C’era una volta un piccolo paese di cioccolato, accoccolato tra morbide colline di miele. Un paese talmente grazioso, magico e goloso, da diventare protagonista di una storia di Pasqua per bambini!
Qualcuno dice di esserci stato davvero in questo piccolo villaggio. Altri lo hanno solo sognato. Poi c’è chi lo ha intravisto dal finestrino di un aereo, mentre volava verso nuove avventure. E infine ci sono io, che non vedo l’ora di farvi conoscere la grande Fesqua di Dolcesogno, una festa di Pasqua leggendaria che ha attraversato tempo, spazio e tutte le dimensioni, per farsi conoscere dai veri sognatori!
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Storia di Pasqua per bambini: benvenuti a Dolcesogno!
Chiunque, appena arrivato a Dolcesogno, restava inebriato da un profumo dolcissimo di latte alla vaniglia, zucchero caldo, mandorle, cacao, caramello. Eh sì, bimbi, a Dolcesogno c’era di che restare golosamente ammaliati! Una simpatica fata di nome Confettina, infatti, aveva creato questo villaggio specialissimo liberando la propria passione per i dolci!
Le casette di biscotto ricoperto di cioccolato fuso dai mille colori, erano allegri cottage molto ospitali, tutti arredati con mobili di pasticcini. Nella Prateria di Fiorimella, davvero unica con i suoi fiorellini da raccogliere e mangiare come bon-bon, c’era il magico Castello di Pandispagna! Confettina viveva proprio lì, tra saloni di caramello e arredi di pasta frolla.
A Dolcesogno, poi, non splendeva un sole qualsiasi, ma un leccasole dispettoso che faceva sempre il solletico alle nuvoline di zucchero filato! Così accadeva spesso che nel ridere a crepapelle, queste diffondessero sul villaggio e sulle praterie una soffice pioggerellina di batuffoli zuccherosi.
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Pasqua a Dolcesogno!
Gli abitanti di Dolcesogno andavano davvero fieri del loro villaggio e amavano molto le feste organizzate da Confettina, perché coinvolgevano tutto il paese. Un po’ come la Fesqua, una Festa di Pasqua talmente incredibile, che attirava ogni anno moltissimi turisti da ogni universo. Eh sì, bambini, perché Pasqua a Dolcesogno era come una storia fatata scritta in un libro!
La Fesqua durava un’intera settimana, fino a Pasquetta. E, per l’occasione, tutti gli Hotelcake del villaggio si riempivano, così come i Tortaranti, perché chiunque arrivasse a Dolcesogno voleva gustare i piatti più buoni del luogo. Durante i sette giorni di festa, Fata Confettina e gli abitanti di Dolcesogno organizzavano una serie di eventi memorabili. Ma non prima di essersi riuniti la domenica che precedeva l’inizio della Fesqua, per decorare l’intero villaggio. Anche quello era un momento molto atteso, soprattutto dai bimbi, perché tra allestimenti, musica e golosità, ci si divertiva davvero tanto. E nell’aria, insieme al profumo di dolci, si respirava quello unico dell’attesa…
C’era chi si occupava di stendere metri e metri di girelle di liquirizia brillante, chi gonfiava i pasticcioncini da appendere in ogni angolo del paese di cioccolato, chi montava i fritticori ossia i golosissimi decori-frittella dalle mille e più forme. Nel pomeriggio, poi, mentre le donne di Dolcesogno pensavano agli allestimenti in Piazza del Caramello, gli uomini si occupavano della Foresta di Marmellata, montando migliaia di lucine sugli alberi di marzapane. Sia la piazza che il boschetto, infatti, avrebbero ospitato i mercatini di Pasqua pieni di dolcetti, balocchi e oggettini di cioccartigianato. Infine c’era chi controllava le crostabarche al Laghetto di Cioccolato Bianco, che sarebbero state utilizzate per le escursioni fino alla romantica Graniscata ai 100 gusti.
I bimbi nel frattempo si riunivano all’aperto, sulla Prateria dei Fiorimella, per fare lavoretti di Pasqua con le uova prodigiose raccolte da Fata Confettina sulle Montagne Gelato. La sera, con la cerimonia di accensione del grande uovo di Pasqua in Piazza del Caramello e la cena sotto le stelle, si dava ufficialmente il via alla Fesqua!
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Storia di Pasqua per bambini: la Fesqua di Dolcesogno.
Da quel momento iniziava una settimana di vacanze stellari! Tra bancarelle sempre aperte ed eventi, il villaggio diventava un sogno di Pasqua. Lunedì c’era come da tradizione la gara di Ovotti, durante la quale grandi e piccini mettevano le mani in pasta per cucinare i migliori biscottini di cioccolato a forma di uovo. Certo, vincevano quelli con le decorazioni più belle e originali, ma il vero premio era il divertimento genuino per tutti.
