Non avevo mai pensato alla possibilità di visitare una cittadella fantasma in Puglia. Eppure, grazie al trekking nei dintorni di Bari, che sto seguendo questa mattina, devo ricredermi. Ho visto un borgo fantasma in Daunia, più di un anno fa. Mi riferisco alla meravigliosa Accadia. A Capodanno ho visitato una rocca fantasma nell’Istria Croata. Ma una cittadella come quella di Castiglione, a due passi da Conversano, non me la sarei mai aspettata.
Questo trekking nei dintorni di Bari, organizzato da “Puglia Trekking-Escursionismo”, si sta rivelando un salto nella storia. Un modo insolito e completo di fare escursioni in Puglia, su percorsi adatti a tutti. Tra aneddoti storici, lettura del territorio e delle tracce lasciate dalla natura, infatti, oggi non sto solo passeggiando nelle campagne di Conversano. Sto rivedendo gli eventi di questa terra, tra immagini che sembrano apparire e svanire come per magia.
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Trekking nei dintorni di Bari: il Bosco di Castiglione.
Se questa passeggiata nei dintorni di Conversano avesse un titolo, sarebbe: “Incanto”. E se si trattasse di un romanzo, inizierebbe col classico:
C’era una volta…
Perché la storia del Bosco di Castiglione, con la cittadella fantasma e l’omonimo lago, prende vita millenni fa, dagli antichi peucezi. Ora, se io fossi Giacobbo, l’affascinante scenario naturalistico in cui sto facendo trekking nei dintorni di Bari, si tramuterebbe in ricostruzioni computerizzate in 4d.
Ma io non sono il buon Roberto e, come mi stanno insegnando Giulia, Claudio e Antonella, dovrò usare la fantasia. In pratica, per la mia spiccata inventiva è ora di fare lo straordinario! E lasciarsi guidare dalla competenza e dalla capacità narrativa di queste guide esperte, per permettere al passato di palesarsi attraverso un varco temporale.
Così, tra parole che riempiono lo spazio e ologrammi di pensieri, inizia la passeggiata nel Bosco di Castiglione. Siamo a pochi km dal centro storico di Conversano. Eppure, mi pare di essere in un film d’avventura!
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Trekking nei dintorni di Bari, alla Riserva Naturale Orientata Regionale dei Laghi di Conversano e Gravina Monsignore.
Sono le mura ciclopiche e la torre, le prime vestigia a colpirmi. Inglobate dalla natura che sta riprendendo giustamente il sopravvento, dopo l’abbandono. Esploro il Bosco di Conversano, guidata dai miei accompagnatori che non si limitano ad illustrare un cammino. Ma danno anche a me le chiavi di lettura con cui comprendere il territorio. Ed entrare in sintonia con la scoperta del sud-est barese.
La ricerca del silenzio che, sempre più, è necessità mentale per riconnettersi con se stessi, non è solo una prerogativa dell’epoca moderna. Per la nostra generazione è quasi un miraggio, considerati i ritmi al cardiopalma cui siamo sottoposti. Ma, anche le antiche civiltà, edificavano i propri villaggi in luoghi nei quali stare intimamente bene con la natura.
Percorro gli stessi corridoi di collegamento, su cui camminavano i peucezi, che arrivarono qui dalla Grecia. Assorbendo la varietà di ecosistemi che convivono su questa zona collinare. Come loro prima di me, osservo le piante che permettevano un sostentamento agro alimentare, la cura di lesioni e malattie. La terra dava tutto e, in questa simbiosi tra uomo e natura, venne edificata la cittadella di Castiglione.
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Visitare una cittadella fantasma in Puglia.
Le mura ciclopiche, sono il primo segnale della presenza di un insediamento umano. Una cinta che racconta di due diversi periodi di permanenza: quello dei peucezi, prima, e di nuovo attorno al 900 D.C. Giriamo attorno al villaggio ormai scomparso di Castiglione, a pianta circolare. Chiuso nell’antichità da due sequenze di mura, tra le quali la vita scorreva in una sorta di labirinto interno e boschivo.
Fare trekking nei dintorni di Bari si sta rivelando un’esperienza profonda. Perché ogni cosa aspetta di essere letta, come fosse una pagina di romanzo. Persino i muretti a secco, che trovo lungo i sentieri, non rappresentano solo un caratteristico aspetto della Puglia. Ma sono serbatoi di biodiversità, come mi spiega Claudio. E per quanto venissero edificati con lo scopo tutto umano di stabilire i confini, si tratta di costruzioni non invasive, perfettamente inserite nel territorio.
