena, prendiamo parte alla visita guidata all’acetaia, scoprendo un universo dietro ad una produzione che richiede tempo e dedizione. Il vero aceto balsamico si ottiene dalla bollitura del mosto fresco d’uva, cotto dalle 16 alle 18 ore, a 85°. E la riduzione del prodotto è strabiliante: da 1000 litri, si passa a 380\400 litri!
Inizia poi il lungo periodo di riposo in botte. La “botte madre” accoglie il prodotto appena bollito, dato che contiene i batteri dell’aceto. Dopodiché, nel corso del ciclo di maturazione, si cambia una botte all’anno, lasciando le stesse piene solo per 2\3 perché, con la fermentazione durante l’estate, il liquido rischierebbe di fuoriuscire.
Un prodotto che, una volta degustato, fa comprendere immediatamente la differenza abissale con l’aceto della grande distribuzione. Un “non aceto balsamico”, dato che si ottiene da aceto di vino, coloranti e caramello. Lo dice anche il prezzo di vendita, oltre a sapore e consistenza, che nulla hanno a che fare con l’eccellente qualità di un vero aceto balsamico.
Informazioni.
- Acetaia del Balsamico Trentino, Strada di San Zeno 2, 38060 Cologna di Tenno.
- Telefono: +39 0464 550064
- Email: info@acetaiatn.it
- www.acetaiadelbalsamico.it
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Dove andare a Riva del Garda e dintorni: il borgo di Canale.
Il borgo medievale di Canale di Tenno è un gioiello, a soli 20 minuti d’auto da Riva del Garda. Nei fine settimana d’Avvento, si agghinda a festa dando vita a uno dei più singolari e pittoreschi mercatini di Natale del Trentino, che noi approfittiamo per visitare.
Ma Canale, è un luogo imperdibile da vedere nei dintorni di Riva del Garda, in qualsiasi stagione o momento dell’anno. Passeggiare lungo i vicoli dell’abitato, che è arrivato fino a noi intatto, ha il dolce gusto della scoperta. Una sorta di borgo fatato, in cui sottopassi, ballatoi, edifici in pietra, creano un percorso da “caccia al tesoro”.
Pur avendo visitato Canale già in passato, durante un viaggio tra borghi e castelli del Trentino, nulla potrebbe tenerci lontano da una seconda incursione nel paese iscritto al circuito “I borghi più belli d’Italia”. I vicoletti addobbati con dovizia di particolari, in occasione del Natale, gli alberelli che ad ogni angolo irrorano l’aria di profumo di pino, ravvivano il centro già normalmente bellissimo.
Il borgo medievale di Canale è anche luogo di ritrovo ed ispirazione per artisti, che vengono qui da ogni parte del mondo per creare opere nella “Casa dell’artista”. Ognuno lascia in dono un pezzo, arricchendo così la collezione. E, durante l’Avvento, anche qui sono allestiti i mercatini di Natale, come in tutte le grotte e cantine del borgo.
Informazioni.
- Vi sono parcheggi all’ingresso del borgo di Canale. Durante i mercatini di Natale, i posteggi sono a pagamento in zona Ville del Monte. Oppure si può parcheggiare al Lago di Tenno e raggiungere il borgo con la navetta. In alternativa, molto più pratico e comodo, è il XmasBus. In partenza da Riva del Garda, collega i mercatini di Canale e Arco. Maggiori informazioni sul sito dell’Ente del Turismo www.gardatrentino.it.
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Attrazioni a Riva del Garda: Rocca di Riva e MAG- Museo Alto Garda.
Torniamo a Riva del Garda a metà pomeriggio. Il sole inonda le sponde del Lago di Garda, con una luce calda e sfumata. Tratti sinuosi che mi ricordano subito gli orizzonti dipinti da Leonardo Da Vinci, nelle sue opere. Un vero capolavoro, cornice perfetta della bella cittadina di Riva. Qui c’è sempre stato turismo, sin dal XIX secolo. E, il clima mite dell’Alto Garda, ci fa godere appieno della passeggiata tra il mercatino di Natale e il lungolago.
