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Itinerario tra i villaggi della Provenza, quali vedere in tre giorni

Itinerario tra i villaggi della Provenza, quali vedere in tre giorni

L’itinerario tra i villaggi della Provenza, è stato parte integrante del nostro viaggio in moto alle Gorges du Verdon (di cui ho scritto in questo post). Attraversare il sud della Francia in moto, mi ha resa consapevole di quanto potenziale abbia questo territorio. Un patrimonio talmente ampio di borghi, mercati, castelli e paesaggi, che non si può di certo esaurire con un viaggio di soli quattro giorni.

La nostra esperienza è stata un piccolo assaggio, di qualcosa di troppo buono per potervi rinunciare. Seguire un itinerario tra i villaggi della Provenza, mi ha fatto capire che non ne avrò mai abbastanza di questi luoghi da fiaba. Mi ha fatto provare il desiderio folle e forse irrealizzabile, lo devo ammettere, di tornare qui almeno un mese, da metà giugno a metà luglio, per vivere appieno l’estate provenzale.

Desidero respirare i profumi della Provenza ogni giorno, fragranze che si spandono nell’aria all’improvviso, che la impregnano fino a sera, quando finalmente calano le temperature e tutto resta immobile per un istante. Queste tonalità olfattive vengono delicatamente ad augurarti la buona notte, con la promessa di tornare da te il giorno dopo.

Desidero molto di più che un solo itinerario tra i villaggi della Provenza, della durata di tre giorni….voglio vivere questa parte di Francia ogni giorno, come fosse casa mia! Voglio aprire pesanti e sgargianti scuroni, possibilmente rossi, su un ampio prato verde, dove uscire a piedi nudi a sorseggiare il primo caffè della giornata, quindi andare al mercato a fare la spesa, con una grossa borsa di paglia colorata.

Voglio tutti i profumi e i prodotti di un tipico mercato provenzale, li voglio ogni giorno, per bearmi di quell’atmosfera così reale, ma allo stesso tempo da romanzo. Voglio acquistare una quiche alle cipolle, del formaggio e delle olive, sedermi sotto ad uno di quei frondosi alberi che invadono le piazze, e gustare tutto con calma, guardando le persone passare.

Un mese tutto mio, in cui lasciarmi conquistare dal canto assordante delle cicale, alternato a quello dei grilli, mentre le api ronzano sonnolente sui fiori.

Ho riportato con me questo fortissimo desiderio, dal nostro itinerario tra i villaggi della Provenza, un viaggio di soli quattro giorni, che mi ha stordita di sensazioni. Ed io, che sono un segno d’aria e vivo di sensazioni, ho come una cicatrice mentale, che mi riporta sempre lì, in quegli istanti trascorsi nel sud della Francia.

Una cosa la devo subito ammettere: avremmo potuto fare molto di più. Visitare più luoghi, magari in maniera più approfondita. Ma muoversi in moto, con abbigliamento non sempre adeguato alla caldissima estate provenzale, è meraviglioso quanto impegnativo.

Pertanto abbiamo fatto la scelta di suddividere il nostro itinerario, in modo tale da visitare i villaggi provenzali con calma, senza meta, passeggiando con il solo scopo di goderci il momento.

Dei quattro giorni di viaggio, soltanto tre li abbiamo dedicati all’itinerario tra i villaggi della Provenza, perché all’andata eravamo talmente stravolti dal caldo soffocante, e dalla stanchezza, da evitare la tappa a St. Paul de Vence, che avrei tanto desiderato vedere.

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Quali villaggi della Provenza vedere in tre giorni.

In tre giorni, è effettivamente possibile imbastire un itinerario tra i villaggi della Provenza, magari non ampio, ma di certo adatto ad assaporare le tipiche atmosfere provenzali!

Oltre alle allegre borgate, tre giorni si possono impiegare anche per andare alla scoperta delle bellezze naturalistiche del Parco Naturale Regionale del Verdon, come ho scritto in un precedente post, senza dimenticare una corsa attraverso i campi a perdita d’occhio di lavanda in fiore.

