Portogruaro è stata la prima tappa del mio viaggio on-the-road in Italia, un tour estivo di 7 giorni in Friuli Venezia Giulia che ho spezzato con una visita nella variopinta località della Laguna Veneta. In questo articolo vi racconto cosa fare e vedere a Portogruaro in poche ore, condividendo l’itinerario a piedi nel centro storico che tanto mi ha affascinata!
Momento dietro le quinte: ho scoperto Portogruaro per lavoro. Sono copywriter e mentre scrivevo i contenuti di un nuovo portale, raccontando questo grazioso borgo come destinazione cicloturistica d’eccellenza, mi sono resa conto di avere per le mani un piccolo gioiello. Insomma, che ci crediate o meno mi sono autoinfluenzata! Vediamo se riesco a fare lo stesso con voi…
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Cosa vedere a Portogruaro a piedi.
Lo dicono in riferimento al centro storico di Comacchio; qualcuno lo afferma a proposito di Chioggia; poteva non esserci chi definisce anche Portogruaro “la piccola Venezia”? Non posso farci nulla, a me questo paragone fa venire l’orticaria. E comunque no, pur affacciandosi su una serie di canali, non le somiglia. Portogruaro è bella in modo unico e discretamente raffinato.
La passeggiata alla scoperta dei luoghi più iconici da vedere a Portogruaro la si può comodamente fare in mezza giornata. Calcolate qualche ora in più se vi fermate a pranzo, per un aperitivo o includete una visita al Museo Nazionale. Per me si è trattato di una tappa intermedia nel viaggio verso il Friuli e, dato che desideravo passare anche a Palmanova, mi sono limitata ad una rilassante camminata esplorativa.
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Qual è un buon punto di partenza per vedere Portogruaro?
Sicuramente la monumentale Porta San Giovanni dove sono i due dettagli ad attirare l’attenzione: il canale su cui si affaccia e i colori che fanno capolino attraverso l’arcata. Acqua e tinte pastello: le principali caratteristiche di Portogruaro, insieme a quello stile veneziano che sarebbe impossibile non notare, in particolare su Corso Martiri della Libertà (ma non chiamatela “piccola Venezia”!).
Il distinto viale centrale è una passerella di palme, bifore, palazzi gentilizi e raffinate caffetterie, in cui gli Spritz la fanno da padrone ad ogni ora del giorno. Impossibile non fermarsi a gustare qualche prelibatezza dolce o salata, per entrare a far parte della scena dai toni bon-ton. Sempre se non ci si lascia ripetutamente tentare dagli scorci su cortili e canali disegnati dal Fiume Lemene, che hanno il potere di allungare l’itinerario!
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Gli scorci sui canali più belli da vedere a Portogruaro.
E allora lasciatevi trascinare dalla tentazione e dalla curiosità! Io l’ho fatto prima di arrivare nel cuore del centro storico di Portogruaro e, a dirla tutta, non me ne sono pentita. Quindi via, si fa una deviazione verso le sponde del placido Lemene.
A sinistra di Porta San Giovanni, c’è la calamitante Via del Rastrello. Il suo lindo selciato conduce fino ad un ponte che si affaccia sul fiume e al limitrofo Borgo Sant’Agnese. L’intero quartiere è un concentrato di pace e silenzio fuori dal tempo e, accanto alla torre, la minuscola Via Furlanis dà un’idea piuttosto chiara di come doveva essere anticamente Portogruaro.
Sotto i portici di Corso Martiri della Libertà si aprono passaggi che potrebbero passare per cortili privati, invece sono imperdibili calli che portano fino al Lungo Lemene. Vi segnalo in particolare Calle Marinaressa e Calle Beccherie. La prima arriva a Via del Rastrello costeggiando il fiume; la seconda è un angolo signorile di Portogruaro da cui si raggiunge il pittoresco Ponte Barchessa. Insomma, in questo gioco labirintico, può servire un po’ di tempo prima di conquistare la meritata tappa in Piazza della Repubblica.
