Dei cinque giorni trascorsi a Chiang Mai, decidiamo di dedicarne uno alla scoperta di Chiang Rai. La cittadina dista infatti poco più di 180 km da qui e, non concederle nemmeno una visita, trovo sia un gesto bruttissimo. Tradotto: voglio vedere il Withe Temple. Mentre pianificavo il viaggio fai da te in Thailandia, mi sono spesso chiesta cosa vedere a Chiang Rai ma, soprattutto, se fosse possibile organizzare l’escursione da Chiang Mai in giornata.
Una volta arrivata in Thailandia, ho capito che qui nulla è impossibile. Così come è fattibile viaggiare in lungo e in largo per il paese, senza prendere aerei, è facilissimo organizzare un’escursione giornaliera da Chiang Mai a Chiang Rai. La sola attività difficile da svolgere in così poco tempo, è la visita del Triangolo d’Oro. A meno che non si parta prestissimo. Personalmente, però, non ho visto agenzie che propongano tour giornalieri comprensivi di questa tappa.
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Organizzare un’escursione giornaliera a Chiang Mai in autonomia, è una buona soluzione?
Appena arriviamo a Chiang Mai, decido di organizzare in autonomia l’escursione. L’idea è di andare alla stazione dei bus Arcade, acquistare il biglietto e arrivare fino al terminal di Chiang Rai, andata e ritorno. Ciò di cui non mi sono resa conto, però, è che White Temple, Blue Temple e Black House, ossia i siti che voglio visitare, non si trovano nel centro cittadino, ma posizionati piuttosto distanti l’uno dall’altro!
In pratica, oltre al costo dei biglietti del bus, dobbiamo aggiungere quello per un taxi, che si metta a nostra completa disposizione per la durata delle visite. E, come ho già avuto modo di dire, da un punto di vista economico, questa non è sempre la soluzione migliore. Facendo due conti, infatti, capiamo che per rispettare il programma, dovremmo sborsare una discreta sommetta.
Così facciamo quello che ogni persona per bene, con un obiettivo in testa, farebbe. L’autostop? No, ci informiamo dapprima in hotel, poi in agenzie e guest house, per valutare dei tour organizzati in minivan, da Chiang Mai a Chiang Rai. Ci sono talmente tante proposte, che non rischiamo di restare a piedi!
Il nostro hotel, propone un tour che costerebbe 1000 bath a testa. Trasporto, visita a White Temple, Blue Temple e Black House, assicurazione, ingressi e pranzo. Il prezzo è ottimo ma, su suggerimento della mia collega blogger Roberta, facciamo anche altri preventivi.
Troviamo un’agenzia che vende lo stesso tour per 800 bath a testa ma, in più, c’è anche la visita alle “Donne Giraffa”. No. Mi dispiace. Mi rifiuto di vedere un elefante dipingere e, allo stesso modo, non mi va di fomentare quella che, da tradizione, si è trasformata in attrazione turistica.
Il terzo tentativo, è presso una guest house dove, per 800 bath a persona, ci propongono un tour con le caratteristiche del primo e, in più, una breve sosta alle Hot Springs. E ci piace molto! Prenotiamo, paghiamo subito e, sabato mattina, verranno a prenderci direttamente in hotel.
In realtà, non mi fido troppo dei servizi pagati in anticipo: deve essere la “sindrome dell’agente di viaggio in fuga”, che tocca il mio subconscio. Ma qui è la prassi e, come avrò modo di scoprire, ci si può davvero fidare delle agenzie di Chiang Mai!
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Cosa vedere a Chiang Rai in una giornata: tour in minivan da Chiang Mai.
Inizia alle 8e30 di un soleggiato sabato mattina, la nostra escursione in minivan da Chiang Mai a Chiang Rai. Siamo gli unici italiani, in un folto gruppo di cinesi rumorosissimi. Escludendo due ragazzi timidi e riservati, seduti vicino all’autista e la coppia di signori canadesi (di origine cinese), con cui entriamo subito in sintonia, tutti gli altri sono quanto di più strepitante si possa trovare in circolazione…
La nostra guida, ovviamente, parla cinese: in pratica i soli a non capire una mazza, siamo noi e l’autista thailandese. Grazie al cielo possiamo seguire le spiegazioni in inglese, altrimenti staremmo ancora comunicando a gesti.
Tra bastoni dei selfie da sistemare, vestiti vaporosi da non stropicciare, orecchini persi sotto ai sedili, colazioni consumate tra mille rumori, conversazioni telefoniche a mille decibel, il nostro viaggio da Chiang Mai a Chiang Rai, è di certo colorato e pittoresco (leggete: uno spiedo infilato nell’anca).
