Era il 2006: io ero giovane e, ancora, le ossa ancora non mi scricchiolavano tipo film horror. Dalle foto che ho inserito in questo racconto, si evince che ero sbarazzina ed abbronzata. E’ vero, è trascorso qualche anno da allora ma, per Voce del Verbo Partire, ho fatto salti temporali ben più consistenti di questo che, alla fine, è di soli dieci anni, quindi non mi è andata poi male.
Padova è un centro che risale all’era preistorica, con insediamenti presenti già nell’XI e nel X secolo a.C. Secondo la leggenda, la città fu fondata dal principe troiano Antenore, che scampò alla distruzione di Troia…
Dal 226 a.C. i patavini si allearono con i romani per contrastare i Galli Cisalpini, un’unione che si consolidò nei secoli, fino al 49 a.C. quando Padova divenne Municipio romano. Anzi, in epoca augustea, Padova divenne uno dei principali centri della Regio X, una delle regioni in cui fu divisa l’Italia.
Padova subì grosse devastazioni durante le invasioni barbariche e, nel Medioevo, si costituì libero Comune. Proprio a questo periodo risale la fondazione dell’Università, una delle più antiche d’Italia. Con la conquista da parte della Repubblica di Venezia, all’inizio del XV secolo, Padova perse importanza politica, ma trascorse un lungo periodo di pace e sostanziale libertà, a livello di arte, studio e circolazione di idee.
Padova restò assoggettata alla Serenissima fino al XVIII secolo, quando venne ceduta momentaneamente a Napoleone Bonaparte. Nel 1815 passò al Regno Lombardo-Veneto ma, il fatto di venir controllata dall’Austria, portò a violente insurrezioni studentesche, che si protrassero fino al 1866, quando la città entrò a far parte del Regno d’Italia.
Il nostro itinerario alla scoperta della città di Padova, inizia dall’eccellente biglietto da visita costituito dall’immenso Prato della Valle, uno slargo imponente ed elegantissimo, la cui struttura attuale risale al XVIII secolo, seppure l’aera era già conosciuta ed utilizzata al tempo dei romani.
L’ellittica Isola Memmia, circondata da un canale alimentato dall’Alicorno, su cui svettano due file di statue, è il punto focale dell’intera vastissima piazza, una delle più ampie non solo in Italia, ma a livello europeo. In lontananza, a dominare questo spazio grandioso, è la mole della Basilica Abbaziale di Santa Giustina.
I ragazzi hanno appuntamento alla Basilica di Sant’Antonio, per il loro ritiro pre-Cresima, pertanto raggiungiamo l’importane centro religioso dove, una volta lasciato il gruppo ai propri impegni, io e mia mamma possiamo ampiamente dedicarci alla visita del sito: in fondo noi siamo qui per questo! Per fare le “infiltrate regolari” a scopo turistico. Ed essendo la Pontificia Basilica una delle più grandi chiese al mondo, posso assicurare che c’è tanto da visitare…
La Basilica di Sant’Antonio, non è la Cattedrale della città, ma è il luogo in cui sono conservate le reliquie di Sant’Antonio, nel quale confluiscono milioni di pellegrini ogni anno.
Ci lasciamo assorbire letteralmente negli infiniti particolari del monumentale interno, una croce latina suddivisa in tre navate: cappelle, monumenti funebri, altari, mausolei; le reliquie che rimandano alla storia di Antonio. Per non parlare della sacrestia e dei bellissimi, lussureggianti chiostri dove, alla fine della mattinata, raggiungiamo i ragazzi per la pausa pranzo.
Nel pomeriggio proseguiamo con la visita della città di Padova, davvero elegante ed accogliente, caratterizzata da un lungo susseguirsi di portici, sotto cui ripararsi dalla calura estiva.
In realtà, i portici sottolineano in maniera molto raffinata le grandiose facciate dei palazzi signorili, nei quali si riscontra tantissimo lo stile veneziano: secoli di dominio non potevano di certo passare senza lasciare segni.
