Inizio dicendo le cose come stanno: questo itinerario di otto giorni a New York, non è frutto di una pianificazione precisa, ma di decisioni prese sul momento, durante il nostro primo viaggio nella “Grande Mela”. Nonostante l’organizzazione tecnica esemplare dell’on-the-road in New England di 9 giorni (si, mi complimento da sola… la modestia è sopravvalutata), ammetto che per quanto riguarda le visite a New York, ho voluto fortemente vivere tutto alla giornata.
La città è talmente spaventosa e, allo stesso tempo, incredibile, che sono partita solo con un’idea di massima, senza stabilire ogni tappa dell’itinerario di otto giorni a New York. Perché desideravo godermela senza imposizioni. E, ad essere onesta, ogni volta che tentavo di stabilire in anticipo cosa fare a New York, andavo in crisi: non era così che volevo vivere il viaggio in una metropoli di cui si comprende la portata, solo quando ci si trova sul posto.
Ecco perché sto scrivendo un vero e proprio diario riassuntivo, su cosa vedere la prima volta a New York, cercando di darvi un’idea precisa di cosa realmente si può fare a New York in otto giorni. Approfondirò successivamente le singole visite e le attività da fare gratuitamente nella “Grande Mela”, con post dedicati.
Tutti i dettagli su come organizzare un viaggio a New York (documenti, metropolitana, trasporto da e per l’aeroporto, dove dormire, dove mangiare, come risparmiare, copertura assicurativa Tutto Compreso), li trovate cliccando qui. Da adesso in poi, parlerò solo di attimi da ricordare!
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York.
Siamo a New York! Non nella città di cui leggo nei romanzi o che vedo nei film. Siamo nella vera New York City… Dieci giorni fa, l’abbiamo ammirata in lontananza mentre atterravamo al Kennedy, prima delle terribili dodici ore che ci hanno fatto rimpiangere questo viaggio, a causa dei problemi con il noleggio auto negli USA, poi risolti. Per fortuna le successive giornate trascorse tra Massachusetts, Maine e New Hampshire, ci hanno donato momenti meravigliosi, ricollocando al proprio posto il nostro sogno chiamato USA.
Oggi però ci attende la prima giornata a New York, in cui vivremo un vero e proprio weekend newyorkese. In parte improvviseremo, in parte seguiremo i preziosi consigli di Marta di “New York Pics and Tips”, conosciuta su Instagram e che, da mesi, risponde a qualsiasi dubbio salti nella mia folle mente di viaggiatrice. Insomma, una ragazza in odore di santità… Altro alleato sarà il New York CityPASS, che utilizzeremo durante l’intera permanenza in città, per l’accesso diretto a siti e musei.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Midtown.
Prendiamo la metro fino a Rockefeller Plaza, poi andiamo immediatamente a prenotare la salita serale al Top of the Rock. Con New York CityPASS, non solo facciamo venti secondi netti di fila, ma possiamo fissare l’accesso al tramonto senza pagare l’extra.
Usciamo quindi sulla piazza che, da sempre, mi riporta alla mente immagini natalizie. In qualsiasi momento dell’anno si segua un itinerario di otto giorni a New York, sarebbe impossibile non venire a Rockefeller Plaza! Ma a Natale, con l’albero gigante e la pista di pattinaggio, deve essere epico.
Iniziamo a passeggiare tra grattacieli che veramente ci fanno sentire minuscoli, inserendo diverse tappe nel nostro percorso verso Central Park: St. Patrick’s Cathedral, St. Thomas Church, Tiffany, “Casa del Presidente Ciuffo” (in gergo Trump’s Tower) e la Apple.
Ma poi, a toglierci definitivamente il respiro è il Plaza Hotel, a ridosso del polmone verde di New York: Central Park. Non un parco. Non un giardino. Un universo intero! La mente corre veloce alle immagini viste milioni di volte nei film, lette miliardi di volte nei libri: e siamo immediatamente a casa. Trascorriamo tante ore a Central Park, visitandone alcuni dei punti cardine con l’ausilio di Google Maps. Dai laghi alle panoramiche su Manhattan, dalle statue di “Balto” e “Alice nel Paese delle Meraviglie” agli “Shakespeare Garden”, Central Park sembra non finire più.
Nel tardo pomeriggio attraversiamo l’elegante Upper East Side, dove prendiamo la metro per la Grand Central Terminal. Vogliamo vedere questo pezzo di New York, set di numerosi film, ma anche area ancora ampiamente usata come luogo di partenze e arrivi in città. Senza dimenticare un’incursione al Grand Central Market, una vera e propria boutique del cibo.
