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Viaggio in Ungheria: itinerario di sette giorni

Viaggio in Ungheria: itinerario di sette giorni

ON THE ROAD IN UNGHERIA DI SETTE GIORNIL’itinerario di sette giorni in Ungheria, mi ha spalancato un mondo affascinante e sconosciuto, fatto di colori e regali visioni. A partire dal verde smeraldo della campagna, punteggiata di paesini dalle tinte pastello come Sant’Andrea ed Hollókő. Per proseguire con le eleganti cittadine barocche, come Sopron e Győr, ricche di storia ed arte. E i sontuosi palazzi di Festetics, Gödöllő ed Eszterahzy, che riecheggiano un glorioso passato imperiale, nei quali mi sono sentita come una principessa.

Nell’immensa Valle Domonyvolgy, dove i mandriani ungheresi accolgono i turisti nella meravigliosa tenuta dei fratelli Lazar, ho provato la sensazione di nuotare nella natura. Le abbazie barocche, collocate in affascinanti contesti paesaggistici, come Tihany, sul Lago Balaton, o Pannonhalma, mi hanno trascinato nelle atmosfere del passato. È stato un viaggio di sette giorni on-the-road, che l’Ungheria me l’ha fatta gustare davvero a fondo! Donandomi anche un’energetica panoramica su Budapest, che porta impresse le cicatrici di ciò che è stata ma sa attentamente reinventarsi per il futuro.

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Itinerario di una settimana in Ungheria: cosa vedere.

Il viaggio in Ungheria di sette giorni inizia da Sopron, situata nella parte nord-occidentale del paese. Il centro storico ha il suo nucleo principale in Piazza Fo Tér, con al centro la bella colonna barocca della Santissima Trinità, del 1701. Un simbolo per ricordare la fine della pestilenza. La piazza è gremita di persone che si rilassano nei bar all’aperto e di turisti che esplorano il delizioso centro storico. Una colroata bomboniera. Mi incanto ad osservare Casa Fabrizius sede del Municipio, Casa Stornò una delle più antiche di Sopron, Casa Lockner che è la dimora del sindaco. Praticamente sono circondata da una quinta teatrale, dove da un momento all’altro potrebbero entrare dei personaggi in costume!

Visito il Duomo di San Giorgio, un gioiello del barocco, e la Chiesa Francescana, del 1280, detta anche della capra. Secondo la leggenda, è stata costruita grazie al tesoro trovato dal pimpante animaletto. Le viuzze di Sopron, hanno tanti aneddoti e storie da raccontare. Vi sorge, ad esempio, l’edificio in qui il compositore Franz Liszt diede il suo primo concerto. Oppure la casa del pastore dei Luterani, con la chiesa. E, ancora, la neogotica Chiesa delle Orsoline, la Torre del Fuoco, e l’antica Sinagoga utilizzata fino al XVI secolo, quando la comunità ebraica fu bandita dalla città di Sopron.

COSA VEDERE IN UNGHERIA: SOPRON

Sulla strada per Győr, faccio una tappa a Fertőd dove sorge il meraviglioso Palazzo Esterhazy. Passeggio nell’elegante proprietà, che in passato è stata residenza di caccia, prima di venir trasformata in una sontuosa residenza barocca da Michele I Esterhazy.

Győr è una delle più importanti città dell’Ungheria. Il centro storico è superbo e curato con amore. Partecipo ad una visita guidata, che parte dall’esterno della Chiesa dei Carmelitani. Attraverso vicoli e piccole piazze poco frequentate, passo da quella che fu la casa del condottiero Napoleone Bonaparte, per proseguire verso il palazzo vescovile e la Basilica di Santo Stefano. Vere meraviglie architettoniche, ricostruite in stile gotico e barocco dopo un incendio. Resto abbagliata dall’opulenza degli interni in marmo, con splendidi dipinti e stucchi dorati!

Passeggio lungo i viali dalle case colorate, fino alla piazza che ospita la barocca chiesa benedettina intitolata a Sant’Ignazio di Loyola. La visita guidata finisce sul ponte cittadino, da cui riesco a vedere l’intersezione dei tre fiumi che passano da Győr: Danubio, Raba e Rabca. Trascorro il resto del pomeriggio bighellonando per negozi, gustando un buon gelato e immergendomi nell’anima di questa vivace cittadina. Per fortuna l’albergo è in pieno centro, proprio di fronte alla facciata del Municipio. In questo modo, dopo cena, esco per vedere Győr vestita da sera.

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Visita ad una delle più belle abbazie dell’Ungheria.

