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Organizzare un viaggio in moto: disavventure a lieto fine

Organizzare un viaggio in moto: disavventure a lieto fine

Amici di Voce del Verbo Partire, concedetemi questo post! Io non amo molto i mille articoli legati ad un unico viaggio, a meno che non siano necessari per questioni organizzative. Preferisco un solo grande racconto dell’esperienza ma, oggi, ho bisogno di farmi due grasse risate, sulla nostra prossima partenza. E lo voglio fare sul blog.
Finalmente siamo arrivati alle battute finali, ossia in prossimità del grande giorno, per quanto concerne il tanto atteso viaggio al Passo dello Stelvio (ne ho scritto qui).
Un’attesa lunga anni, che si è tramutata in realtà nel momento in cui la Honda Africa Twin, per gli amici A.T., è entrata a fare parte della nostra  famiglia motociclistica, composta da me, Daniele e lo zainetto blu.
Ciò che mi spinge a scrivere questo breve resoconto semiserio, è l’assurdità con cui stiamo affrontando la partenza; anzi, a voler essere onesti, è l’assurdità con cui stiamo affrontando tutte le partenze, da alcuni anni a questa parte!
Sono in piedi dall’alba e, tra rassettare casa, tenere sotto controllo blog e pagine social, rispondere alle mail di lavoro, per organizzare il prossimo tour giornaliero in Friuli Venezia Giulia, sto letteralmente impazzendo. In senso buono, ovviamente. Anche perché si sa, le donne sono multitasking, perciò possono veramente fare qualunque cosa in contemporanea!
A questo simpatico, ma normalissimo quadretto, va ad aggiungersi una delle attività più pittoresche a cui, in vista di un viaggio, è necessario dedicarsi: la preparazione della valigia.
Pensate che io stia dando i numeri? Forse. Ma, da quando il mio stile è diventato minimale, ossia da quando ho iniziato a sbrigarmela da sola col bucato al rientro dai viaggi (mamma, quanto eri brava!!!), le cose sono diventate a dir poco grottesche. Siamo ad un punto in cui, io e Daniele, ci interroghiamo come due amiche adolescenti, in procinto di partire per la gita scolastica: “Ma teeee, cosa portiiii???”. L’assurdità tocca vertici irrecuperabili quando, come sta succedendo da circa tre anni, ci ritroviamo a fare, udite-udite, LA VALIGIA TELEFONICAMENTE!!!
Ditemi che lo fate anche voi, per favore, fatemi sentire normale! A mia discolpa posso dire che Daniele lavora fino a tardi, io voglio preparare i bagagli (che parolone, i “quattro straccetti” rende meglio l’idea) all’ultimo momento e, di conseguenza, sono costretta a sistemare anche le sue cose, mentre lui mi suggerisce telefonicamente gli indumenti da inserire. Ovviamente, l’accettazione degli abiti deve passare dalla supervisione mia e dalla lavatrice!
In questo contesto specifico, l’assurdità dilaga come un virus, dato che i già pochissimi vestiti saranno concentrati nelle borse da moto, dove si contenderanno lo spazio con due macchine fotografiche. Ad ognuno le proprie fisse…

Nel nostro rasentare la follia, però, mi ritrovo emozionata e sorridente, perché so che ci aspetta l’avventura a lungo attesa, in Alta Valtellina. Vedere tra i tanti messaggi di posta elettronica, il memorandum di Airbnb, che ci ricorda l’imminente partenza (come se potessimo mai dimenticarla!), è stato fonte di grande gioia per me.
Anche questa volta, infatti, è con Airbnb che abbiamo prenotato il soggiorno: in un delizioso appartamentino di Oga, a pochissimi km da Bormio e, ovviamente, dall’imbocco della strada che porta allo Stelvio.
Scelto alcuni mesi fa, sia per la posizione che per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, unico ad avere una cifra così competitiva (ho cercato offerte anche con Booking, Tiscover e ho visto altri appartamenti, ma nulla di paragonabile a questo), si è rivelato una manna dal cielo, soprattutto per la cortesia e la disponibilità della nostra host, Chiara. Credo che ci abbia aiutati e ci sia venuta incontro, in ogni modo umanamente possibile
Il fatto di andare in appartamento ci agevola anche a livello logistico, nel senso che partiremo solo con lo stretto necessario (dove stretto NON è un eufemismo) e, volendo, potremo anche concederci delle tranquille cene casalinghe. Ad Oga, infatti, pur essendo presente una trattoria, c’è anche un piccolo supermercato nel quale acquistare il necessario. Grazie ai frequenti contatti con la nostra host, ho ottenuto informazioni utilissime in tempo reale, che mi hanno permesso di pianificare ogni cosa!
Quello che, invece, non avevo pianificato, è stata la piccola disavventura a lieto fine, vissuta durante la prenotazione su Airbnb. Voglio raccontarvela, sperando possa esservi utile.
Mentre stavo terminando tutti i passaggi ed ero in fase di pagamento, mi si blocca l’intera operazione su una schermata bianca che, insistentemente, continuava il caricamento senza procedere. Vado nel panico! Non per una questione di soldi, nel senso che mi fido veramente del portale, quanto perché, usufruendo di un’offerta, avevo ancora poco tempo per terminare la prenotazione.
Inoltre, proprio quel giorno (come tanti ultimamente) ero veramente di corsa! Non potendo attendere l’intervento tramite pagina Facebook, ho deciso di contattare telefonicamente il Servizio Clienti Airbnb. Il numero è tra quelli di emergenza nella mia rubrica, pertanto ho impiegato circa due secondi a trovarlo e, ancor meno, a parlare con un’operatrice.
Non solo la gentilissima Giada ha risolto in poche battute il mio problema, permettendomi di portare felicemente a termine la prenotazione ma, nel pomeriggio, ho ricevuto una mail in cui mi veniva confermato il pagamento con, udite-udite, in allegato un graditissimo coupon, valido un anno, da usare sulle prossime prenotazioni!  Se non lo avessi già precedentemente specificato: IO AMO AIRBNB! (Per la recensione completa ed il buono prima iscrizione, cliccate qui).
E poi, lettori cari, vogliamo forse dimenticarci di una delle problematiche più temute, in un viaggio in moto? Di cosa sto parlando? Ma del clima, ovviamente! In questo “maggembre” così capriccioso, con la neve che è caduta sulla cima delle Alpi fino a due giorni fa, direi che c’è poco da star freschi! …Che poi, freschi si starà pure: ho scelto un infelice gioco di parole.
Fortunatamente, grazie alla supervisione di un amico appassionato di meteorologia, abbiamo appurato che, in seguito all’influenza dell’anticiclone nord africano, che si sta potenziando in queste ore in Italia, dovremmo riuscire a coronare il nostro sogno motociclistico senza catene da neve; il messaggio che mi ha mandato la proprietaria dell’appartamento, poco fa, conferma che le previsioni non sono affatto male. 
Insomma, disavventure a parte, direi che il tutto forse, avrà un lieto fine. Uso il forse, perché la sicurezza l’avremo solo al ritorno. Di certo, noi stiamo contando le ore che ci separano dalla partenza, con un misto di ansia, eccitazione e…“lancette datevi una mossa”!

