Vivere un viaggio on-the-road alle Isole Canarie, significa passare attraverso paesaggi sempre diversi. Se c’è una cosa che ho imparato, durante i nostri dodici giorni trascorsi tra Tenerife e La Gomera organizzati in autonomia, è che non esiste un panorama uguale al precedente. Basta una curva e tutto cambia: si passa dal deserto alla foresta, dalla nebbia al sole pieno, dalle vallate rigogliose alle colate laviche, dai piccoli villaggi alle città. Ho quindi deciso, con questo post, di raccontarvi la prima parte del nostro viaggio alle Canarie, suggerendovi cosa vedere a Tenerife in una settimana.
Vorrei che il mio vademecum di viaggio, potesse non solo essere utile a livello organizzativo ma, possibilmente, mostrare che Tenerife, ha un patrimonio inestimabile di cose da vedere, oltre le sole spiagge. Ciò che conta, è munirsi di auto a noleggio, evitando assolutamente i tour organizzati e, ancor più, scegliere il luogo giusto in cui soggiornare. Perché Tenerife è un’isola grande, da non sottovalutare, nella quale è semplice muoversi, ma con tempistiche non sempre brevi.
Partendo dalla nostra esperienza di viaggio alle Isole Canarie, quindi, vi ‘aprirò il mio notes’, elencandovi tutte le cose giuste, quelle migliorabili, quelle assolutamente da modificare, che fanno parte di un’esperienza vissuta davvero. Ho già pubblicato il diario di viaggio alle Canarie, anzi, è stato il primo articolo del blog! Mi sono però resa conto che, per quanto mi sia impegnata, in quel post mancano delle vere descrizioni ed alcune informazioni, per cui penso sia arrivato il momento di fare il mio dovere, scrivendo nero su bianco, cosa vedere a Tenerife. Perché, altrimenti, sento di fare un grosso torto a questa spettacolare isola. De La Gomera, parlerò in seguito.
∞♦∞
Noleggio auto a Tenerife.
Durante il viaggio a Tenerife, abbiamo visto turisti correre senza aver tempo di fare nulla, da un’attrazione all’altra. Per evitare ciò, la nostra scelta è stata subito quella di noleggiare l’auto, ritirandola all’aeroporto Reina Sofia, dopo averla prenotata dall’Italia, con costi assolutamente vantaggiosi.
Con Okayautos, l’autonoleggio a Tenerife ha prezzi e condizioni talmente competitivi, che non vale la pena utilizzare navette aeroportuali o mezzi pubblici, per raggiungere il proprio alloggio. Né, tantomeno, di affidarsi a tour organizzati, per visitare l’isola. Conosciamo bene il gruppo Okayautos, di cui siamo clienti, e il consiglio che sento di dare, su un viaggio on-the-road a Tenerife, è di scegliere il chilometraggio illimitato, selezionare la formula carburante pieno-pieno e, mi raccomando, l’assicurazione per la copertura della franchigia!
Vi lascio un piccolo suggerimento: dato che con Okayautos, è possibile consegnare l’auto anche al porto di Los Cristianos, non scartate completamente questa idea, se pensate di visitare altre isole dell’arcipelago: eviterete così, di caricare il mezzo sul traghetto! Inoltre, e questa informazione segnatevela, se volete consegnare l’auto al Porto di Los Cristianos, perché magari soggiornate in zona, ma avete in programma di imbarcarvi al Porto di Santa Cruz, non preoccupatevi: le compagnie navali, mettono a disposizione un bus navetta, incluso nel prezzo del biglietto, che fa la spola tra i due moli! Un perfetto connubio di noleggio auto, mezzi pubblici e traghetti.
Danni per collisione, protezione contro il furto, responsabilità civile, annullamento e modifiche, sono già inclusi nel prezzo super competitivo di Okayautos. Tenerife è un’isola sicura, bellissima e accogliente ma, ricordiamolo, un viaggio è quel sogno meraviglioso, che si svolge mentre la vita continua. Con tutti i suoi imprevisti.
∞♦∞
Dove dormire a Tenerife, per visitare l’isola.
Ascoltatemi attentamente. Se decidete di andare a Tenerife, solo ed esclusivamente per il mare, per godervi relax e tranquillità in spiaggia, muovendovi poco soprattutto all’occorrenza, vi consiglio di fermarvi a sud. Zona Los Cristianos, Playa Las Americas, Costa Adeje sono perfette.
