
Per questa domenica da trascorrere esplorando l’Italia on-the-road, ho scelto come meta tre borghi nei dintorni di Perugia. Insieme ad una coppia di amici visiterò la deliziosa Corciano, la panoramica Monte del Lago e l’inaspettata Mantignana. Un itinerario semplice, che va ad arricchire il mio precedente tour alla scoperta del Lago Trasimeno. Mi aspetta una dimensione onirica fatta di riflessi, profumo di fiori baganti dalla pioggia, carezzevoli pietre e istanti resi ancor più impalpabili dalla quasi totale assenza di persone.
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Corciano, il più bello tra i borghi nei dintorni di Perugia.
Nulla possono la pioggia e il maltempo quando, per la prima volta, vedo Corciano teneramente abbracciata ad un colle che sprigiona verde. La cappa grigia di questo singolare giugno, lascia una traccia umida sui vicoli del borgo, come se la mano di un pittore invisibile avesse appena aggiunto gli ultimi dettagli alla tela. Secondo una leggenda Corciano dovrebbe le proprie origini a Coragino, il compagno di Ulisse fondatore della vicinissima Perugia.

Cammino per le vie deserte di questo centro dalla bellezza ricercata, stretto in una doppia cinta di mura lunga 1km, che in passato ha reso Corciano inespugnabile. Sembra poco rispetto alla maestosità di quelle di Lucca, che tanto mi hanno affascinato, eppure rappresentano una traccia ben radicata del grandioso passato di Corciano. Luogo magico dove respirare storia, sospesi tra antichità e presente.

Si notano ancora la forza e l’orgoglio del centro di primaria importanza che fu sin dal Medioevo. Libero Comune già nella prima metà del Duecento, questo borghetto oggi quasi impalpabile divenne un centro importante per la produzione artigianale e agricola, fino a tutto il Rinascimento.

Visitare Corciano è un cammino lento e appassionante. Agli edifici più importanti che caratterizzano uno dei borghi più belli d’Italia nei dintorni di Perugia, come l’elegante Palazzo del Comune, il Palazzo della Mercanzia o la Casa del Capitano del Contado che rappresentava Perugia nella comunità di Corciano, vanno ad affiancarsi scorci nascosti che sembrano parte di un regno narrato in un libro di fiabe. Silenziosi cortili segreti, vialetti colmi di fiori che ricordano la colorata Spello, strette scalinate e varchi coperti con cui accedere a scorci inaspettati.

Cosa vedere a Corciano e info utili.
- Antiquarium.
- Chiesa Museo di San Francesco.
- Museo della Casa Contadina.
- Chiesa dell’Assunta.
- Chiesa di San Cristoforo.
- Centro espositivo della cultura rinascimentale.
- A Corciano ci sono diversi parcheggi liberi appena fuori dalla cinta muraria e servizi igienici pubblici davanti all’Infopoint.
- Infopoint: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Chiuso 25 dicembre e 1° gennaio.

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Borghi del Lago Trasimeno: Monte del Lago.
Seconda tappa del tour tra i borghi nei dintorni di Perugia, è il piccolo paese di Monte del Lago. Un grazioso pugno di casette abbarbicato su un promontorio, con una vista specialissima sul Trasimeno e le sue isole. Il mio giro inizia dalle mura esterne: passeggio tra una distesa piatta che riflette il grigio del cielo, da una parte, e i colori sgargianti di panni stesi e piante vivaci, dall’altra.

Seguo una sorta di percorso a chiocciola, con cui salgo tra le poche vie che compongono il borgo. Da qui mi ricollego all’ingresso che presenta ancora parte delle fortificazioni del XV secolo, da cui sono entrata in questo minuscolo universo parallelo.

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Borghi da vedere nei dintorni di Perugia: Mantignana.
Nell’itinerario di un giorno tra i borghi nei dintorni di Perugia, devo ammettere che Mantignana si affaccia per puro caso, dopo aver trovato sul web un’immagine che mi ha colpito. Questo lillipuziano paesino vicino Corciano, è composto da un solo viale principale con pochi angoli di pietra e fiori che si aprono ai lati. So che vi starete chiedendo: quindi? Cos’ha di speciale Mantignana? Ha personalità, grazia e una bellezza intatta. Oltre ad una curiosa vocazione letteraria, che rende ogni piazzetta o viuzza, un inno ai grandi autori italiani, come Dante o Cavalcanti.

I resti di quello che fu un castello medievale, con tanto di torre mozzata, sono ancora ben visibili soprattutto dall’esterno. Accedo al borgo passando dalla sola porta monumentale ancora esistente e lasciando, in un certo senso, l’epoca moderna per un tuffo in un luogo senza tempo. Il borgo è antichissimo: si è sviluppato attorno alla Pieve di Santa Maria di cui si parla già nel 1038! Anche se i primi documenti che si riferiscono ad una Villa Mantignane, sono della fine del XIII secolo. Ed è proprio a quell’epoca che il paese sembra essersi cristallizzato.

Nel silenzio di un pomeriggio che, finalmente, sta lasciando aprire la coltre di nuvole per irradiare l’Umbria di raggi splendenti, riscopro il sollievo di esplorare un borgo nella semplicità di un’osservazione pura. Senza la ricerca di qualcosa in particolare, ma solo con la voglia di osservare e lasciar correre la fantasia. Immaginare vite e sogni, assorbire istanti e idealizzare esistenze. Avvolta in un silenzio ovattato che nei borghi italiani, in verità, ha sempre qualcosa da raccontare.
Claudia B.