Prosegue il mio variopinto e sensoriale viaggio on the road in Ungheria, con una visita molto speciale. Oltre che ad uno dei siti storici più antichi di tutta l’Ungheria: l’Abbazia benedettina di Pannonhalma! Un circuito che comprende Basilica, cripta, chiostri, refettorio e, soprattutto, la monumentale biblioteca. L’Abbazia sorge su un colle a ridosso della città, pertanto prima di entrare mi concedo un momento per ammirare bellissimo panorama sulla vallata.

E poi mi addentro nel suggestivo e carezzevole edificio che aspetto da sempre di vedere… Sono veramente in uno dei cuori storici di Ungheria: l’Abbazia di Pannonhalma fu costruita attorno all’anno 1000, per volere del principe Gèza, figlio di Re Stefano. Infatti è stato lui a donare beni e proprietà al monastero. La chiesa, in stile gotico, è intitolata a San Martino di Tours ed inaugurata proprio in occasione della festa del Santo. Sfilo accanto alla monumentale Porta Speciosa, che nel Medioevo costituiva l’ingresso principale dal chiostro.

Ma, vero gioiello dell’abbazia, è senza dubbio la biblioteca. Imponente e luminosissima, è sormontata da una volta di stucchi e affreschi. Respiro a pieni polmoni le parole che aleggiano nell’aria, sospinte dai 360.000 volumi che ricoprono le pareti del salone.

UNA DELLE ABBAZIE PIU' BELLE D'UNGHERIA PANNONHALMA

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Due giorni a Budapest: cosa fare e vedere.

In tarda mattinata raggiungo Budapest, dove resterò per due giorni Questa città nasce a tutti gli effetti nel 1873, con la fusione di Buda, Obuda e Pest. È una metropoli piena di attrazioni, che esplode di voglia affermarsi e mostrarsi in tutto il proprio splendore. In due giorni cerco soprattutto di coglierne l’anima e viverla con la voglia di stringermi a lei.

Faccio un giro classico che inizia dalla Chiesa di Re Mattia e dal Bastione dei Pescatori, dalla Chiesa di Santo Stefano alla Piazza degli Eroi. Ma seguo anche un itinerario insolito tra gli edifici religiosi delle diverse comunità religiose di Budapest! Senza togliermi il piacere di passeggiare sul vivace Viale Andràssy, meraviglioso quanto un boulevard parigino. Qui ci sono negozi bellissimi e piazzette curate, ma anche edifici molto importanti, come il Teatro dell’Opera e le ambasciate.

Visito il complesso architettonico del Castello Vajdahunyad, realizzato su un isolotto al centro del Parco Civico, in occasione delle celebrazioni per il millennio d’Ungheria, nel 1896. Faccio anche una passeggiata pre serale su Vàci Utca, uno dei viali più eleganti del centro per trovarci, attraverso il Ponte della Libertà, eretto alla fine dell’800 in stile art-nouveau, fino al bellissimo ed elegante Hotel Gellert, il più famoso di Budapest, costruito fra il 1912 e il 1918. Anche se l’escursione notturna in battello, con Budapest illuminata che si riflette sul Danubio, è la favola che diventa realtà…

Leggete l’articolo per organizzare due giorni a Budapest.

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Cosa vedere nei dintorni di Budapest.

Sant’Andrea è un piccolo villaggio vicino Budapest, che sorge proprio sull’ansa del Danubio. È una località molto turistica e per turisti, con negozi di prodotti tipici, bar, ristoranti di dubbio gusto. Eppure trovo questa visita molto piacevole e rilassante, un’evasione colorata e pittoresca di mezza giornata! Il centro, abitato già in epoca romana, è molto grazioso, caratterizzato da piccole casette dalle tinte vivaci.

All’inizio del XX secolo, i pittori ungheresi hanno iniziato a trasferirsi in questa oasi di grande ispirazione, per dare voce alla propria arte. Inoltre Sant’Andrea è anche una località molto importante per la comunità ortodossa, di cui conserva una chiesa che è un vero gioiellino. Passeggio lungo i bei vicoli, sosto davanti alle vetrine dei negozi ma, soprattutto, salgo nella parte alta del borgo per vedere il panorama sul fiume. Una visione poetica, che mi infonde un immediato senso di libertà.

DINTORNI DI BUDAPEST ITINERARIO IN UNGHERIA

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Uno dei villaggi più belli dell’Ungheria: Hollókő.

Riprendo il mio viaggio on-the-road in Ungheria, alla scoperta di paesaggi e luoghi sublimi. Partendo con quello che, nel corso degli anni, rimarrà nella mia mente come il paesino delle favole: Hollókő. Un borgo-museo delizioso, inserito dall’Unesco tra i siti “Patrimonio dell’Umanità”. Il villaggio appartiene ad un piccolo gruppo etnico ungherese, i Palóc, che mi accolgono con focacce calde, prodotte e sfornate al momento, e vino.

