Racconti e diari di viaggio. Informazioni e itinerari per viaggi fai-da-te in Italia e all'estero. Mototurismo e trekking.
 
Itinerario di tre giorni a Londra. Cosa vedere la prima volta nella capitale inglese

Itinerario di tre giorni a Londra. Cosa vedere la prima volta nella capitale inglese

La prima volta a Londra, è un momento che non si dimentica mai più. Noi di Voce del Verbo Partire, poi, l’abbiamo messo agli annali per l’uso smodato di sostanze soporifere, in vista del nostro “battesimo del volo”. Pensate: eravamo sposati da meno di un anno e, proprio a causa della mia ferrea volontà di volare, abbiamo rischiato di divorziare subito! Che momenti pieni di sentimento…Appena atterrati, però, l’intenso e coinvolgente itinerario di tre giorni a Londra, ha subito riportato pace nei nostri animi turbati.

Magari nell’animo della seconda metà del blog, la pace è stata ristabilita da gelato, coca cola e fish and chips, che gli ho fatto ingurgitare pur di vederlo felice. E non sentirlo più parlare. Da qui l’espressione: “colesterolo amico”! Oggi, ormai anziani e in sintonia con l’aereo, quando ricordiamo quei momenti di gioventù ne ridiamo felici. Nello stesso modo in cui riderebbero felici le gazzelle inseguite dal leone.

Il nostro itinerario di tre giorni a Londra, è stato suddiviso in due prime giornate piene nella capitale inglese, più un ultimo giorno, alla fine del viaggio attraverso le contee dell’Inghilterra del sud (di cui ho parlato qui). Come ci siamo organizzati? Beh, inizio col dirvi che, le sostanze soporifere, non hanno aiutato il primo giorno di permanenza. Ma alla fine, ci siamo comunque portati a casa un ricco bottino di visite. Lunghe camminate, alternate a tratte in metro, una corsa in taxi e qualche spostamento in bus riservato, hanno permesso di sfruttare al massimo il tempo a disposizione.

L’itinerario di tre giorni a Londra che sto per proporvi, quindi, l’abbiamo sperimentato personalmente. E se siete in partenza per un primo, breve viaggio nella capitale, penso che questo vademecum possa esservi d’aiuto. Se al contrario siete ormai degli habituè, le tappe proposte potrebbero risultarvi noiose e prevedibili. Insomma, dipende da quanto siete Londra-friendly!

∞♦∞

Itinerario di tre giorni a Londra: primo giorno.
  •  Buckingham Palace

Vuoi andare a Londra in agosto e non approfittare dell’assenza di Ely the Second and her family, per visitare il loro “palazzetto di città”? Vi riporto una citazione:

‘Na vorta che se levano…

Noi abbiamo sfruttato la prevendita dei biglietti in albergo, per evitare parte della fila chilometrica una volta sul posto. Quando dico in parte, mi riferisco al fatto che i biglietti vanno comunque cambiati con quelli d’ingresso, dopodiché è necessario mettersi in fila per passare i controlli di sicurezza. Ma nel complesso funziona tutto in maniera fluida.

Ciò che ho apprezzato maggiormente, è il fatto di proporre la visita solo con l’ausilio dell’audioguida. In questo modo, per quanta gente ci sarà all’interno (e ci sarà, fidatevi) non si formeranno assembramenti di gruppi e non si sentiranno voci moleste. Il solo suono che accompagnerà la visita attraverso le State Rooms, i sontuosi saloni di rappresentanza, sarà quello del traffico aereo londinese.

Inoltre, uscendo nei giardini di Buckingham Palace, potrete ritagliarvi qualche minuto per riposare sulle panchine e, magari, gustare un regale panino. Ancora oggi io e Daniele affermiamo, senza paura di smentita, di aver pranzato a palazzo!

Per informazioni: sito in italiano.

