Ebbene si, amici del blog, visitare concretamente Edimburgo in un giorno è possibile. Certo, non sono qui a vendervi la favoletta secondo cui vedrete TUTTO. Ma di sicuro potrete ottimizzare i tempi, per scoprire quanto e più possibile dell’incantevole capitale scozzese.
Edimburgo è una città a misura d’uomo, che secondo me si adatta perfettamente anche ad un fine settimana. Una tra le capitali europee in assoluto più seducenti, da cui si può veramente prendere tanto. Indipendentemente dal fatto che la abbiniate ad un tour della Scozia, come abbiamo fatto noi, oppure che la visitiate singolarmente.
Già nel vademecum su Dublino, vi ho ricordato che la pioggia in certi luoghi, non è una situazione accessoria. Ecco, la Scozia è uno di quei luoghi. Piove con consapevolezza e bastardaggine, anche se in cielo non ci sono nuvole. Per partito preso, il tempo vi affogherà comunque.
Gli ombrelli spesso sono inutili, soprattutto quando tira vento forte (sempre), pertanto ricorrere ad un poncho ampio è forse la cosa migliore. Scarpe robuste e impermeabili, giacca pesante da togliere e mettere con facilità, anche in estate. Perché non è che a Edimburgo si muoia di caldo, durante la “bella stagione”.
Mi sembra di sentirvi: “Bella Cla, lo sappiamoooooo!!!”…Se poi, dopo avermi ignorata ed aver alzato gli occhi al cielo, dovrete correre in negozio ad acquistare qualcosa con cui scaldarvi, non date la colpa a me. Non sottovalutate il modo in cui il tempo scozzese “ha il ciclo”.
Lascio una nota: questo city tour di Edimburgo, noi di Voce del Verbo Partire lo abbiamo provato sulla nostra pellaccia. E’ stato parte di un viaggio in Scozia, che ci ha visti fermi ad Edimburgo poco più di una giornata.
Il mio consiglio, se potete, è di soggiornarvi almeno due o tre giorni pieni, non solo perché Edimburgo è davvero bellissima, ma anche perché c’è una grande proposta di tour a tema, musei ed eventi. In estate, poi, tra l’Edinburgh Fringe Festival e il Military Tattoo, è difficile destreggiarsi tra le vagonate di cose da fare in città.
Se invece avete poco tempo come noi, questo post può aiutarvi a “prendere” il massimo da Edimburgo, sfruttando interamente la giornata -o poco più- a vostra disposizione.
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Cosa fare e vedere a Edimburgo in una giornata: gambe in spalla e voglia di scoprire!
- La zona portuale
La visita alla città di Edimburgo parte dalla zona portuale. Per fortuna, infatti, il nostro hotel si trova a ridosso del porto medievale di Lieth. In passato quest’area, era una sorta di città nella città: i docks sono sempre stati una parte importante di Edimburgo.
Oggi, pur essendo fuori dal nucleo urbano, lo spazio è stato sapientemente rivalutato. Negozi e locali alla moda, scorci suggestivi, ne fanno un luogo molto frequentato, seppure non troppo dai turisti.
Il nostro stesso albergo, il Malmaison Hotel (bellissimo!) era un vecchio bordello del 1883, ristrutturato in ambienti eleganti e ospitali.
Non troppo distante da qui, è ormeggiato lo yatch reale Britannia, i cui interni sono visitabili. Si possono ammirare gli ambienti di rappresentanza in cui la famiglia reale riceveva. Noi francamente ci siamo limitati ad una sbirciatina dall’esterno. Pur avendo apprezzato la visita all’Historic Docksyard di Portsmouth, ed in particolare della Victory (ne ho scritto qui), ammetto che preferiamo concentrarci su altro.
- Calton Hill, Holyroodhouse, Scottish Parliament, Arthur’s Seat
E’ una delle zone più suggestive di Edimburgo, questa in cui finisce il Royal Mile. Da qui, si può non solo ammirare il moderno edificio del Parlamento Scozzese, che si fonde con l’antica Calton Hill e con la sontuosa Holyroodhouse. Ma è possibile lasciarsi conquistare da una splendida visuale sull’Arthur’s Seat, la vetta del vulcano estinto che si trova nel centro cittadino.
Capirete come, in un tale contesto, ci sia davvero l’imbarazzo della scelta su cosa visitare!