Riva del Garda ha un centro raffinato, di quelli che ricorda immediatamente i viaggi di fine Ottocento. Gli eleganti palazzi signorili, le botteghe e i negozi disseminati lungo le vie, le piazze salotto i ristoranti di cucina tipica. Ogni angolo rimanda ad atmosfere d’altri tempi. E noi ne approfittiamo per ammirarne le raffinate sfaccettature. La vitalità, la ricercatezza, l’innovazione. Il tutto farcito dal clima natalizio da fiaba!
Usiamo la “Trentino Guest Card” per visitare la Rocca di Riva del Garda, che ospita il “Mag- Museo Alto Garda”. Trascorriamo un’ora e mezza interessante, iniziando il nostro percorso di scoperta dalla torre. Saliamo in cima alla terrazza per godere del tramonto sul Lago di Garda e del panorama a volo d’angelo su Riva del Garda.
Dopodiché, ci spostiamo tra i tre piani su cui è suddiviso il museo, dove si attraversano la storia, l’arte e l’archeologia dell’Alto Garda. Un museo da vedere a Riva del Garda e dintorni, in particolare per la sezione dedicata all’archeologia. Senza nulla togliere alla mostra sulle due guerre mondiali o alla pinacoteca, con notevoli opere dal Quattrocento ai giorni nostri, il settore archeologico racchiude vere e proprie chicche.
A partire dalle statue stele, figure antropomorfe incredibilmente d’impatto, che già abbiamo avuto modo di incontrare durante i nostri viaggi in Lunigiana e in Daunia. Le statue stele sono misteriose rappresentazioni risalenti all’età del Rame che, seguendo un filo conduttore tra l’Europa centro-orientale e la penisola italiana da Nord a Sud, uniscono questi territori ad arcane usanze.
Tra le varie esposizioni, ci colpisce profondamente il tesoro appartenente ad una giovane madre. Un bracciale, degli orecchini e i resti di una collana, sono stati trovati sulle spoglie della donna, rinvenuta in una tomba romana a Riva del Garda. Era distesa supina, con le braccia a proteggere un piccolo corpo, quello del suo bimbo. Probabilmente morirono insieme o a breve distanza. Ci ha ricordato tantissimo la storia della “Madre di Ostuni”, vista durante il viaggio in Valle d’Itria.
Anche la sepoltura rinvenuta in una stretta voragine del Monte Altissimo, riattiva il nostro interesse. Si tratta di un uomo di circa 20 anni, del IV-V secolo A.C., trovato dagli speleologi negli anni Settanta. Era zoppo e, a causarne la morte, fu un forte colpo alla testa. Dall’equipaggiamento posseduto, si pensa fosse un cacciatore. Difficile dire se la strana posizione del corpo gettato dentro alla voragine, sia accidentale oppure frutto di un antico rituale.
Come sempre quando si visitano i musei, in particolare le sezioni archeologiche, il fascino verso le storie e le vite del passato, la tenerezza nei confronti delle relazioni umane, riescono a varcare la patina dei secoli e giungere intatti fino a noi.
Informazioni.
- A Riva del Garda vi è un comodo parcheggio gratuito in Via Galas.
- Il “Mag- Museo Alto Garda”, si trova nella Rocca di Riva del Garda, piazza Battisti 3/A.
- Telefono: tel. +390464 573869
- Email: info@museoaltogarda.it
- Per orari di apertura e prezzi, consultare il sito www.museoaltogarda.it.
- La “Trentino Guest Card”, è una carta turistica che si ottiene gratuitamente prenotando un soggiorno di almeno due notti, nelle strutture turistiche convenzionate. Dà l’accesso gratuito ai trasporti pubblici in Trentino e siti di interesse turistico. Se ci si ferma una sola notte, è possibile acquistarla ad un prezzo conveniente oppure, in caso di soggiorno in hotel esterni al circuito, la si può comperare negli uffici turistici al costo di 40€ a settimana per adulto (estensibile a bambini e ragazzi). Maggiori informazioni su www.gardatrentino.it.