Abbiamo suddiviso il nostro programma in questo modo:

  • primo giorno, viaggio dalla Romagna a Régusse;
  • secondo giorno, Gorges du Verdon, Moustiers-Sainte-Marie, campi di lavanda a Valensole;
  • terzo giorno, Aix-en-ProvenceMontagna Sainte-Victoire, Régusse;
  • quarto giorno, Èze.

Ed ora, vi racconto tappa per tappa, tutto il fascino di queste località francesi, vissute con calma, ma respirate in profondità.

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Quali villaggi della Provenza vedere in tre giorni: Moustiers-Sainte-Marie.

Arroccato tra due rupi, il villaggio di Moustiers-Sainte-Marie è uno dei gioielli del Parco Naturale Regionale del Verdon. Per noi è stato anche il punto di inizio e fine, del giro in moto lungo le Gorges du Verdon.

Il piccolo, grazioso villaggio, è diviso a metà da un torrente…e controllato da una stella! Si, avete capito bene, una stella appesa alle due pareti di roccia tra cui sorge il borgo. Secondo la leggenda, fu un cavaliere a collocarla lì, per ringraziare la Vergine Maria di averlo fatto tornare a casa vivo, dalle Crociate.

Apro e chiudo delle “virgolette di vergogna spazio\temporale”. Prima di conoscere questa storia, ammetto di aver guardato affascinata la stella, ed aver pensato: <<….che poi, Natale non è forse passato?>>

Tra quelle due pareti di roccia, si trova anche la Cappella di Notre Dame de Beauvoir ma, dati gli abiti pesanti che ancora indossiamo dopo la lunga tratta in moto al Verdon, decidiamo di non raggiungerla. Ci limitiamo ad ammirarla, passeggiando per le vie del paese.

Eppure anche senza salire al Santuario, sentiamo di non perdere nulla del fascino del villaggio. E’ incredibile essere qui e ora, in questa bomboniera di pietra e magnetismo, dove pare che un libro di fiabe sia esploso, creando una scena ricca di magia.

A colpirmi, sono soprattutto i particolari e le sensazioni che mi rimandano. Composizioni floreali. Scuroni coloratissimi. Pergolati di viti in piena fioritura. Botteghe curate, che creano angolini pittorici e mai lasciati al caso, anche se questo è ciò che vogliono trasmettere.

Lentezza e piacere per gli occhi, questo è Moustiers. Non c’è nulla per cui si debba correre, se non per cercare un momento di refrigerio sotto ai grossi alberi, che invadono i piccoli slarghi con la loro mole. Mi sono sempre chiesta come mai, queste bellissime piante, fossero tanto imponenti. Forse, istintivamente, la natura cerca di proteggere l’uomo dalla calura del sole estivo! Ci fermiamo qui, ad ascoltare il canto delle cicale, mentre attorno noi la vita scorre al rallentatore.

Persone che entrano ed escono dalle belle botteghe. Turisti che fotografano gli scorci. Donne e uomini che si siedono nei café, per sorseggiare una Perrier, oppure gustare un gelato.

Muoviamo passi quasi incantati lungo gli stretti vicoli dove, fortunatamente, il sole penetra a fatica, lasciandoci guidare dalle fragranze di crepes, di erbe provenzali, di lavanda e di saponi. Senza dimenticare i profumi succulenti che escono dalle rosticcerie, vere boutique del gusto, perfette come piccoli negozi in miniatura.

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Dove parcheggiare la moto a Moustiers-Sainte-Marie.

Noi abbiamo faticato a trovare un posto per A.T. Non volendo parcheggiare “l’angioletto nostro” in un luogo poco sicuro, abbiamo deciso di metterla lungo la strada, in uno dei posti liberi destinati alle auto. Solo al ritorno dalla passeggiata in centro, abbiamo visto che, vicino al secondo accesso al villaggio, c’erano dei posti all’ombra, non segnati, ma in cui diverse moto sostavano senza problemi.

