“Mare profumo di mare
con l’amore io voglio giocare
è colpa del mare del cielo e del mare
sento che sto lasciandomi andare
questo sole che cosa può fare
io non ci credevo
ma posso sognare
forse è solo da un momento
che credo al sentimento
e giuro che per noi
non finirà”…
(Love Boat, “Profumo di Mare”- Little Tony)
Chi è cresciuto a pane e “Love Boat”, celebre telefilm degli anni ’80, non può essere di certo uscito indenne dal bombardamento di scene gioiose, ambientate sulla Pacific Princess, elegante nave da crociera al comando della quale avevamo un di bianco vestito Capitano Stubing che, per qualche strana ragione viaggiava con la figlia Vicky (ah bella ma la scuola? Il College? Il lavoro?), aiutato da una tuttofare direttrice di crociera, Miss McCoy.
Poi il sorridente e baffutissimo barista, Isaac, che somministrava ai viaggiatori i più disparati cocktails, e il Dr. Bricker che curava le patologie più croceristicamente improbabili, sostituito poi da un affascinante Dr. Smith…. che, detto fra noi, era ben accetto anche se non curava nulla.
Ambienti eleganti, tanta musica, relax, mete paradisiache, cibi raffinati, abiti da sera, nessun iceberg pericoloso all’orizzonte anche se, la me bambina, non ha mai capito per quale motivo i passeggeri non facessero in tempo a salire che… la crociera terminava!!! Insomma, mi sembrava uno spreco perdere tanto tempo nel fare i bagagli, per stare a bordo l’equivalente di un soffio di gabbiano!!!
E, sempre la me bambina, ha covato comunque il desiderio di calarsi nei panni della piccola marinaretta, un giorno, solcando i mari con i capelli al vento, i cocktails di Isaac, e le serate di gala con il Capitano Stubing, dopo essere stata indirizzata alle varie attività ed escursioni da Miss McCoy… Invece, l’incontro diretto, è stato con la versione reale del Dr. Bricker (niente strani mali esotici, una patologia molto più…marittima), nel momento in cui ho realizzato questo mio sogno nell’agosto 2002. Nonostante questo incontro poco voluto, l’esperienza è stata talmente esaltante che l’abbiamo replicata l’anno successivo.
Proprio dalla voglia di ricordare questi due viaggi lontanissimi nel tempo, è nata l’idea di raccontarli con un’ironica intervista doppia, come quelle che tutti abbiamo visto in tv; certo, magari in genere un’intervista non la si fa a dei viaggi ma, in fondo, che male c’è, nel renderli vivi, dargli voce, potrebbero avere tante cose da dirci, no?
Bene, allora, signori e signore, che l’intervista doppia abbia inizio! (consigliamo per sicurezza di indossare il giubbotto salvagente).
Nome?
Crociera nel Mediterraneo Occidentale.
Nome?
Crociera in Grecia, Turchia e…basta… Ah no! Croazia!
Anno?
2002, settimana di Ferragosto.
Anno?
2003, alla fine di agosto.
Durata?
8 giorni
Durata?
Una settimana.. dai, 8 giorni, con i trasferimenti. INSOMMA 8 GIORNI TOTALI!
Tappe?
Genova-Napoli-Palermo-Palma de Mallorca-Barcelona-Marsiglia.
Tappe?
Fammi pensare un attimo, sai come sono le isole greche, tante… Beh Venezia, Dubrovnik, Bari, Corfù, Rodi, Kusadasi, Katakolon. Ne ho nominate solo due di isole, vero? Non ho giustificazioni per l’attimo richiesto, immagino. Me lo abboni?
Nave?
Bianca! Va beh dai… galleggiante.
Nave?
Figa! Okay, okay, rispondo come l’altro, tanto si trattava della stessa nave.
Mal di mare?
Tanto, intenso ovunque. Migliorato appena lasciate le agitate acque dei mari italiani. Gran brutta estate, quella del 2002, pioveva sempre.
