Il cielo è blu e l’aria calda, in questa giornata di primavera, che fa assaporare già il gusto dell’estate. Il tepore ci attira fuori casa, per spingerci in moto nei dintorni di Imola, in un itinerario di mototurismo sull’Appennino Bolognese, semplice e ricco di colore. Partiremo dalla visita del variopinto borgo di Dozza, per raggiungere poi il Passo della Raticosa, tra curve appenniniche mozzafiato.
Dato che la stanchezza ultimamente si fa sentire (se tutti dicono ‘Aprile dolce dormire’, un motivo ci sarà), ci alziamo tardi e, di conseguenza, decidiamo di spremere la nostra amata Africa Twin in autostrada, per raggiungere Imola più velocemente e goderci, poi, un ricco moto itinerario sull’Appennino.
Appena usciamo dall’autostrada, che su di me ha un terribile effetto soporifero anche se sono su una due ruote, le delicate colline nei dintorni di Imola, ci accolgono con un abbraccio verde. Un incanto! Solleviamo le visiere, lasciando che il profumo di cui l’aria è impregnata, arrivi fino alle narici. Ogni anno, questa esperienza olfattiva riesce a stupirmi: è come se la natura, dopo il letargo invernale, caricasse la propria fragranza di aspettative, immensità, senso di rinascita.
Attraversiamo lunghe strade circondate da belle abitazioni e tenute agricole. I campi a perdita d’occhio, accolgono colture che stanno preparandosi a donarci frutti succosi. I colori sono pieni, vitali, quasi fosforescenti, nel loro impatto sulla retina. E poi, all’improvviso, il nostro sguardo si posa su una collina, da cui spicca un gruppo di abitazioni colorate: eccoci finalmente a Dozza.
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In moto nei dintorni di Imola: cosa vedere a Dozza.
La prima parte del nostro itinerario in moto nei dintorni di Imola, ci porta alla scoperta di un borgo che parla attraverso il colore: Dozza, iscritto al circuito ‘I borghi più belli d’Italia’, è un paese in grado di narrare una storia, senza bisogno di voce. Dozza racconta attraverso le immagini dei suoi muri dipinti. Questo pittoresco borgo, è come se avesse perso i cupi tratti provenienti dal Medioevo, per trasformarsi in un quadro, nel quale ammirare storia e tradizioni dell’Emilia Romagna.
L’abitato è dominato dalla mole della Rocca Sforzesca, da cui si espande il centro storico, dalla tipica forma a fuso, che si ricollega alla porta della città. Vorrei visitarne gli interni, ma Daniele indossa gli stivali da moto ed è piuttosto in difficoltà a camminare, soprattutto considerando i 30° di oggi. Ci limiteremo quindi a passeggiare per i vicoli di Dozza, tenendo l’ingresso alla rocca per un’altra occasione.
Dozza si concentra su due sole vie principali, parallele tra loro, che partono proprio da Piazza Rocca. Apparentemente una visita velocissima… in realtà, ad ogni muro è necessario fermarsi per osservare con occhi sgranati, i murales che parlano direttamente al cuore. A Dozza, si vive appieno il concetto di arte a disposizione di tutti e di arte come mezzo di comunicazione, per tramandare l’identità di una terra.
Mentre scendo lungo Via de Amicis, ascolto attraverso gli occhi, i muri che mi sussurrano di vite, di usi e costumi, della civiltà contadina, dei sogni e delle speranze, del cinema e dell’arte. Non c’è pietra faccia a vista, a Dozza: qui, il Medioevo, è stato valorizzato attraverso il colore. Attraverso la forza narrante di murales e casette dalle mille tonalità.
Su via XX Settembre, invece, c’è la vivacità tipica dei piccoli borghi, nei giorni pre-festivi. Le attività commerciali sono collocate qui, soprattutto sotto i pittoreschi (e sempre dipinti) portici, che creano allegri passaggi attraverso cui camminare, collegando due piccole piazze: Piazza Carducci e Piazza Zotti. Due slarghi in cui si fa incetta di colore e di scorci caratteristici. La Parrocchiale medievale, intitolata all’Assunzione di Maria Vergine, è stretta tra la porta con l’orologio, una pianta di glicine ed un’esplosione di colori che esaltano il rivestimento della facciata.