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Cosa vedere nei dintorni di Moustiers-Sainte-Marie.

Oltre alle già citate Gorges du Verdon, non perdiamo una sosta al Lago di Sainte Croix. E’ qualcosa di spettacolare osservare il modo in cui, il fiume Verdon, si insinua nelle gole, con il suo pacifico corso fatto di un celeste intenso, quasi accecante.

Abbiamo la fortuna di fermarci qui al mattino presto, prima di iniziare l’itinerario in moto attraverso le gole, per cui ci sono solo una manciata di persone assieme a noi. Il silenzio, il canto degli uccellini, il placido scrosciare delle acque, è la sola sinfonia che accompagna la nostra visita.

Si percepisce una pace quasi surreale. Una tranquillità destinata a perdersi nel corso della giornata, quando un numero imprecisato di turisti e persone del luogo, verranno sino a qui per prendere il sole, oppure noleggiare un pedalò, con cui spingersi lungo il corso del fiume Verdon, ammirando così dal basso le strette e profonde pareti di roccia.

Il Lago di Saint Croix, è artificiale. Si è formato dallo sbarramento del fiume Verdon, che vediamo tornando da Valensole, poco dopo la località di Sainte-Croix-du-Verdon. E’ anche il punto di confine tra il dipartimento del Var, e quello dell’Alta Provenza.

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Dove vedere la fioritura della lavanda, nei dintorni di Moustiers-Sainte-Marie.

Mentre pianificavo il nostro itinerario tra i villaggi della Provenza, c’era un’idea che non riuscivo a togliermi dalla mente: la lavanda. Si, il mio cervello tornava sempre lì, alla regina della Provenza!

Sapevo di non avere tempo materiale, per arrivare fino a Sénanque. Eppure rinunciare a vedere la lavanda in fiore, nel periodo migliore per farlo, mi sembrava quasi un insulto al viaggio stesso. Se non fosse stato per Cristina, mia collega blogger de “Il tuo posto nel mondo”, probabilmente non sarei venuta a capo del problema.

Uscendo da Moustiers-Sainte-Marie e seguendo la strada in direzione di Valensole, si apre un paradiso fatto di viola. C’è lavanda ovunque si giri lo sguardo. Non un piccolo campo, ma distese infinite, come se in Provenza al posto del grano, si usasse lavanda macinata!

Attraversiamo strade strette nel viola, con sfumature che spaziano dal lilla, quasi bianco quando colpito dal sole, a tonalità scure. Sfrecciamo via avvolti dal profumo di lavanda che ci invade le narici, mentre il paesaggio si alterna al giallo del grano maturo e al verde intenso di metà giugno.

Difficile spiegare dove vola la mente, nel momento in cui vede un tale spettacolo. Gli occhi di certo, non sanno cosa ammirare prima. Ma il pensiero, corre veloce verso una libertà fatta di strada, colori, odori.

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Itinerario tra i villaggi della Provenza: Aix-en-Provence.

Capisco che sia azzardato definire villaggio Aix-en-Provence eppure, in fondo, la vivace cittadina mantiene e rappresenta tutta l’anima di un villaggio provenzale.

Il nostro arrivo a Aix-en-Provence, è alquanto turbolento. Nel senso che ci ritroviamo con una gomma a terra, a cui segue almeno un’ora e mezzo di panico, mitigato dall’aiuto da parte di altri bikers. Ma questa storia l’ho già raccontata nel precedente reportage di viaggio. Aggiungo solo che, il gommista, è stato il nostro personale parcheggio per A.T., durante la visita ad Aix-en-Provence. Per cui non so suggerirvi dove parcheggiare la moto, nei pressi del centro storico. Di certo, non vi auguro di lasciarla dal gommista…

E’ sabato ad Aix-en-Provence. E questo significa che, il centro storico, è invaso dai mercati. I mercati provenzali sono un vero e proprio stile di vita. Attraversando la Provenza, ci si rende conto che ovunque, anche nella borgata più piccola, oppure nel piazzale più disperso, vengono allestiti dei banchi del mercato.