Anche noi abbiamo affittato un appartamento (bellissimo) a sud, sulla Costa del Silencio ma, considerato il tour on-the-road a Tenerife, che ci ha portati ad esplorare l’isola passando da villaggi, cittadine, zone naturalistiche, mi rendo conto che abbiamo fatto un errore di valutazione. Forse, sarebbe stato opportuno scegliere una struttura a nord, dalle parti di Puerto de La Cruz, oppure cambiare semplicemente appartamento, in base alle visite.
Un’idea potrebbe essere quella di fermarsi tre notti a nord, due notti a sud e altre due notti vicino Los Gigantes. In questo modo si copre l’intera isola, senza macinare km e km in auto. D’accordo il chilometraggio illimitato di Okayautos, ma l’ottimizzazione dei tempi, a mio avviso, non ha prezzo.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: La Orotava.
La nostra prima giornata a Tenerife, è un vero inno alla scoperta! Vi dico solo, che abbiamo compiuto l’intero periplo dell’isola, con relative visite. Non chiedetemi come ci siamo riusciti, perché ancora oggi non lo so.
Partiamo di buonora, per raggiungere La Orotava. Si tratta di un pittoresco borgo collinare, uno dei più belli di Tenerife, vicinissimo a Puerto de La Cruz. Da qui, si può ammirare un panorama mozzafiato, stretti tra bananeti e Oceano Atlantico. La Orotava, domina anche la rigogliosa valle a cui regala il proprio nome, conducendo i visitatori sino al ‘Re dell’isola’: il Teide.
Quando arriviamo in questo villaggio, dichiarato ‘Conjunto Histórico Artístico’, ci siamo solo noi in giro per il centro storico. Ed è subito amore, quello da pelle d’oca. Partendo dalla grande ed accogliente Plaza de la Constitución, passeggiamo col naso all’insù, per ammirare i colorati palazzi, simbolo di un passato grandioso, con le tipiche balconate in legno, tra le più rappresentative di tutte le Canarie.
La Casa de Los Balcones, spettacolare esempio di stile canario, ci conquista subito. Si tratta di due edifici, costruiti nel XVII secolo, caratterizzati da ricercati balconi in legno.
Che ci crediate o meno, è così bella che compriamo persino il permesso fotografico, per poterla immortalare! All’interno, vi sono un museo ed un ampio negozio d’artigianato. Vale la pena entrare, anche solo per ammirare il cortile di questa abitazione borghese.
A La Orotava, in una calda mattinata domenicale, decidiamo di respirare il centro storico, passeggiando senza meta. Ciò che ci colpisce, oltre alla sua architettura e ai sontuosi edifici religiosi, sono la serenità di cui è imbevuto ogni mattone e l’atmosfera di vitalità cristallizzata.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Puerto de La Cruz.
Da La Orotava, raggiungiamo Puerto de La Cruz in dieci minuti. Troviamo parcheggio con difficoltà, anzi occhio a dove mettete l’auto, controllate bene la segnaletica.
Appena entriamo in centro, succede una cosa: proviamo un senso di appartenenza. Non so spiegarvi il motivo, che forse non ha un fondamento concreto, ma passeggiando per i viali di Puerto de La Cruz, pensiamo che sarebbe bello trasferirsi qui, quando andremo in pensione. Poi scoppiamo a ridere, per l’assurdità del pensiero: quando mai prenderemo una pensione?
Troviamo un delizioso bistrot in cui pranzare, sempre coccolati dalla cortesia spagnola, che non possiamo fare a meno di adorare. In questa parte di centro storico, colorata e sonnolenta, è ancora possibile percepire l’antica anima del piccolo villaggio di pescatori, del XVIII secolo.
Poi, appena ci si sposta, Puerto de La Cruz si riempie di negozietti e ristoranti, presi d’assalto dai turisti. La parte che preferisco, è la passeggiata che collega le due belle piazze: Plaza de la Iglesia e Plaza del Charco. Gli edifici storici, qui, controllano quasi con un occhio di incredulità, il passaggio continuo di visitatori e gli artisti di strada, che si esibiscono ad ogni ora.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Icod de Los Vinos.
La nostra giornata a Tenerife, prosegue con la visita ai minuscoli borghi di Icod de Los Vinos e Garachico, con soste panoramiche nei punti che più conquistano la nostra attenzione. Sono felice perché, le ricerche fatte durante la pianificazione del viaggio, mi hanno permesso di trovare la segnalazione che, oggi, ci porta al cospetto di queste amene borgate. Per cui se state decidendo cosa vedere a Tenerife, inseritele assolutamente in itinerario!
