Torino è una città che andrebbe non solo visitata, ma vissuta. Perché magari è semplice raccontare cosa vedere a Torino in un fine settimana ma, la vera essenza della città, la comprendi quando ti fermi e la assapori per alcuni giorni. Allora, solo in quel momento, scopri angoli insoliti di Torino, puoi seguire percorsi tra botteghe artigiane e Maestri del Gusto, magari vivendo come un local!
Una cosa che ho avuto l’occasione di fare, dopo il primo incontro con Torino per un fine settimana. Se già pensavo che questa città avesse un’aura speciale e fosse bellissima, in quel momento sono davvero entrata in sintonia con la sua anima… Ora, però, inizio dal momento in cui a Torino ho stretto la mano la prima volta. Lì dove tutto è iniziato.
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Due giorni a Torino.
Torino è una città regale, dove l’eleganza regna sovrana. Si ha la costante impressione di passeggiare in un salotto nobile. Piazze che assomigliano a saloni di rappresentanza a cielo aperto, grandi viali che riecheggiano quelli parigini e palazzi che appaiono come signorili dame del passato. La sensazione che dà l’urbanistica di Torino, è che nulla sia lasciato al caso o alla mediocrità. C’è empatia con la città. Si crea un’unione profonda, sotto pelle, tra Torino e i visitatori.
Me ne accorgo subito, appena lascio l’hotel a Rivoli in cui alloggio, per raggiungere il centro storico e tuffarmi nella scoperta di Torino. Un approccio con le sue bellezze artistiche, una seduzione da parte dei suoi sapori. Tre giorni per vedere Torino e prepararmi a tornare in modo da guardarla ancora più a fondo. Perché Torino non è solo Piazza Castello, Mole Antonelliana o Museo Egizio: da qui si parte, ma poi vale la pena esplorare anche i suoi quartieri meno conosciuti.
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Itinerario per visitare Torino: cosa vedere in un fine settimana.
Un sabato soleggiato di ottobre fa da cornice alla bella Torino. Inizio la visita dalla monumentale Piazza Castello, progettata da Ascanio Vitozzi nel XVI secolo. Qui non solo si affacciano due residenze sabaude, Palazzo Reale e Palazzo Madama, ma è anche lo spazio su cui confluiscono quattro fra i più importanti viali cittadini: Via Roma, Via Po, Via Garibaldi e Via Pietro Micca.
Una cosa da vedere a Torino in due giorni, è senza dubbio l’esposizione a Palazzo Madama, inserito dall’Unesco tra i siti “Patrimonio mondiale dell’Umanità”. Il Museo Civico d’Arte Moderna è una visita imperdibile che permette di entrare in contatto con secoli di storia dell’arte e della decorazione, suddivisi su quattro eleganti piani. Esploro il lapidario medievale, le sezioni gotica, rinascimentale e barocca, le stanze dedicate alle arti decorative. Un viaggio tra la pittura, scultura, codici miniati, pezzi d’arredamento, tessuti, splendidi pezzi in porcellana, ceramica, oro e argento. Una collezione che non ha nulla da invidiare a quella della Hofburg di Vienna!
Mi va male, invece, a Palazzo Reale, dove non mi consentono di effettuare la visita, perché avrei dovuto prenotarla. Peccato, avrei davvero voluto vedere con i miei occhi lo sfarzo di questa residenza sabauda, sempre “Patrimonio Unesco”. Raggiungo allora il vicino Duomo di San Giovanni Battista, esemplare modello di architettura rinascimentale e importante luogo di culto della cristianità. Qui, infatti, viene conservata la Sacra Sindone, il sudario di lino in cui venne avvolto il corpo di Gesù, dopo la sua morte. La reliquia adorata dai fedeli di tutto il mondo, che reca impressi i segni delle torture da lui subite, come in un fotogramma al negativo.