Un altro scorcio carino sul fiume è quello che si apre da Via Abbazia, nei pressi di Piazza Ippolito Nievo e dell’omonimo giardinetto. Vi consiglio di raggiungerla facendo una deviazione verso la terza porta della città, quella di San Gottardo.
Comunque, l’affaccio in assoluto più bello sui canali di Portogruaro lo si ammira dai Molini del Lemene. E ora ve ne parlo in un paragrafo dedicato.
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I Molini sul Lemene di Portogruaro.
I due Molini di Sant’Andrea non lasciano indifferenti. Devono il loro nome al quartiere cittadino in cui vennero edificati dai Vescovi di Concordia Sagittaria, nel XII secolo. Rimasero in funzione fino al 1928 e, dal 1970 in poi, furono trasformati in sale espositive. Dal ponte davanti ai molini, attivati a scopo rappresentativo, si può vedere il Duomo di Portogruaro, intitolato a propria volta a Sant’Andrea, oltre alla vicina Loggia con l’Oratorio della Madonna della Pescheria.
I molini sono visitabili, ma si può anche semplicemente passare sull’isoletta che li ospita per arrivare fino al Percorso Archeologico lungo Lemene, da cui il panorama sui canali e sull’abitato è di una bellezza incantata. Da qui si raggiunge, inoltre, il Museo Nazionale Concordiese.
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Piazza della Repubblica e Piazza del Duomo, il centro di tutto.
Salotto? Cuore pulsante? Direi centro di tutto, ecco come si può definire Piazza della Repubblica. Insieme alla Piazzetta del Duomo, sono un binomio irresistibile. Vivace e vissuta la prima, silenziosa e raccolta la seconda, ricordano un po’ Stanlio e Olio versione architettonica.
Piazza del Duomo è piccola, una sensazione amplificata dal fatto che la mole dell’edificio religioso e della torre campanaria in stile veneziano, riempiono lo spazio quasi soffocandolo. Piazza della Repubblica è collegata a Porta San Giovanni da Corso Martiri della Libertà, e ospita il singolare edificio comunale di Portogruaro, un capolavoro del Gotico con mattoni faccia a vista dall’inusuale facciata triangolare. Al centro sorge il Monumento Equestre ai Caduti.
Da Piazza della Repubblica, un caratteristico vicoletto porta verso Via Molini e il fiume Lemene, nei pressi dell’Oratorio della Madonna della Pescheria.
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Vedere l’Oratorio della Madonna della Pescheria a Portogruaro.
Passa quasi inosservato l’oratorio ligneo del Seicento dove è conservata la Madonna del Carmine. Là, sotto l’elegante porticato affacciato sul fiume. Un luogo delizioso da vedere a Portogruaro, da cui si gode di una vista eccezionale sui Molini di Sant’Andrea.
La devozione per questa immagine mariana è da sempre molto sentita e raggiunge l’apice con i festeggiamenti del 15 agosto che, oltre alla funzione religiosa, vedono l’arrivo di una processione serale di barche provenienti da Concordia Sagittaria.
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Portogruaro, un lento percorso di scoperta.
Se state cercando una luogo dalla forte personalità in cui trascorrere un fine settimana, o dove fare una gita fuori porta, avete trovato la cittadina che fa al caso vostro. Portogruaro non grida la propria bellezza: bisogna saperla osservare e sceglierla, andando oltre i grandi nomi turistici da cui viene fagocitata. Con questa stessa tranquillità va scoperta ed esplorata, ad un ritmo slow che ben le si addice. Magari intervallando la passeggiata con una colazione a base di dolci appena sfornati, con un aperitivo o un pranzo.
Sì, Portogruaro va affrontata un passo alla volta, perché gli angoli più belli da vedere si trovano per puro caso. Vi ho segnalato quelli che mi hanno colpito, ma sono certa che vi siano tanti altri scorci nascosti che mi sono sfuggiti. E poi, diciamolo, come nella miglior tradizione pittorica, ogni momento della giornata imprime ai luoghi colori e atmosfere diverse. Ecco perché, molto probabilmente, vedere Portogruaro la mattina, il pomeriggio o la sera, significa stringere la mano ad una città sempre nuova.
Claudia B.