Ma…c’è un ma. La bellezza selvaggia dei paesaggi attraversati, che hanno la capacità di farmi perdere il contatto con la realtà. La Thailandia del nord, sembra un giardino indomito e primordiale. Una serie di curve strette in un verde brillante, racchiuso dalla nebbia che, nel tardo pomeriggio, lascia il posto al sole.
Una giungla selvaggia, alternata a risaie a perdita d’occhio. Poi paesi dai mille colori, magari un pò diroccati, ma così veri che ti prendono il cuore. Mezzi di trasporto improvvisati, mercati improvvisati….persino venditori improvvisati! Se c’è una cosa che amo dell’Asia, è la capacità di reinventarsi, la fantasia e l’intraprendenza della sua popolazione. Un aspetto che si riflette sulla quotidianità.
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Cosa vedere a Chiang Rai in una giornata: le Hot Springs.
Approfittiamo del primo “pipìstop” di metà viaggio, per visitare le Hot Springs. Queste fonti di acqua calda, si trovano sulla strada che porta da Chiang Mai a Chiang Rai.
Ci sono già molte persone con i piedi immersi nel tepore dell’acqua. Noi ci limitiamo ad osservare il pozzetto in cui le signore thailandesi cuociono le uova sode, senza perdere l’occasione per assaggiarle: una delizia!
Tutto attorno, c’è un vivace viavai di minvan, tanti negozi colorati e ristorantini: in Thailandia il cibo e la possibilità di contrattare, non devono mai mancare, sono parte stessa del divertimento!
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Cosa vedere a Chiang Rai in una giornata: White Temple.
Il Tempio Bianco, per gli amici più stretti Wat Rong Khun, è forse l’edificio più famoso di Chiang Rai, sicuramente il più visitato. E’ una vera opera d’arte che, se vogliamo essere onesti, di religioso ha persino poco. Ma per accedervi bisogna rispettare tutte le regole dei Templi buddisti, munendosi di un abbigliamento adeguato e togliendosi le scarpe prima di entrare (ne ho parlato nel vademecum di viaggio).
Il White Temple è una rappresentazione dell’artista Chalermchai Kositpipat, che ha saputo cogliere e far convivere argomenti in netto contrasto fra loro. E’ un’opera in divenire, che a mio avviso va interpretata in maniera personale. O, comunque, che va accettata per ciò che è.
Sotto il sole della Thailandia, il Tempio Bianco risplende come un gioiello. E’ composto da gesso e specchietti, che catturano il movimento della luce, lo spostamento delle nuvole, ed il mutare del tempo atmosferico.
Questi caratteri, fanno si che non sia mai uguale a se stesso…pur mantenendo le proprie caratteristiche. Ecco allora il senso del divenire, del cambiamento, un pò come succede agli esseri umani, che nascono con delle peculiarità, ma le mutano nel tempo, conservando in ogni caso dei tratti precisi.
Dal 1997, questo Tempio rappresenta una novità nell’architettura tipica thailandese. Non è nulla di classico, di già visto, né di immaginabile.
Vi sono le mani che si innalzano verso il cielo, in cerca di una salvezza o di una via di fuga. Nel tentativo di emergere dall’anonimato. O, forse, di farsi semplicemente riconoscere in un mondo ormai globalizzato, dove il singolo si integra nel tutto e, solo pochi sanno spiccare. Ma questa è la mia personale interpretazione.
Vi sono i dettagli incredibili dell’architettura, che sembra fiammeggiare di luce, con orgoglio e senza paura dei pregiudizi. Perché è bene imparare che c’è posto per ognuno nell’universo, anche per chi va contro le regole imposte dalla società.
Vi sono gli interni, che non si possono fotografare, dove i muri accolgono una cacofonia di personaggi, che nulla hanno a che fare con la religione: Doraemon, Neo di Matrix, Micheal Jackson, Elvis Presley, Hello Kitty, per citarne alcuni, sono lì di fronte al Buddha, come se fosse naturale, per loro, trovarsi nella stessa stanza. In fondo, non siamo forse tutti sulla medesima barca, diretti verso l’ignoto? Non lottiamo tutti, ogni giorno, per ritagliarci un angolo di bene e di pace? Hello Kitty e Doraemon, non meritano a loro volta qualche gioia?
Ingresso a pagamento.
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Cosa vedere a Chiang Rai in una giornata: il Blue Temple.