Giungiamo nei pressi dello storico Caffè Pedrocchi, conosciuto come il “Caffè senza porte”, in quanto rimaneva aperto giorno e notte, per accogliere intellettuali, studenti, politici. Qui nacquero alcuni tra i moti più importanti del Risorgimento.
Passeggiando raggiungiamo due piazze simbolo di Padova: Piazza della Frutta e Piazza delle Erbe, che per secoli costituirono il centro commerciale della città. Anzi, ancora oggi vi si svolgono grandi mercati e fiere. Potremmo dire che, queste due piazze, rappresentano da sempre la quinta che accoglie le manifestazioni popolari.
A dominare gli slarghi è il Palazzo della Ragione, antica sede dei tribunali cittadini, edificato dal 1218. Su Piazza della Frutta in particolare, invece, è ancora possibile ammirare la Torre degli Anziani, una torre civica di origine medievale.
Proseguendo nella passeggiata, accediamo al salotto per eccellenza della città di Padova: Piazza dei Signori. Per secoli luogo in cui si svolsero manifestazioni ufficiali, tornei, giostre, il bellissimo spazio rappresenta da sempre il palcoscenico di rappresentanza di Padova.
E, porta orientale della dimora signorile, era ed è la Torre dell’Orologio, simbolo stesso di Piazza dei Signori, che sorge stretta tra Palazzo del Capitano e Palazzo dei Camerlenghi. Nel XV secolo venne decorata con il bellissimo orologio astronomico.
La nostra passeggiata prosegue verso Piazza Duomo la quale, come dice il nome, è caratterizzata dalla presenza rassicurante ed imponente della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta e del Battistero.
Dato che troviamo chiuso l’interno, decidiamo di visitare l’incantevole Battistero di San Giovanni, capolavoro del romanico, la cui edificazione iniziò nel XII secolo. Ci sediamo all’interno, lasciandoci rapire dal ciclo di affreschi di Giusto de Menabuoi, in un suggestivo e raccolto silenzio, che ci permette di godere appieno di queste immagini straordinarie…
Riprendiamo a passeggiare per la città che, nel frattempo, si è riempita di un’allegra folla: tra visitatori, cittadini e pellegrini, Padova è davvero un centro vivace e variopinto!
Una vera punta di diamante questo giardino il quale, per aver mantenuto la sua collocazione originaria sin dal 1545, costituisce un’eccezione unica al mondo. Dal 1997, l’Unesco ha dichiarato il sito “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Un momento sospeso nel tempo, quello dedicato alla scoperta del verde polmone storico di Padova. Uno spazio unico, di una grazia sublime, in cui è possibile ammirare qualcosa come 3500 specie diverse di piante, con fontane, piscine dedicate alle piante acquatiche, piante secolari, scorci assolutamente pittoreschi!
Una visita straordinaria, fatta di verde a profusione, inondato dai fragranti profumi della natura e dal melodioso canto degli uccellini…
Una giornata di inizio estate a Padova può essere questo e molto altro: si tratta di una grande città d’arte, bellissima ed affascinante e, i percorsi di visita, possono essere composti e rielaborati aggiungendo architetture religiose, musei, viali e piazze a profusione.
Quella che vi ho presentato io è solo una delle tante possibilità, ma gli itinerari a disposizione sono infiniti. Tocca a voi, cari lettori, tagliare e cucire la vostra visita, creando un circuito adatto alle vostre esigenze, come si trattasse di un abito che deve calzarvi a pennello!
Padova è davvero una chicca fantastica, l’adoro: è diventata tra le mie città preferite.
La scorsa primavera ho scoperto un luogo molto interessante per chi ama la fotografia & cinema: il museo Precinema a Prato della Valle!
Grazie per la segnalazione ?! Sono passati così tanti anni da questa giornata a Padova, per cui vorrei tornare a visitarla…e il Museo Precinema non lo voglio assolutamente perdere.
Un abbraccio,
Claudia B.