Racconti e diari di viaggio. Informazioni e itinerari per viaggi fai-da-te in Italia e all'estero. Mototurismo e trekking.
 
Borghi della Tuscia Viterbese: quali vedere in un fine settimana

Borghi della Tuscia Viterbese: quali vedere in un fine settimana

COSA VEDERE IN TUSCIA VITERBESELa Tuscia, ossia la zona storica dell’Alto Lazio conosciuta in passato come Etruria, mi ha sempre incuriosita. Si tratta di un’area ampia e affascinante, che comprende anche località della Toscana e dell’Umbria. Tre regioni unite da tracce archeologiche inconfondibili! Per questo decido -finalmente!- di regalarmi un fine settimana esplorando i borghi della Tuscia Viterbese, la ricchissima Provincia di Viterbo con un piccolo sconfinamento anche in quella di Roma. I dintorni della Capitale, in effetti, sono un’altra chicca da non perdere nel Lazio.

Parto di buon’ora per raggiungere in tempo la prima tappa del weekend, punta di diamante della Tuscia Viterbese: Civita di Bagnoregio, protagonista di spot pubblicitari, pellicole e immortalata in alcune delle più iconiche immagini dell’Italia.

∞♦∞

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio nella Tuscia Viterbese.

Placidamente adagiata su uno sperone di roccia tufacea che va sgretolandosi inesorabilmente, anno dopo anno -da qui il soprannome “la città che muore- Civita di Bagnoregio è collegata al resto del mondo con un ponte, unico punto d’accesso al borgo medievale. La sensazione è di stare sospesi al centro della vallata di calanchi che toglie il fiato. In effetti, quando ci sono nebbia o nuvole basse, pare che Civita galleggi.

Dopo aver lasciato l’auto negli ampi parcheggi di Bagnoregio, raggiungo il punto panoramico su Civita e resto incantata. Non importa se il tempo è grigio, se manca la soffice scenografia nebbiosa. Nulla ha importanza nel momento in cui ammiro uno dei borghi più belli della Tuscia Viterbese dominare fiero la vallata. 

UNO DEI BORGHI PIU' BELLI DELLA TUSCIA VITERBESE, CIVITA BAGNOREGIO

Scendo lungo il sentiero fino al leggendario ponte d’accesso al borgo e inizio non solo una salita, ma una sorta di lento ingresso in quello che è un paradiso medievale di pietra.

Caratteristiche piazzette dove immaginare vite passate. Vicoli da cui sembrano provenire sussurri. Ampie panoramiche che narrano antiche tradizioni. Il tutto avvolto da un alone di innata eleganza che riecheggia le trame di coinvolgenti romanzi storici.

Quanto costa entrare a Civita di Bagnoregio?

L’ingresso a Civita costa 5€. Si può acquistare in anticipo su civitadibagnoregio.cloud, selezionando in anticipo giorno e orario di visita.

∞♦∞

Itinerario tra i borghi della Tuscia Viterbese: Vitorchiano.

Seconda tappa del mio weekend nella Tuscia Viterbese è Vitorchiano, un silenzioso borgo a strapiombo su una rupe di roccia magmatica chiamata peperino. Entro dalla monumentale Porta Romana, incassata nella notevole cinta muraria, dove trovo subito la Chiesa della SS. Trinità del XV secolo.

Percorro il viale principale fino a Piazza Roma, cuore della città, su cui si affacciano la Chiesa di Sant’Antonio Abate, Palazzo Fidelitas, il Palazzo Comunale con la Torre dell’Orologio, già visibile da Porta Romana, e l’adiacente Auditorium ospitato in un ex Monastero.

BORGHI DELLA TUSCIA VITERBESE: VITORCHIANO

Mi lascio ispirare dal labirinto di vicoli in una passeggiata sospesa, accompagnata da simpatico gattino che mi segue accertandosi che “questa strana umana, non si perda in qualche cortile” (cit. da felino).

∞♦∞

Cosa fare un pomeriggio a Viterbo.