  • St. James’s Park e The Mall

Di fronte alla facciata storica di Buckingham Palace, si estende il viale per eccellenza di tutta Londra: The Mall. Proprio accanto, il verde rilassante di St. James’s Park è un richiamo allettante per fare quattro passi, tra laghetti ed aiuole fiorite.

The Mall è una strada cerimoniale, ancora oggi ampiamente utilizzata durante le visite ufficiali e le uscite pubbliche della famiglia reale.

In un normale sabato di agosto, noi abbiamo trovato chioschi di cibo e bevande che, per quanto mi riguarda, hanno costituito un valido aiuto nel convincere Daniele a camminare. Ad ognuno il suo.

  • Trafalgar Square e National Gallery

The Mall termina nei pressi di Trafalgar Square, un colpo d’occhio architettonico d’impatto che non può lasciare indifferenti. Se si pensa che qui erano collocate le stalle reali, di certo si proverà un piccolo brivido di sconcerto. Per fortuna John Nash, sottopose lo spazio ad un’attenta riqualificazione.

Fontane, statue, la centrale Colonna di Nelson e l’edificio della National Gallery, fondata nel 1824. Vi passiamo dentro un numero non precisato di ore. Ad un certo punto, mi accorgo di aver perso in qualche meandro la seconda metà del blog. Lo trovo placidamente addormentato su un divanetto, nella sua posa finto-contemplativa: mano sugli occhi come se stesse riflettendo sulle opere di Rubens.

Io approfitto della sua momentanea “assenza”, per scorrazzare senza limitazioni tra le splendide opere esposte, anche se i troppi visitatori mi urtano un pò.

Alla National Gallery l’accesso è gratuito, ma vi sono teche nell’ingresso in cui lasciare una piccola offerta. Oppure si può acquistare qualcosa al bookshop, per dare un contributo.

Per informazioni: sito in italiano.

  • Passaeggiata lungo Whitehall

All’uscita dalla National Gallery, scendiamo lungo Withehall, splendida strada sede di numerosi ministeri. Qui, all’incrocio con Downing Street, si trova la residenza del Primo Ministro Inglese. Da questo punto inizia Parliament Street, che sfocia sulla trafficata ma davvero notevole Parliament Square.

Il Palazzo di Westminster e la Westminster Abbey sorgono a pochi passi di distanza, insieme alla Chiesa di Santa Margherita e alla Corte Suprema. Da non dimenticare, poi, uno dei simboli per eccellenza di Londra: il Big Ben, la campana della torre dell’orologio, che svetta sul Palazzo di Westminster.

Noi però, ormai irrimediabilmente cotti dopo la partenza notturna, l’emozione del primo volo…okay mettiamo pure gli effetti allucinogeni delle sostanze soporifere! molliamo la presa e ci dirigiamo verso il Tamigi. Dal Westminster Bridge, si gode di un panorama bellissimo sia sulle Houses of Parliament che sul London Eye. Nella luce tenue di un nuvoloso tardo pomeriggio, l’intera città di Londra assume un aspetto vivace e irreale al tempo stesso.

∞♦∞

Itinerario di tre giorni a Londra: secondo giorno.
  • Giro in bus della città

Si, lo so, è un’attività da turisti, ma visto il bus a disposizione e la pioggia ininterrotta, ne abbiamo approfittato per fare un bel giro panoramico! I quartieri e gli edifici scivolano via sotto lo sguardo, mentre si mettono a fuoco particolari e strade da ripercorrere a piedi.

Non sottovalutate un’escursione in bus, se vi trovate a Londra durante un’acquazzone torrenziale! Oppure optate per entrare in uno dei numerosi musei della città, in un edificio religioso (ripensandoci avremmo dovuto visitare St. Paul’s Catheral), o fiondatevi in un pub per godervi un brunch!