- Potreste salire lungo la strada che porta all’Arthur’s Seat, partendo da St. Margaret’s Loch, per ammirare il panorama sulla città.
- Potreste accedere al Parlamento Scozzese, per chiedere urlando che fine abbiano fatto i buoni propositi nazionalisti, durante il referendum del 2014. E’ necessaria la prenotazione…anche per porre la domanda.
- Se siete appassionati di panorami, ma volete evitare l’escursione all’Arthur’s Seat, potreste salire a Calton Hill. Da qui, secondo lo scrittore Stevenson, si ammira il quadro più bello su Edimburgo. Se vi dice bene (leggi: non piove anche l’anima), riuscirete a spingervi con lo sguardo fino al Firth of Forth.
- OPPURE, proposta numero quattro, potreste visitare la sontuosa Holyroodhouse ed i suoi giardini. Indovinate cosa abbiamo scelto noi di Voce del Verbo Partire?
- Holyroodhouse e Holyrood Park
Perché io amo le residenze storiche!!! E la seconda metà del blog, ama che io non gli rompa le scatole. Perciò Holyroodhouse sia. Ci muniamo di audioguida, e visitiamo con accuratezza gli interni di questa che è la residenza ufficiale della famiglia reale.
Gli ingressi, ovviamente, sono possibili solo quando “Ely the Second and her family” non si trovano in loco. Ragion per cui io la ringrazio e approfitto.
I saloni di rappresentanza ed i cimeli sono davvero interessanti, ma consiglio anche una passeggiata tra le vestigia dell’Abbazia di Holyrood del XII secolo, con la quale si accede ai curatissimi giardini. Un parco ampio, con aiuole fiorite ed una notevole panoramica sull’Arthur’s Seat.
- New Town
Non lasciatevi fuorviare dal nome. La New Town di Edimburgo, in realtà, è un raffinato quartiere neoclassico, edificato circa due secoli fa. Le classi abbienti, stanche del dedalo di piccole viuzze della Old Town, malsane e colme di persone, pensarono bene di creare una nuova zona residenziale.
La New Town di Edimburgo è ancora oggi un’area molto elegante, caratterizzata da un susseguirsi di palazzine in pietra, allineate su viali perpendicolari. Si affacciano su giardini privati chiusi da cancellate, che sembrano piccoli paradisi ricchi di verde.
In una di queste belle abitazioni, è nato lo scrittore Robert Loius Stevenson, autore de “L’isola del tesoro”.
La New Town è collegata alla Old Town attraverso The Mound, una montagnola di terra che servì per prosciugare il Nor Loch.
- Castello di Edimburgo
Venire a Edimburgo e non visitarne il castello, comporterà pene letali. Tipo incubi notturni nei quali io comparirò come un’ombra, per ricordarvi il vostro errore.
Vi si accede dall’Esplanade, l’ampia piazza d’armi che ad agosto ospita il Military Tattoo. Il Castello di Edimburgo domina l’intera città, arroccato su Castle Hill. Servono almeno un paio d’ore per la visita, perciò prendetevela con calma anche se il vostro tempo in città è poco.
Vale la pena rivivere gli eventi storici della fortezza, passando attraverso le varie sedi museali, senza tralasciare una passeggiata tra i numerosi cortili.
Accompagnati dall‘audioguida, visitiamo subito la Crown House, che conserva i gioielli della corona e la Pietra del Destino, su cui venivano incoronati i re scozzesi. Passiamo, quindi, al National War Museum, dove si rivivono quattro secoli di storia militare della nazione.
Gli interni del palazzo, certamente non sontuosi come quelli di Holyroodhouse, sono ambienti rigorosi ma d’impatto, che ospitarono Maria Stuarda. Visitiamo anche la St. Margaret’s Chapel e le prigioni, locali sotterranei dove vennero rinchiusi e torturati tanti cittadini.
Infine, dagli spalti, ammiriamo un meraviglioso panorama su Edimburgo: fortunatamente oggi non piove, perciò non perdiamo nessun particolare. Riusciamo a spaziare con lo sguardo fino al Firth of Forth.
Dal Castello di Edimburgo parte il Royal Mile.
- Royal Mile e Old Town
Difficile trovare le parole per descrivere quello che è il vero cuore di Edimburgo. La Old Town, col suo susseguirsi di misteriosi vicoletti e sorprendenti cortili, è un’esplosione di Medioevo. Il Royal Mile, che a dire il vero proprio un miglio non è, collega il castello a Holyroodhouse, ed è stata definita “la più bella via del mondo”.