Oggi Viterbo profuma delle essenze di “San Pellegrino in Fiore”, una manifestazione primaverile con esposizioni artistiche di fiori, piante e prodotti da giardino. Un parterre notevole che va a toccare ed adornare il centro storico e, soprattutto, il quartiere medievale di San Pellegrino. Anche qui faccio il mio pomposo ingresso in città da una Porta Romana (pare che oggi sia il mio destino!), monumentale varco nelle imponenti mura cittadine, dopo cui mi imbatto nella Chiesa di San Sisto, che sorge là dove si trovava l’antico villaggio di Vico Quinzano.

Proseguo la passeggiata verso Fontana Grande e la vasta Piazza del Plebiscito, su cui si affacciano il Palazzo dei Priori, col bel loggiato, la Torre dell’Orologio e la Chiesa di Sant’Angelo in Spatha. I miei occhi, però, si fermano nella zona medievale di Viterbo, con i viali di sanpietrini e i palazzi di pietra a vista, adornati da petali colorati e composizioni profumate. Come in Piazza del Gesù, dove sorgono l’omonima chiesa, la fontana e la Torre del Borgognone, il cui aspetto austero è alleggerito dall’allestimento di fiori e piante ornamentali.

COSA VEDERE A VITERBO IN TUSCIA VITERBESE

Piazza della Morte non ha un bel nome, lo so, ma appena ho la possibilità di ammirarla mi trovo davanti ad una quinta sensazionale. Qui ci sono una delle fontane più antiche della città, edifici come il Monastero di San Bernardino, piccole bancarelle con prodotti artigianali e una profusione di fiori.

Ora, so che nonostante l’esaltazione di tanta amenità, qualcuno sta intessendo una complessa trama sui misteriosi accadimenti hanno portato ad un nome come Piazza della Morte. In fondo la Tuscia Viterbese è una terra di misteri e a pochi km da qui c’è Bomarzo con il Parco dei Mostri e la strana piramide. In realtà il nome venne cambiato nel XVI secolo, quando la Chiesa di San Tommaso ospitò la Confraternita dell’Orazione e della Morte. Semplice e lineare.

Da Palazzo Farnese seguo le indicazioni per Piazza San Lorenzo, la zona più antica dell’insediamento etrusco, monumentale salotto cittadino che ospita la Cattedrale di San Lorenzo e il magnifico Palazzo dei Papi. Resto attonita davanti ad un tale splendore architettonico, oggi esaltato dalle composizioni floreali e dal tappeto di erba e fiori morbidamente adagiato sulla scalinata dell’edificio papale.

Il Duomo, la cui costruzione iniziò nel XII secolo, accorpa tratti romanici, rinascimentali e gotici con un equilibrio e un’eleganza sublimi.

Anche se sta iniziando a piovere, decido di andare verso il cuore di Viterbo, il Quartiere San Pellegrino. Che splendore medievale! Case torri che ricordano la struttura di San Gimignano, romantici passaggi coperti, i vicoletti, la piazza con la Chiesa di San Pellegrino del 1045, il bellissimo Palazzo Alessandrini del XIII secolo, sono come tanti capitoli di un romanzo storico. Peccato che la pioggia ora stia scendendo così copiosa che mi costringe a battere in ritirata.

SAN PELLEGRINO IN FIORE EVENTO DA NON PERDERE NELLA TUSCIA VITERBESE

Dove dormire vicino Viterbo, in Tuscia Viterbese.

Raggiungo l’agriturismo a Civita Castellana in cui ho prenotato per la notte. Ammetto che non mi trovo particolarmente bene (infatti non vi dico il nome, ma lascio solo il link a Booking con cui cercare una struttura adatta alle vostre esigenze). Riposo un po’ prima di uscire per cena: nulla come la pizza e il gelato fanno tornare il buonumore!

∞♦∞

Calcata Vecchia, il borgo degli artisti.

Per fortuna i meteorologi hanno indovinato: il sole, vero, brillante, luminosissimo, sta rischiarando questa domenica mattina. Oggi sembra davvero primavera! Il clima ideale per visitare il borgo medievale di Calcata Vecchia. Questo paese, sorge come una visione di pietra su uno scenografico sperone tufaceo, circondato dal verde brillante del Parco Regionale del Treja.