Il nostro itinerario a Chiang Rai, ha il colore come filo conduttore. Infatti prosegue verso il Blue Temple. Il Rong Suea Ten, è un edificio moderno, ma non per questo meno affascinante. E’ però necessario eliminare mentalmente, l’orda barbarica di persone che lo affolla, per goderne appieno. Se ci si riesce, il Blue Temple non lascia indifferenti.
All’esterno ci accolgono dei grandi draghi blu, creature sinuose ma anche incredibilmente concrete, che pare siano partorite dalla stessa architettura. Due sentinelle silenziose e terrificanti, figure fantastiche, degne di un romanzo d’avventura.
Le decorazioni dorate spiccano sul blu, lasciando a bocca aperta…ma lo stupore maggiore, lo si prova una volta all’interno. Vorrei far scomparire le persone che affollano la grande sala, per restare da sola, protetta dalla profusione di decorazioni, dalle colonne e dall’imponente Buddha bianco perla, che riflette il blu a propria volta.
Mi sento avvolta da un’atmosfera ovattata, dalle mille tonalità di blu. Cerco di fermare questo momento, di immobilizzarlo nella mia mente, anche se il caos dei visitatori tutto attorno, mi mette in difficoltà. Mi chiedo se abbiano dimenticato che, al di là della particolarità dell’edificio, il Blue Temple è pur sempre un luogo di culto.
Ingresso libero.
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Cosa vedere a Chiang Rai in una giornata: Black House Museum.
Visitando Chiang Rai in una giornata, sarebbe impossibile perdere la Baan Dum, ossia la Black House. Dopo essere passati attraverso il bianco ed il blu, terminiamo la visita dei monumenti di Chiang Rai, soffermandoci sul nero. Potremmo dire che siamo partiti dal bianco, simbolo del bene, e siamo arrivati fino alla sua diretta contrapposizione.
Al di là delle simbologie, la Black House è una tipologia di museo che io adoro, perché è itinerante e permette di toccare con mano l’architettura.
Opera particolarissima del thailandese Thawan Duchanee, la Black House è composta da svariati edifici. Thawan è stato spesso criticato, nel corso degli anni, per le sue creazioni non sempre in linea con la religione, allusive ed inquietanti.
Di certo la stessa Baan Dum singolare lo è, basta guardarsi attorno! Si tratta di edifici ispirati alla classica architettura del nord della Thailandia. Il legno però è dipinto di nero, ed incute un certo timore. Sicuramente l’impatto visivo è notevole.
Pare quasi che, le stesse ricostruzioni degli interni, in cui l’artista ha utilizzato pelli, ossa, teschi, animali impagliati, palchi di cervo, in qualche mondo riconducano ad un regno infernale.
L’edificio principale è immenso, si può percorrere in lungo e in largo, immersi in questa atmosfera fantastica, persino un pò macabra. Le restanti costruzioni, però, possono essere ammirate solo esternamente: in questo modo si ha una panoramica sugli ambienti, che alludono alla sessualità e alle tenebre.
Un’opera di certo fuori dal comune, la Black House, che vale la pena di essere ammirata durante un soggiorno a Chiang Rai
Ingresso a pagamento.
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Cosa vedere a Chiang Rai in una giornata: conclusioni.
Con una corsa mozzafiato attraverso il giardino selvaggio, che è il nord della Thailandia, termina la nostra giornata alla scoperta di Chiang Rai. Lascio che lo sguardo accarezzi i paesaggi. Cerco di imprimermi nella mente ogni particolare, perché non so quando potrò rivedere questa lussureggiante bellezza.
Ad un certo punto, però, mi addormento. La stanchezza di nove giorni di viaggio inizia a farsi sentire. La giornata è stata calda, piena, lunghissima. Il sonno ha la meglio su di me. Eppure, è come se non mi allontanassi da ciò che sto vivendo, dal momento in cui sono atterrata a Bangkok. Sarà che la Thailandia mi accudisce con fiabesca tenerezza in ogni momento, ma ad occhi aperti così come ad occhi chiusi, lei per me resta il sogno più dolce.
Claudia B.
Ciao! Articolo interessante e molto utile 🙂
Sarò con la mia compagna a Chiang Mai dal 25/12/2019 al 29/12/2019. Vorremmo prendere un tour per Chiang Rai, lo stesso identico tuo (vogliamo vedere le stesse esatte cose!). Ce lo consiglieresti? Ma sopratutto, arrivando il 25 a Chiang Mai, riusciamo a prenotarlo per il 26 o 27 dicembre senza rischi, data l’altissima stagione? Non vorremmo rimanere senza tour!!
Ciao e ancora grazie.
