Tornare a Firenze dopo sedici anni dall’ultima visita, è stato come incontrare una vecchia conoscente. Ne riconosci i tratti, il carattere, persino le sfumature. Ma resta viva la consapevolezza di non avere davanti agli occhi la stessa persona. Perché sicuramente sei cambiato tu, così come qualcosa è cambiato in lei. Perché con l’età guardiamo ciò che ci circonda con maggiore attenzione. Soffermandoci non solo sull’involucro, ma scrutando a fondo nell’anima. Non è un caso che Firenze ci abbia dato l’impressione di una città nuova. Più forte nel suo trasmettere emozioni. In questo articolo, troverete suggerimenti su cosa vedere a Firenze in un giorno, con un itinerario classico da seguire a piedi. Lo stesso percorso intrapreso da noi. Con consigli pratici su dove parcheggiare a prezzi bassi, dove mangiare e cosa visitare senza perdere tempo in file chilometriche.
Il nostro itinerario a Firenze di un giorno, è perfetto sia per chi usa l’auto, che per chi arriva in treno alla Stazione di Santa Maria Novella. Perché il circuito inizia e finisce proprio qui dove, chi viaggerà con l’automobile, potrà riprendere i mezzi per tornare al parcheggio. Gli altri si dirigeranno ai treni con facilità. Si tratta delle tappe classiche da fare a Firenze a piedi con, in più, una passeggiata nella zona meno turistica di Santo Spirito e San Frediano, oltre alla visita alla Galleria dell’Accademia, tempio dell’arte che racchiude il “David” di Michelangelo.
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Cosa vedere a Firenze in un giorno: itinerario classico nel centro storico.
Non avremmo potuto scegliere momento più bello, per visitare Firenze in un giorno a piedi. Il tiepido caldo primaverile, è il compagno di viaggio migliore con cui condividere l’esperienza. Scesi con il bus in stazione, ci immergiamo immediatamene nelle trafficate vie fiorentine. Non prima di aver preso la mappa della città all’Ufficio Turistico.
Una delle cose che amiamo di Firenze, è la possibilità di visitarla comodamente a piedi senza l’uso dei mezzi. Iniziamo il giro dalla Basilica di Santa Maria Novella, uno degli esempi più belli del Gotico in Toscana. Che ha anche due particolari in comune con il Duomo di Rimini, mia città natale: la facciata a cui ha lavorato Leon Battista Alberti e il Crocifisso di Giotto.
Attraversiamo la soleggiata Piazza Santa Maria Novella, per inoltrarci negli animati vicoli fiorentini. Botteghe d’antiquariato, prodotti tipici e rilegatorie, si alternano tra loro. Fino a quando non arriviamo nel vero centro turstico di Firenze: Piazza della Repubblica, con la colorata giostra e i viali principali delle grandi firme, che portano sino a Piazza del Duomo.
Ho sempre amato questa famosa piazza toscana perché, in uno spazio relativamente piccolo, racchiude tanta di quella bellezza architettonica da lasciare senza parole. Il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto, stretti in una maestosità di palazzi signorili.
Ci muoviamo attorno alla mole del Duomo, per fuggire dalla ressa che si è bloccata davanti alla facciata. Seppure sono solo pochi metri, sembra di uscire dalla città per immergersi in un tranquillo borgo. Bar con tavolini esterni e piccoli negozi, sono una cornice piacevole in cui passeggiare.
Facciamo quindi tappa a San Lorenzo e al Mercato Centrale, prima di spingerci in Piazza della Signoria. Difficile capire dove girarsi, in questo che rappresenta da secoli il centro politico della città. La Fontana del Nettuno dà il benvenuto a Palazzo Vecchio. Simbolo architettonico della Repubblica Fiorentina, ogni volta che lo ammiro penso agli intrighi che hanno ospitato queste stanze. Mentre immagino i piccoli, silenziosi vicoli nei pressi della piazza, immersi nelle tenebre e solcati da personaggi misteriosi.
A breve distanza da Piazza della Signoria, sorge il più famoso ponte di Firenze, Ponte Vecchio. Un passaggio storico sull’Arno, anzi il solo fino al 1218. Fa sempre un certo effetto camminare sopra questo antico “organo della città di Firenze”. Perché Ponte Vecchio, è un po’ come una parte vitale della città. Se oggi a farla da padrone sono le botteghe degli orafi, fino alla fine del XVI secolo furono quelle dei macellai a vivacizzare il viavai sul ponte. Forse i Medici non erano particolarmente entusiasti della mercanzia esposta, mentre attraversavano il Corridoio Vasariano da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti! Ed è proprio a Palazzo Pitti, che si conclude il nostro itinerario classico di Firenze in un giorno, prima di immergerci nel rione di Santo Spirito.