Prima di pranzo, arrivo in Piazza San Carlo, dedicata a Carlo Borromeo. Un salotto dall’aspetto architettonico di grande impatto visivo. Dalle due chiese gemelle, partono i portici monumentali che alleggeriscono l’aspetto generale e incorniciano il centrale monumento a Emanuele Filiberto, il Caval ed Bronz. Spettacolare scenografia, degna di questa splendida città.
Tra le cose da vedere a Torino, ci sono di certo anche i suoi eclettici locali. In particolare i caffè storici, angoli in cui si respira il passato come se fosse il nostro presente. Ne approfitto per entrare a degustare con gli occhi questa bellezza d’altri tempi, ma anche con il palato: è l’ora di un bicerin!
Passeggio lungo Via Po, assorbendo l’atmosfera frizzante del sabato pomeriggio, tra vetrine stupende e mai scontate, gruppi di studenti, turisti e cittadini che vivono appieno una luminosa Torino di inizio autunno. Arrivo in Piazza Vittorio Veneto, con il suo elegante susseguirsi di portici, sotto i quali si trovano localini e bar poco pubblicizzati, ma frequentatissimi.
La attraverso per raggiungere Ponte Vittorio Emanuele I, che attraversa il Po, lungo le cui rive si estende il Parco del Valentino. Il ponte collega la Piazza alla Chiesa della Gran Madre di Dio, la cui architettura ricorda il Pantheon di Roma. Secondo le tesi esoteriche, all’interno si troverebbe il Sacro Graal.
Per chi ama misteri e magia, a Torino troverà pane per i propri denti. La città, infatti, assolve in pieno la dualità fra bene e male nell’architettura, nella posizione, nei dati della fondazione. Ma anche nelle opere che vengono gelosamente custodite in città. Ci sono tour guidati che passano in rassegna tutti i misteri di Torino, ad esempio quello in notturna di “Torino Sotterranea”.
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Cosa vedere a Torino: il Museo Egizio.
A proposito di antiche civiltà e misteri, non si può dimenticare che, proprio qui a Torino, si trova la più grande sede museale di reperti egizi, dopo quella de Il Cairo. Impossibile non vistare il Museo Egizio, anzi dovrebbero inserire questa mancanza come ottavo peccato capitale! Proprio qui trascorro il resto del pomeriggio.
Mi prendo tutto il tempo necessario e resto fino alla chiusura. Non mi vergogno ad ammettere che mi hanno quasi dovuta trascinare fuori a forza: è stato magico immergermi nelle vite e nelle curiosità di una delle civiltà che più amo, attraverso reperti archeologici ed allestimenti di grande impatto visivo.
È ormai calato il buio, su Torino. Le calde luci dei lampioni, esaltano le architetture e creano una soffusa atmosfera che amplifica il senso di mistero e magia. Torno verso Piazza Vittorio Veneto per cenare in un piccolo antico, ristorantino che si nasconde sotto i portici, attivo fin dal 1863. Fa praticamente parte del tessuto storico della città. Incantevole l’intima atmosfera e la tranquillità del luogo, suddiviso in tante piccole salette, con oggetti d’epoca e fotografie degli illustri personaggi che lo hanno visitato.
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Cosa non perdere a Torino: Museo del Cinema alla Mole Antonelliana.
Anche oggi mi sveglio con un tiepido sole che inonda Torino e le Alpi. Lascio l’hotel per dedicarmi ad una visita che, fino a quando non sono arrivata in città, non avevo considerato tra le cose da vedere a Torino nel mio fine settimana. Ma che, per fortuna, all’ultimo ho incluso: la Mole Antonelliana, con il Museo Nazionale del Cinema.
La Mole è uno dei simboli della città di Torino, la si vede in ogni filmato e fotografia. L’architetto Alessandro Antonelli iniziò la struttura nel 1863, con l’idea di farne una sinagoga. Il Comune di Torino, però, acquistò l’edificio nel 1878 e, nel 1889 fu terminato dal figlio di Antonelli, morto l’anno precedente. Divenne simbolo dell’unità nazionale e, a quel tempo, era l’edificio in muratura più alto di tutta Europa.