A parte i negozi di souvenir, tutto ciò che si affaccia sul Mile è pura magia. Il susseguirsi di palazzine, ed i cortili che si aprono all’improvviso. I closes pittoreschi e suggestivi, che si insinuano tra gli edifici, portando i visitatori negli angoli più misteriosi di Edimburgo.
Da uno di questi passaggi, si può accedere ad una “città sepolta”: il Real Mary King’s Close, è un antico quartiere in cui vennero lasciati morire migliaia di cittadini colpiti dalla peste. Le City Chamber furono costruite al di sopra di questa area, sui corpi -e sui fantasmi- di quelle povere persone.
Oggi si possono seguire tour guidati anche in notturna, che noi però evitiamo perché, colei che vi scrive, è una cagasotto (potete usare l’hashtag: #cagotto).
Vi sono diverse possibilità di visita sul Royal Mile: la Camera Obscura, The Scotch Whisky Experience, la Jhon Knox House, la Cattedrale di St. Giles.
Ma, soprattutto, ad agosto il Mile si trasforma in un palcoscenico per gli artisti dell’Edinburgh Fringe Festival, la più grande rassegna di artisti di strada del mondo. Ci sono spettacoli e personaggi di ogni tipo, e vi posso garantire che si perdono ore ad ammirarli! Nel frattempo, vengono distribuiti biglietti sconto per accedere alle rappresentazioni serali, in locali e teatri.
- St. Giles
La Cattedrale di St. Giles, è uno splendido edificio religioso che si può visitare liberamente. Si paga solo il permesso per fare le fotografie. Mi pare che ammonti a circa una sterlina.
La parte più antica della cattedrale risale al XII secolo, anche se in questa area un edificio religioso era presente sin dal IX secolo. Solo nel 1633, Carlo I la elevò a Cattedrale di Edimburgo.
- Grassmarket
Torniamo verso Castle Hill ma, prima di raggiungere il Castello di Edimburgo, scendiamo lungo Victoria Street, immergendoci nella parte sud della Old Town. Un dedalo di stradine acciottolate e piccole botteghe. Arriviamo fino al cuore antico di questa parte di città, Grassmarket, una piazzetta davvero accogliente e vivace.
Se in passato qui si tenevano le pubbliche impiccagioni ed un mercato, oggi vi si trovano locali e bar dove le persone si fermano con piacere a sorseggiare una birra. A dominare sono la pietra degli edifici e della pavimentazione, ma anche i colori sgargianti delle vetrine e delle decorazioni floreali.
Pare che il poeta Robert Burns, abbia composto gran parte delle proprie opere in un pub di Grassmarket. E io ci credo: sarei tentata a mia volta di mettermi ad un tavolino a scrivere versi, ispirata da tanta bellezza! Anzi: WordPress, virgolette!
Il mio inno va a te, Edimburgo mia bella,
che mi hai fatto dimenticare persino il panino con la mortadella.
Basta, ho finito. Breve ma intenso. Mamma ti vedo che stai scuotendo la testa. Che culo avere una figlia poetessa, eh? Vedi quanto è servito farmi studiare…
Da Grassmarket, inoltre, si gode di una visuale di prim’ordine sul Castello di Edimburgo e Castle Hill. E, a pochi passi, si trovano il National Museum of Scotland e il Greyfriars Kirkyard.
- Bobby e Greyfriars Kirkyard
Dopo aver percorso un breve tratto di Cowgatehead, scendiamo lungo Candlemaker Row, per raggiungere la statua del dolcissimo Greyfriars Bobby.
Ora, se io conosco la storia del fedele cagnolino Bobby, è solo grazie a Walt Disney, sempre sul pezzo quando si tratta di strappare lacrime agli esseri umani. Ciò che non sapevo, quando da piccolina vidi il film, è che un giorno avrei fatto visita al pelosetto.
Quando a metà del XIX secolo il padrone di Bobby morì lasciandolo solo, il piccolino andò a vivere nel cimitero di Greyfriars. Non si poté fare nulla per spostarlo dalla tomba sotto cui riposava il suo “papà umano”. Vegliò quella tomba per 14 anni, e furono gli abitanti della Old Town di Edimburgo ad occuparsi di lui, portandogli cibo e acqua. Lo salvarono da morte certa, dato che a quel tempo gli animali rimasti senza padrone venivano uccisi.