Stanchi ma determinati a non porre fine alla giornata, arriviamo a Times Square in metro. Qui facciamo una “doccia fredda di folla e luci”: fa paura e, allo stesso tempo, attrae. Non ci passerei più tempo del dovuto ma, durante un itinerario di otto giorni a New York, è quasi d’obbligo una sosta in un tale ricettacolo di umanità.
Ultimo sforzo di oggi, ampiamente ripagato, è la salita al tramonto al Top of the Rock, uno dei momenti che mai dimenticheremo del nostro viaggio negli Stati Uniti. Non esistono parole per descrivere cosa accade, quando la città si tinge di mille sfumature calde, prima di lasciare posto alla sera.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Harlem, Brooklyn e Lower Manhattan.
Una delle poche certezze che avevo per questo itinerario di otto giorni a New York, era di voler assistere ad una vera messa Gospel ad Harlem. Quartiere ormai in piena rinascita, ricco di chiese dove, ogni domenica, fedeli e turisti possono prendere parte alle lunghe e sentite funzioni. Dopo che scopriamo come, una delle chiese più note di Harlem, abbia sospeso la partecipazione ai visitatori esterni, troviamo per pura fortuna una chiesetta speciale: la Shiloh Baptist Church. Per oltre due ore, veniamo coinvolti in canti, balli, omelie, sentendoci parte della congregazione.
Al termine della funzione, prendiamo la metro e ci spingiamo verso Brooklyn. I quartieri di Brooklyn Heights e Dumbo ci catturano completamente, con le bellissime case in mattoni e l’atmosfera pacata della domenica pomeriggio. Gli affacci sul Ponte di Brooklyn e Downtown sono tra i più belli in assoluto, con la profusione di grattacieli che si lancia verso l’alto con fierezza.
Ma è attraversando a piedi il ponte di Brooklyn, che davvero cogliamo con la dovuta forza ogni panoramica. La lentezza della passeggiata, ci permette di ammirare i dettagli e conquistare passo dopo passo Manhattan.
Arriviamo sino alla zona di Wall Street, dove visitiamo la St. Paul’s Chapel e l’Oculus, scorrendo con lo sguardo l’impressionante “Freedom Tower”, prima di rientrare in hotel. Torneremo qui nei prossimi giorni.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Midtown e Downtown.
Oggi voglio andare nel luogo in cui Carrie Bradshaw, ha visto sfumare il proprio agognato matrimonio con Mr. Big: la New York Public Library. Corsa in metro fino al bellissimo Bryant Park e, dopo una breve passeggiata, trascorriamo del tempo all’interno della stupenda biblioteca, la cui visita è gratuita.
Arriviamo quindi all’Empire State Building dove, fatti i controlli di sicurezza, accediamo a quello che è uno dei simboli più famosi di New York. Il panorama sulla città è emozionante, peccato che la foschia non ci permetta di vedere in modo perfetto ogni particolare.
In metro raggiungiamo Downtown e il Memoriale dell’11 Settembre. Le vasche che ancora oggi, con le migliaia di nomi incisi, ci ricordano cosa è accaduto nel 2001, sono una stilettata al cuore. Ma è il Museo dell’11 Settembre che ci stravolge in maniera definitiva. Al di là di qualsiasi critica o idea politica si possa avere, qui dentro scivola in secondo piano.
Passiamo l’intero pomeriggio visitando l’esposizione e, all’uscita, ci spingiamo a fino al “Toro di Wall Street”, giusto per dare uno sguardo a questo fotografatissimo angolo di Downtown. Però il morale è a terra, dopo la visita al Museo dell’11 Settembre. Portiamo con noi una stanchezza mentale ed un peso sullo stomaco, che ci fanno provare il desiderio di tornare in hotel e fermarci a riflettere.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Statua della Libertà, Ellis Island e Greenwich Village.
Un momento che aspettavo da quando ho prenotato il volo per New York, è la visita del Museo dell’immigrazione di Ellis Island. E l’incontro con “Lady Liberty”, ovviamente. Anche se l’umidità, oggi, sta toccando livelli da capogiro, devo dire che non avremmo perso la visita per nulla al mondo.
Difficile spiegare le emozioni contrastanti che colpiscono, mentre si osserva la Statua della Libertà dal battello, consapevoli che questa è stata per secoli la stessa visuale ammirata dai migranti, che arrivavano a New York in cerca di una speranza.