  • Covent Garden

Io me ne sono innamorata!!! Antichissimo quartiere che risale alla fine del XII secolo, quando vi sorgeva l’orto di un convento, Covent Garden divenne un mercato nel momento in cui Enrico VIII, tra una testa mozzata e l’altra, decise di espropriarlo ai religiosi (ah Enrì: che capoccione, pure te!).

Oggi Covent Garden è stato completamente riqualificato, vi si trovano localini e negozi deliziosi, a misura d’uomo. Anche l’edificio posto al centro della piazza di Covent Garden, in passato sede del mercato ortofrutticolo, ospita ristoranti, caffetterie e botteghe d’artigianato.

Negli spazi esterni è un piacere soffermarsi davanti alle esibizioni degli artisti di strada, che coinvolgono turisti, londinesi e anche semplici curiosi. Una vera festa delle arti!

  • Torre di Londra

Fondata a metà dell’XI secolo, la Torre di Londra è stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. Venne edificata come residenza per Guglielmo il Conquistatore, non distante dalle già presenti mura romane, utilizzate a scopo difensivo.

La gran parte dei castelli normanni veniva inizialmente costruita in legno. Solo in seguito alcuni di questi, tra cui la Torre di Londra, furono sostituiti da strutture in pietra. La White Tower, che a conti fatti dà il nome all’intero edificio, fu la prima fortezza in pietra di tutta l’Inghilterra.

Visitare l’intero complesso richiede molto tempo, vi avviso, ma se volete un parere spassionato, in un itinerario di tre giorni a Londra, la Torre è assolutamente da inserire. E’ un pezzo di storia della città, con i suoi misteri, le vicende sanguinose, le traversie dei personaggi che passarono di qui. E poi, come si può rinunciare allo scintillio dei sontuosi gioielli della Corona?

All’uscita, vi consiglio di soffermarvi ad ammirare il panorama sul Tamigi: da qui si gode di una bella prospettiva sul London Bridge!

Per informazioni: sito in italiano.

  • Kensington Garden e Hyde Park

Londra non è solo una metropoli fatta di edifici storici ed avveniristici. Londra è anche verde. Il verde dei suoi nove rigogliosi Parchi Reali, vissuti intensamente dai londinesi. E’ un piacere percorrerne i viali, soffermarsi vicino ad un laghetto, ad una fontana o a una bella aiuola.

Kensington Garden ad esempio, è uno dei Parchi Reali di Londra, ed è qui che sorge Kensington Palace, luogo di nascita della Regina Vittoria. In passato residenza di Lady Diana, oggi il Palazzo di Kensington è “l’appartamentino” di William e Kate. Noi arriviamo tardi per l’ingresso, dopo la lunga visita alla Torre di Londra, ma lascio il sito ufficiale per informazioni ed orari, nel caso foste interessati.

Kensington Garden sorge nei pressi di Hyde Park, anzi in passato ne faceva parte. Vi si trovano l’Albert Memorial, commissionato dalla Regina Vittoria in memoria del suo amatissimo marito, oltre alla statua di Peter Pan. E’ proprio nei Giardini di Kensington, infatti, che James Matthew Barrie ambientò il libro: “Peter Pan nei Giardini di Kensington”.

  • Picadilly Circus e Soho

Un giro serale in uno dei quartieri più vivaci del West End londinese, non lo si nega a nessuno! Luci, traffico, locali di ogni tipo, gruppi di stranissime creature…qui di certo non manca nulla. Noi abbiamo raggiunto Piccadilly Circus in metro e, dopo essere stati abbagliati dai suoi led famosi quanto la famiglia reale, aver ascoltato artisti improvvisati e girellato senza meta, ci siamo ritrovati nel cuore di Soho.

L’idea era quella di cercare un posticino in cui cenare ma, dato che con noi c’erano altre persone, tra cui un minorenne, la cosa non è stata proprio semplice. Perché si sa, i locali di Soho offrono spettacoli a luci rosse e, se una povera anima affamata cerca solo un piatto di fish and chips, non è detto che possa veder esaudito questo desiderio. Almeno se l’anima affamata è provvista di minore! Basta comunque guardarsi intorno, per trovare ristorantini e pub adatti a tutti.