Ora vorrei passare in modalità blogger seria e, magari, dare un senso pratico a questo articolo che, finora, ha avuto un tono ironico e “diarieggiante”, con alcuni consigli:
-se state pensando ad una vacanza in Valtellina, valutate seriamente la possibilità di affidarvi ad Airbnb: i prezzi in zona sono piuttosto alti e, se volete viaggiare senza svenarvi, il portale vi darà ottime soluzioni. Utilizzando il Codice sconto prima iscrizione-prenotazione (scaricatelo con un clic), potrete anche usufruire di un ulteriore ribasso;
-se doveste avere dei problemi in fase di prenotazione, contattate il Servizio Clienti Airbnb, allo 06-99366533, che è anche il numero da chiamare nel caso in cui subentrassero difficoltà durante il soggiorno. Per domande semplici o dubbi, esiste la pagina Facebook, molto ben gestita;
-a proposito di bagagli…Quando si viaggia in moto, gli spazi sono ulteriormente ridotti, tutto il proprio mondo si concentra nelle borse e in eventuali zaini. Secondo me, questo potrebbe essere un valido motivo per pensare ad un appartamento: alla fine del percorso, si trova un’altra casa pronta ad accoglierci con tutto il necessario, permettendoci di alleggerire notevolmente il nostro bagaglio. E’ vero, lo stesso può dirsi per un hotel, ma in una casetta, in genere, non viene a mancare proprio nulla. Semplifica la vita, il trasferimento…e anche il prezzo!

Voglio prendermi ancora due minuti per parlare dell’argomento più bello: l‘itinerario. Sarò sincera, questa volta il nostro viaggio si baserà sostanzialmente su tratte motociclistiche e paesaggistiche: non ho pianificato visite a borghi o città, opere d’arte o musei, seppure mi piacerebbe fermarmi a Brescia, all’andata. Tutto dipende da come ci sentiremo fisicamente, visti i tanti km che separano la Romagna, dalla nostra meta.
Il Passo dello Stelvio è considerata una delle strade più belle del mondo, un paradiso per i motociclisti…non vediamo l’ora di percorrerlo. Se non incontreremo problemi di tempo, abbiamo in programma anche il Passo dell’Umbrail, che collega Italia e Svizzera, il Passo di Gavia e il Passo del Tonale. Possiamo solo augurarci che ci regalino le emozioni che aspettiamo di vivere da anni.
Note e curiosità
-Mi piacerebbe sapere se siamo gli unici due esauriti che fanno la valigia telefonica: lasciate un commento sulle modalità più assurde che seguite, non fateci sentire soli!
-Prima ho nominato mia mamma. Dato che leggerai questo articolo, mamma cara (da quando ha scoperto internet, è incontenibile), voglio assicurarti che non ti devi agitare: il fatto di scrivere la parola “mamma” su un blog, non comporta che, tutti coloro che accedono al post, possano vederti eo riconoscerti, né tantomeno notare che sei vestita male. Non è necessario che corri a cambiarti! (Dopo questa nota mi infamerà per tutti gli anni a venire).

Claudia B.
Per il racconto di viaggio, cliccate⇒ Valtellina e Svizzera: la nostra avventura in moto