
Tra meno di due mesi, entreremo ufficialmente in uno dei periodi dell’anno spiritualmente più intensi. Uno di quelli che amo profondamente perché, oltre a portare con sé la primavera, sancirà anche l’inizio degli eventi pasquali in Italia. E, quanto a manifestazioni di Pasqua dall’incredibile impatto scenico, la nostra piccola penisola non ha di certo di che lamentarsi. Da Nord a Sud, dall’iniziativa più semplice alla più ricercata, chiunque voglia organizzare un viaggio in occasione dei riti della Settimana Santa, avrà la possibilità di unire tradizione, visite alla scoperta di borghi incantevoli, enogastronomia, in un circuito indissolubile.
In questo articolo, voglio riportare quelli che sono per me le gli eventi pasquali in Italia più belli. Senza togliere nulla agli altri, sia ben chiaro! Si tratta, però, di manifestazioni a cui ho personalmente partecipato… o per le quali avevo pianificato un viaggio ad hoc, purtroppo saltato, che voglio condividere con chiunque cerchi informazioni su cosa fare a Pasqua in Italia.

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Riti della Settimana Santa di Noicàttaro.
Lo scorso anno a Pasqua, ho avuto il piacere di andare Noicàttaro in occasione dei Riti della Settimana Santa. Oltre a scoprire un’affascinante cittadina da visitare lentamente, entrando nello spirito della vita di paese, mi sono avvicinata anche ad una serie di cerimoniali che affondano le radici in un passato senza tempo.
I Riti della Settimana Santa di Noicàttaro, sono tra i più belli da vedere in Italia. Un percorso di redenzione e silenzio, che inizia con la vestizione del Primo Crocifero e prosegue con l’accensione del falò sul sagrato della Chiesa della Madonna della Lama. Da quel momento in poi, una processione interminabile di nere figure in cerca di salvezza, proseguirà di chiesa in chiesa fino all’alba.

Poi, nella notte del Venerdì Santo, la Processione della Naca e la Processione dell’Addolorata, colmeranno di intima atmosfera le vie del paese. L’immagine della madre sofferente, che segue il sarcofago su cui è steso il proprio figlio morto, ucciso dalla barbarie dell’uomo, è profondamente toccante.
Ma è con la Pasquetta Nojana, che i Riti della Settimana Santa di Noicàttaro entrano nel vivo del concetto di convivialità e fratellanza. Una giornata speciale, festeggiata di martedì presso la Chiesetta dell’Incoronata, dove i cittadini si riuniscono per ballare, giocare e consumare piatti tipici della tradizione.

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I Riti della Settimana Santa in Sardegna.
Penso sia arrivato il momento di svelarvi una cosa: quest’anno saremmo dovuti andare in Sardegna, per assistere ai Riti della Settimana Santa. Ma, a causa di un impegno lavorativo nelle stesse date del viaggio, abbiamo dovuto rinunciare. Ah il lavoro: croce e delizia, è proprio il caso di dirlo!
Insomma, se è vero che i nostri piani sono saltati, non significa che non possa darvi qualche dritta ed indicazione, grazie alle informazioni raccolte mentre pianificavo il viaggio. Devo dire che non è stato semplice scegliere dove andare perché, tra i Riti della Settimana Santa di Cagliari, Alghero, Castelsardo e Iglesias, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma, alla fine, mi ero concentrata sull’accoppiata Alghero e Castelsardo.

L’idea era di assistere alla Processione del Venerdì Santo di Alghero, il “Desclavament”. Una scia di fedeli che si muove nella notte sarda, accompagnando il Crocifisso con le torce. Fino alla suggestiva deposizione del Cristo dalla Croce. Poi, il lunedì di Pasqua, ci saremmo spostati a Castelsardo in occasione del “Lunissanti”, per assistere alla “Processione dei Misteri” alla luce delle fiaccole. Mi sarebbe davvero piaciuto ascoltare il tradizionale canto funebre sardo, detto “l’attitu” .
Nonostante il dispiacere per aver dovuto rinunciare a questo programma, mi rincuoro pensando che, nel corso dell’intero anno, in Sardegna si svolgono tantissime feste tradizionali. Come ad esempio “Sa Sartiglia” di Oristano, che spero di vedere il prossimo anno a Carnevale. O la “Cavalcata Sarda” che si svolge a Sassari a fine Maggio. Vediamo se il lavoro mi permetterà di esaudire questo sogno ma, se nel frattempo volete scoprire i segreti delle tradizioni di questa terra in prima persona, potete anche affidarvi a siti come Portale Sardegna, che vi permetteranno di organizzare la vacanza in base ai vostri bisogni e desideri.
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Eventi pasquali in Italia: Processione dei Giudei a Pennabilli.
Un piccolo borgo dell’Alta Valmarecchia in Provincia di Rimini, Pennabilli, si veste di mistero in occasione dei Riti della Settimana Santa. Ogni luce del pittoresco paese medievale viene spenta e, al chiaro di luna e delle torce, prende il via la “Processione dei Giudei”.