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Cosa vedere a Firenze in un giorno: l’Oltrarno.
Finalmente ci lasciamo alle spalle le file di turisti e i bastoni per i selfie. Abbiamo deciso di dedicare un po’ di tempo alla zona dell’Oltrarno, prima di dirigerci alla Galleria dell’Accademia. Un’area compresa tra le chiese di Santo Spirito, San Frediano e del Carmine, che si avvicina all’anima più vera di Firenze.
Qui non ci sono i nomi altisonanti delle grandi firme, né dei marchi ormai presenti in ogni città d’Italia. L’Oltrarno di Firenze è un posticino fuori dal tempo, in cui fanno mostra di sé botteghe polverose, bar di quartiere e osterie veraci. Oltre a piccoli market e saloni di parrucchieri, pieni di persone che fanno la spesa e la piega, in attesa della domenica. A rallegrare l’atmosfera, poi, sono i banchi colmi di fiori del mercato davanti a Santo Spirito.
L’Oltrarno è famoso anche per le opere di street art, di cui stiamo andando a caccia per tutta Firenze. Dopo il “Van Gogh con la maschera da sub” di Blub, all’imbocco di Ponte Vecchio, qui possiamo ammirare la “Madonna con Bambino” e il “Buddha”, sempre provvisti di maschera! Oltre a Sofia Loren e Margherita Hack, in versione “superman”, che un misterioso artista ha dipinto sui muri insieme ad altre grandi donne della storia, dell’arte e della cinematografia.
Infine, con una passeggiata lungo l’Arno, ci godiamo una stupenda panoramica sulla città di Firenze. Attraversiamo il Ponte alla Carraia e, dopo una tranquilla camminata di venti minuti, siamo nuovamente in Piazza della Signoria. Abbiamo ancora tempo prima della visita alla Galleria dell’Accademia, perciò ne approfittiamo per bighellonare tra vicoli poco frequentati e botteghe storiche.
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Dove mangiare a Firenze: Mercato Centrale.
Tra i luoghi da vedere a Firenze in un giorno, senza dubbio c’è il Mercato Centrale. Circondato dai banchi del mercato di San Lorenzo, a pochi passi dall’omonima basilica, questa struttura racchiude i tipici espositori di spezie, carni, salumi, pesce e formaggi. Con, in aggiunta, locali “open” in cui gustare piatti più o meno tipici. Tutti allestiti con grande attenzione per i particolari.
Non mi faccio sfuggire l’occasione di assaggiare il panino con il lampredotto, nella versione con porro e pomodorini. Decisa più che mai a sentirmi come Chef Rubio, addento il mio bottino a grandi morsi, scoprendo che non è affatto male! Daniele no, lui resta integralista e opta per il classico panino con prosciutto e pane toscano. I prezzi dei panini si aggirano sui 4€ l’uno.
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Cosa vedere a Firenze in un giorno: visita alla Galleria dell’Accademia.
Il culmine di questa giornata, è la visita alla Galleria dell’Accademia, a cui accediamo velocemente grazie ai biglietti saltafila di Musement. Perché non credo avremmo resistito in attesa per un’ora sotto al sole. Qualsiasi museo si decida di vedere a Firenze in un giorno, l’uso dei ticket saltafila è vitale.
Per quanto la Galleria dell’Accademia sia famosa principalmente per il David di Michelangelo, bisogna dire che i tesori racchiusi tra le sale sono tanti altri. Dalla pittura, alla musica, fino a notevoli esempi di scultura italiana. Ci perdiamo nei capolavori pittorici italiani del XV secolo, tra i quali ci colpisce principalmente la “Maria Maddalena” di Filippino Lippi. Senza voler togliere nulla a Botticelli, Ghirlandaio o Paolo Uccello, né all’imponente “Ratto delle Sabine” del Giambologna, la forza della sua prostrazione esce dalla tela e attira lo sguardo come una calamita. Ammirevoli anche le opere pittoriche del XIII e XIV secolo, esposte tra piano terra e primo piano, tra le più importanti al mondo.