Ciao Simone, lieta di esservi stata utile con il mio articolo!
Ti dirò: si, il tour mi sento di consigliarlo. Perché la suddivisione dei tempi di visita, a mio avviso, è stata davvero ottimale. E questo è ciò che davvero conta. Magari avrei preferito fermarmi più a lungo alle Black Houses eppure, devo dire, alla fine abbiamo fatto una passeggiata completa anche lì.
Altra cosa che avrei voluto cambiare, è il pranzo. Se avessimo potuto gestirlo liberamente, sarebbe stato meglio. Perché in Thailandia si può mangiare molto bene senza spendere tanto, oltretutto trovando cibo con facilità. Invece il pranzo incluso devo dire che è stato il peggior pasto consumato durante il viaggio. Credo però sia il modo più semplice per loro, di riuscire a calibrare bene le tempistiche.
Detto ciò, penso che non sia impossibile trovare posti disponibili. Tenete conto che, a Chiang Mai, c’è un numero notevole di agenzie che vendono pacchetti come il nostro, o simili.
Quindi se per assurdo non trovate posto nella prima, avrete modo di trovarlo in quella successiva. Secondo me non dovrebbero esserci problemi, pur non avendo la certezza matematica, anche perché noi siamo stati ad Agosto.
Prenotate subito il primo giorno in modo tale che, se non doveste trovare posto per quello successivo, lo troverete per il 27 o per il 28 al massimo! Contrattate anche sul prezzo, vedrete che riuscirete a spuntare qualcosina.
Poi se vi va fatemi anche sapere com’è andata!
Claudia B.
Ciao Claudia, la domanda “cosa vedere a Chiang Rai” ce la stiamo ponendo anche noi da alcuni giorni, nei quali abbiamo iniziato ad abbozzare il nostro itinerario nel nord della Thailandia.
Il vostro tour mi sembra completo e ben fatto, l’unica nostra perplessità è se dedicare due giorni, piuttosto di uno solo, alla città.
Bellissime foto come sempre! Un saluto!
Ragazzi che bello, state organizzando il viaggio in Thailandia… Sto sospirando di amore puro.
Allora, forse posso aiutarvi. Partite sempre dal presupposto che vi consiglio in base alla nostra esperienza, quindi magari non comunico una verità assoluta, solo idee date dal vissuto.
La nostra idea su Chiang Rai era di fare le tappe di cui avete letto, pertanto diciamo che l’uscita ci è assolutamente bastata. Però questo significa che, ad esempio, non abbiamo visto la cittadina.
Avevamo in tutto cinque giorni per il Nord e, detta onestamente, non volevamo sottrarre troppo tempo a Chiang Mai e ai dintorni. Quindi ci siamo limitati ad un’uscita singola su Chiang Rai. Se voi volete dedicarle più tempo, potreste pensare di abbinare un’escursione ad uno dei campi per elefanti, così se non vi convince il centro città, avrete comunque un’alternativa!
Per qualsiasi cosa sono qua!
A presto,
Claudia B.
Ciao Claudia, perdona il disturbo, io sto girando la Thailandia con la mia ragazza seguendo il tuo blog, e volevamo chiederti, se ricordi o hai qualche indicazione sul nome della agenzia che ti offri, il tour a Chiang Rai, anche se non dovessi ricordare grazie mille, è continua così.
Ciao Boris e grazie per il feed! Non puoi immaginare quanto sia felice del fatto che tu e la tua ragazza, stiate viaggiando in Thailandia, seguendo i miei consigli e il blog!
Scusa il ritardo nella risposta, l’avevo postata ieri, ma un errore di sistema deve averla cancellata. Spero comunque di potervi essere utile.
Non avendo più la ricevuta del tour, ho ricostruito su Maps il percorso seguito a Chiang Mai e dovrei aver ritrovato il posto in cui prenotammo.
Si chiama Rose Guest House e si trova in 87 Ratchamanka Rd. Si tratta di una struttura posta all’angolo di due strade, che fa anche servizio di ristorazione e vendita escursioni, con un piccolo banco sia per gli ospiti che per i visitatori esterni.
Se chiedono il pagamento anticipato non preoccuparti, anche noi abbiamo saldato ben tre giorni prima. Ma sono seri e corretti.
Se siete in giro per Chiang Mai, vi consiglio comunque di dare uno sguardo alle offerte delle altre agenzie: non si sa mai, magari trovate prezzi migliori.
Fatemi sapere come va l’escursione o se avete altri dubbi!
