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In moto ad Anghiari, città della battaglia

In moto ad Anghiari, città della battaglia

Nel lontano maggio del 2011, Tuono è entrato a far parte della nostra vita. Abbiamo sempre avuto una due ruote con noi, tranne nell’estate del 2010 e, dopo di allora, abbiamo appurato che senza non sappiamo vivere.
C’e’ chi ha dipendenza da nicotina, noi l’abbiamo da motoChi, invece, è rimasto invariato nel tempo, è lo zainetto blu che ci segue da sempre con grande dedizione.
Decidiamo di ufficializzare l’arrivo di Tuono, con una sorta di “battesimo della strada”, che serve a noi, fermi da un anno, per riprendere confidenza con la moto, ma anche a Tuono, in segno di benvenuto.
Qualcuno dirà: “E lo zainetto?”. E’ quello che soffre meno, accoccolato sulle mie spalle di zavorrina, fa la fatica del fico che resta attaccato al ramo: nessuna.
Il modo migliore per ricominciare è, ovviamente, salire fino al Passo di Viamaggio perchè, ogni buon romagnolo, ha il dovere di andare fino al valico quanto è più può: figuriamoci in occasione di un battesimo della strada! 
Andiamo a Viamaggio il sabato pomeriggio, per spararci due curve ben assestate, che proprio ci mancavano; poi, la domenica, caricato zainetto con acqua, panini e macchina fotografica, riprendiamo la strada del passo, sostiamo poco prima della Svolta del Podere, per pranzare in una zona ombreggiata, e scendiamo fino a Sansepolcro per raggiungere il bellissimo borgo di Anghiari, in Toscana.

Come ormai ho detto fino allo sfinimento, abbiamo questa grandissima fortuna di trovarci seduti a ridosso di un “portagioie aperto”: con un balzo possiamo raggiungere Toscana, Umbria, Marche. Eh, ragazzi, sono fortune mica da poco!
Anghiari fa parte della Valtiberina, una zona che si suddivide proprio fra Romagna, Toscana, Umbria, parallela al Casentino.

Sono due aree bellissime, sia da un punto di vista paesaggistico, sia per i borghi e i santuari, che si trovano su entrambi i territori. In moto, poi, non mancano mai passi e strade godibilissime. Bisogna solo salire in sella e seguire la voglia di andare.

Ma Anghiari è anche la città che, nel 144o, vide sfidarsi nella piana sottostante, i fiorentini e i milanesi dei Visconti, in una battaglia che passò alla storia per la vittoria della Repubblica di Firenze, alleata col papato e con Venezia, la quale portò ad una diminuzione delle mire espansionistiche lombarde sul territorio e al controllo della città da parte di Firenze. Ogni anno a giugno, viene organizzata una rievocazione storica per ricordare quell’evento.

Io, della Battaglia di Anghiari, invece, adoro la competizione che nacque tra Leonardo e Michelangelo, per la creazione di una pittura murale nel Salone dei Cinquecento di Firenze, che rappresentasse quell’importante episodio storico.

Peccato che, il processo di essiccazione della pittura utilizzato da Leonardo in quell’occasione, abbia praticamente distrutto buona parte dell’opera. Il mio cuore, quando sente queste cose, perde tre giorni di vita…

Il borgo sorge su una collina e non esagero dicendo che è riconoscibile già da lontano, per la sua disposizione a discesa lungo il crinale.

E’ un centro medievale bellissimo, personalmente ritengo che l’iscrizione al circuito “I Borghi più belli d’Italia” sia assolutamente meritato e dovuto.

Parcheggiamo Tuono ed iniziamo una tranquilla passeggiata alla scoperta del centro storico: dalle mura gli affacci sulla campagna Toscana in piena fioritura, oggi, sono splendidi; sui vicoli caratteristici, collegati con lunghe scalinate o pavimentazioni lastricate,  si affacciano abitazioni e palazzi in pietra meravigliosi.

Adoro il modo in cui gli abitanti abbelliscono finestre e balconi con piante e decorazioni, danno un aspetto ancor più curato al paese.

Ogni volta che si raggiunge un cortile o una piazzetta, è una sorpresa, perchè c’e’ sempre uno scorcio suggestivo che cattura l’attenzione.

Forse anche per il fatto che, pur essendo una bella domenica di primavera, ci sono poche persone, devo dire che la passeggiata è riposante, idilliaca, nonostante le stradine in salita.

Una quiete ed una bellezza fuori dal tempo, non avremmo potuto scegliere un luogo migliore in cui iniziare le nostre uscite con Tuono.

Per chi si reca ad Arezzo, Sansepolcro, Monterchi, Citerna, consiglio caldamente una sosta ad Anghiari: non fatevi trarre in inganno dall’idea del borgo, perchè qui si raggiunge veramente  l’eccellenza.

Se poi, avete la possibilità di raggiungere queste zone in moto, lo spasso non sarà solo per voi, ma anche per la vostra due ruote.

Claudia B. Daniele L. e Aprilia Tuono
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