Mal di mare?
Perchè? Eravamo sul mare? Ecco cos’era quell’acqua tutto attorno, non era una perdita, era mare! Gran estate quella del 2003! Caldo torrido, tempo splendido. Il mare una tavola piatta.
Escursioni?
Capri, Selinunte e Isola di Marinella, Sidi Bou Said e Cartagine, centro storico di Palma, giro di Barcelona, Isola d’If.
Escursioni?
Beh, Dubrovnik ovviamente, Palazzo Achilleion e centro storico di Corfù, centro storico di Rodi e rovine di Lindos, Efeso e passeggiata nel souk, rovine di Olimpia.
Cibo?
Tanto. Mattina, mezzogiorno, pomeriggio, sera, notte… con possibilità di infusione anche durante il sonno! Buffet di ogni tipo, servizio al tavolo di prima categoria, cene di gala e ogni sorta di proposta e scultura gastronomica.
Cibo?
Una montagna, tipo Meteore greche! Avete presente cibo ad ogni ora del giorno e della notte? Con buffet immensi o servizi al tavolo tipo Titanic, ma finito bene? E, oltre ad ogni sorta di prelibatezza, sculture di ghiaccio e di frutta.
Chili presi?
Un mare! Anzi, grazie al mal di mare dei primi giorni, l’impatto è stato limitato a 4 kg.
Chili presi?
Otto milioni. E si prega di non voler approfondire la domanda. Grazie.
Serate speciali?
Certo: serate di gala da sogno, serate a tema, tipo a Palma di Mallorca, la notte di Ferragosto, con paella e sangria sul ponte per tutti.
Serate speciali?
Ovvio! Che fai, pensi di andare in crociera senza goderti serate di gala e momenti speciali, come la presentazione durante la cena col capitano, quando tutte le luci vengono spente e i camerieri entrano contemporaneamente, con i dolci illuminati a festa da scintillanti fontane… Cioe’ non vere fontane con l’acqua. Mi pare ovvio, altrimenti che fanno? Allagano i dolci? No, sapete qui petardelli a cascata? Ecco, quelli!
Passiamo alle domande dirette: “il Capitano Stubing”?
Il Capitano, che ovviamente non era Stubing, ha accolto tutti con grande gentilezza, ha fatto foto con i passeggeri, ha svolto molto bene il proprio lavoro… a meno che non vogliamo incolpare lui per il mare forza 7, ma penso non sia il caso!
Passiamo alle domande dirette: “Il Capitano Stubing”?
Viaggiava senza la figlia Vicky! Quindi, secondo me, non era lui… Comunque, molto cortese, disponibile, capace; durante una visita al Ponte di Comando e alla Sala Macchine ha mostrato le fasi salienti del suo lavoro e di quello svolto dal suo team. Ha persino prestato il suo cappello per fare le foto!
Miss McCoy?
La direttrice di crociera è stata assolutamente capace, in gamba… ma secondo me è più tutta la gente che le ruota attorno a fare il lavoro grosso. Gran personale, tutti senza esclusioni. Il cliente viene davvero trattato come un re.
Miss McCoy?
Era un uomo. Oh insomma! Non Miss McCoy della tv! Il nostro direttore di crociera, è ovvio. Posso dire che un elogio va fatto a tutto il personale di bordo, tutti in gamba e favolosi. Incluso McCoy man.
Il barista Isaac?
Ricordo dei deliziosi cocktail arancioni, fruttati, distribuiti sul ponte alla partenza e, durante tutto l’arco della crociera… quando ovviamente il mare si è calmato ed è stato possibile berli senza rischi. Ma non ho mai saputo se il barista fosse baffuto e di bianco vestito.
Il barista Isaac?
Era una donna. Assolutamente senza baffi.
Il Dr Bricker?