Icod de Los Vinos, in particolare, mi lascia una di quelle sensazioni di benessere immediate, a pelle, che non si dimenticano nemmeno dopo anni. Arriviamo a metà pomeriggio, in questo silenzioso villaggio dell’epoca coloniale. Il tempo si è annuvolato e, a dominare, è il grigio. Anche il verde intenso degli alberi, sembra incombere su di noi. Ma non in modo opprimente, anzi. È l’equivalente di una calda coperta di pile, liscia e morbida, che ti permette di apprezzare di più, ciò che è sotto ai tuoi occhi…
Il ‘drago millenario’, ossia la più antica dracena dell’arcipelago canario, si innalza verso il cielo, fiera e consapevole come una nonnina, che aspetta solo di raccontare la propria storia. Anche se non serve voce, perché sono le sue ‘rughe’ e la sua ‘postura’, a parlare per lei.
L’intero borgo, però, è una vera chicca. È possibile fermarsi in una delle numerose cantinette, per assaggiare i vini prodotti nei vigneti di zona (attenzione, se dovete rimettervi alla guida), passeggiando tra cottage binachissimi, dai ricercati balconi di legno. Stretta attorno ad una serie di piazzette e viali, Icod de Los Vinos, ricorda un pò un villaggio delle Cotswolds in terra spagnola.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Garachico
Garachico, al contrario di Icod de Los Vinos, è molto più frequentato. Purtroppo, il maltempo, non ci permette di godere della passeggiata lungomare e, soprattutto, delle invitanti piscine naturali. L’Oceano Atlantico sembra piuttosto burrascoso e, per quanto abbiamo cercato di farcelo amico, durante il viaggio a Sao Miguel, sappiamo per certo che quando è di umore nero, meglio lasciarlo sbollire…
Approfittiamo, comunque, della sosta nel vivace borgo di Garachico, per passeggiare nell’accogliente centro storico ed arrivare fino al Castello di San Miguel. Della grandiosa cittadina del XVIII secolo, distrutta dalla forza del Teide, non restano grandi tracce. Ma Garachico, per la sua colorata personalità, vale comunque una visita.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Punta de Teno.
Punta de Teno, è l’equivalente del miele per l’Orso Yogi. Vi spiego. La strada per raggiungere questa estrema propaggine occidentale dell’Isola di Tenerife, è spesso chiusa a causa di smottamenti e rocce che occupano il suolo. Ma, dopo aver visto online cosa c’è dall’altra parte, ne sono fortemente attratta.
Fortuna vuole che, la settimana prima della nostra partenza per Tenerife, le autorità abbiano riaperto l’accesso e, una volta a Buenavista del Norte, seguiamo la scia di auto che si spinge verso questo zona ricchissima, parte del Parco Rurale di Teno.
La strada è messa piuttosto bene, nonostante qualche pietra ancora presente. Basta procedere con calma, anche perché il paesaggio è talmente bello, che correre non è di certo la scelta giusta. Si costeggia l’Oceano Atlantico, il quale si abbatte contro scogliere estremamente suggestive, mentre i colori della natura si fanno sempre più accesi.
Qui, incredibilmente, splende un sole pieno: sembriamo lontani anni luce, dal freddo grigio e ventoso di dieci minuti fa! Alla fine della strada, in una bassa macchia fatta di mille tonalità, troviamo il faro di Punta di Teno, con accanto una spiaggia selvaggia, ma molto frequentata.
Una nota importante: prima di avventurarvi a Punta di Teno, vi consiglio caldamente di accertarvi che la strada sia stata aperta dalle autorità. Il motivo è semplice: se procedete comunque con un’auto a noleggio, lungo la tratta chiusa al traffico, eventuali danni non verranno risarciti dall’assicurazione. Nemmeno se avete assicurato la franchigia, con relativo tettuccio, sottoscocca, gomme, cristalli.
viaggiatori avvisati…per metà son salvati
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Tacoronte e San Cristobal de La Laguna.
Arriviamo a Tacoronte, sotto ad una pioggia fastidiosa ed insistente. Fa persino freddo ma, armati di un ombrello acquistato al volo, come nella migliore tradizione dei nostri viaggi d’Agosto, esploriamo il piccolo centro storico.
A farla da padrone, è il Santuario del Santísimo Cristo de Tacoronte eppure, a parte questo, devo dire che il borgo non ci conquista pienamente. Regala qualche scorcio carino, ma nulla più.