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Un castello da visitare nei dintorni di Riva del Garda: la Rocca di Arco.
Durante la prima visita ad Arco di otto anni fa, la neve ci impedì di salire fino alla rocca. Non ci stiamo lamentando, dato che fu un idillio visitare i mercatini di Natale in Trentino sotto la soffice coltre bianca. Ma siamo altrettanto felici oggi, dato che il tempo è splendido e l’escursione alla Rocca di Arco si preannuncia memorabile.
Grazie a “Trentino Guest Card” l’ingresso alla rocca è gratuito. Partiamo quindi dal centro storico di Arco e, lasciandoci alle spalle i mercatini dell’Avvento, ci inerpichiamo lungo i vicoli che, dal Rione medievale Stranfora, portano al fortilizio. Nonostante la salita tolga a tratti il fiato, è poetico il passaggio attraverso quello che pare un giardino d’ulivi dal quale, passo dopo passo, si apre una visuale d’autore sull’Alto Lago di Garda. Un contesto affascinante e singolare, in cui vegetazione alpina e mediterranea si intrecciano in una sinuosa danza naturale.
Ciò che amiamo dei castelli nella zona di Riva del Garda e dintorni, è che sono aperti anche in inverno, al contrario di quanto avviene in Alto Adige. Inizia così la nostra immersione nel passato, con una lenta ascesa alla Rocca di Arco. Non smetterà mai di stupirmi il modo in cui, i siti storici, riescono a comunicare con noi. Quando accenno al “dialogo antico” o alla “pietra che parla”, mi riferisco a come, osservando ciò che resta, le anime di un tempo ci raccontano le loro esistenze.
Scopriamo così che la Rocca di Arco, era una vera e propria cittadella fortificata, la cui massima espansione avvenne nel XV secolo. Camminiamo tra le rovine dove spiccano l’imponente palazzo, le prigioni, il forno, il mulino, le tre cisterne nelle quali, grazie ad un sistema di canalizzazione, si raccoglieva l’acqua piovana. All’interno delle mura c’è addirittura ciò che resta della Chiesa di Santa Maria Maddalena, imponente e misteriosa. Si riescono a percepire momenti di vita e abitudini, persone e pensieri.
Gli ampi prati alla base della cittadella, ospitavano orti e pascoli e, con un ripido sentiero panoramico, si sale fino al rivellino, con cui la cittadella veniva difesa dagli attacchi provenienti da Ovest. Mentre dalla Torre Renghera, che domina l’intera valle, si suonava la campana per avvisare la popolazione in caso di invasione.
Ogni momento di vita lo si legge in ciò che il trascorrere dei secoli ha lasciato, nonostante il decadimento seguito alla campagna militare del Generale Vendôme: una panoramica tra presente e passato, che non ha confini imposti dal tempo. Perché tutto è inciso e narrato dal territorio.
Una sola sala si è salvata dall’incuria e dall’abbandono: la stanza degli affreschi. Un ciclo che ha del miracoloso, per essere giunto fino a noi. Rappresenta scene di vita di corte: dame che giocano, cavalieri che ricevono l’investitura, momenti di battaglia. La voce dell’antichità, soppressa dalla distruzione, ha trovato il modo di raggiungere i nostri occhi.
Terminiamo il circuito all’interno della cittadella di Arco, passeggiando nel Bosco dei Lecci. Qui troviamo un’ultima torre di guardia, con cui le sentinelle controllavano i passaggi a Nord, Ovest e Sud. Per noi, è l’occasione di ammirare un panorama mozzafiato sulla zona di Dro…
Informazioni.
- Vi sono numerosi parcheggi ad Arco. In Via delle Monache, accanto alle Poste, è presente un’area di sosta gratuita.
