Oggi voglio parlarvi del mio viaggio on the road attraverso sei paesi dell’Europa, della durata di 9 giorni. Una scelta insolita, forse, ma che mi ha permesso di costruire un itinerario davvero ricco. E molto musicale, se volessimo paragonarlo ad un brano! Le tappe scelte? Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Gemania e Svizzera: luoghi degni di un romanzo! Seguire il tour in Europa senza salire in aereo, è stato fondamentale per instaurare una forte simbiosi con il territorio. Nove giorni fra paesaggi pittorici e colori architettonici, cibi sopraffini e poesia. Un viaggio in Europa che mi ha portata, metaforicamente parlando, sotto 9 cieli diversi…
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Idee di viaggio in Europa: 9 giorni partendo dall’Alsazia.
La prima meta del viaggio in Europa, partendo dall’Italia on-the-road, è Strasburgo, dove sono stata alcuni anni fa durante un Capodanno in Alsazia. Strasburgo è l’equivalente di un fiabesco villaggio che, ogni stagione, sa caratterizzare al meglio. Passeggiare per i suoi vicoli, è balsamo per gli occhi. In questa prima serata la ritrovo vestita di luci e suoni, grazie allo spettacolo proiettato sulla Cattedrale di Nostra Signora di Strasburgo. Ma anche elegante e suggestiva, quasi mistica, con i vicoli fiocamente illuminati e le taverne pittoresche.
L’idea che mi sono fatta di questa città, sin dal primo viaggio, è un po’ quella dei villaggi descritti dai fratelli Grimm nelle loro favole. Le case a graticcio affacciate sui canali. I piccoli quartieri del centro che, con la loro grazia d’altri tempi, rievocano il passato. Le piazzette curatissime, decorate in ogni periodo dell’anno per esaltarne lo splendore. Localini e botteghe che somigliano ad ambientazioni in miniatura. La Cattedrale, maestoso gioiello gotico, che troneggia su tutta la città. Le laboriose e fedeli cicogne, che costruiscono i loro nidi sui comignoli dei quartieri bene. Una cartolina dal colorato sapore di magia.
Questa volta me la sono presa con calma, dato che già avevo partecipato ad una visita guidata di Strasburgo. Consiglio di fare l’escursione in battello, per godere del punto di vista più suggestivo su Strasburgo, ossia dai canali. Inoltre, prendetevi almeno due giorni per esplorare con calma i vicoletti del centro. Ogni angolo è una scoperta, uno scrigno di colori ed edifici caratteristici.
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Un pomeriggio a Lussemburgo.
La seconda tappa dell’itinerario di viaggio in Europa, è il piccolo Granducato del Lussemburgo dove, insieme ad una guida, trascorro il pomeriggio visitando la capitale. Si tratta anche della città più popolosa di tutto il territorio, che porta il nome dello stato stesso. La posizione di Lussemburgo è molto particolare: sorge su uno sperone di roccia, a picco sulle vallate sottostanti, tanto da essere considerata una fortezza naturale.
Visito la Cattedrale di Notre-Dame, di stile tardo gotico. La costruzione è iniziata attorno agli anni ’13 del 1600, ma ha subito numerosi rimaneggiamenti nel 1935. Addentrandomi nel centro storico, ammiro il Palazzo del Granduca, residenza ufficiale dei Granduchi di Lussemburgo. Prima di ripartire alla volta del Belgio, trascorro il resto del tempo bighellonando tra i negozi e le affollate piazze del centro.
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Itinerario di viaggio in Europa: un giorno a Bruxelles.
Arrivo a Bruxelles, mi sistemo in hotel, ceno e poi esco per iniziare ad esplorare l’elegante capitale del Belgio. Nonché la sede delle più importanti istituzioni dell’Unione Europea! La Grand Place, cuore pulsante della città, è estremamente raffinata. Un vero salotto a cielo aperto, circondata dagli edifici delle corporazioni, dal Municipio e dall Maison du Roi. Per la sua incommensurabile bellezza, è stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. Di sera, poi, sembra davvero una quinta teatrale, grazie anche al coinvolgente spettacolo “suoni e luci”.
Spostandomi lungo le vie che partono dalla piazza, incontro numerosi locali, birrerie e cioccolaterie. Ho la sensazione di essere uscita da Bruxelles ed essere entrata in souk. Una percezione piacevolissima, nella sua imprevedibilità, perché sembra realmente di toccare due lembi di mondo in un battito di ciglia! Questo piccolo assaggio, mi ha reso molto curiosa: chissà cosa mi aspetta domani.