In Cours Mirabeau, abiti, tovaglie, stoffe, borse di paglia, vengono esposti in vivaci bancarelle e spiccano sulle coperture bianche. E’ una successione infinita, che sfocia nel mercato della frutta, verdura e generi alimentari.

Qui sono allineate prelibatezze di ogni tipo, vere opere d’arte del gusto, suddivise per tipologie e colori. Un’euforia incontenibile ci pervade, come se le ultime drammatiche ore, trascorse a cercare di sistemare la moto, fossero sparite dalla nostra mente. Ci lasciamo coinvolgere dalla bellezza di questo momento, in mezzo a persone che fanno la spesa, ad altri che come noi si limitano a curiosare, tra venditori di una gentilezza incredibile, ed altri stron…antipatici come un herpes il giorno del matrimonio.

Solo per un soffio, perdiamo il mercato dei fiori nella Piazza del Municipio. La colpa è nostra, che ci attardiamo tra vicoli e botteghe, osservando negozi e caffetterie, così pittoresche da meritare un milione di scatti!

Tutto è perfetto ad Aix-en-Provence e, per quanto sia a tutti gli effetti una cittadina, anche piuttosto affollata, sono felice di averla inserita nel nostro itinerario tra i villaggi della Provenza. Non avrei voluto perderla per nulla al mondo!

Beviamo un caffè in una piccola cioccolateria, passeggiamo senza meta, mangiamo una quiche e ci sediamo in un cafè, per riposarci all’ombra della composizione di tendoni ed ombrelloni, così tipicamente provenzale! Café e brasserie, sono praticamente ovunque. Anche il più piccolo negozietto o boulangerie, ha ricavato un minuscolo spazio esterno, per permettere ai clienti di consumare all’aria aperta qualcosa da bere o da mangiare.

E’ vero, non avremo visitato la Cattedrale, né l’Atelier di Cézanne…ma quanto è stato bello respirare l’anima di Aix-en-Provence, senza imposizioni e programmi???

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Cosa vedere nei dintorni di Aix-en-Provence: Montagna Sainte-Victoire.

Pur non avendo seguito le orme di Cézanne nel centro di Aix, appena risaliti in sella ad una A.T. perfettamente guarita dai suoi mali, ci siamo diretti alla vicinissima Montagna Saint Victoire. E’ una presenza costante, mano a mano che ci si avvicina ad Aix-en-Provence. Immensa, possente, dalle ricche tonalità, nell’ammirarla in tutto il suo grandioso splendore, comprendo perché Cézanne amasse tanto dipingerla.

Seguiamo la strada panoramica, che ci permette di passare in moto accanto a questo massiccio montuoso mozzafiato. Tutto attorno, una natura stupenda, ricca, con cavalli allo stato brado, alberi frondosi, prati e giochi di luce che, ora mi rendo conto, non potevano che affascinare Cézanne…

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Itinerario tra i villaggi della Provenza: Régusse.

Il nostro itinerario tra i villaggi della Provenza prosegue a Régusse, dove trascorriamo un piacevolissimo pomeriggio. Iniziamo con il sederci in un café, per sorseggiare una Perrier ghiacciata. Questa cosa dei café, ci sta forse un pò sfuggendo di mano! Ma è alquanto rilassante e molto provenzale, sedersi all’ombra di un tendone, per cercare di combattere il caldo asfissiante.

E poi, i vicoli deliziosi di Régusse, chiusa fra solide mura, ma così delicata e vissuta, ci ammaliano completamente! La piccola piazza che sembra dipinta da un pittore impressionista, le decorazioni floreali sgargianti, l’edera che corre sui palazzi, mi fanno sentire bene. Non c’è altro modo per spiegare questa sensazione di appartenenza.