Quando Bobby “attraversò il ponte”, venne sepolto nel cimitero accanto al padrone che amò e vegliò anche dopo la dipartita. In ricordo del dolcissimo e fedele animaletto, è stata posta una statua proprio all’ingresso del Greyfriars Kirkyard.
Dato che siamo in Scozia, sarebbe impossibile non visitare un cimitero alla ricerca di fuochi fatui (l’hashtag è sempre lo stesso: #cagotto), infatti è esattamente quello che facciamo. Una passeggiata attraverso uno dei più antichi cimiteri della città, quello di Greyfrias appunto, è un’attività obbligatoria.
Molto suggestivo e tranquillo, con le tombe poste tutto attorno alla chiesa, alcune delle quali risalenti anche al XVI secolo. Qui sono sepolti personaggi famosi della storia scozzese e, se sarete fortunati, potreste anche avvistare qualche misteriosa presenza. Io, grazie al cielo, sono una persona sfortunata di natura.
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Si conclude con questa visita la nostra giornata a Edimburgo. Come avete visto, è possibile entrare concretamente in sintonia con la città, visitare tante cose anche in poco tempo. Non posso dirvi che sia tutto ciò che Edimburgo ha da offrire, perché c’è tanto altro. Ma un itinerario di questo tipo, può comunque permettervi di conoscerne diversi aspetti.
Vi resterà anche del tempo per passeggiare lungo il Royal Mile e scoprire angoli nascosti. Oppure sedervi in una sala da tè a sorseggiare qualcosa di caldo.
Ci sarà da correre, non lo nego, e i momenti di relax dovranno essere un pò limitati. Ma sappiate che, la vostra memoria, sarà completamente ripagata da una giornata così piena di emozioni. E lo stesso vale per il vostro cuore. Se io riesco a raccontarvi con dovizia di particolari, ciò che ho vissuto in una lontana giornata dell’agosto 2012, potete farvi un’idea dell’incantesimo in cui vi avvolgerà Edimburgo. E tutta la Scozia.
Voglio lasciarvi con una nota: ad agosto, come ho già scritto sopra, Edimburgo si trasforma in un palcoscenico storico e d’intrattenimento. In questo periodo, infatti, si tengono il Military Tattoo, (sito ufficiale), ed l’Edinburgh Fringe Festival (sito ufficiale). Il primo è una grande parata militare, che si svolge sull’Esplanade del Castello di Edimburgo; il secondo uno dei più grandi festival degli artisti di strada, a livello mondiale. Potreste valutare l’acquisto dei biglietti per questi spettacoli, ovviamente con largo anticipo, come coronamento del vostro viaggio a Edimburgo.
Oppure, non troppo distante dalla città, si trova la Cappella di Rosslyn (sito ufficiale), che sarebbe stata costruita su modello del Tempio di Salomone e, secondo la leggenda, custodirebbe il Santo Graal. Se avete letto o visto “Il Codice da Vinci”, conoscerete sicuramente il luogo. Le possibilità di incontrare Giacobbo e\o il team di “Mistero,” sono ovviamente molteplici. Se così fosse, salutatemeli.
Il mio consiglio, però, nel caso in cui abbiate una sola giornata piena a disposizione, è di concentrarvi su Edimburgo, i suoi palazzi, siti e musei. Fidatevi, non ve ne pentirete. Edimburgo è magia, mistero e malìa.
Claudia B.
Mamma mia, quanto ho adorato Edimburgo! Sono ripartita triste quella volta, perché avrei voluto visitare di più dei dintorni. Adoro i paesi del nord, adoro la stranezza degli scozzesi, quelle mise un po’ così. Con queste foto, poi, ti sei (vi siete) proprio superata! Si vede che ti è piaciuta un sacco e che hai saputo cogliere lo spirito spiritato degli abitanti 😀
A proposito di spirito spiritato Roberta! Sai, durante la visita ad uno dei castelli stavo male, e chiesi ad una delle curatrici di sedermi un attimo.
Dopo aver fatto accomodare il mio popò su una sedia storica (vedi che culo ?), mi consigliò di bere whiskey per guarire.
Vedi a volte i metodi naturali, ahahahah!
Non posso che darti ragione sulla passione per questi luoghi: in effetti sto leggendo diverse cose sulle Orcadi, perché vorrei tornare ?