Completamente diversa la situazione, quando raggiungiamo San Cristóbal de La Laguna, antica capitale dell’isola. Fondata nel lontano 1496, La Laguna è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il centro storico è piacevolissimo, pieno di architetture che spaziano dal XVI al XIX secolo. Colore e angoli suggestivi, caratterizzano La Laguna.
Con un pizzico di vergogna, devo ammettere che non sono la Cattedrale de La Laguna, la Iglesia de La Concepción, il Santuario del Santísimo Cristo, né tantomeno i musei, ad attirare la nostra attenzione. No. A San Cristobal de La Laguna, è il centro stesso a conquistarci.
Desideriamo osservare senza un piano preciso, quell’infilata di eleganti viali, in cui colore, pietra, balconate in legno, si alternano allo sguardo. Entrare nei patii, per scoprire un mondo nascosto. È l’anima allegra di questa vivace città universitaria, a farci sentire in perfetta simbiosi con lei.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Santa Cruz.
Dato che siamo vicini alla capitale, scegliamo di passare un paio d’ore a Santa Cruz, antico porto de La Laguna. Praticamente i due centri, quanto ad importanza commerciale, hanno fatto una sorta di staffetta che, se ha visto un iniziale declino per La Laguna, oggi si è trasformata in successo per entrambe.
Fatichiamo non poco per trovare un parcheggio libero: giuro, sembra che l’intero mondo si sia trasferito a Santa Cruz! E ciò mi preoccupa. Non mi aspetto molto da questa città. Anzi, a dire il vero non mi aspetto nulla: zero emozioni, nonostante i numerosi luoghi da visitare, che si trovano in centro. Eppure, il quotidiano “The Guardian”, l’ha inserita tra i cinque migliori posti al mondo in cui vivere!
Appena iniziamo a passeggiare per Santa Cruz, però, lei qualcosa riesce evidentemente a trasmettercelo. Perché, nonostante i primi due giorni di visite siano stati massacranti, nonostante la stanchezza, il maltempo, le gambe che si rifiutano di proseguire…noi Santa Cruz la sentiamo. La verità è che, da Santa Cruz, cercavo qualcosa che non mi aspettavo minimamente di trovare: un’anima. Un’impressione di piacevole accoglienza. Due caratteristiche che sono, invece, ben radicate. Tanto che viviamo questa tappa, come un momento di totale integrazione nella città.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Candelaria.
A fine giornata raggiungiamo Candelaria, che si trova davvero vicinissima a Santa Cruz. Il borgo è allegro, disposto su un viale principale pieno di negozi e ristoranti. Al termine, si arriva davanti alla sontuosa Basilica di Candelaria, un monumento del secolo scorso, al cui interno è conservata una statuetta della Vergine, venerata con grande tenerezza.
Nel XIV secolo, due giovani trovarono la figura sulle rive del mare e, forse anche un pò incautamente, venne riposta all’interno di una grotta. Avete presente la storia del ‘mare che dona, mare che prende’? Infatti, secoli dopo, una mareggiata la trascinò via. Da lì, nacque l’idea di costruire qualcosa di più solido, in cui conservare una (nuova) statua della Vergine!
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Los Gigantes e Barranco di Masca.
Alla pianificazione dell’escursione al Barranco di Masca, partendo da Los Gigantes, ho dedicato un post intero qualche tempo fa. Potete trovarlo cliccando qui. Vi consiglio di non perdere questa esperienza di vita, in una delle zone più ricche e selvagge di Tenerife.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Anaga, Sendero de Los Sentidos a Cruz del Carmen, Roque de la Bodegas, Playa Benijo.
Questa giornata, completamente dedicata all’esplorazione della parte più antica di Tenerife, è tra le migliori trascorse sull’isola. Il Parco Rurale di Anaga, corrisponde alla punta nord orientale di Tenerife, ed è ‘Riserva della Biosfera’. Un patrimonio indescrivibile di paesaggi rigogliosi, in continuo mutamento, dai profumi sublimi.
Non è un caso che, in località Cruz del Carmen, scegliamo di fare una breve escursione lungo il Sendero de Los Sentidos, dove immergerci, toccare ed annusare una primordiale foresta di laurisilva. Si tratta di un percorso semplice, la prima parte accessibile anche alle persone con difficoltà motorie. Al centro visite di Cruz del Carmen, comunque, si possono trovare informazioni su questo ed altri sentieri.