Le persone che ti salutano, anche se non parlano la tua lingua, chiedendoti come stai e se sei lì per una visita, mi fanno sorridere con tenerezza, perché da parte loro c’è davvero voglia di lasciare un bel ricordo nel viaggiatore.

Mi incanto ad ammirare i passaggi ad arco, che portano a piccoli cortili nascosti, dove si diffonde nell’aria profumo di fiori, misto a quello di pietanze in cottura.

Ci piace Régusse, adoriamo il modo in cui ci accoglie con simpatica cordialità, con semplicità, eppure con una schiettezza ammirabile. Non tutto è perfetto qui, eppure proprio per questo è bello da togliere il respiro.

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Dove parcheggiare la moto a Régusse.

Entrando in paese, c’è la segnalazione per un grande parcheggio a ridosso del centro storico. Vi sono posti gratuiti per le auto, ma è comunque possibile lasciare le moto in sicurezza, all’interno degli appositi spazi.

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Itinerario tra i villaggi della Provenza: Èze.

Èze è un sogno. Il mio sogno. Pietra e botteghe, panorami sul blu a perdita d’occhio del mare e scorci da cartolina. Lo inseriamo come tappa finale del nostro viaggio in moto in Francia, in modo da spezzare la lunga tratta verso l’Italia.

Èze si trova nella Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, a pochissimi chilometri dal Principato di Monaco, che possiamo ammirare da diverse prospettive, già lungo la strada.

Non c’è un modo giusto per andare alla scoperta del villaggio provenzale di Èze, se non quello di seguire ciò che ci attira. Ogni vicolo ed ogni villino, formano un equilibrio perfetto tra bellezza e pace, come se fossero stati messi lì, per infondere un grande piacere visivo.

Sin dall’arrivo, Èze ti lascia dentro un timbro: lo vedi là, arroccato su una collina affacciata sul Mediterraneo e, in cuor tuo, sai che lo amerai per sempre. Ma lo stupore è destinato ad essere nostro compagno ad ogni passo, mentre ci destreggiamo tra stretti vicoli che salgono e scendono, come un incantevole labirinto, fatto di allestimenti che sembrano usciti dal Paese delle Meraviglie.

Il profumo dei fiori oggi, è spinto verso di noi dal vento impetuoso, che ci permette si di camminare senza morire di caldo, ma scuote le piante colme di petali colorati, come se volesse portarli via uno ad uno. Quanta magia c’è qui ad Èze! E’ concentrata ed esce fuori con forza da ogni scorcio, nemmeno fosse un fiume in piena di emozioni.

Vorremmo visitare il Giardino Esotico di Èze, ma l’abbigliamento da moto, in questo caldissimo giugno, non è esattamente il più adatto per muoversi liberamente tra i sentieri. Per quanto ci riguarda, è solo un incontro rimandato al prossimo viaggio in Provenza.

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Dove parcheggiare la moto a Èze.

Ad appena pochi passi dall’accesso al villaggio di Èze, c’è un ampio parcheggio a pagamento per le auto, al quale si affianca un comodissimo e ben riparato, parcheggio gratuito per le moto. Nei pressi, vi sono diversi chioschi e ristorantini.

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Cosa porto con me, da questo itinerario tra i villaggi della Provenza? Una voglia tangibile di tornare. Il ricordo di momenti emozionanti, pieni di bello oggettivo e profumi come di rado mi è capitato di inalare, nella vita.

Porto fisso in mente, il desiderio di cui vi ho parlato all’inizio di questo post, ossia quella voglia di vivere una vera estate provenzale, senza un limite minimo di tempo.

Porto con me il ricordo delle nostre serate passate in terrazza, a respirare aria fresca, giocando a carte e cenando serenamente, con una pace accompagnata solo dal canto dei grilli.