Dopo colazione riprendo le visite dal centro storico di Bruxells. Poco distante dalla Grand Place, faccio un salutino alla statua bronzea del Manneken Pis, il ragazzetto che fa pipì, molto amato dai belgi. Ci sono varie storie sul piccolo orinatore ma, quella più accreditata, parla di questo ragazzino che fece pipì sulla miccia di una bomba, con cui i nemici volevano far esplodere la città. La curiosità principale, riguarda il suo guardaroba: possiede più di ottocento abiti, tutti conservati in un museo sulla Grand Place. Non solo… con questi vestiti, viene agghindato in 36 modi diversi durante l’anno. Una statua molto cool!
Splendida anche la Cattedrale dedicata ai Santi Michele e Gudula, in stile gotico interpretato alla maniera fiamminga. La costruzione iniziò nel XIII secolo e terminò solo nel XVII. Grandiosi gli interni, di particolare bellezza il pulpito ligneo. Visito, poi, l’Atonium, il famoso monumento in acciaio che riproduce l’ingrandimento di un cristallo di ferro. Venne creato in occasione dell’esposizione universale del 1958.
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Cosa vedere a Bruges e Gent in un giorno.
La nuova giornata di viaggio in Europa, mi vede ancora in Belgio: ho in programma di visitare due deliziosi centri delle Fiandre: Brugge (Bruges) e Gand (Gent). Bruges, come già Strasburgo, ricorda i paesi delle fiabe. Non a caso l’intero centro storico, è stato dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umantà”. Il borgo medievale sorge su una serie di canali, navigabili con apposite barchette turistiche. Ogni scorcio, piazza, vicolo e affaccio sui canali è una cartolina a grandezza naturale!
Visito la Chiesa di Nostra Signora. Il motivo principale è la possibilità di ammirare la Madonna col Bambino di Michelangelo. Seppure non perdo nemmeno i dettagli dello stile Gotico, interpretato alla maniera fiamminga. Entro anche in un tipico beghinaggio di Bruges. Si tratta di un cortile circondato da abitazioni, una sorta di minuscolo ghetto rinchiuso fra le mura, cui si accedeva attraverso delle porte. Qui si ritiravano a vivere benefattori e donne delle varie fratellanze laiche religiose, tanto diffuse nell’Europa del XII secolo.
Passeggiando per il centro arrivo su Piazza del Burg, dove sono collocati gli edifici più importanti. Notevoli il Palazzo Comunale, in stile Gotico, e la Torre Civica. Infine, prima di pranzo, decido di scoprire la città dal fiume: mi imbarco su uno dei battelli che scivolano attraverso i canali della città. È bellissimo abbandonarsi alle spiegazioni della guida, lasciando che Bruges scorra sotto i miei occhi, incorniciato dal cielo terso e dal colore degli edifici.
Nel pomeriggio arrivo a Gent. Bellissima cittadina, certo… ma ammetto che Bruges con le sue atmosfere ha completamente catalizzato il mio cuore. Visito la Torre Campanaria, simbolo del potere comunale ma, considerata la mia passione per la storia dell’arte, il mio obiettivo oggi è un altro. L’interno della gotica Cattedrale di San Bavone, che racchiude le opere di artisti da me amatissimi: il “Polittico dell’Agnello Mistico”, dei fratelli van Eyck e “L’entrata di San Bavone nel chiostro” di Rubens.
La vera anima di Gent, la percepisco passeggiando per le piazze del centro che ricordano dei salottini conviviali. Quando raggiungo l’antico porto storico della città, mi trovo coinvolta in una frizzante scena: gli antichi edifici, sono stati riqualificati per ricavare degli stilosi locali, molto frequentati. Affacciandosi sui canali, che collegano Gent al Mare del Nord, è possibile cogliere bellissimi scorci della città, in particolare sul castello medievale dei Conti di Fiandra.
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Ad Anversa “alla ricerca” di Rubens.
Nuovo giorno, nuova tappa del viaggio on the road in Europa: Anversa, la più importante città delle Fiandre. Purtroppo non ho molto tempo a disposizione per le visite ed è un vero peccato, perché la città è ricca di luoghi storici molto interessanti. Ad esempio il Castello e la Casa di Rubens, oltre alle numerose chiese. Dovendo scegliere su cosa concentrarmi, parto dalla mia passione per Rubens e visito la Cattedrale di Nostra Signora. Uno scrigno del Gotico che racchiude numerose opere dell’artista. Imponenti e bellissimi gli interni, in particolare il coro.