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In moto nei dintorni di Imola: dove parcheggiare la moto a Dozza.
Nei pressi della Rocca Sforzesca, proprio ad una manciata di metri da Piazza Rocca, c’è un comodo parcheggio per motociclette, ovviamente gratuito.
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Itinerari in moto nei dintorni di Imola: da Dozza al Passo della Raticosa.
Un itinerario classico, da seguire in moto nei dintorni di Imola, è sicuramente quello che porta nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano, ossia al Passo della Raticosa. Vi siamo già stati due anni fa, in autunno (ne ho scritto qui), ma questa volta vogliamo percorrere anche il versante che scende verso Monghidoro.
Per errore torniamo in direzione di Imola, prendendo poi per Fontanelice. Poco male, dato che i panorami sono stupendi, con un susseguirsi di alberi in fiore, che creano variopinti tappeti di petali! E poi, poco prima di Giugnola, ci fermiamo a Belvedere, una località che esprime nel nome, tutta la propria paesaggistica meraviglia: un punto panoramico sulle colline pre-appenniniche!
Ci sediamo a pranzare su due panchine nei pressi del monumento ai partigiani che, nel Settembre del 1944, vennero uccisi in questa zona. È sempre difficile comprendere l’orrore della guerra, quando ci si trova in posti tanto idilliaci. Eppure, purtroppo, la storia non si può cambiare.
Riprendiamo la nostra corsa verso Giugnola, Piancaldoli e Il Poggio, piccoli paesi di montagna, in cui si respira una pace protetta dalla fioritura delle vallate. Le strade non sono perfette, ma gli affacci si e, per quanto non sia possibile guidare a vita persa, la danza che si intraprende con la propria moto, è sempre qualcosa di magicamente indissolubile.
La ricca natura attorno a noi, ci accompagna sino ai 968 metri del Passo della Raticosa, dove ci rilassiamo in mezzo ad un ampio parterre di moto. Il senso di appartenenza, ogni volta che mi trovo circondata da motociclisti, è qualcosa che non smetterà mai di emozionarmi.
Scendiamo verso Monghidoro, per seguire un itinerario diverso rispetto all’andata: qui le strade sono più ampie e l’asfalto leggermente migliore ma, ancora una volta, sono i panorami a catturare il nostro interesse, più della velocità. Quindi proseguiamo con calma, senza corse a perdifiato, perché non c’è fretta di fuggire da nessuna parte. Ma solo voglia di assaporare ogni angolo.
La moto, oltre al piacere di una bella piega e all’impagabile senso di libertà, è anche (e soprattutto questo): un contatto diretto con il territorio, uno straordinario momento di vita. Una relazione tra uomo, strada, terra e movimento.
Claudia B. Daniele L. Honda Africa Twin
Ho scoperto Dozza attraverso le tue foto su Instagram e scoprire che si trova solo a un’ora da Maranello dove ho accompagnato i miei genitori l’anno scorso, mi ha fatto letteralmente mangiare. Lo avessi saputo avremmo potuto allungare di poco la strada e fermarci per una passeggiata a Dozza! Sarà per la prossima volta, per ora la ammiro attraverso i tuoi occhi.
Buon weekend Claudia ❤️
Che peccato Silvia! Da una parte sono felice felice che le mie foto su Instagram, ti abbiano fatto scoprire questo bel borgo (almeno quel social serve a qualcosa, oltre a rendersi ricettacolo per bot ?), dall’altra è un vero peccato che tu lo abbia perso.
Ora, però, appena ne avrai la possibilità, sai che Dozza è lì, a due passi da Imola, pronto a conquistarti. Mi raccomando, non saltare la visita della rocca, noi dobbiamo tornare apposta.