Claudia B. Daniele L. Honda Africa Twin 

Per l’itinerario alle Gorges du Verdon, cliccate⇒ Organizzare un viaggio in moto alle Gorges du Verdon: mototurismo in Provenza

24 commenti

    1. Grazie Tiziana, le tue parole mi fanno davvero piacere! La Provenza ha un profumo ed un fascino unici…spero di riuscire a tornare la prossima estate, perché il territorio ha davvero tantissimo da offrire, ed io voglio vederne ogni angolo!
      Grazie per essere passata,
      Claudia B.

  1. iltuopostonelmondo

    Ho avuto modo di leggere per bene l’articolo solo ora e ti ringrazio per avermi nominata… per me è stato un’enorme piacere essere riuscita in qualche modo, a farti realizzare questo piccolo sogno <3
    Con le tue foto mi hai fatto rivivere nuovamente quel meraviglioso viaggio in Provenza, ogni cosa è ancora cosi nitida e bella. Mi manca tantissimo.
    Eze è una città che non conoscevo, ma dalle foto mi ricorda moltissimo St Paul de Vence, ricordi?
    Ti mando un forte abbraccio :*

    1. St. Paul de Vence è in lista per il prossimo viaggio in Provenza perché, diciamolo, questa regione ha veramente troppo da offrire. Quattro giorni scarsi non sono nulla, se paragonati al patrimonio di villaggi, rocche, paesaggi che la Provenza racchiude. Ma se mi dici che St. Paul somiglia a Eze, so già che me ne innamorerò.
      Sono felice di averti fatto rivivere parte del tuo viaggio e, ancora più, di averti ringraziata pubblicamente per l’aiuto. Come dico sempre, il lavoro che fa un blogger sul proprio sito, è immenso. Non inizia e finisce col post, perché può davvero dare un grosso contributo alla pianificazione di un viaggio. Un aiuto reale che, per quanto mi riguarda, le guide cartacee non sono in grado di dare 🙂
      Ti abbraccio forte anche io,
      Claudia B.

  2. Blueberry Stories

    Ho letto e scritto tante cose sulla Provenza, eppure continuerei a leggere e scrivere di quella regione… che, secondo me, è uno dei posti migliori in cui vivere. E’ la cura dei dettagli che mi colpisce: sembra che niente sia lasciato al caso, nemmeno il vaso di fiori sul davanzale. Conoscono il senso della bellezza, i francesi. Ho visto la zona di Aix d’inverno, splendeva il sole ma il vento era gelido. Mi piacerebbe tornare in un momento in cui il clima è migliore e godermi ogni angolo, come hai fatto tu. Che bel racconto, Claudia!

    1. Grazie Ilenia, mi fa piacere che tu abbia apprezzato questo racconto, basato soprattutto sui dettagli della Provenza. Perché hai ragione, sai? Sono veramente i dettagli che ti catturano. E’ come se fossimo davanti ad un quadro, dipinto con amore, pensato in ogni sua parte dall’autore!
      Di certo l’estate è un bel momento per visitare la Provenza, ma in inverno deve assumere un fascino magico. Diciamo che tra giugno e luglio, ci sono lo splendore della lavanda, i profumi che si spandono nell’aria, i colori accesi ed il clima favorevole. Ed ognuna di queste caratteristiche, è da togliere il fiato, perché in Provenza sembrano amplificate!
      Grazie per essere passata,
      Claudia B.

  3. Roberta

    Che bello ? ci tornerei oggi stesso!
    Moustiers saint Marie è stato il primo borgo che ho visitato è quello che ho amato di piú (forse proprio perchè è stato il primo impatto con la Provenza).

    1. Ma sai che è stato il primo anche per noi! Un villaggio che ti rimane nel cuore, forse perché si respira un’atmosfera così spiccatamente provenzale, da non riuscire più a farsi passare una sensazione di puro coinvolgimento.
      Una meta fantastica la Provenza, tornare è d’obbligo: lo abbiamo messo già in lista!
      Un bacione,
      Claudia B.