E, ancora più forti, le sensazioni suscitate dalla visita ad Ellis Island. Il Museo dell’Immigrazione fa pensare. Un’esposizione chiara, umana, tra le più belle ed educative a cui mi sia approcciata nella mia vita.
Al rientro a Manhattan, trascorriamo il resto del tempo visitando due set cinematografici per eccellenza: la caserma dei pompieri di “Ghostbusters” e l’appartamento di Carrie Bradshaw, al 66 di Perry Street.
Con il Greenwich Village è amore immediato: un quartiere che ci trasporta lontano dal caos della New York dei grattacieli. Torneremo anche nei prossimi giorni. Ora ci concediamo una lunga sosta a Washington Square Park, per ascoltare i musicisti di strada e osservare i giocatori di scacchi.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Lower Manhattan e Coney Island.
Dedicheremo questa giornata ai mille volti di New York. Città in continuo divenire, che permette di vivere i più svariati universi in sole 24 ore. Andiamo alla scoperta di Little Italy, Chinatown, NoLita e SoHo. Laddove Little Italy appare come un ricostruito set cinematografico, pieno di negozietti di souvenir e trattorie acchiappaturisti, Chinatown ci catapulta immediatamente in Asia.
Caratteristico, davvero reale e non creato ad arte, in questo quartiere è facile incontrare persone che non sanno nemmeno una parola di inglese! Botteghe che espongono le merci più varie, banchetti improvvisati, odori forti: Chinatown è imperdibile in un itinerario di otto giorni a New York.
Con NoLita e SoHo, invece, ci avviciniamo alla New York di tendenza, quella dei bei negozi d’artigianato, delle firme famose e popolari, dei murales! Non manchiamo, inoltre, di entrare da “Dean & DeLuca”, noto boutique market di New York.
Torniamo, quindi, in Lower Manhattan dove pranziamo e facciamo una passeggiata in Wall Street, fino alla pittoresca ed insolita Stone Street. Due facce della stessa medaglia, nel quartiere finanziario più famoso del mondo.
Dopo una doccia rapida, prendiamo la metro (quarantacinque minuti di trasferimento), per raggiungere il Luna Park di Coney Island. La visita serale ci permette di evitare la folla e ammirare questo luogo simbolo, illuminato a festa. Ceniamo con l’imperdibile hot dog di “Nathan’s”, inventore del famoso panino.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Midtown, Greenwich Village e Chelsea.
Oggi saltiamo “oltre la recinzione” che divide la vita reale, da quella social: incontriamo finalmente Marta, che per tanti mesi è stata un’amica presente su Instagram. New York ci permette di darle un volto e trascorrere piacevolissime ore insieme.
La nostra passeggiata a New York passa dal Chrysler Building, al Flatiron Building, da Korean Street fino a Union Square Park. Grazie a Marta, ci avviciniamo in modo diverso alla città: la conosciamo attraverso gli aneddoti di una persona che vive qui ogni giorno. In positivo e negativo! E poi lei è un’intenditrice, per cui ci fa entrare in negozietti e librerie davvero uniche!
Dopodiché, salutata Marta, prendiamo la suggestiva 10° strada, che sembra catapultare le persone in un mondo parallelo. Si viene risucchiati lontano dal caos, prima di arrivare in quello che per noi resta il luogo più bello di New York: Greenwich Village.
Sosta davanti a casa dei “Robinson”, altro set famoso di New York, tappa al primo e vero “Magnolia Backery”, che si trova a due passi da casa di Carrie Bradshaw, per cupcake e caffè freddo. Poi proseguiamo verso il Chelsea Market, dove visitiamo i negozi di quella che è stata l’antica fabbrica dei biscotti Oreo.
Appena usciti dal Chelsea Market, imbocchiamo la High Line, la vecchia ferrovia sopraelevata, riconvertita a delizioso parco cittadino. Un punto di vista diverso sulla città e un luogo indimenticabile in cui passeggiare.
Questa infinita giornata che, al netto dei km percorsi a piedi, ha avuto una durata di circa 170 ore, termina con una crociera serale sul fiume Hudson. I colori di New York al tramonto, la città che lentamente si accende di miliardi di luci, sono tra gli istanti visivi più belli vissuti nella nostra vita.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Met e Times Square.
Mattinata grigia a New York, ma nulla può fermarci. Anche perché abbiamo volutamente tenuto come tappa finale i musei presenti tra le attrazioni di CityPAS, per eventuali momenti di tempo incerto. Attraversiamo quindi l’Upper East Side, sempre sontuoso e molto alla moda, e raggiungiamo il Metropolitan Museam of Art. O, per noi anime semplici: il MET.