Partendo dalla Chiesa della Misericordia, il corteo in costumi tipici accompagna la solitaria e sofferente figura del Cristo fino alla Rupe dove, tra misteriosi incappucciati, fieri armigeri e silenziose pie donne, la notte verrà squarciata dalle fiamme, simbolicamente appiccate sull’intera collina.
In questa scena colma di dolore, Cristo continuerà la propria ascesa verso il Golgota, abbracciando il destino per lui segnato dall’egoismo dell’uomo. Mentre la processione prosegue in cerca di redenzione, nella notte che avvolge il borgo medievale di Pennabilli.

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Eventi Pasquali in Italia: Processione del Venerdì Santo a Montefiore Conca.
Iscritto al circuito “I borghi più belli d’Italia”, il piccolo paese di Montefiore Conca occupa una panoramica collina a pochi km da Riccione. Qui, nella notte del Venerdì Santo, i rituali della Passione di Cristo rivivono con una processione storica, di antichissima origine. Non si tratta della Via Crucis classica, ma del Cristo morto deposto dalla Croce e portato fino al Sepolcro.
Tutto ha inizio la mattina del Venerdì Santo quando, le donne di Montefiore Conca, lavano e preparano la statua del Cristo deposto. Dopodiché, viene trasportata al Convento dei Cappuccini, insieme ai “Misteri” della Passione. Nella notte del Venerdì, poi, alla luce delle torce, inizia il lento passaggio attraverso il borgo, nel quale il Sepolcro è simbolicamente identificato con la Chiesina dell’Ospedale, del XV secolo.

I figuranti in costume storico, appartengono alle famiglie di Montefiore Conca, che si tramandano la tradizione di ogni gesto da generazioni. Tutti i personaggi hanno un ruolo preciso all’interno della processione. Sembrano fluttuare nel cuore delle tenebre. Fino al momento dell’arrivo al “Sepolcro”, quando la forza della suggestione lascia il posto all’umanità. Qui avviene, infatti, il tradizionale “Bacio al Cristo Morto” da parte dei fedeli, che riceveranno in cambio del pane benedetto.

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Eventi pasquali in Italia da non perdere.
Durante le festività pasquali, indipendentemente dalla vicinanza o meno alla religione, l’Italia si anima di antichissime tradizioni. Da Nord a Sud, la nostra penisola si fa portavoce di millenni di usanze e credenze che si uniscono, spesso, in un mix di religiosità e superstizione. Ma anche in un racconto diretto dei fatti storici e delle dominazioni subite dall’Italia.