Buon viaggio,
Claudia B.
ciao claudia ti disturbo nuonamente perche con il mio compagno di viaggio
stavamo cercando di fare almeno in parte un itinerario di viaggio,per non rimanere inebetiti una volta a chiangmai.niu arriveremoil giovedi mattina dopo il night bus come da tuo consiglio, e torneremo a bkk il lunedi ma mi sarei lasciato la domenica per andare al parco di sukhotai che sembra meriti almeno se non piu di ayutthaya.
da te volevo un piccolo consiglio considerando che abbiamo 3 giorni e non siamo piu adolescenti io 50 lui 58 e single……..quindi avremo anche bisogno di tenerci qualche energia.battute a parte pensa che il doi suthep con parco pui annesso, qualche tempio e chiang rai come hai fatto tu si possa fare? GRAZIE DELL ATTENZIONE E BUONA GIORNATA
Ciao Fabio, nessun disturbo. Ti lascio volentieri il mio consiglio. Visto che avete solo tre giorni, di cui il primo proveniente da una nottata in bus, io vi consiglio di escludere l’escursione a Chiang Rai. Per quanto comodi siano i bus, noi appena arrivati a Chiang Mai abbiamo avuto il bisogno di dormire almeno quattro ore, per cui le visite sono iniziate solo in tarda mattinata.
Se per voi valesse lo stesso discorso, significherebbe avere due giorni e mezzo: godetevi Chiang Mai e lasciate stare Chiang Rai. Ci sono tante cose da vedere e fare sia nel centro storico, che appena al di fuori. Se poi sul posto vi rendete conto che l’offerta di Chiang Mai non vi interessa più di tanto, potete sempre decidere di acquistare al volo un’escursione a Chiang Rai, andata e ritorno. Ma secondo me non vi pentirete di essere rimasti ad esplorare la bellissima Chiang Mai!
Buona serata,
Claudia B.
Ciao Claudia! Sto leggendo da oggi a pranzo il tuo blog e mi sto facendo una vaga idea di come organizzare il nostro viaggio che si farà ad Agosto… Stiamo valutando la scelta di andare a Chiang Mai e poi Chiang Rai e ci chiedevamo se davvero si riusciva a fare la visita a Chiang Rai in giornata partendo da Mai.. E’ davvero fattibile? Non è stancante da morire perchè devi correre tutta al giornata? Grazie mille!
Flavia
Ciao Flavia! Che piacere sapere che stai organizzando un viaggio in Thailandia… oltretutto leggendo il mio blog ?! Spero davvero possa esserti utile (soprattutto per non rifare i miei stessi errori).
Veniamo a noi. Si, ti confermo che non solo è perfettamente fattibile, ma anche che non è assolutamente stancante, proprio perché alla fine viene tutto organizzato e gestito dall’agenzia!
Io avrei voluto fare da sola ma, onestamente, vista la posizione decentrata dei monumenti a Chiang Rai, unita alla necessità di dover contrattare per tutti gli spostamenti, ne sarei uscita stremata. Oltretutto senza motivo, visto che i costi delle escursioni sono veramente irrisori.
Per tranquillizzarti, ti dico che i tempi delle visite sono calcolati alla perfezione, per poter vedere tutto senza problemi. E che la sera, eravamo talmente rilassati, che abbiamo passato ore passeggiando per l’immenso Saturday Night Market!
Per qualsiasi cosa Flavia, sono qui. Chiedi senza problemi.
Un abbraccio,
Claudia B.
Bellissimo racconto di ciò che vorrei vedere anch’io.
Ho inserito la tappa a Chaing Mai nel mio prossimo viaggio quasi soltanto per vedere il White Temple. Ti ricordi per caso con che agenzia l’hai fatto? Io vorrei prenotare il tour dall’Italia perché ho pochi giorni a disposizione e purtroppo non ho tempo per cercarlo sul posto.
Ciao Maria! Posso darti un consiglio? Non prenotare dall’Italia, perché rischi di pagare un salasso, un’escursione che comprata a Chiang Mai, costerebbe poche decine di euro.
Camminando per Chiang Mai, il primo giorno che sarai lì, ti renderai conto che è pieno di agenzie e guest house dove vendono questi pacchetti. Ti posso garantire che non dovrai nemmeno perdere tempo, perché sono ad ogni angolo: dai uno sguardo al prezzo esposto, magari chiedi alle addette informazioni sull’itinerario preciso, poi prenoti lì. Vedrai che i prezzi sono quasi tutti uguali, cambia solo se decidi di acquistare un’escursione più lunga, anche al villaggio delle ‘donne giraffa’, quello che noi abbiamo evitato assolutamente.