A presto,
Claudia B.
Claudia posso darti il bentornata o sei ancora “prigioniera” della Puglia? 😀
Di Dozza se ne sente sempre più in giro e a giusto merito devo ammettere. Nonostante le evidenti differenze stilistiche dei murales lo trovo un susseguirsi di opere ben integrate fra gli scorci colorati. Tra l’altro mettono proprio di buon umore 😉 Poi mi devi sempre spiegare com’è che non appare mai la turistaglia nell’obiettivo! 😛
Nonostante tutto però io mi sarei persa in quella veduta panoramica sulle colline, che spettacolo quel verde!
Ciao buon fine settimana e riposati! 😉
Ciao Dani, sono tornata fra voi! Ma per poco, perché giovedì mi lascerò nuovamente rapire dalla mia Puglia ?! Ti rendi conto, ormai la qualifico come mia ?…
La bellezza di Dozza, è proprio nella diversità stilistica, affiancata da quella tavolozza di colori. È una sorta di libro aperto, di museo fruibile a tutti, nel quale vari artisti operano per rappresentare la storia di questa terra! Incredibile, a mio avviso, un patrimonio a disposizione di chiunque voglia lasciarsi ammalare…
Ti abbraccio forte Dani,
Claudia B.
Dozza credo sia la testimonianza che la street art può davvero abbellire una città. Ancora non ci siamo stati, come ti avevo già detto, ma dopo aver visto le vostre foto sono certa che non mancherà tanto! Fare questo itinerario in moto deve essere stato ancor più bello, con queste temperature primaverili è il mezzo migliore!
Un abbraccio
Erica
La nostra Emilia Romagna, quanto a street art, non ci fa mancare sorprese, vero? Con Dozza poi, la vittoria del colore e dell’arte, sono a mio avviso una delle più belle reinterpretazioni del Medioevo, a cui abbia mai assistito.
Erica, secondo me la amerete alla follia!
Un abbraccio,
Claudia B.
Dozza mi attira sempre di più, spero di andarci a breve, anche perché manco dall’Emilia da qualche anno ed è una vergogna!
Sai, questo tuo post è come una ventata d’estate, i colori degli alberi in fiore, i panorami, la sensazione di libertà che traspare quando parli dei vostri percorsi in moto.. Tutti ingredienti che profumano di vacanza, di serenità e, perché no, della bellezza di un pranzo al sacco in mezzo alla natura, senza pensieri.
Dovremmo sempre ritagliarci del tempo per apprezzare il nostro territorio e ti fa onore parlarne spesso sul tuo blog.
Un bacione Claudia!
Sai che tu hai centrato completamente il senso di questo post? Anzi, mi permetto di dire, dell’intera uscita!
Sto vivendo un momento molto particolare Silvia, bellissimo, completamente mio e del blog. Un insieme di emozioni in divenire. Eppure, questa situazione, mi porta spesso lontana da Dani, che non è solo mio marito, ma il mio compagno di viaggi.
Non posso negare che la lontananza crei incomprensioni, un giorno ne scriverò nel blog, pertanto riuscire a ritagliare dei momenti completamente nostri, fatti delle passioni più belle che abbiamo in comune, fatti di semplice libertà, oggi ha un senso ancora maggiore!
Silvia, se capiti in Emilia Romagna, senza sconvolgerti i piani e senza monopolizzarti, ti dico solo che ti incontrerei con piacere per un saluto!
Un bacione,
Claudia B.
Meravigliosa Dozza, posso dire di aver avuto il piacere di vederla anche io. Sarà stata la giornata primaverile o i mille colori di questa città, fatto sta che mi ha trasmesso tanta allegria.
Ho avuto la stessa impressione Cri! Un concentrato di gioia ed arte, quindi un connubio esplosivo! Così vivace, vissuta… la sua struttura di borgo medievale, ha una marcia in più ?.
Ti abbraccio,
Claudia B.