  4. Aspettavo questo tuo articolo e ho aspettato di avere il tempo per leggerlo con calma.. vedo con piacere che siamo accomunate dal “mal di Provenza”, è una specie di dipendenza da questo angolo di paradiso. Spesso durante il mio viaggio ho pensato che avrei voluto tornare ogni anno e lo penso ancora. La Provenza (e anche la Camargue) è nel mio cuore e non se ne andrà mai. Valensole è quel luogo in cui vorresti svegliarti ogni mattina, tra campi di lavanda e di girasoli. ❤
    Un bacione!

    1. Mi credi se ti dico che non me lo aspettavo? Non fraintendermi…ero consapevole della bellezza della Provenza, ma non ero pronta ad un tale impatto emotivo!
      Mi sono completamente immersa in quelle atmosfere, mi sono lasciata suggestionare ed ammaliare. Non credevo fosse possibile venir coinvolti così tanto… Eppure ho un solo chiodo fisso ora: tornare! Io so che devo tornare, perché c’è davvero troppo da vedere. E la Camargue è tra i miei obiettivi, perché vorrei davvero vivere quella natura colorata ed incontaminata ?.
      Grazie per essere passata e per i preziosi consigli su Éze!
      A presto,
      Claudia B.

  5. Io in Provenza dovevo andarci a Pasqua di due anni fa, ma il giorno prima mi è venuto in febbrone da cavallo ed abbiamo dovuto cancellare tutto 🙁
    Da allora dobbiamo ancora rimetterci testa, ma mi piacerebbe tantissimo andare, soprattutto per la fioritura della lavanda! Viola ovunqueeee, quello che fa per me.
    Mi sono persa tra le tue splendide foto dei paesini, ma anche dei mercati… quanto ben di dio!!! Se mai riuscirò ad organizzarmi, preparati che ti faccio il terzo grado.
    Un bacio, buona domenica!

    1. E io sarei felicissima di rispondere al tuo terzo grado! Primo, perché significherebbe che sei finalmente in partenza per la Provenza. Secondo, perché mi farebbe piacere esserti utile ?.
      Peccato per il febbrone improvviso, ma sono certa che, quando riuscirai ad andare, apprezzerai ancora di più questa terra bellissima! Preparati Celeste: le mie foto sono solo un minimo assaggio di quanto c’è da vedere in Provenza ?.
      Buona domenica e grazie per essere passata!
      Claudia B.

  6. L'OrsaNelCarro

    Mammamia che belle foto! Hai ragione Eze ti lascia un timbro, ma è proprio bella forte! Io avrei consumato i giga, la micro sd, lo spazio sulla compatta, lo spazio su Drive e su Google foto a scattare in tutte le direzioni!
    Itinerario da manuale segno tutto perchè con il volo Na-Marsiglia o Na-Nizza ormai la Provenza è solo da calendarizzare! 😉
    L’ho già detto ma lo ripeto: belle foto! *_*
    Eddai dicci di più di quella terrazza!
    Buona domenica Claudia! 😉

    1. Sfrutta quel volo appena puoi Dani, magari approfitta anche per usare la memoria di bordo, per scattare foto come se non ci fosse un domani ?! Perché davvero serve ogni spazio disponibile. Ho fatto un numero vergognoso di scatti, durante questi tre giorni. Per fortuna il primo è stato solo di viaggio…
      Tu tieni a mente tutto, ma sai dove trovarmi se hai bisogno di qualche dritta, ed aspetta di trovarti in una terra straordinaria, dove non saprai cosa scegliere prima.
      Grazie per i complimenti, sono felice che le foto ti siano piaciute ?.
      Buon fine settimana!
      Claudia B.

  7. A Moustiers Sainte Marie avevo dormito in un bellissimo B&B appena fuori dal paese, mentre in una di quelle botteghe avevo comprato un set di ceramica dipinto a mano per fare colazione, di cui ormai rimane solo un esemplare – tutti gli altri sono andati in mille pezzi nel corso degli anni. Quindi mi sa che a breve dovrò tornare per sostituire i pezzi mancanti 😉
    Non sono invece mai stata ad Aix En Provence e le immagini delle bancarelle mi hanno fatto innamorare all’istante della città!