Roberta grazie per essere passata, e per i sempre carinissimi complimenti! Baci ?
Claudia B.
Edimburgo mi piace talmente tanto che una volta ci sono andata per un giorno, dal mattino alla sera, partendo da Londra… Non ho visto tutte le cose che hai visto tu perché sono molto più lenta, ma mi sembra un ottimo itinerario!
Concordo sul fatto che in ogni angolo delle British Isles l’ombrello è completamente inutile 😉
Anche perché se tu provi ad aprirlo, ora che hai combattuto col vento, la pioggia a vento, le raffiche che escono anche dai tombini…praticamente ne esci completamente molla! Tanto vale armarsi in altro modo, ahahahah! E’ una lotta persa in partenza.
Sto pensando alla tua fuga giornaliera da Londra, con direzione Edimburgo: che bello, avere due città così splendide sotto mano! Mi piacerebbe un sacco 🙂
Un bacio Silvia, a presto!
Claudia B.
Edimburgo è una città stupenda, ho amato tantissimo la Old Town, il Royal Mile con i piccoli e stretti closes, l’Holyrood Palace che è una vera meraviglia e la passeggiata fino in cima all’Arthur’s Seat con l’erba altissima mossa dal vento. Mi ha dato l’impressione di essere una città estremamente vitale e allegra, i giorni in cui ci sono stata io c’era il Military Tattoo (purtroppo biglietti esauriti) e un festival di cucina etnica con tantissimo street food dal mondo.
E come dici tu momento di relax d’obbligo in una sala da tè 😀 la Clarinda’s Tea Room in cui sono stata sembrava un incrocio tra una casetta delle bambole e la casa di una nonna.
Io ricordo il nome della sala da tè dove siamo stati! Ricordo solo che era un amore, piccola, accogliente…ma il nome no 🙁 Sono passati troppi anni!
Tu pensa che anche noi siamo stati durante il periodo del Tattoo, e alcuni compagni di viaggio avevano comperato i biglietti tipo sei mesi prima, per poter vedere lo spettacolo. Se non erro quello dell’ultima sera, con i fuochi d’artificio.
E’ vero Edimburgo è allegra e frizzante, di certo non mancano cose da fare e vedere. Eppure dopo esserci stata in estate, mi piacerebbe tanto tornare in autunno per scoprirla in una veste più riflessiva. Se si può definire riflessiva una città!
Quindi voi siete saliti all’Arthur’s Seat? Wow all’ennesima potenza! A me sarebbe tanto piaciuto, ma fermandomi un solo giorno ho dovuto fare delle scelte e togliere qualcosa dall’elenco 🙁
In serata passo a leggere i tuoi reportage, sono curiosissima!
Un bacio Stefania!
Claudia B.
Anche io ero lì per gli ultimi giorni del Tattoo (infatti i fuochi d’artificio li ho visti da fuori xD ma che rabbia non essere riuscita a prendere i biglietti)
In autunno deve essere davvero bella, certo magari il clima non aiuta però deve essere magica, io la definirei riflessiva, chiamami sognatrice ma per me ogni città ha una propria personalità.
Sì fino in cima 😀 il paesaggio sembrava fatato e si ha una vista magnifica di tutta Edimburgo
Se non ricordo male, i nostri compagni di viaggio li hanno comperati tanto prima, come dicevo sopra almeno sei mesi. Sono rientrati tardissimo e il giorno dopo erano cotti porelli! Ma lo spettacolo è stato davvero sublime 😉
Sulla cosa della personalità ti dò totalmente ragione: ogni luogo, ogni città ne ha una. Oltre ad un’anima. A volte le persone mi guardano strano quando dico questa cosa, ma io ne sono convinta!
Bacioni,
Claudia B.
Deve essere davvero a misura d’uomo se sei riuscita a vedere tutte queste cose! Non me lo aspettavo, pensavo fosse enorme. Ma poi tu sei quella dei posti da fiaba. Non so se ho immaginato più il “principe della collina” che suona la “zampogna” in presenza di Candy Candy o più fatine in cerca di fantasmi nei castelli avvolti dalla nebbia. Comunque più ti leggo, più vedo le tue foto e più mi sento simile a te. E ne condividiamo di modi di fare! Ma pure le pose. 😉
Ma dai anche le pose, ahahahahah!!! Io non so perché, ma nelle foto devo sempre mettere una mano addosso a qualcosa, del tipo: “Sorreggetemi!”. Quindi deduco che tu abbia una verve simile alla mia! Siamo da calendario, te lo dico…
Edimburgo come hai ben visto è davvero piccina. Ma di quel piccolo e colmo, per cui se anche ti ci fermi tre o quattro giorni, troverai sempre qualcosa di particolare da vedere e da fare. Poi noi ovviamente siamo fuori, per cui buttiamo l’anima e riusciamo a vedere bene tante cose anche in poco tempo. Ma città come Edimburgo o Dublino, Praga o Salisburgo, in questo aiutano molto. Sono compatte!