Calcata Vecchia è definito “borgo degli artisti”, scelto da letterati, pittori, scultori e artigiani in quanto luogo di grande ispirazione. Le loro botteghe sono perfettamente integrate nel reticolo di suggestivi vicoli, piazzette e cortili, tutti da esplorare senza fretta. Calcata va assaporata poco alla volta, con stupore e piacere. 

COSA VEDERE VICINO ALLA TUSCIA VITERBESE

∞♦∞

Quali palazzi vedere nella Tuscia Viterbese: Palazzo Farnese a Caprarola.

Palazzo Farnese non lo avrei voluto perdere per nessuna ragione al mondo. Domina letteralmente il borgo di Caprarola ed è nato come struttura difensiva per volere del Cardinale Alessandro Farnese il Vecchio, che nel 1530 affidò i lavori ad Antonio da Sangallo il Giovane.

QUALI PALAZZI VEDERE NELLA TUSCIA VITERBESE

In seguito venne chiesto al Vignola di completare i lavori. Egli modificò completamente l’impostazione di partenza, mantenendo la pianta pentagonale ma trasformando il palazzo in una residenza nobiliare rinascimentale. Al posto dei bastioni furono edificati ampi terrazzamenti panoramici. Venne aperto uno scenografico cortile centrale e tagliata la collina a gradinate, per esaltare la grandiosità dell’edificio.

Inoltre ideò una immenso viale di accesso con cui collegare il palazzo al paese di Caprarola. Io stessa l’ho percorso e mi sono resa conto di come il Vignola abbia ottenuto l’effetto d’impatto sperato!

PALAZZI RINASCIMENTALI IN TUSCIA VITERBESE

L’interno è un tripudio di affreschi e marmi, una sontuosità unica in ambienti degni di un Re! La Scala Regia che collega i due piani è un vero e proprio capolavoro, circondata da mirabili affreschi opera dello stesso Vignola. Ma ad impressionarmi sono soprattutto la Stanza dei fasti Farnesiani e la Stanza del Mappamondo quella di cui, da viaggiatrice, mi innamoro profondamente.

Il parco è aperto al pubblico solo nei giorni feriali, ne percorro quindi solo un brevissimo tratto fino all’uscita. In questo modo posso ammirare la grotta nella quale è stata girata la scena della serie televisiva “Le Avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini, in cui Pinocchio finisce nel ventre della balena. La caverna cupa, con giochi d’acqua e rocce dalle strane forme, venne usata proprio a questo scopo. Persino i sotterranei di Palazzo Farnese, servirono per la scena in cui Pinocchio finisce in carcere! 

∞♦∞

I giardini di Villa Lante a Bagnaia.

Non avrei potuto passare due giorni nella Tuscia Viterbese senza visitare Villa Lante a Bagnaia, uno dei massimi esempi architettonici del Cinquecento italiano.

QUALI GIARDINI VEDERE IN TUSCIA VITERBESE: VILLA LANTE

Il bellissimo percorso non comprende la residenza ma l’immenso parco boschivo, dove passeggiare avvolti dal verde di ogni tonalità, e il meraviglioso giardino all’italiana con fontane, giochi d’acqua, cascatelle, aiuole, statue.

La residenza è costituita da due edifici gemelli simmetrici, tra i quali il giardino si insinua con raffinatezza con le sue architetture naturalistiche e i giochi d’acqua.

Il modo migliore per trascorrere il pomeriggio e terminare il weekend in Tuscia Viterbese, nel cuore dell’Italia. Una terra ricca di preziosi luoghi da esplorare: borghi e città d’arte; ville e palazzi nobiliari; aree archeologiche che riecheggiano l’antico dominio Etrusco e arcani parchi. Incorniciati da vaste vallate, boschi misteriosi e laghi scintillanti.

Claudia B.

4 commenti

I commenti sono chiusi.