Ma con quote dagli 800 ai 1000 bath a testa, prenoti l’uscita. Se tu l’acquisti dall’Italia, i prezzi salgono notevolmente e non ne vale la pena.
Non ricordo il nome dell’agenzia a cui ci siamo rivolti, anche perché abbiamo comperato il tour in una Guest House, che aveva anche servizio di ristorazione ed escursioni. Semplicemente camminando per il centro, abbiamo letto alcuni prezzi ed itinerari, poi acquistato quello più conveniente ed adatto a noi!
A presto,
Claudia B.
Pian pianino mi sto rimettendo in pari con i post (abbi fede), e credo che tra quelli letti fin’ora, questa sia la parte di Thailandia che mi ha affascinato di più. Il White Temple è qualcosa che va oltre ogni immaginazione!!! E parlo dell’esterno, per l’interno mi hai fatto ridere con la lista dei “personaggi”. Ma credo che al giorno d’oggi alcuni siano venerati tanto quanto dei veri e propri dei, quindi perchè no???
Un applauso a voi per non aver defenestrato i cinesi!
Ma ci sono andata moooolto vicina! Molto!
In effetti devo dire che hai ragione. Tanti personaggi noti o anche frutto della fantasia, vengono sul serio idolatrati…voglio dire: prendi noi con Sam/Jamie!
Di certo è un Tempio fuori dal comune, ma proprio per questo imperdibile. Si discosta dalla totalità dei Templi thailandesi, lasciando a bocca aperta! Peccato per la grande folla, ma sono felice di essere riuscita ad organizzare l’escursione!
PS: non preoccuparti, sono indietrissimo anche io ?.
A presto,
Claudia B.
Che merviglia Claudia! Mi pento di non avere avuto qualche giorno in più a disposizione per visitare Chiang Rai. I templi sono l’uno più bello dell’altro <3
Ciao Roberta, grazie! In effetti mentre pianificavo il viaggio, Chiang Rai è stata una costante a cui non riuscivo a rinunciare. E ne sono felice, perché valeva la pena visitarla. Anzi, grazie a te per i preziosi consigli sull’acquisto dell’escursione ?!
Un bacione,
Claudia B.
Ci metto sempre un po’ a leggere i tuoi articoli perché aspetto il momento perfetto per non essere disturbata e per sognare tra i tuoi racconti.
Il white temple ti lascia senza parole, ha qualcosa di fiabesco e questo senso di “cambiamento” si percepisce al contrario del blue temple che esternamente mi ha colpito di meno ma le decorazioni all’interno sono davvero particolari.
Questa è la conferma che la Thailandia ha tantissime sfaccettature <3
Un bacione Cla
Ma sul serio cerchi il momento perfetto per non essere disturbata? Che bello Cri! E’ una cosa che mi fa piacere! Pensavo dicessi che eri alla ricerca del momento infinito, perché scrivo post lunghissimi, ahahahahah!
Struttura del post a parte, hai colto i due punti fondamentali su White Temple e Blue Temple: estremamente ricercato all’esterno il primo, sorprendente all’interno il secondo. Praticamente due edifici che si incastrano alla perfezione, in questo senso.
La Thailandia è una continua sorpresa, si mostra in mille modi e, per viverla davvero, per apprezzarla totalmente, il segreto è accettarla per ciò che è, lasciandosi stupire ogni volta 🙂
Un bacione,
Claudia B.
Che posti stranissimi!!!
Comunque bravissima per non essere andata a vedere né animali né persone usate per mero intrattenimento turistico. Viaggiare vuol dire proprio questo, rispettare i posti, la gente, la natura, senza scadere ad andare a vedere tigri drogate e donne seviziate!
Ancora brava, ma su di te non avevo dubbi! :-* :-*
Piuttosto me ne sarei rimasta chiusa in hotel! Già mi sento male a sapere che ci sono questi spettacoli, in giro… l’idea stessa di assistervi mi fa infuriare. E la colpa principale, come ho sempre detto, è di noi turisti: siamo i soli a poter fermare questo scempio, semplicemente smettendo di partecipare. In un paese come la Thailandia, non mancano di certo le alternative per vedere qualcosa di sempre splendido e unico!
Un bacione,
Claudia B.
Deve essere stata una giornata molto impegnativa, ma credo che ne sia valsa la pena. Il White Temple è indescrivibile per quanto è bello…anzi, dire bello è riduttivo. Non conoscevo il Blue Temple e la Black House. Hai fatto benissimo a non andare a vedere le Donne Giraffa, non lo avrei fatto anch’io. Complimenti Claudia per le bellissime foto 🙂
Grazie Andrea! Il merito, prima di tutto, è della Thailandia, incredibilmente fotogenica. Mi sono divertita a scattarle un milione di foto!