La cura con cui si presenta Anversa mi colpisce molto. Vorrei avere più tempo da dedicarle, ma questa sera devo essere ad Delft. Scelgo quindi di fare un giro della città con il trenino turistico, attività che in genere non si allinea al mio modo di viaggiare. Ma ammetto che, questa mezz’ora trascorsa a bordo, è davvero piacevole e mi permette di avere una visione generale dei monumenti più importanti di Anversa.
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Diario di viaggio in Europa: tre giorni in Olanda.
La prima destinazione in Olanda è una perla vera e propria: Delft. Città delle ceramiche, dei canali, di una delle camere della Compagnia delle Indie e luogo di nascita del mio adorato Jan Vermeer, autore, fra gli altri, del famoso “Ragazza col turbante”. Inizio il mio percorso di scoperta dalla Piazza del Mercato, sulla quale si affacciano il Municipio e la Chiesa Nuova: con un biglietto unico, entro sia qui che alla Chiesa Vecchia, dove è sepolto Vermeer.
Oggi Delft è affollatissima! Il mercato dei prodotti tipici e quello dell’artigianato, attirano visitatori e cittadini. Il centro pullula letteralmente di energia, interesse, allegria. Decido, così, di lasciarmi trascinare anche io, per assorbire vitalità, entrare in contatto con la città ed esplorando i vicoli sui canali e spulciando tra le merci esposte.
Prima di proseguire per Amsterdam, faccio una sosta a L’Aja, sede del Governo dello Stato Olandese. Il centro sorge attorno ad un laghetto dove Fiorenzo IV, nel 1230, fece costruire un casino di caccia. Passeggio all’interno dell’antico insediamento da cui L’Aja ha preso il nome, prima di fare tappa alla sede della Corte Internazionale di Giustizia. Approfitto del bel tempo, per fermarmi anche a Scheveningen, dove c’è una delle spiagge più famose dell’Olanda. Per un attimo ho come l’impressione di essere tornata nella mia Rimini!
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Amsterdam in un giorno: cosa vedere.
Credete nel colpo di fulmine? Non importa, ve lo dico io che esiste e può scoccare anche con una città. A me accade con Amsterdam che, onestamente, non immaginavo tanto bella. La apprezzo per il suo essere estremamente civile, attenta ai diritti, ed interessante da un punto di vista storico e artistico. Inoltre trovo rigenerante esplorarla senza riflettere, lasciandomi guidare da vicoli e canali. A parte quando mi perdo (letteralmente), troppo concentrata a scoprire scorci, cortili nascosti e nuovi affascinanti riflessi.
Durante questa mia giornata ad Amsterdam riesco a vedere il mercato dei fiori, quello dei libri e… vista la mia passione per la storia dell’arte, due dei musei più importanti della città: il Museo Van Gogh e il Rijksmuseum dove, nonostante i diversi lavori di ripristino, mi godo ogni opera. In particolare la “Ronda di notte” di Rembrandt.
Due esperienze che mi coinvolgono emotivamente e fisicamente. Soprattutto il Museo Van Gogh: amo quel geniaccio folle di Vincent e, qui dentro, non ho più trovato il contatto con la realtà. All’interno c’è sempre tanta folla ma, il segreto per godersi la mostra, è prendere l’audioguida ed isolarsi completamente dal resto del mondo. Le opere esposte mi attraggono in una sorta di trance, assorbendomi nell’arte pulsante di Van Gogh!
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La Grande Diga, Volendam e Marken: un giorno on-the-road in Olanda.
L’Olanda non è solo Amsterdam, per questo oggi il viaggio itinerante in Europa mi porta a Nord. Prima tappa è la Grande Diga, ad Afsluitdijk. Una grandiosa opera di sbarramento, costruita dal 1925 al 1933 da operai olandesi e italiani, per prosciugare e rendere vivibili i territori limitrofi. È spettacolare con i suoi 32 km! Separa il Mare del Nord da un lago artificiale e oggi è attraversata da un’autostrada. Per vedere meglio la struttura, salgo al belvedere situato in una zona panoramica, con bar e parcheggi.
Proseguo verso due dei più pittoreschi villaggi dell’Olanda: Volendam e Marken. Si tratta di borghetti incantati, che sembrano usciti da un acquerello. Dovete sapere che, uno dei modi più caratteristici per fotografare le due cittadine, è con il cielo azzurro e le nuvole soffici e bianche ad incorniciare le casette… ed è proprio con questo scenario, che le trovo al mio arrivo!