    1. Il set di ceramiche distrutte, è un’ottima scusa per tornare! Mentre passeggiavamo, abbiamo incontrato tante botteghe deliziose e, in una in particolare, il proprietario aveva allestito un piccolo banco esterno, dove dipingeva su ceramica sotto agli occhi dei passanti!
      Questo legame con i prodotti della terra e l’artigianato, è uno di quelli che maggiormente mi ha colpito della Provenza. Forse per questo si vive in maniera tanto intensa il mercato, come parte fondamentale dell’esperienza provenzale ?.
      A presto Silvia e buon fine settimana!
      Claudia B.

  8. Incantevole 🙂 Quanti colori e quanti bei borghi ci sono. Conoscevo naturalmente Aix ma non gli altri e meritano davvero una visita! Purtroppo i giorni di vacanza sono sempre risicati ed è difficile organizzarsi e partire 🙁

    1. Ecco Stefania, hai esattamente centrato il punto! Purtroppo i pochi giorni a disposizione, non aiutano nella pianificazione ?. Soprattutto in luoghi come la Provenza, dove c’è proprio tanto da vedere. Il mio obiettivo è sul serio tornare, perché c’è un universo di splendidi gioielli da scoprire ?!
      Grazie per essere passata Stefania, buon fine settimana!
      Claudia B.

  9. Ma che belle le foto Claudia! E il tuo racconto non è un racconto, è una poesia!
    Qui è “tutto” un insieme di bomboniere. E i campi di lavanda li ho sempre visti con ammirazione, attraverso le immagini purtroppo. Mi piacerebbe andarci prima o poi.
    Buon fine settimana. Baci.

    1. Tizzi grazie per le tue parole e per i bellissimi complimenti! Ci ho pensato tanto, ma alla fine in effetti, il post è venuto fuori esattamente nel modo in cui la Provenza l’ho vissuta. E nel modo in cui l’ho percepita.
      Avevo bisogno di scriverne, senza allontanarmi dai miei pensieri di quei giorni. Magari non ci sono molti consigli pratici di visita…ma penso abbia maggior valore, averne parlato con verità!
      Un bacione,
      Claudia B.

  10. Lucialesley

    È proprio così! Quello che ti rimane dentro della Provenza è la Provenza ?! Sono le cose quotidiane che la rendono speciale: i mercati, le botteghe, le panchine sotto gli enormi alberi! Persino i francesi sono più simpatici in Provenza (? Mi sono concessa una battuta all’italiana)! Hai fatto un giro bellissimo e le foto riassumono alla grande l’atmosfera provenzale! Se ti capita di tornare non perderti Saint Paul de Vence! È un vero gioiellino!!!

    1. Devo assolutamente tornare Lucia! È ormai una necessità, perché mentre percorrevamo le strade della Provenza, mi sono resa conto che c’è davvero tanto ancora da vedere.
      E poi ad un’atmosfera così…come si fa a rinunciarvi!
      Tu che sei stata in Provenza, puoi comprenderne la bellezza della quotidianità, dei piccoli particolari, di viverla attraverso lo sguardo, i profumi e le emozioni ?.
      Un abbraccio Lucia!
      Claudia B.

  11. Stamping the world

    Sogno da tanto di andare in Provenza e con questo articolo mi hai davvero fatto viaggiare con la fantasia!
    Sono d’accordo con te quando parli di Aix En Provance, quanto è bello vivere i luoghi senza per forza dover visitare le attrazioni principali? ?

    1. A volte si ha davvero il bisogno di vivere un luogo così, semplicemente per la sua anima, per le sensazioni che ci sa trasmettere. In certi casi, tutto ciò che si desidera è camminare senza meta, osservare, assorbire. Senza musei, chiese, siti storici. A me spesso capita di avvertire questo bisogno profondo. E, credimi, sono felice di essermelo concessa ad Aix-en-Provence ?.
      Grazie per essere passata Stefania!
      Claudia B.

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