Nulla è come ci aspettavamo. Cinque ore trascorse letteralmente a bocca aperta, ad ammirare l’arte di ogni secolo, il cui allestimento lascia spesso senza parole. In particolare nell’atrio centrale, dove è stata ricostruita una cattedrale gotica in cui, alle opere d’arte esposte, si sono ispirati e hanno esposto i più famosi stilisti del mondo. Davanti agli abiti di Gianni Versace, mi ritrovo in lacrime…
Per il resto del tempo, passiamo attraverso la statuaria greca e romana, l’Impressionismo, l’Antico Egitto, l’interior design americano e le incredibili ambientazioni di palazzi e hotel, provenienti da ogni parte del pianeta.
Stanchi oltre ogni dire, andiamo come sempre a pranzo da “Pisillo Panini Italiani”, in Fulton Street. Vogliamo salutare i ragazzi che ci hanno fatto sentire a casa per oltre otto giorni, dato che domani ripartiremo. Infine, visto che piove e siamo allo stremo delle forze, passiamo qualche momento di svago tra i negozi di Times Square, in particolare all'”Hard Rock Cafè” e al “Disney Store”.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: Midtown e Upper West Side.
Ultima giornata a New York. È di nuovo sabato e ci accingiamo a vivere queste ore prima della partenza, in modo molto newyorkese. Niente tour de force, per questo ultimo weekend a New York, solo qualche tappa leggera e piacevole, in modo da vivere liberamente la città. Quindi soste da “Nintendo”, “M&M’s World”, “Microsoft”, poi via verso l’Upper West Side dove, all’altezza di Columbus Circle, acquistiamo hot dog e patatine da un chiosco di “Nathan’s”, per mangiarli a Central Park. Qui tutto ha un sapore speciale!
Camminiamo stretti tra il polmone verde di New York e gli eleganti edifici dell’Upper West Side, fino al Museo di Storia Naturale. Con CityPASS, saltiamo l’enorme fila d’accesso e passiamo un paio d’ore visitando le coinvolgenti esposizioni del museo.
Quando usciamo il pomeriggio è ormai maturo. Una passeggiata tra i caffè e i negozietti dell’Upper West Side, ci fa innamorare di questa zona di New York. Personalmente la preferisco all’Upper East Side, è molto meno “ingessata”, meno formale! Vissuta, vera, mai fuori luogo, nel momento in cui ci ritroviamo tra le bancarelle di un mercatino dei produttori, pare davvero di essere finiti su un set cinematografico. Eppure è vita reale.
Andiamo a piedi fino a Times Square, da dove vogliamo prendere la metro per tornare in hotel. Ma siamo fortunati perché, questo “folle ombelico di New York”, oggi appare con una scenografia inusuale: piena di banchi d’artigianato e food track! Per un attimo, proviamo la sensazione di essere finiti nuovamente in Thailandia ed è stupendo.
Perché Times Square chiusa al traffico ma aperta a pedoni ed esposizioni, diventa davvero bella da vivere. Mentre i teatri di Brodway iniziano a presentare i primi spettacoli, e le insegne multicolor richiamano gli spettatori, fuori migliaia di persone assaporano una New York d’altri tempi.
∞♦∞
Itinerario di otto giorni a New York: conclusioni.
Se siete arrivati alla fine di questo diario di viaggio a New York, vi sarete resi conto che veramente non ci sono stati pianificazione né senso, nel modo in cui abbiamo strutturato il nostro primo viaggio a New York. Tappe più volte riprese, lunghi momenti di pausa e riposo, visite senza un filo logico. Eppure, ad oggi, posso dirvi che non cambierei nulla!
Potevamo vedere di più od organizzarci meglio? Assolutamente si! Ma quando si arriva a New York, ci si rende conto che non siamo noi viaggiatori ad avere facoltà di scelta. È la città a dettare il proprio ritmo. La città che toglie e dona forza, che leva il fiato e pompa emozioni. Stilare un itinerario di visita a New York fisso e definitivo, a mio avviso non è possibile, perché si snatura il senso della città stessa.
Usate questo diario di viaggio per orientarvi. Per capire quanto umanamente ed effettivamente, è possibile vedere a New York in otto giorni. Ma seguite soprattutto questo consiglio: tenete l’andatura che la città sceglierà per voi. E godetevela, cavolo: siete a New York, affrontatela di pancia!