Distribuiva pastine per il mal di mare ai passeggeri, come fossero gamberetti. Aiutato anche dalle capo cameriere, che fungevano da fatine trasportatrici per i disperati chiusi in cabina. Almeno possiamo dire che questo è un male croceristicamente possibile…
Il Dr Bricker?
Ci sarà stato? Beh, in questo caso, con ogni probabilità assomigliava al fascinoso Dr. Smith!
Delfini avvistati?
Delf… cosa? Per me avevano mal di mare anche loro..
Delfini avvistati?
Ebbene si, un gioioso gruppo ha accostato per un tratto la nave, mentre navigavamo verso la Turchia. Un’emozione unica.
Come ti descriveresti?
Viaggio allegro, giovane e frizzante, adatto a tutti, impossibile annoiarsi con me! Bella presentazione, cura nei dettagli, escursioni da sogno ma, ovviamente brevi, in stile crociera che, tradotto, significa: bisogna tornare! Sono stato un primo viaggio da sogno e, si, vi garantisco che qualcuno ha pianto tornando alla vita reale.
Come ti descriveresti?
Viaggio spensierato, piacevole, magari non perfetto come il mio secondo nell’intervista, ma decisamente un bel bocconcino. Visite splendide, quelle scelte molto complete, esperienza assolutamente positiva e divertente a bordo. Sono adatto a tutti anche io ma, per correttezza verso tutti i passeggeri, i genitori dovrebbero badare ai propri figli, per evitare che assaltino gli altri ospiti stile “Pirati dei Caraibi”.
Chi è il più Love Boat dei due?
Io! Che domande…
Chi è il più Love Boat dei due?
Una crociera nei Caraibi! Dai, faccio il serio… forse lui.
Chi è il più culturalmente incisivo dei due?
Ma che domanda è questa??? Dai, lo siamo entrambi, in modo diverso, ma tutti e due tocchiamo zone storicamente ed archeologicamente interessanti, città d’arte… dipende anche dalle escursioni scelte, no?
Chi è il più culturalmente incisivo dei due?
Vorrei dire io, con i tanti siti archeologici toccati… ma anche perchè lui si è preso il titolo di Love Boat! In realtà, penso entrambi. Dipende da cosa vogliono vedere i croceristi ma, ovviamente, noi le possibilità le diamo.
Ti definiresti di destra o di sinistra?
Beh, il Mediterrano occidentale è alla destra dell’Italia. O no? Ma tu, da dove guardi? La mappa la guardi frontalmente, o mettendoti alle spalle? Che poi come ci si mette alle spalle di una cartina geografica? Ehi, qualcuno mi risponde? Volete incastrarmi?
Ti definiresti di destra o di sinistra?
Io sono più furbo del mio dirimpettaio qua…. mi definisco Mediterraneo Orientale e basta.
Cosa diresti all’altro?
Ho saputo che hai fatto parecchio divertire i ragazzi con i giochi organizzati dall’animazione. Bravo! Ma il più figo resto io.
Cosa diresti all’altro?
Complimenti per il ballettino di gruppo o ballo ufficiale della crociera, eh! Io sono più composto…
Fai un saluto all’altro?
Ciao bello!
E tu, come saluteresti l’altro?
Attento al mare forza 7!!!
∞♦∞
Avevo pensato di terminare così questa intervista ma, onestamente, mi sarebbe davvero dispiaciuto rinunciare ad inserire qualche immagine. Purtroppo non ne ho di digitali, visto che in quei lontani anni ancora fotografavo con la nostra prima macchinetta a rullini: avete presente quando si partiva con una valigia apposta per i rullini? Ecco, quello!
Allora ho deciso di scattare sui miei scatti, visto che lo scanner ha tirato le cuoia: non potevo proprio lasciare incompleta questa intervista doppia. Perciò, vi prego, apprezzate lo sforzo!