Volendam e Marken sono piccoli, graziosi paesi. La loro bellezza non è nelle grandiose opere d’arte, quanto nella ricercatezza con cui si presentano. Villette dalle tinte pastello, vicoli e ponticelli, botteghe d’artigianato… alternate anche ai classici negozi di souvenir, certo. Volendam ha un bel porto, con ormeggiate imbarcazioni storiche; Marken è affacciata su un intrico di canali.
Entrambe sono le classiche mete da cartolina, dove sembra impossibile che qualcuno viva realmente. Impressione alimentata dalle persone in abiti tradizionali, che passeggiano per le vie del centro, catapultandomi direttamente tra le pagine di un romanzo.
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Viaggio in Europa: un’insolita escursione su un battello postale.
Ieri sera sono arrivata tardi a Colonia per cui, a parte una passeggiata nel centro storico, non ho avuto occasione di fare altro. Questa tappa tecnica per il mio viaggio in Europa, però, mi serviva per l’escursione di oggi: sto infatti raggiungendo Boppard per imbarcarmi su un traghetto postale e navigare lungo il fiume Reno!
Nell’attesa faccio una passeggiata nel borgo di Boppard, delizioso e colorato. Visto l’orario, ci sono ancora pochissime persone in giro e tutti i negozi sono chiusi. Eppure mi lascia impressioni piacevoli! Seppure è l’imbarco sul postale, la vera esperienza emozionale da non perdere in Germania.
Il freddo pungente della mattina, non mi impedisce di sedere sul ponte scoperto e inalare immagini che difficilmente si possono dimenticare. Sto attraversando alcuni dei luoghi più belli e struggenti che si affacciano sul fiume Reno, colmi di leggende, storia… e una natura lussureggiante. Perle dal valore inestimabili sono i borghi, i castelli, i fortilizi e i canyon. Una serie di fotogrammi belli da togliere il fiato.
A metà pomeriggio arrivo a Friburgo, la capitale della Foresta Nera. Ci sono stata alcuni anni fa ma, trattandosi di una tappa tecnica, ammetto che vidi molto poco del centro storico. Un quadretto elegante, con edifici caratteristici come il Neues Rathaus (o Nuovo Municipio), che risale alla fine dell’800. Colpisce la Munsterplatz, sulla quale sorge la Kaufhaus, del 1532, dove si svolgevano attività commerciali. Oltre alla meravigliose Cattedrale gotica, con la torre campanaria simbolo della città.
Friburgo assume un aspetto diverso per ogni stagione. È una città sempre curata nei dettagli e molto vivace, essendo sede universitaria. Decorata attentamente per le festività natalizie, è altrettanto ricca di fiori e colori durante l’estate, con tanti locali all’aperto e bei negozietti. Un occhio di riguardo (letteralmente), va ai i tipici ruscelletti che corrono lungo le vie. Nel senso che sono davvero carini, ma bisogna fare attenzione a non cadere! Almeno io, che inciampo anche nella mia ombra.
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Viaggio in Europa: laghi e cascate.
Inizia l’ultima giornata di viaggio nel cuore dell’Europa. Oggi mi aspettano due soste che definirei paesaggistiche. Questa mattina presto mi fermo sul Titisee, inserito come una perla al centro della Foresta Nera. La piccola cittadina accoglie numerosi turisti ed escursionisti, che si dedicano poi a varie attività: trekking, uscite in bici, pesca o semplice riposo dei sensi. Uno specchio d’acqua incantato, circondato dal verde più assoluto e vivacizzato dai colori dei tanti battelli lungo le sponde.
La tappa più importante prima di rientrare in Italia, però, è in Svizzera. Alle sensazionali Cascate di Sciaffusa, create dal fiume Reno. Sono tra le più estese d’Europa e si trovano a ridosso del centro città. Ci sono vari modi per godere della bellezza del luogo e della potenza di queste cascate. Ci si può imbarcare sui battellini che conducono a ridosso del getto (d’obbligo il k-way!). Oppure è possibile passeggiare lungo la riva, ammirando il panorama dalle panchine o sorseggiando qualcosa ai tavolini dei bar. Infine, si può seguire il sentiero che, attraverso il bosco, porta proprio sopra il salto delle cascate. Personalmente scelgo questa opzione e, devo dire, lo spettacolo è veramente unico!
Terminano in Svizzera i nove giorni di viaggio in Europa. Ho attraversato e, solo in parte, degustato la bellezza di sei paesi del Vecchio Continente. Traendone ricordi meravigliosi ma, soprattutto, la voglia di tornare in ognuno di essi, per assaporarli in banchetti luculliani.