Ma è con la scultura che, la Galleria dell’Accademia, dà il meglio di sé. Quello che avvicina al “David” di Michelangelo è un percorso interiore nella sua arte.
I “Prigioni” ideati per la tomba di Giulio II, sono opere incompiute che emanano voglia di uscire dal blocco di marmo. Le osserviamo, eternamente intrappolate, come se cercassero di venire alla luce in un parto infinito. Qui si comprende appieno la poetica di Michelangelo. Il suo sostenere che la figura si trovi già nella pietra. Che il compito dell’artista sia guardare, eliminare il superfluo e dare voce a quell’immagine.
L'”Evangelista Matteo” e la forza rappresentativa della “Pietà di Palestrina”, sono le due opere finali con cui ci si avvicina a lui. Il “David”. Immenso, perfetto in ogni proporzione e nella concentrata fierezza dell’espressione. Il marmo che si fa pelle. Che diventa un concentrato di emozioni, scaldandosi di vita. Un altero giovane, in attesa di colpire e uccidere il Gigante Golia. Si vede il sangue scorrere nelle vene pulsanti.
Nell’affascinante Gispoteca, in passato corsia d’ospedale inglobata dalla Galleria dell’Accademia, possiamo invece ammirare le opere di Lorenzo Bartolini. Nonostante la forza rappresentativa non sia la stessa di Michelangelo, la soavità di ogni tratto inciso è una carezza per gli occhi. Infine, una passeggiata nella sezione dedicata alla musica è imperdibile. Vi sono strumenti provenienti dalle collezioni dei Medici e dei Lorena, tra cui un paio di Stradivari.
Informazioni.
- I biglietti saltafila per la Galleria dell’Accademia, sono acquistabili su www.musement.com, dove si trovano varie tipologie di visita.
- Con il voucher scaricato su smartphone, si va alla biglietteria dedicata (edificio di fronte all’Accademia, al n. 51) per cambiare i ticket.
- Dopodiché si accede direttamente ai controlli di sicurezza. È consentito introdurre solo una bottiglia di liquido da 0,5 l. a testa.
- La Galleria dell’Accademia è in Via Ricasoli, 58/60.
- Apertura: dal martedi alla domenica, dalle 8.15 alle 18.50. Chiusura: tutti i lunedì, 1° Gennaio, 25 Dicembre.
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Dove parcheggiare a Firenze spendendo poco.
Che si decida di vedere Firenze in un giorno, oppure trascorrervi un fine settimana o più, il problema del parcheggio in città sarà il grande ostacolo da superare. La maggior parte delle persone risolve arrivando in treno. Ma, per chi come noi è costretto a ricorrere all’auto, i parcheggi a Firenze possono costare anche 30€ al giorno. Per non parlare del rischio di incappare nella ztl.
Dopo una lunga ricerca online, abbiamo trovato un parcheggio a Firenze a basso costo: il Parcheggio di Villa Costanza, che ha persino un’uscita dedicata in autostrada. Non serve prenotazione per le auto: si ritira il biglietto all’arrivo, utilizzando contanti, Telepass o carte per pagare. Una volta lasciata l’auto, si raggiunge il centro di Firenze con il tram Linea T1, che passa con grande frequenza. Basta scendere alla Stazione di Santa Maria Novella, per avere accesso all’intera città!
I biglietti del tram si acquistano alle apposite macchinette prima dei tornelli, oppure alla fermata. La nota dolente è che, se come a noi capita una mancata emissione già pagata, non c’è modo di contattare nessuno che ti assista, rilasciando il biglietto o dando un rimborso. Non ci vorrebbe molto ad inserire un cicalino diretto al servizio clienti…
Il costo del parcheggio giornaliero a Firenze è di 7€. Ma se come noi rientrate entro le 10 ore, pagherete solo 5€. Inoltre vi sono comodi bagni e un bar, di cui usufruire dopo il lungo viaggio. E poi via verso il centro, seguendo i nostri consigli su cosa vedere a Firenze in un giorno! Senza perdere i piccoli vicoli nascosti, che catapultano in una dimensione parallela.
Claudia B. (Advertising)
Anche io ci sono tornata dopo tanti anni la scorsa estate, e condivido completamente le tue osservazioni. Ho avuto anche io la sensazione di incontrare una vecchia conoscenza, perché ricordavo benissimo certi angoli, o dove si doveva passare per arrivare in un certo posto, ma allo stesso tempo c’era qualcosa di molto diverso rispetto all’ultima volta.