∞♦∞

Itinerario di tre giorni a Londra: terzo giorno.
  • Westminster Abbey

L’ultima giornata a Londra ci vede impegnati, sin dalla mattina presto, con una visita irrinunciabile: l’Abbazia di Westminster. Muniti di audioguide e di stupore reverenziale, ci muoviamo negli imponenti interni di questo che è il luogo d’incoronazione dei sovrani inglesi. Ma anche di sepoltura per i nomi noti della storia, della letteratura, dell’arte, della scienza. Praticamente un tour alla scoperta della tomba del proprio beniamino, in base ai gusti personali di ognuno!

L’Abbazia di Westminster venne edificata oltre la metà dell’anno Mille, da Edoardo il Confessore e, secoli dopo, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. L’edificio è un concentrato di arte ed il più importante luogo di culto anglicano di Londra, dopo St. Paul’s.

Per informazioni: sito in italiano.

  • British Museum

Perché anche in Italia non si entra gratis nei musei? Se partiamo dal presupposto che l’arte e la cultura dovrebbero essere appannaggio di tutti, anche di chi guadagna poco, l’idea sarebbe eticamente corretta. No?

Prendiamo il British Museum, in cui trascorriamo alcune ore. Entriamo con tranquillità, lasciamo comunque una piccola mancia nelle teche dell’ingresso e visitiamo il sito senza affanno. Consapevoli che, anche volendo tornare a più riprese, non dovremo ipotecare la casa. A me questa cosa piace un botto!

Facciamo una scelta ponderata, dato che soffermarsi sull’intera collezione di 20 milioni di oggetti, potrebbe essere complicato. Optiamo per la Sezione Greco-Romana e per la Sezione Egizia. Lo so, non è tanto. Ma ammirare con calma ed attenzione i reperti, senza una corsa all’ultima teca, francamente si rivela la decisione giusta.

Per informazioni: sito in italiano.

  • Museo di  Storia Naturale

Tappa finale, prima di raggiungere l’aeroporto, è il Museo di Storia Naturale, vicinissimo al nostro hotel a Kensington. Qui, dove è stato girato il film “Una notte al Museo” con Ben Stiller, sono conservati oltre 70 milioni di reperti. Il suggestivo edificio del 1870, lascia immediatamente senza parole: il grande atrio luminoso, ospita infatti la ricostruzione di immensi scheletri di dinosauro.

Il museo è suddiviso in quattro aree principali, definite per colori. Anche qui è necessario fare delle scelte di visita, pertanto ci soffermiamo sulla zona dedicata a dinosauri, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, invertebrati, ecc. Troviamo molto coinvolgenti e accattivanti le esposizioni, non a caso vi sono tante famiglie con bimbi al seguito, completamente stregati da questo museo.

Per informazioni: sito ufficiale.

∞♦∞

Itinerario di tre giorni a Londra: consigli finali.
  1. Consiglio numero uno: cenate nei pub “dè noartri”. Va bene che Londra è piena di locali carinissimi, pub storici e, perché no, dà la possibilità di cenare mentre si naviga sul Tamigi. Ma date retta ad un’anima candida (COME CHI? IO!), fiondatevi nel piccoli pub di quartiere, frequentati dagli stessi londinesi. Sarà un’esperienza assolutamente vera e coinvolgente. E vi sentirete un pò londinesi anche voi!
  2. Consiglio numero due: parlatelo l’inglese. Fate questo sforzo senza paura e senza troppe pippe mentali. Basta con la leggenda metropolitana secondo cui gli inglesi sono scostanti. Basta con il mito secondo cui fanno di tutto per non capirvi e non farsi capire. Cavolate! Gli inglesi sono cortesi, accoglienti e molto alla mano. Buttatevi e basta, loro vi seguiranno e vi aiuteranno se avrete bisogno. Parola del duo di Voce del Verbo Partire, dispero in metropolitana. Se abbiamo rivisto la luce del giorno, è solo grazie ad una famiglia che ci ha tratti in salvo.
  3. Consiglio numero tre: concedetevi almeno mezz’ora per acquistare un elefante. Una passeggiata pre-serale da Harrods, vi insegnerà che al mondo tutto ha un prezzo. Non a caso questo grande magazzino di lusso, è noto per essere il luogo in cui si può acquistare qualsiasi cosa, da uno spillo ad un elefante. Scegliete voi, in base alla compagnia aerea con cui avete il volo di rientro.
  4. Consiglio numero quattro: God save the Queen, SEMPRE! Perché gli inglesi amano davvero Ely the Second and her family. E francamente pure a me stanno tanto simpatici!