Credimi, è valsa la pena fare i salti mortali per fare questa escursione, è stata una giornata piena di emozioni. Unica nota negativa, il flusso terrificante di turisti. Ma, d’altronde, non potevo sperare di essere sola 🙂
Grazie per essere passato, baci,
Claudia B.
Che bello questo viaggio attraverso i templi, Claudia.
Mi piace la tua interpretazione, anche perché sono convinta che tutti i monumenti abbiano un significato che va molto al di là di quello che viene comunemente attribuito loro. I misteri archeologici mi intrigano tantissimo e vorrei proprio sapere quali segreti si celano dietro le piramidi, i templi e i luoghi di culto orientali. Confesso che mi colpisce in particolare la Black House, forse perché sembra carica di mistero (appunto!).
Ti abbraccio!
I misteri archeologici (ed artistici) secondo me sono i più belli, perché hanno un fondo di concretezza. Nel senso che anche il solo trovarsi davanti alla stabilità di un monumento, di un ritrovamento o di un dipinto, ti tiene ancorato alla “qui e ora”…ma ti lascia contemporaneamente aperte un sacco di possibilità. Ipotesi e studi.
Questa sorta di percorso simbolico, ad esempio, che va dal bianco simbolo della purezza, del White Temple, al nero che rappresenta l’oscurità, alla Black House, non so da quale vera motivazione possa essere nata. Ed è veramente singolare.
Era un viaggio assolutamente da fare, questo a Chiang Rai. Peccato per il poco tempo ma, come dico sempre, niente era peggio!
Bacioni Ilenia, grazie per essere passata!
Claudia B.
Ma che davvero si paga anche la Black House adesso???? Io non ho pagato una cippa. Pensa quante cose son cambiate in un anno. E il Blue Temple? Questo mi manca proprio! Anche gli elefanti… non sapevo che ci fossero pure quelli che dipingono! No vabbe. Le foto? Bellissime Claudia!
Ma come non hai pagato, davvero? Il nostro accompagnatore ci ha proprio messo in mano i biglietti! A meno che non fossero solo per attestare l’ingresso….sai che ora mi fai venire il dubbio?
E si, ti giuro che ho trovato più di una locandina, in cui si pubblicizzavano gli spettacoli con gli elefanti che dipingono. Guarda, con questo ho detto tutto ?.
Un bacione!
Claudia B.
Si che non ho pagato una cippa. Oddio ma gli elefanti che dipingono no!!! Mamma mia. E vabbè, te credo che ti sei spaventata.
Anche secondo me la cifra era super competitiva, se consideri la distanza da Chiang Mai a Chiang Rai, ed i servizi inclusi.
Tiziana, sono onesta: sento di aver perso un’occasione con i santuari degli elefanti, ma sul posto ho visto talmente tante offerta in tal senso, da aver temuto di non potermi fidare. Per fortuna poi mi hanno assicurato che, quelle splendide creature, vengono trattate davvero bene. Ma nel dubbio, non ho voluto rischiare…
Ti mando un bacio,
Claudia B.
Ci sono una miriade di luoghi da immortalare!
Il White Temple è un capolavoro, stupendo davvero!!
Un’opera d’arte sicuramente singolare, piena di dettagli come piace a me! Devo dire che Chiang Rai, con i suoi monumenti e questo itinerario che ha il colore come filo conduttore, per me è stata una sorpresa bellissima ?!
Un abbraccio,
Claudia B.
Vero! Che colpo d’occhio passare dal bianco luce al quel nero così affascinante! Decisamente la mia attrazione preferita, so dark! Il non fidarsi purtroppo è un retaggio che ci portiamo dietro in quanto italiani e in quanto ormai abituati alle fregature a partire dalla pubblica amministrazione, alla sanità, alla politica fino al mercataro sotto casa (scusa la mini polemica populista filosalviniana-ma-non-sono-salviniana) 😛
Quante emozioni insomma la Thailandia! Ma tu che le hai viste da vicinovicino di cosa sono fatte le mani, le decorazioni e i particolari del tempio bianco? E’ davvero davvero solo gesso? Nel senso, come fa a non sciogliersi con pioggia e umidità? Secondo me è impastato con resine, colle acriliche o cementite (questo invece è il filomuratore che c’è in me) 😛
Anche io comunque avrei declinato sulle donne giraffa!