- La Rocca di Arco è aperta tutto l’anno. Giorni di chiusura sono rispettati solo 1 gennaio, 1 novembre, 25, 26 dicembre. Chiuso il pomeriggio del 24 e 31 dicembre. Dal 7 al 31 Gennaio, la rocca è aperta esclusivamente nei fine settimana.
- Alla Rocca di Arco si sale a piedi, con un sentiero che parte dal centro storico. Servono circa 20 minuti di cammino.
- Telefono: +390464 510156
- Email: cultura@comune.arco.tn.it
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Fine settimana in Garda Trentino.
Qualsiasi stagione è perfetta per una vacanza a Riva del Garda e dintorni. Anche nel colmo delle suggestioni invernali, si percepisce sulla pelle la delicata gentilezza di questa terra. Senza dover rinunciare alle visite, dato che tutti i siti restano aperti e sono perfettamente collegati. Qui non si corre, non si annaspa da un posto all’altro. Ci si sofferma a capire ciò che si vede, a comprendere quello che ogni luogo vuole raccontarci. E la beltà di ogni singolo panorama, si riversa nei sapori dei superlativi ristoranti del Garda Trentino.
Organizzare un fine settimana tra Riva del Garda e dintorni, creare un itinerario che sapesse fondere natura, cultura, scoperta, gastronomia ed eventi natalizi, è stato il nostro modo di fuggire dalla quotidianità, per regalarci momenti di qualità. Perché scappare non è necessariamente da intendersi come fuga in senso negativo: spesso è semplice crescita interiore e condivisione di istanti con chi si ama.
Claudia B. in collaborazione con Garda Trentino
Claudia bellissimi gli effetti che hai regalato alle foto delle cascate! Anche qui ricordo che rimasi meravigliata durante le stories ascoltando il rombo e soprattutto ritrovandomi all’improvviso la cascata sul display del cello. E sempre come ti dicevo sono rimasta incantata dal borgo di Canale tutto così lastricato e con le pietre a faccia vista, è troppo bello e incantevole a prescindere da mercatini e atmosfere natalizie! E per un’amante della storia come me quel museo sarebbe una delle tappe principali lo sai 😉 Comunque al di la della missione di conquistare The Woman…ehm The Man in Red, questo vostro viaggio prenatalizio si sente che l’avete vissuto in modo particolare 😉
L’hai notato l’effetto: ma io ti nomino Orsa dell’anno!!! Mi sto molto applicando per migliorare in questo tipo di foto, dal New England in poi è stato un continuo tentativo. Ma qui alla Cascata del Varone mi sono praticamente fatta la doccia per ottenere l’effetto, quindi tenevo particoalrmente al risultato :-)!
Itineratio che consiglio caldamente a tutti, per noi è stato veramente speciale e lo abbiamo gustato appieno in ogni istante, non c’è che dire…
Un abbraccio,
Claudia B.
Ma chissà perché poi c’è quest’idea che il lago sia bello solo in estate. Io sono stata per esempio a Sirmione e poi anche in un paesino sul lago Lemano in pieno inverno e non sono rimasta per niente delusa. C’è sicuramente un qualcosa di malinconico, che però rende tutto più affascinante.
Di Riva del Garda il poco che ricordo è l’eleganza, e a tratti l’aria di un posto di altri tempi.
Però ovviamente mi sono persa tantissime cose, come per esempio la Rocca di Arco. Devo rimediare, anche perché per me in un weekend si arriva abbastanza comodamente.
Buon fine settimana ?
Non so Silvia, credo sia più il classico luogo comune che vuole il lago come meta tardo primaverile oppure estiva. Personalmente anche io apprezzo quel suo aspettto struggente, quieto, che rimanda tra l’autunno e l’inverno. Ne adoro i colori, i contorni sfumati, il fatto che vi siano finalmente poche persone. Ecco, poterne vivere ampiamente ogni aspetto senza calca.
Riva del Garda ha davvero quell’aria di luogo d’altri tempi. Elegnate, anzi davvero bella! Più di una volta non mi sarei stupita di veder sbucare qualche signora vestita di crinoline!
Un abbraccio Silvia,
Claudia B.