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Itinerario tra i borghi ed i paesaggi dei Monti Sibillini

Itinerario tra i borghi ed i paesaggi dei Monti Sibillini

I Monti Sibillini sono una catena montuosa che svetta imponente e misteriosa nel centro Italia, toccando due fra le regioni che più amiamo: Marche e Umbria. Sono il regno incontrastato della Sibilla, una fata pagana, e un luogo magico che ha dato vita a numerose leggende.
Una di queste narra del Monte Sibilla, dove sarebbe nascosto l’accesso al regno sotterraneo della fata, frequentato da creature magiche, ma anche antro infernale in cui la Sibilla si rifugiò durante la cristianizzazione dell’Impero Romano.
In tanti hanno cercato e raggiunto questa grotta e ne sono nati anche dei libri, che hanno alimentato la leggenda. Peccato che la caverna sia andata distrutta in seguito al tentativo di ampliarne l’ingresso.
Ma c’e’ anche la storia sulla nascita del sentiero delle fate. Queste magiche creature, chiesero alla Sibilla il permesso di recarsi ad un ballo notturno; lei disse che potevano andare, a patto che rientrassero prima del sorgere del sole (l’indicazione ricorda uno strano miscuglio fra Cenerentola e Dracula).
Le fate, però, completamente prese dalle danze, si accorsero tardi che il sole stava per sorgere, e iniziarono a correre verso la grotta della Sibilla, lasciando le impronte dei propri piedi di capra, lungo il Monte Vettore (…ma anche Cenerentola ha lasciato le incisioni dei propri piedini sulla scalinata del castello?…).
C’e’ poi la leggenda che ruota attorno al Lago di Pilato, bellezza naturalistica, che spero di poter vedere personalmente, un giorno.
Meta di numerose escursioni, basta guardare qualche immagine per comprendere il perché di tanta fama, per un lungo periodo questo luogo venne frequentato da negromanti e maghi, che svolgevano qui i propri riti. Si dice, infatti che, alla morte di Pilato, il corpo fu per suo volere caricato su di un carro trainato da due bufali, che lo portarono fino alle sponde dei laghi e, una volta sulla riva, vi si buttarono dentro con carro e feretro. Proprio per essere custodi di questo corpo, gli stessi laghi hanno assunto la nomea di luogo maledetto.
Alla luce di queste storie, non ci si può certo stupire se, i Sibillini, sono da sempre considerati il sito ideale per la consacrazione di libri di magia nera.
Ma il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è noto anche per motivi molto meno lugubri e misteriosi: voglio dire, tutti amiamo Jessica Fletcher nel suo ruolo di indomita “Signora in Giallo” ma, quando si decide di trascorrere un fine settimana fuori porta, non si vuole necessariamente pensare a misteri e maledizioni. E nemmeno ai libri di magia nera.

Con un itinerario molto più soft, alla mano, in una soleggiata mattina di fine giugno 2014, partiamo alla volta dello splendido entroterra marchigiano, per visitare Montelupone, Moresco e Montefiore dell’Aso, tutti borghi meritatamente iscritti nel circuito “I Borghi più belli d’Italia”

Nel pomeriggio ci spostiamo verso Falerone, per spingerci poi verso la dorsale dei Sibillini, fermandoci nei borghi di San Ginesio e Sarnano

Sono tutti paesi medievali bellissimi, perfettamente conservati, che sorgono nel mezzo della campagna marchigiana, come vere e proprie visioni di pietra.

Caratteristici e imperdibili, con le mura che racchiudono dedali di viuzze e scalinate, su cui si affacciano file di eleganti edifici in pietra, fino a raggiungere piazze-salotto, dalle architetture ricercate.

Se per un attimo, poi, si distoglie lo sguardo da tanta amenità, l’attenzione viene inevitabilmente catturata dalla rigogliosa campagna marchigiana, con i colori intensi dei campi di girasole, delle distese di grano maturo, degli sprazzi di papaveri rossi e del verde in ogni sua declinazione. Semplicemente incantevole.

Abbiamo prenotato il pernottamento in un agriturismo di Sarnano e la scelta si rivela ottima, sia perché il posto è molto carino, sia perché il borgo è meraviglioso ed un ottimo punto di partenza per le visite della domenica. Trascorriamo una gradevole serata in pizzeria, poi ne approfittiamo per passeggiare un pò in centro.

∞♦∞
La domenica mattina partiamo attorno alle 9, subito dopo colazione. E’ presto, ma il programma della giornata è piuttosto lungo.
Prima di tutto ci fermiamo a visitare altri borghi che fanno parte della dorsale dei Sibillini: Amandola, Montefortino e Arquata del Tronto.

Anche oggi ci troviamo a passeggiare in luoghi di una bellezza assoluta e rilassante, con panorami strepitosi sul Parco Nazionale.

Ma, senza dubbio, non si può arrivare fino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, senza raggiungere i Piani di Castelluccio per ammirare la “Fioritura delle Lenticchie”.

Un’apoteosi di colori che esplode in tutta la propria spettacolarità, tra la fine di maggio e la metà di luglio, rendendo questa zona davvero magica e degna del regno di una potente fata.