Buona serata Claudia! 😉
Il filomuratore che è in te lo adoro!!! E sono felice di sapere che, pur essendo la polemica populista-filosalviniana, tu non sei salviniana. Per un attimo ho avuto paura. Ma sappi che condivido la base del pensiero. Il non fidarsi per noi è naturale, fa parte della nostra quotidianità! Quando mai ci si può fidare a prescindere, di qualcuno? Soprattutto di qualcuno sconosciuto, a cui si mettono in mano dei soldi? Ma l’Asia insegna anche questo, è magica nel suo permettere alle persone di imparare continue lezioni di vita. Capisci perché la amo così tanto?
Allora Dani, sicuramente non è soltanto gesso, secondo me deve esserci della calce, un pò come nei borghi della Valle d’Itria. Ammetto di non aver avuto il coraggio di toccare nulla, perché le guardie che controllavano il flusso dei turisti, erano piuttosto scazzose…ahahahahah! Meglio non rischiare.
Sai che immaginavo ti sarebbe piaciuta la Black House? Per me è stata una visita validissima, al di là delle critiche mosse a quest’opera 🙂
Buona serata anche a te!
Claudia B.
Ma quante cose ci sono da vedere in Tailandia? Ti sei organizzata benissimo nonostante non aveste a disposizione un mezzo vostro. E comunque anche io mi preoccupo sempre un po’ quando viene richiesto il pagamento anticipato! Ho paura di ritrovarmi all’alba in strada senza un numero da chiamare e del minivan nemmeno l’ombra. Anche se a dire la verità non mi è ancora successo ?
Bellissimi questi templi: quello bianco e quello blu li avevo già visti ma quello nero no. È la prima volta che ne sento parlare e in effetti sembra un po’ macabro ma comunque spettacolare ?
E dire che, mentre organizzavo il viaggio, ero convinta che non sarei riuscita a combinare nulla, una volta sul posto… Invece in Thailandia, c’è sempre una soluzione per muoversi, con o senza un mezzo proprio! Per quanto non ti nego Silvia, di essermi amaramente pentita di non aver richiesto la patente internazionale. Soprattutto per spostarmi a nord e a Koh Samet.
Ad ogni modo, una soluzione siamo riusciti sempre a trovarla, questo è ciò che conta!
Mi fa piacere averti presentato un monumento di Chiang Rai, di cui non sapevi nulla. La Black House è di certo particolare, ma a me è francamente piaciuta, l’ho trovata molto interessante. Se escludiamo pelli, animali impagliati e palchi…ecco, magari io lascerei da parte tutto ciò che lede gli animali. Ma, pensandola così, dovrei anche abolire qualsiasi museo di storia naturale.
Un bacione,
Claudia B.
Ok ormai è chiaro che devo andare in Thailandia! ❤ Mi piace tantissimo questo pacchetto di attività che avete scelto, i templi sono uno più bello dell’altro e sono convintissima, come dici tu, che se si riesce a non far caso alla folla di persone, si viva un’esperienza magica!
Grazie davvero Claudia per questi racconti, a tratti mi sembra quasi di iniziare a conoscere questo splendido Paese.
È proprio quello che volevo, farvi conoscere la mia amata Thailandia, sperando che colpisse l’attenzione grazie alle sue persone, alle attrattive, ai luoghi più famosi ma, soprattutto, a quelli nascosti.
In particolare mi auguro vi siano arrivate le mie emozioni, sperando non siano troppo edulcorate da questo amore immenso per la terra del sorriso!
Se sono riuscita ad incuriosirvi, vuol dire che parte del mio intento è andato a buon fine….ed io sono felicissima!
Silvia, grazie per le tue parole ma, soprattutto per aver rivissuto con me questo viaggio in Thailandia!
Bacioni,
Claudia B.
Non sono stata a Chiang Rai per questioni di tempo, ma tornerò sicuramente e la inserirò nel mio viaggio (il Blue Temple è meravigliosooooooo). Mi piace leggerti, come scrivi della Thailandia, perchè la tratti con cura, come me…che ancora non ho finito di scrivere di lei ad un anno e più dal mio ritorno.
Un abbraccio
Sono certa che, quanto sto per dirti, non ti stupirà, ma scrivere della Thailandia, in questo momento è quasi curativo. Mi sta aiutando moltissimo a superare il distacco. Anche se non ti nego che, al termine dei post, sarà nuovamente difficile accettare che io sono qui e lei è lontana 12 ore di volo…
Grazie mille per il complimento. Mi fa piacere sapere che dai post, traspare tutto l’amore che provo per la Thailandia.
Un abbraccio, Un abbraccio
Claudia B.