Il villaggio è stato ricostruito in maniera egregia ed è controllato dalla mole dell’antica fortezza. È costituito da piccoli cottage, nei quali entro e trovo persone vestite con abiti tipici, che producono tessuti, bambole, oggetti in legno, mostrando le varie fasi del lavoro. Pranzo in una piccola, tradizionale locanda Palóc, molto dall’atmosfera intima. Il posto è davvero caratteristico, perfetto per concludere questa splendida visita.

UNO DEI VILLAGGI PIU' BELLI DI UNGHERIA

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La Valle Domonyvolgy.

La mia giornata di esplorazione non è ancora terminata. Faccio una sosta fotografica a Gödöllő , dove si trova il bellissimo palazzo in cui soggiornò a lungo la Principessa Sissi. profondamente innamorata dell’Ungheria. Nella quiete sonnolenta di questo pomeriggio di agosto, l’edificio risalta con la sua bianca eleganza sul verde della natura e il blu terso del cielo, abbagliandomi con la sua presenza fiabesca.

Infine raggiungo la florida e sconfinata Valle Domnyvolgy, dove trascorro il pomeriggio al Parco Equestre dei fratelli Lazar. Gli ungheresi sono sempre stati mandriani e, in questo contesto splendido, ammiro affascinata la capacità di fusione fra uomo ed animale, con uno spettacolo equestre davvero emozionante!

Prima, però, gusto focacce e grappa, offerte in segno di benvenuto. E partecipo ad un divertentissimo giro in calesse, per scoprire ogni angolo della tenuta Lazar. Dopo lo spettacolo, visito la rimessa dei calessi, le stalle e la fattoria. Trascorro un pomeriggio spensierato e coinvolgente, in uno scenario che rimarrà per sempre nella mia memoria!

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Cosa vedere sul Lago Balaton.

Il Lago Balaton è il più grande bacino lacustre dell’Europa centrale, tanto da essere definito il “mare ungherese”! Il bacino è attraversato dalla Penisola di Tihany, sulla quale sorge una splendida chiesa barocca, fondata nel 1055 e consacrata a St. Angus, vescovo di Orleans. Nell’atto di fondazione dell’abbazia, si trovano le prime parole scritte in quella che diventò, poi, la lingua ungherese. Manoscritto conservato nell’Abbazia di Pannonhalma.

La chiesa superiore è una vera chicca dell’architettura barocca, con un meraviglioso pulpito ligneo, un organo che occupa l’intera larghezza della navata e una spettacolare volta affrescata. Nella chiesa inferiore si trova la tomba di re Andrea II d’Ungheria. Dopo la visita, faccio una passeggiata nella piccola cittadina di Balatonfured. Trovo carini i negozietti di souvenir allestiti all’interno di cottage ristrutturati, oltre al curatissimo lungolago pieno di cigni.

Mi fermo a pranzare in una tipica csárda, un’osteria che prende il nome da una danza ungherese, ballata in genere proprio all’interno di questi locali. Musica, piatti robusti della tradizione e vino a fiumi, rendono il momento memorabile!

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Una settimana in Ungheria.

Amo i castelli, colgo l’occasione per visitarne appena possibile. Quindi visitare il Castello Festetics, è un po’ il coronamento di questo viaggio in Ungheria. Si tratta di palazzo nobiliare appartenente alla famiglia Festetics dagli interni sontuosi, emblema stesso della nobiltà e della vita signorile, così come si svolgeva fra il XVIII ed il XIX secolo.

Il percorso guidato tra i saloni è una narrazione molto interessante e coinvolgente. Le vicende storiche e le curiosità, si susseguono passo dopo passo. A colpire la mia attenzione, è soprattutto la biblioteca di Helikon: completamente in legno, irradia sensazioni eterne come se i volumi potessero parlare.

Alla fine del tour, approfitto del tempo nuovamente limpido per fare una passeggiata nei giardini, che rispecchiano la grandiosità dell’architettura.

Questa sera dormo a Heviz, una nota località termale ungherese. Peccato dover ripartire domattina e non aver tempo per concedermi qualche giorno di relax! Approfitto della posizione centrale dell’hotel per uscire dopo cena, e spulciare un po’ tra i banchi del mercatino dell’artigianato, oltre ad assorbire l’energia di questo vivace centro. Ogni ritorno mi mette tristezza, ma sono felice di tornare in Italia con gli occhi carichi di bello.

Claudia B.

Per il city tour di Budapest, cliccate⇒ Cosa vedere a Budapest in due giorni
Per l’on-the-road in Ungheria, cliccate⇒ Itinerario in Ungheria: cosa vedere tra villaggi, abbazie, castelli

NOTA. Anni fa ho scritto il diario del viaggio in Ungheria per il portale PaesiOnLine. Ho poi ripreso, modificato e riadattato il contenuto per il blog, dato che parla di una mia esperienza di vita.