La visita del museo dedicato al cinema è esaltante. Il percorso non è mai monotono, anzi, gli allestimenti e l’interattività rendono ogni persona protagonista della mostra. È un’esperienza in crescendo, mai scontata e totalizzante.
Dopo aver ammirato il panorama della città dall’alto della Mole Antonelliana, mi dirigo negli immediati dintorni di Torino per vedere la Basilica di Superga.
Fu proprio sul terrapieno alle spalle della Basilica che, nel 1949, si schiantò l’aereo con a bordo i giocatori del Grande Torino. Una targa commemorativa ricorda le 31 vittime, morte nel terribile incidente.
Quello che scambio con Torino è solo un arrivederci, una promessa sicura di tornare a sfiorarci. Perché questa città ha ancora mondi aperti ed altri sotterranei da approcciare e da cui lasciarsi catturare. Poco alla volta voglio fare anche un po’ miei questi aspetti ed imparare a vivere Torino come una vera local.
Cioè (tu sai perché sono qui) quindi dicevo…cioè…inserisco nella barra di ricerca “Campania” per lasciarti un pensiero e non trovo nulla? Ma Claudia devi rimediare assolutamente! 😉
Così visto che all’orizzonte si profila un 20% di brevissima fuga a Torino approdo qui.
In realtà dipende dall’esito di una gara sportiva di mio fratello, se vince saliamo a tifarlo altrimenti nulla 😛
Mi confermi l’eleganza pazzesca di questa città e il fascino del Museo Egizio che nei miei sogni più proibiti immagino di visitare insieme ad un esemplare di Angela 😀
Per il resto ROGER, tutto OK! 😉
Ahahahahahahah!!! Mi fa piacere che sia okay ROGER, ma in effetti hai ragione: sulla Campania sono carente e devo assolutamente rimediare! Prometto che lo farò, chissà… magari a Dicembre ;-). Ma non dico nulla per non portarmi sfortuna da sola.
Torino: ne vogliamo discutere? Città stupenda, sottovalutata (almeno undici anni fa), elegante, dalle mille sensazioni. Andare al Museo Egizio con un esemplare di Angela (uno caso, ovviamente)? Sarebbe un diritto a cui ogni blogger dovrebbe rifarsi! Insieme ad un’esperienza con Torino Segreta, di notte, nei bui cunicoli della città sotterranea…
Vabbè, io mi candido per andare con Giacobbo, ahahahahah!
Bacioni Dani e grazie!
Claudia B.
Hahahahaha Giacobbo ?
Sai che è da tanto che dico a mio marito che mi piacerebbe andare a Torino…magari per un capodanno! Lui però non è entusiasmato all’idea! Ci va spesso…ma sempre solo per lavoro e secondo me ormai la associa ad una cosa poco piacevole ?
Gli farò leggere il post ?
Lucia io e Giacobbo “abbiamo uno strano rapporto” ?! In senso di citazioni, templari e Santo Graal ovviamente ?
Tornando alle cose serie, Torino la consiglio spesso, perché resta ferma in me l’idea che venga sottovalutata, mentre invece ha un potenziale infinito. Può essere che tuo marito veda in questa città “un luogo di lavoro”, sia perché è effettivamente meta lavorativa, sia perché Torino ha un pò la nomea di città industriale.
In realtà, scremando tutto ciò, devi credermi se ti dico che Torino è tutt’altro. Un salotto elegante, centro artistico di prim’ordine. Secondo me bisogna solo uscire dalla “fase dubbio” e tentare un approccio. Saprà conquistare anche tuo marito?
Fagli leggere pure il post…e se hai bisogno di suggerimenti sono qui?
Un bacio,
Claudia B.