La piazza del duomo per me rimane comunque una delle più belle mai viste, con una bellezza difficile da superare.
Bellissima anche la zona di Santo Spirito, che ricorda molto una cittadina tranquilla, dove tutti si conoscono.
Come sempre però la street art mi sfugge ogni volta, mannaggia!
Noi l’abbiamo davvero seguita come segugi, ma posso garantirti che non siamo riusciti comunque a vedere tutto! Perché gli artisti sono stati bravissimi a dislocare le opere in ogni angolo inimmaginabile, quindi è necessario guardare bene per trovarle.
Ti confesso Silvia che, sempre di più, sto valutando l’idea di ritornare a Firenze per il nostro anniversario a Dicembre. Desidero fermarmi a Firenze più giorni e godermela di notte, come ho detto più volte.
Sono sicura che, in questo modo, ne scoprirò tratti ancora diversi. Voglio rivivere le atmosfere del periodo dei Medici: non prendermi per folle, ma ognuno ha le proprie fissazioni!
Anzi, poi rileggerò i tuoi post per trovare una semplice e vera trattoria in cui cenare.
Un abbraccio,
Claudia B.
Claudia tu lo sai che se hai potuto vedere Firenze è solo perché io l’ho salvata da una minaccia aliena qualche anno fa vero? Non sto sragionando dico sul serio! 😀 Da quando uso Musement non la finisco più di dire a tutti in giro che Musement salva il viaggio con la sua super formula saltafila! Meravigliosi i murales delle Superdonne, non c’erano quando l’ho visitata/salvata io! 😛 Che noia quando le macchiette si inceppano, io ho il terrore che mi ingoino la carta!! E che fai dopo? Io con quella pago hotel, pasti , spostamenti ecc e se mi dovesse succedere all’estero sbroccherei! Uno dei miei incubi ricorrenti è proprio quello di squartarle con un coltello alla Rambo per recuperare la mia carta dal ventre di quei mostri! 😛 La Gipsoteca è fantastica e con il panino al lampredotto del mercato hai piazzato la ciliegina sulla torta di questa splendida giornata fiorentina! 😉
È anche il mio incubo, soprattutto dopo aver davvero rischiato che succedesse in Thailandia. Dai miei viaggi sto riportando terrificanti fobie. Peggioro di anno in anno…
Guarda Dani, per quanto io ami l’arte, se non avessi avuto i biglietti saltafila, ti dico onestamente che mi sarei arresa ancora prima di provare a mettermici in quella fila.
Ricordo che una volta ci si poteva avvicinare ad un museo o ad una chiesa, senza aspettare due ore. Adesso non è plausibile. Grazie al cielo esiste Musement!
Ora però parliamo di cose serie: cos’è questa storia degli alieni? Come sarebbe a dire che hai salvato Firenze da una minaccia aliena? Cosa mi sono persa? Ti prego dimmi tutto!
A presto,
Claudia B.
Bellissima la zona dell’Oltrarno! Una delle parti di Firenze che mi manca e che vorrei visitare al più presto. Sembra davvero la zona più autentica e meno turistica, fatta di strade tranquille e murale colorati. Ottimo anche il suggerimento del parcheggio. Tra i 5 e 7 Euro al giorno è un prezzo più che ottimo. Penso alla costiera e al fatto che quello è il costo di una sola ora!!!! Magari ne facessero uno fuori centro anche qui!
Io Simo sto puntando ad un ritorno a Firenze per un fine settimana, perché voglio vederla di notte e continuare ad esplorare i rioni meno conosciuti! Si respira un’aria totalmente diversa, rispetto alla Firenze presa d’assalto dai turisti. E poi, in effetti, con quei prezzi il parcheggio non mi spaventa più!
PS: 5€ l’ora ?? Sono quasi caduta dalla sedia…
Un bacione,
Claudia B.
E’ vero, tornare a Firenze dopo un po’ di tempo, lascia l’impressione di tornare da un amico.. è una città così accogliente! …e strapiena di ricchezze! Per me ha un fascino particolare perchè è stato in assoluto il primo viaggetto insieme al mio attuale marito, tanti anni fa, allora fidanzato da poco tempo! 🙂
Mi fa piacere scoprire che questa non è solo la mia sensazione! Credo faccia parte della bellezza di Firenze ?.
Un bacio,
Claudia B.