Il martedì era la giornata dedicata al Villaggio in Miniatura. Le squadre si sfidavano per costruire un lillipuziano Dolcesogno in cioccolato, da esporre al castello di Confettina in occasione del Grande Ballo di Mezza Pasqua del mercoledì. Uno degli appuntamenti più attesti da tutti, perché il Castello di Pandispagna veniva decorato da migliaia di caramelle luminose, confetti brillanti e si poteva danzare fino a tarda notte tra le sale e sulla Prateria di Fiorimella.
Il giovedì toccava alla Festa delle Maschere Pasqualine al Lago di Cioccolato Bianco. Un momento di grande spasso, in cui chiunque si sbizzarriva per trovare il costume più buffo e colorato. E poi tutti sulle crostabarche, per raggiungere la spumeggiante Graniscata ai 100 gusti! L’acqua di questa cascata-granita, infatti, poteva essere raccolta in calici di cristallo dove assumeva un gusto diverso in base al desiderio della persona che l’avrebbe bevuta.
Il venerdì ci si sfidava ai Tornei di Pasqua sulla Prateria di Fiorimella. Un concentrato di risate e felicità tra giochi di società e simpatiche gare di abilità, che diventava da acquolina in bocca quando dalle cucine del Castello di Pandispagna, arrivava la Merenda dei Golocampioni!
Sabato era la giornata della Caccia all’Uovo nelle Valli di Cioccomenta, un evento che durava l’intera giornata, con un grande finale: la premiazione in Piazza del Caramello. Una serata cosparsa di profumi, lucette e gli attesi Fuochi di Pasquaficio, che esplodevano nell’aria illuminando la notte e lasciando tutti a bocca aperta. Anche perché, da ogni fuoco, si spargeva una cascata di nuvolette al cioccolato.
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Pasqua e Pasquetta a Dolcesogno.
Finalmente arrivava la giornata clou della Fesqua: la domenica di Pasqua! Dopo l’apertura del Grande Uovo in Piazza del Caramello, tanti graziosi tavolini accoglievano abitanti e turisti per la colazione tradizionale di Pasqua. Un momento davvero importante per l’intero villaggio di Dolcesogno! Dopodiché, la festa proseguiva nei cottage di cioccolato del centro, dove ogni famiglia allestiva un piccolo buffet con succulenti piatti da mangiare tutti insieme, prima di tornare nelle Valli di Cioccomenta per l’avvistamento dei coniglietti pasquali dagli occhi blu.
Sì, perché i coniglietti pasquali lasciano il Pianeta Saltarello solo durante questa magica giornata di festa. Escono dalle tane incantate, dai tronchi degli alberi fatati e persino dai tunnel tra le rocce, per portare colore e stelline nelle vallate del mondo.
Infine arrivava il Lunedì di Pasquetta, l’ultimo giorno di Fesqua, quando si andava alla Foresta di Marmellata per il pic-nic di pasticceria. Coperte colorate e tessute con lo zucchero venivano stese nella radura, i mercatini si riempivano di cose buone da mangiare e le lucette accese creavano un’atmosfera fiabesca. Così, tra musica, giochi sull’erba e spettacoli di magia, Fata Confettina e gli abitanti di Dolcesogno regalavano un arrivederci pieno di fantasia. Al punto che molti si chiedevano se tutto ciò che avevano vissuto durante la Fesqua, non fosse frutto di un sonno profondo.
E allora come distinguere il sogno dalla realtà? In realtà, miei piccoli amici, non serve farlo. Perché sognare è un momento bellissimo e spesso, bimbi cari, quando si sogna con tutto il cuore, quelle immagini sono destinate ad avverarsi. Allo stesso tempo, quando si trascorrono istanti così speciali da non volerli lasciare andare, il sogno ci aiuta a tenerli sempre con noi!
E allora, perché non facciamo vivere davvero Dolcesogno, attraverso le parole e le immagini? Io l’ho raccontato in questa storia di Pasqua e chiedo a voi bambini che l’avete letta, di aiutarmi facendo un disegnino del villaggio e delle giornate di Fesqua. Se vorrete inviarmi i vostri lavoretti all’indirizzo email clodb81@gmail.com, sarò felicissima di condividerli sul mio profilo Instagram o sulla pagina Facebook. Così Dolcesogno diventerà anche una Dolcerealtà!
Buona Pasqua di fantasia a tutti voi.
Claudia B.