Arrivo all’accesso della cittadella fantasma di Castiglione. Un notevole megalite di oltre un metro, mi riporta momentaneamente la consapevolezza della realtà. È un contatto forte con le esistenze passate che, di fronte alla nitida presenza di tracce umane, riprendono vita uscendo dall’ombra.
È incredibile passeggiare all’intero dell’antico villaggio di Castiglione. Un percorso nel tempo che attraversa millenni. Giulia spiega come le strutture in muratura siano di epoca medievale, in quanto i peucezi vivevano in capanne. I muri erano assemblati con malta e pezzi di ciottoli, per fortificare la struttura. Tutto qui, per quanto lentamente la natura si stia rafforzando, è evidenza del passato.
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Trekking nei dintorni di Bari al Villaggio di Castiglione.
La strada principale di Castiglione, collegava i due angoli del villaggio come una sorta di Via Appia. Vi sono due granai e persino un secondo arco d’accesso, che permetteva di andare verso i campi senza usare la porta principale. La quale, per sicurezza, restava chiusa.
Cammino nella fitta vegetazione, accompagnata dal canto della natura e dai profumi sublimi di piante selvatiche. Scorgo perimetri di abitazioni e tracce di vita, restando senza fiato davanti alla pianta evidente di un edificio religioso. Secondo alcuni scritti, si tratta di una chiesa intitolata a Santa Maria Annunziata. Percorro l’unica navata fino all’abside, immaginando cosa dovesse significare per gli antichi, compiere quel cammino di fede verso la luce. E noto una piccola cappella laterale, proprio a ridosso del transetto. La qualità di costruzione è scarsa, rispetto al corpo principale, segno che i fondi a disposizione per l’ampliamento, dovevano essere pochi.
L’escursione al Bosco di Castiglione è anche l’occasione per scoprire che, tra i reperti rinvenuti, c’è la sepoltura del Signore di Castiglione. A cui, grazie alle moderne tecnologie, si è persino riusciti a ridare un volto, partendo dalla forma del cranio!
L’ultimo tratto di questo itinerario nelle campagne vicino Conversano, lo percorro verso il punto da cui tutto è iniziato. Quel notevole baluardo difensivo, che è la torre d’avvistamento. La base quadrata, la merlatura ormai persa, l’apertura che serviva per innalzare il ponte levatoio, sono segni evidenti della sua funzione militare. Al punto che, quando la cittadella di Castiglione fu abbandonata definitivamente, la torre venne usata ancora per contrastare le invasioni saracene.
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Fare trekking nei dintorni di Bari al Lago di Castiglione.
Seguo la discesa verso il Lago di Castiglione, tappa finale del trekking nei dintorni di Bari. Il paesaggio è di una bellezza totalizzante. Uliveti, coltivazioni, muretti a secco e cavalli allo stato brado, che giocano e corrono incontro agli sporadici visitatori.
Mi emoziono, davvero, quando mi trovo davanti ad una roverella monumentale di oltre 300 anni. Grazie alla peluria di cui è composta la foglia, riesce a trattenere l’umidità della notte e resistere al caldo soffocante delle torride estati pugliesi. Lei c’era molto prima che tutti noi vedessimo il mondo. Ha passato secoli ad osservare placida uomini e guerre, stagioni e nuvole in cielo. E provo un certo timore reverenziale, nel trovarmi al suo cospetto. Perché lei ha occhi e consapevolezze che io non avrò mai. Perché al contrario dell’essere umano, lei è passato e futuro.
Sempre se non le facciamo prima del male, ovviamente. Un pensiero che stona, certo, con la bellezza di questa escursione storico-naturalistica nel sud-est barese. Ma che ha un motivo d’essere. E lo scopro una volta raggiunto il Lago di Castiglione. Il panorama è idilliaco, un quadro fatto di riflessi e coltivazioni, di terra rossa e silenzio. Peccato che, i pesticidi usati per quelle stesse colture, con la pioggia colino nell’acqua, incidendo negativamente su flora e fauna. Specie a rischio, inquinamento alle stelle. Problematiche reali, nascoste da una stupenda copertina. Eppure, dato che il libro lo scriviamo noi, possiamo ancora modificare il finale.
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Escursionismo in Puglia: informazioni.
- “Puglia Trekking-Escursionismo“, è un team di giovani esperti del territorio. Guide, speleologi, naturalisti, biologi, fotografi e storyteller.
- Fare trekking in Puglia con guide esperte, è un cammino di consapevolezza sul territorio.
- “Puglia Trekking-Escursionismo” organizza anche escursioni a tema adatte a coppie, famiglie con bambini e persino singolari addio al nubilato\ celibato.
- Per prenotazioni: 347.1152492.
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Claudia B. Press Tour organizzato da Gal Sud Est Barese (Supplied by)