A mio avviso, è impossibile restare indifferenti davanti alla forza rappresentativa di questi momenti. E alla determinazione di riproporli e rinnovarne l’importanza, anno dopo anno. Un modo di tenere viva la memoria di oltre duemila anni di storia della religione, e tramandare i costumi della propria terra.
Ecco perché amo tanto gli eventi pasquali in Italia. Sono un modo per ritrovare la parte più vera di noi stessi. Che non significa fermarsi al solo Credo! Vuol dire prima di tutto ricercare quelle tradizioni, quelle voci arcaiche e quel carattere volitivo, che hanno forgiato il nostro piccolo stivale e la nostra stessa indole. Dando vita ad attimi di esistenza cui avvicinarsi, svestendosi di ogni diffidenza.
Claudia B. (Sponsored)
I riti della Sardegna non li conoscevo proprio lo devo ammettere. Avevo seguito il tuo viaggio a Noicattaro invece e quelli me li ricordavo bene. Anche nel mio piccolo paesello sai la Pasqua è molto sentita. Il venerdì santo è un’esplosione di processioni. La principale è quella che parte dalla Frazione San Lazzaro che vede la fedele rappresentazione di tutta la via crucis con tutti i personaggi e le scene riprodotto. Ad un certo punto si incrocia con quella di Bomerano che invece è incentrata sulla figura di Maria piangente. Entrambe sono toccanti anche dal punto di vista musicale, tamburi e canti strazianti a me personalmente fanno venire la pelle d’oca. E in tutta la mia vita non sono mai riuscita a vedere la scena della crocifissione. I ladroni e Gesù vengono letteralmente legati alle croci e innalzati in aria. Sono riti davvero molto toccanti!
Simo accidenti! Resto senza parole! Una descrizione che ha dato la pelle d’oca anche a me… Pensare ad una ricostruzione così fedele toglie il fiato.
Mi hai molto incuriosito, spero tu possa scrivere qualcosa al riguardo e pubblicare foto, perché un evento simile merita davvero di essere raccontato!
Un grande abbraccio,
Claudia B.
Mamma mia, quante tradizioni particolari e splendide abbiamo, nella nostra Italia! Queste, relative al sud, le conoscevo poco, grazie per avermele fatte scoprire! Sono davvero momenti importanti, che hanno un altissimo valore religioso e storico, e dobbiamo non lasciarli morire!
Sono parte del nostro patrimonio culturale e umano, un legame con le nostre radici indipendente dal Credo. Per fortuna tanti paesi riescono ancora a tenerle vive.
Mi fa piacere avertele fatte conoscere!
Un bacio,
Claudia B.
Mi hai acceso la curiosità sui riti Sardi sai? Posso solo immaginarlo il pathos di questo straordinario popolo dalle tradizioni così forti e sentite. E pensare che avevo ricevuto anche io un allettante invito sardo (pre pasquale) che mio malgrado ho dovuto rifiutare con un nodo in gola! Anche io come Silvia ricordo i tuoi racconti sulle tradizioni pasquali pugliesi, altro territorio carico di fervore religioso che apprezzo nonostante non sia credente. Hai ragione, anche io avevo questo retaggio errato che i Riti fossero solo “roba da sud” e invece oggi mi hai fatto scoprire che così non è! Comunque credenti o non, sud o nord…gli incappucciati fanno sempre una certa impressione! Mammamia sembra l’altro ieri che mangiavamo il pandoro!
Un abbraccio Claudia, buona domenica! :**
Come dico sempre, giusto il tempo di distrarsi nella digestione, che è già ora di scartare l’uovo di Pasqua!
Dani, ma quest’anno che sfortuna abbiamo non due con la Sardegna ?? Ancora stento a crederci. Ero quasi riuscita ad incastrare tutto perfettamente, quando per una variazione ho dovuto per forza rinunciare. Comunque non demordiamo. La Sardegna continua ad aspettarci con le sue numerose manifestazioni!
Alla fine i Riti della Settimana Santa, secondo me vanno davvero al di là della credenza religiosa. L’impatto, la storia e le tradizioni sono talmente forti, da arrivare a tutti.
Ti abbraccio Dani, buona serata ?.
Claudia B.
Ricordo ancora benissimo il tuo racconto dei riti della Settimana Santa di Noicàttaro, che nella mia fantasia ho immaginato come una sorta di Siviglia nostrana, anche se non sono mai stata nemmeno a Siviglia durante la Semana Santa (ma è una delle cose che mi piacerebbe fare prima o poi).
Mi ispirano molto i riti di Montefiore Conca perché il fatto del dono del pane alla fine è un gesto bellissimo anche davanti agli occhi di una come me che non è credente. Ma davanti a uno spettacolo così partecipato e sentito è impossibile rimanere indifferenti.
Qui dalle mie parti, in particolare nella minuscola frazione di Macellai dove vivo, ogni anno i ragazzi dell’oratorio (ma anche gli “ex-ragazzi”) organizzano la Via Crucis: nonostante si tratti di un paesino di 1000 abitanti, l’evento ha raggiunto una certa fama anche al di fuori della provincia.
Buona giornata ❤️
In effetti il legame stretto con i riti spagnoli sono non solo evidentissimi, ma anche provati storicamente. Devo dire che l’effetto è di grande impatto, si radica nella memoria. A mio avviso quella di Noicàttaro è una manifestazione da non perdere assolutamente, al di là della questione religiosa.
Anche quella di Montefiore è stupenda, devo dire che l’ho scoperta per caso, pur vivendo in Romagna. Così come quella di Pennabilli. Perché spesso si pensa erroneamente che i Riti della Settimana Santa siano esclusivamente nel sud Italia.
Invece non sapevo della processione che organizzano da te: sai quanto amo la tua terra Silvia, questa potrebbe essere la scusa per tornare ed avvicinarsi in modo diverso al territorio. Grazie per la dritta!
Buona serata,
Claudia B.