Percorrere le strade che attraversano il Parco Rurale di Anaga, è costante sbalordimento. Si passano borgate, si ammirano panorami mozzafiato, si respira un senso di selvaggia ed intatta libertà. Non solo…è possibile osservare gruppi di nuvole scivolare lungo le montagne, in un gioco infinito e quasi ipnotico.
Alla fine, arriviamo davanti ad uno spettacolo che toglie il respiro: a Roque de la Bogdegas e Playa Benijo, l’Oceano Atlantico si frantuma impetuoso sulle spiagge nere, sulle rocce aggettanti e sulle scogliere. Il vento fortissimo, i colori tendenti al grigio e, la struggente bellezza di questo quadro, sono qualcosa che porteremo dentro per sempre.
∞♦∞
Cosa vedere a Tenerife: Parco del Teide e Vilaflor.
Per seguire il sentiero conosciuto come ‘Telesforo Bravo’, con cui ammirare l’imponente cratere sul Pico del Teide, bisogna richiedere un permesso speciale e gratuito, all’ente parco (www.reservasparquesnacionales.es). Si compila l’apposito formulario, selezionando data e fascia oraria. Poi ci si presenta con la prenotazione e i documenti originali, all’imbocco del sentiero. Mentre l’ascesa al vulcano, è consentita a tutti.
Il problema è che, causa maltempo, il teleferico con cui si sale fino alla cima del Teide, viene chiuso per ragioni di sicurezza. Il nostro permesso per accedere al Pico del Teide decade automaticamente, dato che è nominativo e limitato alla data scelta. Per fortuna non abbiamo comunque acquistato il biglietto al teleferico online, perché avremmo perso anche la quota spesa! Va bene che è valido per un anno, ma il nostro tempo di permanenza a Tenerife è limitato. Per quanto non possiamo seguire il piano visite iniziale, non significa che la giornata vada sprecata!
I paesaggi del Parco Nazionale del Teide, hanno qualcosa di surreale, di magico. Ci sono tanti punti panoramici in cui fermarsi, con pannelli esplicativi che descrivono la ‘vita’ del terzo vulcano più alto del mondo.
I colori, sono testimonianza delle eruzioni, che si sono avvicendate nel corso dei millenni. La natura racconta una storia, così come le formazioni rocciose, i crateri ormai placidamente addormentati e gli alberi, in grado di crescere con testardaggine, anche dove sembra impossibile che ciò accada.
Percorriamo ogni strada presente nel parco e, dato il fascino del luogo, decidiamo di tornare anche domani, per rivederlo con il sole pieno.
Ne approfittiamo, per fare una passeggiata nel villaggio montano di Vilaflor. Siamo nel Parco Nazionale della Corona Forestal, circondati da boschi profumati. Le casette del villaggio sono tutte bianche, allineate con grazia e decorate con fiori dai mille colori. Il luogo perfetto in cui rilassarsi!
∞♦∞
Spiagge di Tenerife: Masca, Playa La Tejita, Playa El Duque, Playa Las Teresitas.
Tenerife, è ricca di spiagge adatte a tutti ma, a causa del maltempo e del ricco programma di visite, non riusciamo a visitarne tante. Passiamo qualche ora a Las Teresitas, al El Duque e a La Tejita. Apprezziamo soprattutto il fascino selvaggio dell’ultima, stretta nell’abbraccio della Montaña Roja e spazzata dalla forza dell’oceano. Ma la spiaggetta che davvero non dimenticheremo mai, è quella di Masca, dalla acque di un colore da sogno. Qui, ho nuotato stretta tra alte falesie, dopo la discesa lungo il Barranco di Masca.
∞♦∞
Dove andare la sera a Tenerife: Los Cristianos e Playa Las Americas.
Per trascorrere una serata passeggiando tra negozi, ristoranti e locali, se alloggiate a sud, consiglio di muoversi tra le vivaci località di Los Cristianos e Playa Las Americas. Nel caso in cui il nostro appartamento fosse stato a nord, però, avremmo di sicuro scelto Santa Cruz o Puerto de La Cruz.
∞♦∞
L’itinerario a Tenerife, di cui ho scritto in questo post, è quello da noi scelto durante il viaggio del 2015. Avremmo potuto fare di più? Certo. Avremmo potuto approfondire meglio le visite, entrando in musei e chiese? Certo. Ma non mi pento un solo istante, di ciò che abbiamo visto e fatto a Tenerife.
Mentre organizzerete il vostro viaggio alle Isole Canarie, chiedendovi cosa vedere a Tenerife, tenete conto che questa vasta isola ha davvero tanto da offrire, sia a chi adora stare in spiaggia, sia a chi non ama particolarmente il mare.