Claudia B.

Per il diario di viaggio in Inghilterra, cliccate⇒ Diario di viaggio in Inghilterra, tra Londra e le contee del sud
Per il tour tra le contee⇒ Itinerario on-the-road tra le contee dell’Inghilterra del sud

14 commenti

  1. Caspita quanto state abbronzati nelle foto! Io non posso più concedermi quelle tintarelle. Al massimo quella di luna! Comunque, Londra è senza dubbio la mia città preferita. Non mi aspettavo si potesse accedere ai giardini reali e pure mangiare! Ora so cosa devo recuperare tra le altre cose di Londra. Tra le altre, appunto, pure i personaggi di Covent Garden. Quando ci sono andata io pioveva e non c’era nessuno. 🙁

    1. Che peccato per Covent Garden! Per noi è stata una botta di fortuna, perché era piovuto con convinzione per tutta la mattinata. Per fortuna ha smesso, lasciandoci poi vedere il resto!!!
      Londra è una città favolosa, mi ha presa in un modo che non avrei mai pensato, visto che si tratta comunque di una grossa capitale. Eppure, nel suo essere caotica, resta sempre accogliente e d’atmosfera?
      Mi raccomando: se torni pic-nic a Buckingham?
      Un abbraccio,
      Claudia B.

  2. Sono stata a Londra 4 volte, eppure (vergogna tremenda vergogna) non sono mai entrata alla British. O a Westminster. Credo sia stato a causa delle compagnie non proprio ideali e per il poco tempo a disposizione ogni volta (non perchè ho preferito cercare TUTTI i luoghi che appaiono in Notting Hill ed alcuni di Love Actually, no no…)
    Al consiglio numero 3 su Harrods aggiungerei VISITATE LA FOOD COURT. Piango e sbavo ogni volta che riguardo le foto e ripenso a quelle torte, solo quelle valgono il viaggio

    1. Celeste ottima la nota per il consiglio numero tre ?!
      Voglio anche dirti, in maniera solidale e da “patita cronica” di Notting Hill e Love Actually, che sono certa la colpa sia stata delle compagnie! Altrimenti tu saresti riuscita ad andare anche a Westminster e al British. Assolutamente!
      A proposito di Notting Hill: ci ho provato pure io sai. Almeno a trovare la mitica casa dal portone blu. Ho fatto due errori madornali: ho scoperto tardi che il portone è stato riverniciato; siamo andati a NH di sera… durante il carnevale! In quella bolgia non riuscivamo nemmeno a trovare noi stessi ?!
      Viva Hugh! Grazie per essere passata ?
      Claudia B.