Torino è una città che non si spiega nell’immediato, almeno per me. L’ho girata in lungo e in largo per due giorni e continuavo a chiedermi che tipo di città fosse. Ma mi è piaciuta moltissimo nella sua diversità da un quartiere all’altro.
Io sono partita senza sapere bene cosa aspettarmi, forse anche un pò in sordina, persa nelle diverse e non sempre positivissime recensioni. Poi è stato un colpo di fulmine, per cui un amore immediato. Non so se siamo semplicemente capitati nel momento giusto, ma Torino mi ha conquistata all’istante! Anzi, faticavo a rendermi conto dell’immenso potenziale che la città sapeva tirare fuori ad ogni passo. Il viverla quasi in maniera continua, durante quel fine settimana, mi ha dato una percezione molto intensa di Torino. Spero di riuscire a tornare per vedere anche i dintorni 🙂
Grazie per essere passata,
Claudia B.
Mai stata a Torino, ma mi ci hai portata tu!!! Soprattutto mi hai fatto veniremeno voglia di visitarla! Ho adorato la foto della caffetteria…la piazza San Carlo…il museo del cinema e quello egizio!wow,secondo solo a quello del Cairo! In piu i misteri e la storia del santo graal intrigano alla grande!Federico c’e stato per una giornata una volta sola e mi ha sempre detto che vorrebbe tornarci! Ora capisco perché 😉
Purtroppo non avevo ancora la reflex, per cui le foto non sono perfette, ma spero aiutino a rendere l’idea della bellezza assoluta di Torino!
Il tuo Federico ha ragione, Serena: la città è davvero fantastica, affascinante e, ne sono convinta, sottovalutata in generale.
In tanti pensano che Torino sia una cupa città industriale; in realtà è un gioiello…ma lo sai che mi ci trasferirei per almeno un mese! Solo per il gusto di viverla quotidianamente ?
Un bacione,
Claudia B.
Bella città 🙂 sono stata ben 3 ore al museo egizio e sono passate senza che me ne prendessi conto tanto è bello ed interessante!
Hai ragione Stefania! Si potrebbe tranquillamente trascorrere lì dentro una giornata intera, senza nemmeno percepire lo scorrere del tempo ?
Ma sai che spero di tornare un giorno? L’ho trovato troppo bello, come l’intera città del resto ?
A presto,
Claudia B.
Bellissimo! Per me, laureata al DAMS, la vera perla di Torino è il Museo del Cinema. La prima volta che ci sono andata, è stato uno spettacolo, nel vero senso della parola! Sei riuscita a descrivere bene l’anima della città: non è facile, perché si rischia di essere sempre tediosi. E invece… :-*
Quanto l’ho amato Roberta, quanto!!! A chiunque mi chieda di Torino io suggerisco immediatamente il Museo del Cinema, perché non vorrei facesse lo stesso errore che stavo per fare io. Devo dire grazie mille volte ai nostri ciceroni. Ad un certo punto mi sono persa, (in senso buono non come quella volta alla Hofburg di Vienna) ero completamente in balia di un mondo parallelo. Sono certa che tu puoi capirmi. A mio modestissimo avviso hanno ricreato appieno l’anima stessa del cinema.
Il resto della città poi parla da sé. Quando sono tornata dopo quel fine settimana, obiettivamente non riuscivo a capire chi parlasse di Torino in termini di sufficienza. In effetti anche a distanza di tanti anni, mi è subito “ritornata” in mente con forza, quando ho scritto il post: il che significa che alla fine quella città è proprio grandiosa e possiede molta personalità!
Grazie cara!
Claudia B.
Grazie Claudia. Spero di andarci a gennaio e me la voglio vivere in relax
Se riesci ad andare vedrai che Torino ti conquisterà!
Prenditi tutto il tempo per scoprirla con calma, ogni angolo merita un passaggio ed un assaggio!
Claudia B.
Grazieee
Di nulla! Spero sia d’ispirazione!
Claudia B.
Grazie Claudia
E’ sempre un piacere!
Claudia B.