E non dimenticate che, il nostro programma di viaggio è approfondito, ma è nostro e, come tale, può avere delle pecche. Oppure, non essere adatto a tutti! Fate dei vostri viaggi, un vestito comodo da indossare…
Claudia B. in collaborazione con Okayautos
Tenerife era una tappa fissa dei viaggi dei miei nonni, quindi, attraverso le loro foto, mi sembra di conoscerla già un po’, ma il tuo racconto mi ha fatto venire una gran voglia di visitarla! Che contrasto straordinario di colori e paesaggi *.*
Approvo in pieno la scelta di noleggiare l’auto.. anche noi facciamo così quando possiamo: l’indipendenza non ha prezzo!
Soprattutto in certi luoghi, che sono fatti per essere scoperti in totale autonomia, senza limite di chilometri ed orari 🙂
Di Tenerife colpisce proprio questa stupefacente miscellanea di paesaggi, di colori, per non parlare delle tante cose da vedere, al di là delle sole spiagge.
La penso spesso, questa isola dai mille volti, che mi ha rubato il cuore…
Un abbraccio Roberta,
Claudia B.
Sai che abbiamo rischiato di andare a Tenere questo capodanno? Poi per motivi lavorativi di Chri abbiamo dovuto accantonare l’idea. Nonostante questo, continuiamo a sentirne il richiamo. ?
Che peccato ragazzi! Conosco bene gli impedimenti dovuti al lavoro, per cui immagino quanto sia stato difficile per voi rinunciare. Un consiglio spassionato? Non lasciatela andare, prima o poi assecondate quel richiamo ?!
Vi abbraccio,
Claudia B.
Ma che trovi io una qualche bella cosa sulla spiaggia mai?
No, stavo pensando ai fidanzati.
Comunque te la sei girata in lungo e in largo sta Tenerife. Bello il cortile che c’è in foto! Chissà, tutti che vanno a Tenerife. Con quell’acqua bella …mica male!
Abbiamo cercato di ottimizzare al massimo la settimana a disposizione, visitando il più possibile. E, credimi, ci sarebbe stato ancora tanto da fare. A volte pensiamo che un’isola sia un mondo piccolo…ed è vero. Però un mondo piccolo ricco di cose da vedere!!!
Bacioni,
Claudia B.
Mai avrei creduto che Tenerife avrebbe potuto offrire così tante cose da vedere! Il parco nazionale del Teide è un qualcosa di straordinario, lo adoro!
Di km ne avete fatti davvero tanti ma si sa, è una “pecca” di chi ama viaggiare, inizieremo a calare quando saremo belli vecchietti! Magari potremmo goderci la pensione proprio lì!
Un bacione
Erica
Detto fra noi Erica (e rimanga qui) io già ho iniziato a risentire dell’età, dai 30 in poi. Non scherzo, c’è stato un calo terribile nelle soste e nelle visite da inserire in un giorno, che mi ha persino preoccupata, ad un certo punto. Ecco perché, ancora oggi, mi stupisco di cosa Tenerife abbia tirato fuori da me, da noi! Non riuscivamo a capacitarcene. Un’energia incredibile! Si, forse è il posto ideale in cui passare gli anni della pensione (ahahahahah!), magari Tenerife ci trasformerà in vecchietti arzilli e super resistenti 😉
Bacioni,
Claudia B.
Qualche settimana fa mi è capitato di vedere un bellissimo video di una coppia di spagnoli in vacanza a Gran Canaria, e me ne sono innamorata!
Vorrei visitarla in marzo del 2018, ma non so come andrà a finire…
Non avendo la patente, dovrei organizzare tutto il viaggio con i mezzi pubblici, e le informazioni che ho ricevuto sono un po’ contrastanti al riguardo…
Tenerife sembra comunque altrettanto bella… Il fascino delle isole, eh?! 😉
Un fascino unico, perché sono come un micromondo, per cui tutto è concentrato e ti stupisce ad ogni curva!
Gran Canaria era la mia idea iniziale. Poi Tenerife mi ha così affascinata, che l’ho scelta definitivamente.
Non so bene quale sia la situazione mezzi pubblici a Gran Canaria, su Tenerife invece posso dare una mia testimonianza. I mezzi pubblici ci sono e funzionano bene, ovviamente bisogna strutturare le visite in base agli orari e, alcune zone, tipo il Parco Nazionale del Teide, non vengono toccate. Almeno non ho memoria di guaguas che transitano per le vie del parco. Non si è liberi come con il noleggio auto, si rischia di perdere alcune aree ma, se una persona non ha la patente, i mezzi pubblici, possono costituire un’alternativa.