Ah, ultima cosa: inutile negarlo, all’inizio avete cantato anche voi la sigla di “Love Boat”…
CROCIERA NEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE
CROCIERA IN CROAZIA, GRECIA, TURCHIA
Claudia B.
Che carino questo post, ironico e decisamente molto piacevole. Ti capisco per quanto riguarda il mal di mare, eccome se ti capisco! Pensa, io ne ho fatta una nell’Oceano Indiano, con una motonave molto più piccola però, saranno stati al max 250 passeggeri. Prima della partenza il personale distribuiva gratuitamente pastigliette dallo stano aspetto, suggerendo di farne uso immediato (del tipo, ci mettono un po’ a far effetto, quindi , prendetele subito!). Da brava testarda non ho seguito il consiglio, ovvio – sia mai che ascolto un consiglio – . Ironia della sorte ? Son stati male quasi tutti gli “impasticcati”, io no 😉
Altra cosa, perdonami se mi dilungo. Mi ha fatto molto piacere leggere della tua “rinascita”. Sai , anche il mio trascorso ha subito delle forti sterzate ma non mi sento di dire purtroppo. Anzi, mi hanno fatto giungere a oggi e essere quella che sono, obbligandomi a reinventarmi e a riabbracciare la vita che, troppo spesso non ci si pensa, ma è un dono straordinario e per niente scontato. Un abbraccio 😉
Stella quando passi di qui, tu sentiti libera di dilungarti quanto desideri! Dico sul serio: io stessa non ho il dono della sintesi, e trovo molto bello un confronto ed una condivisione che richieda anche pensieri lunghi! E’ la parte “umana” del blog, nel senso che se fossimo nella vita reale, affronteremmo gli argomenti approfondendoli senza troppi limiti, perciò trovo sia bello farlo anche virtualmente 🙂
In fondo siamo persone…dietro uno schermo, ma persone! Quindi tu scrivi quanto vuoi, perché io sarò sempre felicissima di leggere le tue parole e rispondere;-)
Stavo pensando a quanto hai detto, partendo da quello che è stato il mio post su FB. Non è facile arrivare al punto di prendere fisicamente se stessi ed imporsi un cambiamento. Qualsiasi sia la causa che spinge a farlo. Nell’istante in cui si vive il proprio “momento no” -indipendentemente dal tipo di momento- non ci si rende conto che, quella negatività, deve ad un certo punto sfociare in qualcosa di positivo. Non è scontato, ovviamente, perché dipende sempre dal fattore scatenante.
A quel punto, laddove fosse possibile, la cosa migliore sarebbe imporsi un cambiamento. Quella che io ho chiamato rinascita! Può essere una rinascita fisica, mentale, lavorativa o personale…può essere anche tutte le cose insieme, ma avrà un effetto duraturo se, almeno uno di questi casi, sarà a sua volta una scelta\passione duratura. Come ad esempio, per me, lo sono stati i viaggi.
Questo post è stato un pò l’ironico grazie che ho voluto dedicare a quel momento di svolta. Un articolo semplice, assurdo per certi versi!, ma con alla base il ricordo dell’attimo in cui ho raggiunto la vita che stavo aspettando. O forse era lei ad aspettare me!!!
Sono felice che tu sia passata e mi abbia lasciato questo bel pensiero Stella. Grazie 🙂
Un bacione,
Claudia B.
Adesso ce l’ho in testa e la canterò tutto il giorno!!! ??? scherzi a parte questa intervista mi ha fatto sbellicare!!! Perché anche io le ho fatte entrambe queste crociere e ho percorso le tue stesse tappe. Certo, la mia era meno Love Boat visto che ero con una mia amica e non con la mia dolce metà… partite in due, entrambe fidanzate ma con la voglia di ritagliarci una settimana di relax! Abbiamo finito col passare le nostre serate al casinò come due vecchie zitelle di Las Vegas… ma non sai che ridere!