Non è un caso se, ogni anno, questo evento richiama migliaia di viaggiatori e fotografi. E’ una visione unica, emozionante, intensa. 

Già la sola strada panoramica che porta da Arquata del Tronto a Castelluccio di Norcia, unico pittoresco agglomerato di case che domina la vallata, vale la pena di essere percorsa per gli affacci mozzafiato sul Parco Nazionale.

Il variare dei colori, che passa dai verdi intensi e alle striature di bianco, fino ad esplodere nei rossi, gialli, glicine, blu, con l’imponente mole del Monte Vettore alle spalle, è un’immagine che resterà nei nostri ricordi per sempre.

L’unica pecca è che, per la seconda volta, ci troviamo in questo posto paradisiaco di domenica, con un concentrato di visitatori altissimo.

Difficile poter godere appieno della magia eterea della fioritura; si può solo tentare di estraniarsi dalle orde barbariche di auto, pullman, moto, persone, cercando i punti meno frequentati per fare delle brevi soste (vedi il nostro precedente viaggio nei Sibillini cliccando qui).

Questa volta abbiamo, almeno, la fortuna di trovare un parcheggio per l’auto, e riusciamo a visitare il minuscolo borgo di Castelluccio di Norcia. Anche perché da quassù, l’affaccio sulla vallata dai mille colori è il massimo dello splendore!

Approfittiamo per muoverci lungo i vicoli, dove ci sono alcune signore del paese che mostrano ai visitatori come viene selezionata la lenticchia di Castelluccio di Norcia, prodotto IGP tipico di questa zona.

Voglio dire, non è che la bellezza della fioritura è fine a se stessa: tanta magia di colori sfocia in un gusto eccezionale per il palato!

Prima di ripartire, ci fermiamo in una trattoria un pò nascosta, per un pranzo tardivo. In effetti dobbiamo accontentarci delle poche cose che sono rimaste: l’incontrollato flusso di turisti ha esaurito le scorte.

Zuppa di legumi, salumi e formaggi consumati ad un tavolone posizionato all’esterno, un pò come quando i miei nonni vivevano ancora nella casa vecchia in campagna, rendono il tutto davvero unico.

A volte la semplicità di certi momenti è quella che maggiormente colpisce la nostra sfera emotiva e sensoriale.

A metà pomeriggio ripartiamo, con tutta calma, per tornare a casa, attraversando la verdissima Valnerina

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è una parte d’Italia di una particolarità assoluta, nella quale si respirano totalmente la magia dei colori, il mistero delle leggende, la bellezza senza tempo dei borghi idilliaci.
E’ impossibile non cadere nella malia della Sibilla, ancora potentissima dopo secoli.
∞♦∞
Consigli utili
-Condividere la tavola con viaggiatori sconosciuti, in una soleggiata domenica pomeriggio, può essere un modo molto carino di rendere speciale la propria esperienza; ustionarsi con la zuppa di cereali, no.
-Per evitare che vi sparino addosso, non sedetevi in mezzo ai campi coltivati per farvi fotografare, anche se ci sono colori bellissimi fra i quali desiderate essere immortalati. A meno che non siate Gisele Bundchen, che sta facendo un servizio fotografico, per il quale l’agenzia ha chiesto il permesso, probabilmente gli agricoltori non gradiranno il calpestio.
-QUESTA COSA DELL’ IRREPERIBILITA’ DELLA PORCHETTA DEVE FINIRE! (….detto fra noi: fermatevi a Montemonaco, c’e’ una bottega dove, se avete fortuna, troverete il gustoso Sacro Graal del suino…).

Claudia B.

26 commenti

    1. Noi amiamo tantissimo Umbria e Marche e, quando visiti i Sibillini, sei praticamente a ridosso delle due regioni. In questo modo, riesci davvero a vivere entrambe in modo diverso, pur mantenendo come filo conduttore i colori ed i paesaggi dei Monti Sibillini. Un posto di eterne leggende, non per nulla ricco di magia 🙂
      Buon viaggio nelle Marche!
      Baci,
      Claudia B.

  1. Maria Felice Romagnolo

    Wow che zone incantevoli! Bisognerebbe farci un pensierino, a volte certe località sono poco conosciute o sponsorizzate come mete turistiche e ci si perde delle meraviglie incredibili! Me lo segno, io e il mio fidanzato stiamo giusto cercando una meta magica per le nostre prossime vacanze 🙂

    1. Qui troverete tutta la magia che vorrete! Inoltre, tra borghetti e panorami, luoghi naturalistici e cibo ottimo, è impossibile resterete delusi, assolutamente.
      Se decidi di visitare la zona del Sibillini, ed hai bisogno di qualche dritta, non esitare a chiedere. Nel frattempo, ti suggerisco di controllare l’accesso al Lago di Pilato perché, se permesso, è un’escursione favolosa. Io purtroppo l’ho persa per ragioni di tempo, ma ho sempre desiderato vedere quel luogo fatato 🙂
      A presto,
      Claudia B.