Sulla questione orari, posso farti un esempio preciso. Quando ho organizzato l’escursione al Barranco di Masca, non ci siamo potuti appoggiare ai mezzi pubblici da Los Gigantes a Masca, perchè gli orari dei bus non ci avrebbero permesso di affrontare la discesa con calma e prendere il traghetto, con cui rientrare a Los Gigantes.
Ma sono certa che troverai un modo per poter visitare le Canarie, facendo fronte al fattore patente!!!
Un abbraccio,
Claudia B.
Non riesco a non pensare a questa fantastica frase: “il viaggio è quel sogno meraviglioso che si svolge mentre la vita continua”. Questa la faccio stampare su una maglietta sul davanti. Mentre sul retro faccio stampare “L’assurdità della pensione” 😀 😀
Che belle Orotava e tutte le altre città che hai visitato, sembrano tanto quelle cittadine dei pirati che si vedono nei film! Conosco bene l’antipatica questione “permesso fotografico” mi è capitato non poche volte di doverlo acquistare per scattare…spero che prima o poi la finiranno con questa pratica assurda (ancor più della pensione per noi)! 😛
Comunque è stato proprio un bel tour, non lo immagino con i mezzi pubblici (come mia usanza), effettivamente l’auto è un must che consente di vedere posti altrimenti non facilmente raggiungibili.
Orsooo per natale voglio una carta di credito tutta mia, tutta da coccolare, tutta da autonoleggiare 😉
Buon fine settimana Claudia!
Complimenti ancora per quella frase Clà! 😉
Ma grazie!!! Non pensavo facesse così colpo ?!
Claudia B.
Orsooooo!!!! Per Natale Orsa vuole una carta di credito pelosa da coccolareeeeee!!! Mi aggrego per dare forza alla tua domanda, poi dimmi se funziona ?. Non per altro, ma devo farne richiesta anche io…magari proviamo con uno stock amicizia!
Devi sapere che, quella frase, è uno dei tanti motti #maiunagioia, che accompagnano la mia vita di viaggiatrice. In pratica, ogni volta che devo acquistare un’assicurazione viaggio, o un’assicurazione facoltativa per il noleggio, lo faccio citando quelle parole. Se stampi le magliette, mandami una foto, ahahahahahahahah! Anche la parte sulla pensione ?..
Mi fa piacere che questo punto di vista su Tenerife ti sia piaciuto, è un tour al quale ripenso spesso, perché mi ha colpita in un modo speciale. Anche organizzarlo è stato un piacevole gioco ad incastri. In realtà dico sempre che il viaggio alle Canarie, è stato una sorta di palestra per preparare quelli successivi.
Posso dirti che i mezzi pubblici, a Tenerife in particolare, sono ben organizzati ma, se devo essere onesta, limitano comunque negli orari e nelle tratte. Il solo modo per essere davvero liberi è il noleggio. I tour organizzati (ora arriva il fulmine) meglio di no. Inutile correre come palline del flipper.
Ah! Il permesso fotografico! Vuoi sapere una cosa? Noi, per rispettare le regole, lo abbiamo acquistato (mi pare 1€). Sai quante persone dopo di noi, sono arrivate ed hanno iniziato a fotografare liberamente, senza permesso? A questo punto, tanto varrebbe toglierlo per tutti!
Grazie per essere passata Dani, buonanotte ?
Claudia B.
Ultimamente ho sentito diverse storie di italiani che si sono trasferiti a Tenerife o nelle altre isole, alla ricerca di uno stile di vita più rilassato. Come dare torto a chi fa questa scelta? Credo che vivere su un’isola sia un’esperienza particolare: il mare, l’isolamento, i colori, i profumi, cambiano il modo di percepire la realtà e, forse, anche le priorità della vita. Mi piace tantissimo l’idea di indossare un viaggio come un vestito: io sono convinta che i luoghi scelti rispecchino la nostra personalità, ma anche l’umore, la passione del momento. Non ti capita mai di sentirti serena se pensi a un certo posto che vorresti visitare, mentre non riesci a immaginarti in un altro, anche se magari è considerato bellissimo o interessante? C’è un legame speciale e personale tra le persone e i luoghi, ne sono convinta 🙂
Mi capita continuamente Ilenia! E mi fa piacere che tu abbia scritto questa cosa, perché pensavo di essere io, la fuori di testa. Fa un pò parte, forse, della famosa convinzione secondo cui, alla fine, sono i luoghi a chiamarci. Se non è il momento giusto per un determinato viaggio, per una meta (per quanto osannata), l’idea di raggiungerla non ci farà sentire bene.