Claudia B. in collaborazione con ERV Italia
Siamo sempre noi io e T9! Dopo l’articolo tecnico ecco il genere di blogpost che più amo, l’esperienza raccontata capace di portarti con chi scrive sui luoghi narrati. Come ti capisco sull’organizzazione, anche io avrei fatto fatica a stilare con precisione e avrei lasciato tutto allo scorrere di una classica esplorazione urbana! Però hai visto comunque tanto e ti sei tolta un sacco di sfizi come quelli dei luoghi da telefilm! ? Senza parole sul memoriale dell’11 settembre, come dicevi nel precedente articolo gli stupidi sono ovunque e non si rendono conto di dove si trovino. Non ti dico cosa ho visto ad Auschwitz ? Da brividi tutta Ellis Island, quanto mi piacerebbe passare una giornata intera immersa nella storia dei nostri immigrati partiti da qui nei secoli scorsi! ? Per non parlare di tutto il resto! Ma tu sei a casa Claudia? Sto seguendo poco stavolta! Nel caso bentornata! ??
Ciao a voi, amica Dani e amico t9! Ebbene sì, sono a casa, seppure per poco. Riparto venerdì mattina alla volta di Adelfia! Però adesso mi godo casa, e tanto lavoro, per qualche giorno!
Sai che anche io prediligo il diario di viaggio? Anche perché era da tanto che non ne scrivevo uno “secco”, come facevo sempre all’inizio. Non c’è nulla da fare, questo per me è il racconto classico, quello che più amo… Perché lascia un’idea precisa e netta, di quanto si può vedere realmente su una destinazione.
Quando vidi le persone comportarsi in quel modo al Memoriale dell’11 Settembre, ho subito pensato ad Auschwitz, sai? E ho provato (passami il termine) “schifo dentro”. Perché l’essere umano non è veramente in grado di capire, nemmeno di fronte all’evidenza. Penso di cuore, che sarebbe molto più intelligente il t9 in questi casi…
Ellis Island! Quanto ho desiderato visitare quel museo! Per me era parte del sogno legato a New York. E l’esposizione mi ha pienamente soddisfatto, ne sono rimasta molto colpita e affascinata, uno dei musei più belli visti nella mia vita. Ti dico solo che è riuscito a colpire Daniele, che odia generalmente i musei. Ma quello dell’immigrazione e quello dell’11 Settembre, se li è visti dall’inizio alla fine senza fiatare!
Un abbraccio a voi,
Claudia B.
Anche per me il Greenwich Village è la parte più bella di NY (anche se forse se la gioca con la zona intorno a Union Square quando c’è il mercato, o quando ci sono le bancarelle dei mercatini di Natale).
Hai visto davvero tantissime cose, e in effetti 8 giorni possono sembrare tanti ma alla fine dei conti non lo sono perché sotto certi punti di vista New York più che una città è una sorta di mostro – in senso buono – che ti mangia. Ci sono tantissime cose da vedere e infatti nonostante io ci sia stata diverse volte non ho mai visto Coney Island, non sono salita in cima a Top of the Rock e non ho avuto tempo di andare al museo di storia naturale…
Ma ci sarà una prossima volta 😉
Ci sarà di certo Silvia, ne sono sicura! Guarda, hai descritto benissimo New York, definendola “mostro”. Hai colto totalmente nel segno. Tu come visitatore, non hai voce in capitolo. È lei che ti fagocita facendo ciò che vuole e dettando ritmi suoi. Fa paura, nel suo essere bellissima.
Qualcuno mi ha detto, prima di partire, che cinque giorni sarebbero stati sufficienti per vedere tutto. Noi in otto abbiamo faticato, anche perché le distanze sono notevoli. La verità è che New York ha bisogno di tempo. E di essere scoperta a più riprese. Ad esempio mi piacerebbe tantissimo vederla in autunno, oppure a Natale. Quando hai parlato di mercatini mi si è spalancato il cuore.
A presto Silvia!
Claudia B.
Sembra ieri che NY era la mia casa, ma è stata anche la prima prova d’Amore! 6 mesi lontani dopo poco che stavamo insieme. Sono pienamente d’accordo, una città così va vissuta, pianificare troppo ti toglie il gusto di conoscerla!
Io sono in crisi dopo un solo viaggio, sento una nostalgia terrificante. La scorsa settimana sono stata triste tutto il tempo, perché mentre scrivevo di New York ed editavo le foto, ho provato una voragine dentro. Effetto New York!
Un abbraccio,
Claudia B.