Mi hai fatto tornare in mente tutto questo, grazie!
Un bacione
Giulia!!! Il “come due zitelle al casinò” mi ha piegata! È un’immagine alternativa…intensa direi! Ma è dieci minuti che rido 🙂
Però che bella l’idea di condividere un’esperienza così con un’amica, mollando a casa i maschietti. Per carità, poi viene a mancare il Love Boat Factor 😉 …ma trovo abbiate fatto una cosa carinissima.
Ma quindi stesse rotte, stesse tappe? Non posso crederci!
Detto fra noi: sarà stato bello?! Magari non sempre approfondito, ma alcune escursioni in particolare io le ricordo fatte davvero bene.
Allenati col canto che poi ci ritroviamo ad una serata di KaraBlogger, ahahahah!!!
Un bacione,
Claudia B.
E chi lo nega!? C'è stato un periodo in cui l'avevo come suoneria sul cellulare! 😀
Post sfiziosissimo mi hai riportata agli anni 80 quando oltre a Love Boat guardavo un'altra paccata di telefilm bellissimi! 😉
Non ho mai voluto (con grande dispiacere di Orso) fare una crociera a causa del mio clichè crociera=vacanza per vecchi però devo ricredermi, almeno da quello che viene fuori dalla tua spassosa intervista.
Tuttavia se il clichè vacanza-da-vecchi viene in qualche modo demolito…quell'altro clichè, quello della crociera=rischio obesità viene invece assolutamente confermato 😛
Approfitto per chiederti una cosa: ma davvero si avverte il mal di mare anche su questi palazzoni galleggianti?
Dai le foto non sono poi così malvagie! 😉
No dai, le foto sono orrende all’ennesima potenza, ma le rifarò presto con la modalità che ho usato per altri viaggi “vecchi”.
Il post è nato un pò così, quel giorno mi andava di scherzare, infatti non ho dato molti dati utili ma, se ti capita, l’isola d’If vale davvero una visita, già il solo arrivo dal mare è un sogno con quei colori.
E si, per rispondere alla tua domanda, si sente tanto e parte dalla testa. Mio marito, durante la prima crociera, lo abbiamo dovuto sedare con le loro pastine, perché stava malissimo.
E lì dove vai, vai male: il mare è tutto intorno a te!!!
Belle esperienze, belle le escursioni, ma poi tocca tornare per scoprire i luoghi singolarmente e più a fondo. Dopo una dieta di sei anni!
Claudia B.
Come ti capisco!!! Anna Maria
Chi ama viaggiare può comprendere… Altri, quando esterni certi pensieri, ti guardano con sospetto!
Claudia B.
Brava Claudia condivido in pieno. La crociera è un modo bellissimo di viaggiare. Purtroppo ne ho fatta solo una nel 2005 ma spero in futuro di farne altre. Sulla nave puoi trovare tutto ciò che desideri e vivere la vacanza secondo i tuoi gusti. Inoltre viaggi senza l'onere di spostarti. Fa tutto la nave e in una settimana vedi una miriade di luoghi. Anna Maria Barbieri
Sai che questo era il mio sogno di ragazzina? Desideravo fare una crociera da quando ero una bambinetta che guardava Love Boat! L’anno che abbiamo fatto la prima, nel Mediterraneo Occidentale, è stato anche l’anno che ha sancito l’inizio dei nostri viaggi: ero talmente emozionata che, certe volte, nonostante la stanchezza per il lavoro, avevo difficoltà ad addormentarmi!
E’ un’estate di cui ho memoria anche attraverso i profumi: dei fiori di Tunisi, del mare e del vento, dell’aria fresca, delle pietre nei siti archeologici. E ricordo quei giorni con grande affetto. Ad un certo punto, le sensazioni provate sono state talmente forti che mi sono detta: “Ma io voglio sempre tutto questo!”. E non sono più riuscita a smettere di viaggiare!
Claudia B.