L’abbiamo spesso inserita nei nostri programmi per il fine settimana o, da appassionati delle due ruote, anche nelle gite di una sola giornata, a base di km di asfalto e borghi da cartolina. In fondo, quando si ha la fortuna di poter usufruire di una tale ricchezza e bellezza, meglio approfittarne con qualunque mezzo, no? Moto, auto, piedi, cavallo… anche triciclo se necessario!
Ho riflettuto a lungo su come strutturare i racconti relativi alle nostre “scorribande” in Umbria: suddividerlo in tanti diari (ma proprio tanti!)? Creare un unico testo a capitoli, come un libro? Proporre una sorta di racconto a puntate?
Desidero che siano soprattutto le immagini a parlare, con solo brevi descrizioni da parte mia, come avviene in certi documentari televisivi, dove lo scorrere delle riprese, viene parzialmente interrotto dalle parole della voce fuori campo. Non un vero e proprio racconto o diario, quindi, ma una galleria di immagini e ricordi.
L‘origine della cittadina è antichissima: ci sono resti archeologici del periodo Villanoviano e, dopo una parentesi come centro etrusco, Assisi assunse il proprio massimo splendore nel suo ruolo di colonia romana.
Dopo il crollo dell’Impero Romano, Assisi fu attaccata dai Barbari, passò sotto il dominio bizantino e longobardo, fino a quando, durante il periodo medievale, la città divenne un comune indipendente.
Assisi divenne possedimento del Barbarossa, per poi passare allo Stato Pontificio. Vi fu un susseguirsi di domini, che videro alternarsi i Perugini, i Visconti e gli Sforza. Nel XIX secolo, divenne parte dello Stato Italiano.
Di certo, Assisi è una fra le più belle città d’Italia. Il patrimonio artistico pressoché infinito, alternato a scorci di grande bellezza, fanno di questa città una meta prediletta dai viaggiatori di tutto il mondo.
Passeggiare per i suoi vicoli significa vivere un’esperienza sensoriale estemporanea, in cui si fondono stupore visivo, piacere olfattivo e un grande coinvolgimento sentimentale: Assisi fa innamorare chiunque la viva in prima persona.
Alle porte della città, è possibile visitare il complesso di San Damiano dove, secondo la leggenda, il crocifisso parlò a San Francesco, chiedendogli di “riparare la sua casa” e, verso la fine della sua vita, egli compose qui il Cantico delle Creature. La stessa Santa Chiara, fondò a San Damiano un ordine di suore di clausura, in seguito ad una profezia del Santo.
Altro luogo splendido e di grande raccoglimento, a pochi km dal centro di Assisi, è l’Eremo delle Carceri, in cui San Francesco e i suoi seguaci, si ritiravano per meditare e pregare. Non è difficile da immaginare lo stato di grazia di cui godevano qui, vista la privilegiata e raccolta posizione a ridosso del Monte Subasio, e l’incantata macchia boschiva che avvolge la struttura. In questo angolo si respira un senso di puro incanto.
Vicino ad Assisi, spicca per la sua pittoresca bellezza, il borgo di Spello, fondata dagli Umbri e riconosciuta come Hispellum durante la dominazione romana.
Devastante per Spello, fu la calata dei Barbari, che la ridussero in povertà. Successivamente divenne parte del Ducato di Spoleto e, in seguito, del Papato.
La città divenne libero Comune con leggi autonome, nel tentativo di riacquistare quello splendore e quell’autonomia di cui godeva in epoca romana. Di certo, ad oggi, il borgo di Spello, si mostra al turista con una grazia ed una bellezza, che lo rendono unico nel suo genere. Con vicoli pittoreschi e ricchi di decorazioni floreali, un patrimonio artistico di tutto rispetto, una cinta muraria che parla di un’importante ruolo storico, Spello conquista chiunque con il suo ameno splendore.
E’ impossibile non lasciarsi affascinare dai vicoli che si inerpicano lungo il borgo, stretti da eleganti palazzine in pietra che si aprono su piazzette ed edifici religiosi di una bellezza unica; piccole botteghe artigiane, ristorantini e scorci mozzafiato, completano il quadro.
Ogni anno, poi, Spello ospita una delle più importanti e ricercate Infiorate d’Italia: nei giorni a ridosso del Corpus Domini, le pavimentazioni del paese vengono ricoperte da spettacolari tappeti floreali, vere opere d’arte a cielo aperto.
Cari lettori, il viaggio fotografico in Umbria non è ancora finito: nei prossimi giorni, se vorrete, vi porterò con me attraverso altri luoghi meravigliosi. Cittadine d’arte bellissime, borghi incantevoli e panorami indimenticabili.
Claudia B.