Mi piacciono tutte e due le immagini che hai proposto: principe della collina VS fantasmi nella nebbia. Non saprei chi scegliere 😉
Bacioni,
Claudia B.
Ma che bellezza Edimburgo, peccato da qui non ci siano voli diretti 🙁 ma prima o poi ce la farò! Un abbraccio!
Grazie mille Giulia! In effetti Edimburgo è una delle più belle città un cui sono stata. Impagabile ogni minuto vissuto lì, anche nel poco tempo a disposizione.
Quella dei voli è proprio una rogna 🙁 Noi quella volta, dovendo star via tutta la settimana in Scozia, siamo partiti da Malpensa, con un charter Alitalia.
Ma fare scalo per due ore e mezza di volo, è veramente scomodo.
Comunque vedrai che arriverà l’occasione giusta, ne sono certa!
Baci ?
Claudia B.
Che dire!? Mi hai fatto venir voglia di tornare in Scozia! Capitai ad Edinburgo per il tattoo festival e in città c’era il delirio. Vorrei tornare in un periodo più tranquillo per vivermela come si deve.
Per noi è stata la stessa cosa! Tra il Military Tattoo e il Fringe, credimi era difficile muoversi.
Il mio sogno sarebbe andare in autunno oppure a Capodanno ?…ma anche in questo ultimo caso, ci sarà probabilmente una folla oceanica. Meglio l’autunno ?
Un bacione,
Claudia B.
*_* *_* *_* *_*
Ed io continuo a sognarmela Edi con tutti i vostri post….ma un giorno mi vendicherò E COMPRERO’ CASA SUL ROYAL MILE MUAHHAHAH!!! (risata satanica).
Quindi dal centro alla zona portuale ci si arriva subito? No ma l’hotel è strafigo sono andata a curiosare sul sito ed è spettacolare già da fuori! Quella zona (Leith) mi piace molto sai, soprattutto l’affaccio sul mare!
E com’è sta storia che l’ombrello non basta, l’hai detto anche per Dublino ma perchè? Come piove nel Regno Unito col teorema di Pitagora?!! O_O
Sto giro te lo devo dire: foto strepitose! (non che le altre siano da meno eh!)
Bacio della buonanotte! ^_^
Ahahahahah, la risata satanica è splendida! Se tu comperi casa sul Mile, io verrò a recitare versi sotto alla tua finestra, fino a quando non mi ospiterai volontariamente! Sallo! Smetterò solo quando mi lancerai la treccia per farmi entrare. Tranquilla mi serve poco spazio, viaggio col solo bagaglio a mano.
Io giuro, “piovere col Teorema di Pitagora” non l’avevo mai sentito, ahahahah! Però si, una cosa simile. Tu non hai idea della sbrindellata di acqua che abbiamo preso. Se non fosse stato per giacche pesanti e mega poncho, l’ombrello ci avrebbe messi solo in difficoltà. Perché piove a vento, con cattiveria, perciò spesso l’ombrello o non basta, oppure non lo puoi tenere aperto.
Ma noi siamo partiti con 6€ di poncho Decathlon e non ci ha fermati nessuno!
Hai visto che bello il Malmaison! E non immagini che atmosfera con tutte le candele accese…speciale. Si mangia persino bene.
Noi ci siamo trovati per caso, ma devo dire che la zona di Lieth è proprio tenuta da Dio. La si raggiunge dal centro, o viceversa, con gli autobus. I biglietti si acquistano comodamente a bordo, e in quarto d’ora si copre la tratta. A meno che non ci sia traffico.
Però è molto comodo. Dal Malmaison, la fermata disterà 100mt, per cui eravamo davvero ben serviti 🙂
Bacio della buonanotte a te! Se hai difficoltà a prendere sonno ti invio una poesia…
Claudia B.