      1. RIVERNICIATO??? CHI HA OSATOOOO???
        Io che volevo tornarci perchè nelle foto che ho sono venuta da schifo. Non ho parole su quanto la gente possa essere caprona. Comunque mi hai dato l’input per uno dei prossimi articoli, miniguida ai luoghi del film. Grazie mille :*

        1. Quando me lo dissero ricordo di essere rimasta di sasso (per non dire di ?)! La spiegazione che mi diede la ragazza fu che il proprietario, stanco del pellegrinaggio incessante dei turisti, ridipinse tutto in nero.
          Ora, io a suo tempo presi per buona la spiegazione, ma a questo punto nutro dei dubbi, perché era il 2008! Se tu hai fotografato il portone successivamente, le cose sono due: o mi hanno detto una cavolata, o il tipo ha capito di aver fatto una cavolata!
          Quando è pronto il tuo post taggami, che lo leggo con piacere?
          Claudia B.

          1. Fiuuuuuu, io ci sono stata nel 2013 e la porta era gloriosamente blu. Forse il tizio aveva capito di aver fatto una ca****a colossale.
            Ti farò sapere quando il post sarà online, ma te passa pure quando vuoi eh :*

  3. L'OrsaNelCarro

    Utilissimo itinerario per un viaggiatore (come me) che non è mai stato a Londra!
    Direi che ci sono tutti i grandi classici! Personalmente avrei trascorso un giorno intero nel British Museum *_*
    Nononò Londra deve essere nel portafoglio di tutti i viaggiatori che si rispettano, urge rimediare. E adesso vado di là a vergognarmi hahahahah!
    God save the Queen…e pure me che oggi sono caduta dalle scale! 😛

    1. Ma come sei caduta dalle scale??? No, parliamone, perché io son sempre più convinta che si deve avere un qualche legame di parentela ? A questo punto vario subito in: GOD SAVE THE BEAR!!!
      Basta, torno normale, per dirti che anche io sarei rimasta al British un’intera giornata…dopo aver trovato l’ingresso. Credo di aver bussato anche alla porta dei custodi ?. Di questo viaggio avrei dovuto raccontare i retroscena, altro che consigli!
      Un bacio,
      Claudia B.

      1. L'OrsaNelCarro

        Guarda sono uno straccio, sono anche svenuta per il dolore a causa della terribile botta sul sacro…hahahah quando sono rinvenuta volevo morire di vergogna, mi sono trovata una decina di persone attorno che mi schiaffeggiavano e tentavano di imbottirmi di acqua e zucchero haaahha! No comunque menomale che non si è spaccato nulla! Sono un’Orsa! 😉
        Ma che dolore non puoi immaginare! 😀 😀

        1. Ti giuro Dani, non so bene se ridere o essere incredula! Ma meno male che a parte lo svenimento, non ti sei rotta nulla…che già svenire la dice lunga sull’intensità della botta. Penso che quelli attorno a te abbiano preso un coccolone! Adesso convalescenza: relax e immobilità per i prossimi due mesi, con aitante baldo giovane che si occupa della casa e di massaggiarti tre volte al giorno: partono ora i colloqui 😉 !
          Scherzi a parte: occhio per un paio di giorni!
          Cla B.

  4. Io sono MAI riuscita a entrare a Westminster in tanti anni per cui hai davvero tutta la mia ammirazione. Una volta c’era una funzione privata, un’altra volta una messa, un’altra volta non so nemmeno più cosa. Ormai è una barzelletta: tutte le volte che vado a Londra non riesco a entrare nell’abbazia. Tu avevi prenotato?
    Ottimo il consiglio dei pub di quartiere: alla fine è lí che si mangia meglio.
    Un bacione ❤

    1. Oddio Silvia sembra una sciagura, una maledizione! Non proporre mai ad un gruppo di amici di portarli a visitare Westminster, perché potreste dover cambiare i piani 😉 Dai scherzo…però che jella!
      Noi pensa, che non solo non avevamo prenotato, ma ci siamo capitati di sabato e durante agosto! Per cui o ci è andata molto bene, oppure col passare degli anni le cose sono peggiorate.
      PS: ricordo un paio di cenette da urlo, con partita incorporata e fiumi di birra. Quanto mi manca Londra, è ora di tornare!
      Bacioni a te!!!
      Claudia B.

I commenti sono chiusi.