Claudia B.
Nota: inizialmente ho scritto questo racconto di viaggio per il portale PaesiOnLine. L’ho, poi, ripreso e riadattato per il blog, dato che si tratta di una mia esperienza di viaggio e di vita.
Ma è l’itinerario.perfetto per me! Peccato che sia costretta a spezzarlo ma mi saranno utili tutte le.informazioni! Grazie Claudia ?
Sono certa che te innamorerai! Comunque Tizzi anche se devi spezzare l’itinerario e fare tappe diverse, non preoccuparti. l’Alsazia ha tanti luoghi stupendi. Così come il Belgio a cui vuoi abbianarla. Vedrai che alla fine sarà un tour meraviglioso.
Un bacione,
Claudia B.
Bellissimo viaggio, io ho fatto quasi le stesse tappe ma con il treno… veramente stupendo. Solo un appunto: la capitale dell’olanda non è Amsterdam, ma l’Aja ?
Bellissima l’idea del treno, prima o poi piacerebbe anche a me provare un’esperienza simile! Sempre combinando più stati!
Un abbraccio, a presto,
Claudia B.
Ma che figata il viaggio in autobus per l’europa!!! Sai che non ci avevo mai pensato?! E si che intorno ai 12 anni sono andata in Inghilterra con l’autobus ..27 ore di viaggio…una tortura! Forse per questo ho eliminato l’autobus dalla lista dei mezzi di trasporto! Un giro dell’Europa così è il mio sogno…magari in macchina però ?! Amsterdam è stata una sorpresa anche per me! Così bella pulita e vivibile ?
Pensa Lucia, che per anni il viaggio in bus è stato il nostro “modus operandi”, (che detto così sembriamo pure serial killer).
Alla fine non ne potevo più, per cui ho veramente fatto di tutto per convincere il mio terrorizzato marito a salire in aereo! Per carità, bellissime esperienze, soprattutto in un viaggio di questo tipo, ma concordo con te sulla scelta dell’auto. Infatti ora, quando ci muoviamo in Europa, se le mete sono vicine: on-the-road ?!!!
27 ORE ?????
Baci,
Claudia B.
Bellissimo questo viaggio, alcuni luoghi sembrano usciti da una favola! Un abbraccio cara!
Un’immersione nel cuore della vecchia Europa: ogni stato una particolarità!
Ricambio l’abbraccio Giulia!
Claudia B.
Mi piacerebbe visitare quasi tutte queste città/cittadine purtroppo per forza di cose posso fare un paio di vacanze all’anno 🙁
Come ti capisco Stefania! Tu hai il nostro stesso problema 🙁 Non solo i viaggi più lunghi li possiamo limitare a due periodi…ma pure quelli peggiori, ossia agosto e dicembre! Però cerchiamo di trarre il massimo anche dalle limitazione!
Bacioni,
Claudia B.
Persa per Amsterdam??? Fatto! 🙂 penso che sia un must do della città!ahahah! Che bel trip in europa che avete fatto!le cicogne che fanno il nido!WOW!! E il piccolo pisciatore? Ahahah!!! Con i vestitini! FANTASTICO! Ho visto solo Amsterdam ma rimango semprsempre interessata a Bruxelles e anche all olanda oltre ad Amsterdam che mi ispira un sacco.vorrei fare un tour in bici per vedere i tulipani! E non sapevo che Delft fosse patria di vermeer !!! Imparo sempte qualcosa da te! 😉 un bacio grande!
Amsterdam secondo me fa “perdere” parecchie persone di amore immenso: dai ma quanto è bella quella città! Quanto??? Io credo non esista qualcosa che non mi sia piaciuto. Mi ha stupita. Poi lasciamo stare la questione musei, che a momenti resto chiusa lì dentro 😉
Bruxelles, lasciando stare tutto ciò che è avvenuto negli ultimi tempi, è una città meritevole di visita. Il bambinello incontinente è un must (ahahahahah!), ma l’intero centro è un salotto elegante, che all’improvviso diventa quasi un souk. Io ne porto dentro ancora oggi questo ricordo, ed è stato anche ciò che me ne ha fatto innamorare 🙂 Oltretutto è una base perfetta per la visita di Brugge, Gand e Anversa.
Bella l’idea del tour in bici in Olanda! Deve essere un’esperienza stratosferica, sia per i paesaggi che per le località!
Sono felice di averti fatta viaggiare con me, bacioni,
Claudia B.