  2. Bellissima zona, anche se sinceramente a me piace un altro tipo di paesaggio e un altro tipo di città 🙂 sai, conosco una ragazza che abita a Sarnano, lei è innamorata delle Marche!

  3. Claudia…la fioritura delle lenticchie…ma quanto riesce ad essere bella la nautra? Queste sono zone che conosco pochissimo, ammetto che la somiglianza dei paesaggi simili a quelli toscani mi scoraggia un po’, di solito vado alla ricerca di nuove atmosfere. Ciò non toglie che siano meravigliosi e abbiano da offrire un’infinità di bellezze, dalle vedute ai borghi, dall’enogastronomia (a cui sono particolarmente sensibile) all’arte, la storia… insomma, è l’Italia, scassata e meravigliosa :*

    1. Una terra ferita, ma sempre stupenda e piena di orgoglio. Mi spiace solo che, chi di dovere, non faccia di più per ripristinare strade e case, togliendo così alle persone la possibilità di credere in qualcosa, ed andare avanti.
      Penso costantemente ai contadini di Castelluccio di Norcia, a quei paesaggi che, ogni anno, si riempiono di colore, magia e sostentamento, grazie al loro lavoro. Eppure, senza infrastrutture, senza una semplice strada…come possono continuare la loro opera?
      Non lo so Ester, forse perché amo follemente questa zona, ma fa male vedere paura e disperazione, bloccare la speranza. Perché, come hai giustamente detto tu, qui c’è davvero tutto per poter offrire tanto ai visitatori.
      A presto,
      Claudia B.

  4. Mi piange il cuore per la catastrofe che si è abbattuta su quella zona, mi auguro di tutto cuore che presto torni tutto alla normalità è che la fioritura (che meraviglia le tue foto) possa tornare presto a colorare questo angolo d’Italia!

    1. La stessa cosa che sento io Elena. Quando penso alla zona dei Sibillini, alla Valnerina, ai borghetti delle Marche, ovviamente al Lazio, sento attraversarmi da una lama di dispiacere.
      Soprattutto perché, alla catastrofe naturale, si sta aggiungendo anche l’allarmismo dato dai media. Mi dicevano che in tutta l’Umbria, anche dove non ci sono stati danni, il turismo è fortemente calato. E tante attività sono in crisi.
      I contadini di Castelluccio, hanno dovuto sbattere contro strade dissestate ed impraticabili. Non lo so Elena, ma così è davvero un dramma 🙁
      A presto,
      Claudia B.

  5. mariacarla

    Un luogo che non conoscevo se non per sentito dire. I paesaggi e le foto che hai messo sono molto belle.I paesi e i borghi sono classici della nostra bellissima terra, ma i paesaggi di montagna sono stupendi. Curiosa anche questa cosa della fioritura delle lenticchie. Deve essere veramente una emozione riuscire a vederla, ma come ben dici lontano dalle orde di turisti.

    1. Davvero non conoscevi la fiorita! Allora sono felice di avertene parlato per prima!
      Io ne ho sentito parlare dieci anni fa e, da allora, sono tornata in almeno due occasioni. Anche se la zona dei Sibillini l’ho visitata anche più volte.
      Amo ogni borgo ed ogni paesaggio, ma la luce Mariacarla, i panorami ed i colori, sono quanto di più bello possa esserci! Spero solo che, soprattutto per gli agricoltori, la viabilità venga presto ristabilita.
      A presto!
      Claudia B.

  6. Camilla Assandri

    I paesaggi sono meravigliosi, e come scrivi anche tu magici.
    Quei colori così vivi riempiono il cuore!
    Bellissime anche le fotografie 🙂

  7. Federica

    Bellissimo itinerario Claudia!! Non sapevo di tutte queste leggende sui Monti Sibillini, le ho lette con piacere 🙂 stupende le foto che hai scattato nei dintorni di Norcia!!!

    1. Grazie Federica, mi fa piacere che ti sia piaciuto l’itinerario e che tu abbia apprezzato le foto! I Sibillini sono davvero un “libro di leggende e misteri” e, quando visiti questa zona, ti rendi conto che attorno, dai paesaggi alla luce, tutto è magia 🙂
      A presto,
      Claudia B.

  8. Lucialesley

    Il sacro graal del suino ???! Ti dico solo che mio marito lo chiama “sua maestà il maiale” e questo vale per ogni sua parte, compresa la versione selvatica:il cinghiale!!!
    È stato bello conoscere le storie e le leggende sui monti Sibillini! Non avevo idea da dove venisse il nome! E le foto di quei campi sterminati di fiori ? Potrei stare ore a fotografare posto così ❤️ dovrebbero portarmi via con la forza!!!

    1. Lucia, tuo marito è una persona molto sensibile. Ti prego di dirgli che, il duo di Voce del Verbo Partire, apprezza molto il suo animo nobile ?!
      I Sibillini…quanta bellezza e quanto dolore in questa area bellissima, a ridosso tra Umbria e Marche. Mi piange il cuore pensando alle ferite riportate e all’attacco mediatico verso questa terra. Spero di tornare presto a stendermi fra quei colori!
      Baci,
      Claudia B.

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