E poi esistono luoghi nel mondo, come le Canarie, dove impari semplicemente a riconsiderare il significato del tempo, delle priorità, della vita. Perché sulle isole è come se ogni cosa prendesse un ritmo diverso. Spesso, le persone ti guardano con un’espressione che sembra dire: ma dove stai correndo? Ma cosa insegui…o da chi scappi? Goditi la vita, respira, osserva.
Per cui, come dare torto a chi decide di seguire uno stile di vita migliore, anche più economico, fuggendo alle Canarie? Un gesto che comprendo e appoggio, soprattutto dopo averle visitate.
Un abbraccio Ilenia!
Claudia B.
Ottima l’idea di noleggiare una macchina: mi viene in mente la mia vacanza a fuerteventura di qualche anno fa – se avessi avuto una macchina avrei sicuramente potuto vedere qualcosa, e invece mi sono ritrovata ferma nello stesso posto per una settimana ?
No! Che peccato! Non ne avevo idea Silvia…Accidenti, una settimana bloccati in una località, non deve essere il massimo, soprattutto quando sai di trovarti in un posto che ha tanto da offrire. Chissà, magari in futuro, troverai il modo di ritornare sull’isola e dedicarle tutte le attenzioni che merita 🙂
Buon fine settimana,
Claudia B.
Trovo ottimo il consiglio del noleggio auto! Effettivamente piace anche a me essere indipendente ed usare il mezzo proprio.
Poi alcuni luoghi, si prestano completamente ai viaggi on-the-road! Ti giuro Marika: vedere quelle persone, arrivare al Parco Nazionale del Teide, correndo come se fossero inseguiti da un branco di lupi, mi ha fatto male. Oppure a Masca, scendere lungo il barranco, senza fermarsi un secondo, raggiungere la spiaggetta e fuggire via…no, mai! Certi luoghi non vanno solo visti, vanno respirati!
A presto,
Claudia B.
Non sono mai stato alla Canarie, ma mi piacerebbe. Credo che sia un’isola fantastica, così colorata ed eterogenea. Terrò a mente questi preziosissimi consigli.
Tu pensa Andrea: ogni volta che cambiavamo tappa, restavamo a bocca aperta davanti ad un paesaggio nuovo. Persino il tempo muta nel giro di pochi chilometri! Chi dice che un’isola è solo mare? Nulla di più sbagliato!
Baci,
Claudia B.
Fate dei vostri viaggi un vestito da indossare.. ti adoro!!! Sai che spesso associo anch’io i luoghi come Tenerife ad un paradiso dove godermi la pensione? Poi realizzo che non ci arriverò e mi taccio ?
Bellissima questa settimana, dai colori del parco nazionale allo spettacolo della strada che costeggia l’oceano, l’acqua che si infrange sugli scogli.. e le cittadine con un’anima.. ❤ mi serviva questa lettura per non pensare che tra pochi minuti inizia un’altra giornata infinita, per viaggiare mentalmente e pensare di essere su un’isola dimenticandomi di tutto!
Ps: riguardo al vostro primo giorno.. anch’io spesso mi chiedo come faccio a vedere cosi tante cose o a fare cosi tanti km, ma credo sia una cosa innata di chi ama viaggiare veramente, il tempo si ferma e si dilata evidentemente! ?
Un abbraccio
Brava Silvia! Il tempo smette di avere un senso preciso, come accade nella vita di ogni giorno, questo è il segreto! Si è fuori dalle imposizioni, dalle regole, dai doveri. Siete solo tu e il viaggio, uniti dalla voglia di scoprirvi a vicenda…
Mi fa piacere, sai, averti accompagnato verso l’inizio di questa nuova giornata di lavoro, attraverso i colori e le atmosfere di Tenerife. Perché è un’isola bellissima, di quelle che ti entra sul serio nel cuore. Pensa che, dopo due anni (e tre mesi) ricordo ancora ogni singola emozione. Ho praticamente riso come una ragazzina innamorata, durante la stesura del post, mi sono divertita tantissimo a scrivere e risentire quei momenti ?.
Ti abbraccio forte,
Claudia B.