Parlando di Croazia si pensa istintivamente ad una vacanza estiva o, al massimo, primaverile. In automatico la mente corre alle spiagge e alle isole, raggiungibili ogni giorno con comodi traghetti. Soprattutto ci si sofferma sulla Croazia nota, quella costiera, come se l’entroterra fosse solo un lontano miraggio. Eppure, a breve distanza dall’Italia, l’Istria Croata rappresenta una misteriosa quanto suggestiva terra di confine, tutta da esplorare. Dove certamente ci si può immergere in un mare cristallino ma, ancora di più, è possibile visitare piccoli villaggi imperdibili, durante un viaggio in Croazia on the road. Indipendentemente dalla stagione.
Anzi! Fuori dal flusso turistico di punta, l’Istria è un sogno. Chi dice che la Croazia sia una meta adatta solo alla bella stagione? Abbiamo fatto di questa terra la protagonista del nostro viaggio di Capodanno, scoprendo una fantastica destinazione low-cost. Ecco quindi alcuni consigli su come organizzare un itinerario di sei giorni in Istria Croata in autonomia.
In questo post vi daremo suggerimenti sulla pianificazione del viaggio in Croazia, su come risparmiare, ma anche su cosa fare in Croazia fuori stagione. Le nostre indicazioni, comunque, sono valide anche nel caso in cui visitiate l’Istria in estate o primavera: borghi, paesaggi, enogastronomia, non passano mai di moda! E, tutte le tappe da noi scelte, si abbinano perfettamente ad una vacanza al mare in Croazia. Sia per chi viaggia in coppia, sia per chi viaggia con la famiglia e i bambini. Approfondiremo tappa per tappa negli articoli successivi, mentre qui daremo una prima idea dell’itinerario. Soffermandoci su tutte le questioni logistiche: documenti, strade e autostrade, alloggi, costi, carburante, moneta.
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Croazia on the road: dove dormire.
Il primo viaggio in Croazia in inverno, risale a dieci anni fa. Solo per un caso, ci siamo ritrovati a scegliere nuovamente questa nazione come protagonista del Capodanno, arrivando quindi tardi sulla prenotazione e sulla scelta delle tappe. Almeno secondo i nostri standard rigidi, in materia di pianificazione! Una cosa è subito balzata all’occhio: in Istria Croata, conviene ampiamente affittare un appartamento, invece di prenotare un hotel. In particolare se si vogliono ridurre i costi. A patto che si opti per un appartamento che abbia già incluso nel prezzo il parcheggio auto. In questo caso specifico ci siamo affidati ad Airbnb, ottenendo un prezzo davvero competitivo grazie al comodo metodo di scambio buoni. Per saperne di più e scaricare il vostro buono prima prenotazione, leggete qui.
Avendo scelto Rovigno come campo base per il nostro viaggio in Croazia on-the-road, abbiamo dovuto cercare attentamente una struttura che rispettasse questo requisito, per evitare di spendere fino 10€ al giorno di parcheggio. Fondamentale, poi, la vicinanza col centro storico, per poterlo visitare senza il problema delle soste e raggiungerlo a piedi anche la sera di Capodanno.
Decidendo di visitare l’Istria Croata, dove ogni centro è facilmente raggiungibile con al massimo un’ora o poco più d’auto dalla costa, ci siamo limitati ad affittare un solo appartamento. Ma nulla vieta di combinare due o tre strutture, a seconda di quanti giorni vorrete dedicare ad ogni zona. In questo caso, posso suggerirvi di suddividere le prenotazioni tra l’area di Grisignana, quella di Rovigno e quella di Fiume. Così è possibile percorrere con facilità l’Istria on the road, riducendo ulteriormente gli spostamenti. E ottimizzando il viaggio, in previsione di un’estensione verso la Dalmazia.
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Come arrivare in Croazia senza pagare il bollino autostradale sloveno.
Prima di partire per la vacanza di sei giorni in Croazia, ci siamo informati su tutta la questione logistica legata a strade e autostrade. Come facciamo sempre per pianificare i nostri viaggi on the road in Europa e nel resto del mondo. Cerchiamo di muoverci con consapevolezza. In questo caso, abbiamo scoperto che è possibile raggiungere la Croazia senza acquistare la vignetta autostradale della Slovenia. Premetto che, avendo trovato l’informazione poche ore prima della partenza, non siamo riusciti a studiarla bene, pertanto abbiamo preferito acquistare il bollino evitando di sbagliare e portarci a casa scomode multe.
Non ci sarebbe nulla di male nell’acquisto della vignetta, se questa non fosse necessaria per percorrere appena 10km sull’autostrada slovena, prima di giungere in Croazia. 15€ gettati al vento, che rischiano di dover essere spesi nuovamente, nel caso in cui il viaggio in Croazia duri più degli 8 giorni di validità della vignetta slovena, solo per una manciata di km!
Arrivati al Valico Rabuiese, poco dopo l’ex confine, abbiamo effettivamente trovato il distributore di benzina dove bisogna uscire per imboccare le strade non a pagamento. Mi raccomando, è importante uscire presso quel preciso distributore, altrimenti si entra subito in autostrada e, senza bollino, il rischio multe è alto. Anche lasciandola di lì a pochi metri: impossibile sapere dove la polizia faccia controlli e le contravvenzioni sono alte. Di seguito degli screenshot da Maps, che spero possano essere utili. Invitandovi a ricontrollare sempre la validità delle informazioni, di cui non mi assumo responsabilità.
Una volta al distributore, a mio avviso, conviene impostare il navigatore o Google Maps, togliendo le strade a pedaggio e le autostrade. Attenzione, levate ambedue le opzioni, perché in Slovenia sono a pagamento anche le superstrade. Se volete invece orientarvi con indicazioni scritte, vi lascio qui l’articolo su cui ci siamo concentrati. Lo utilizzeremo al meglio per il prossimo viaggio in Croazia on the road.
Nel caso in cui preferiate utilizzare la vignetta slovena, magari in previsione di un’estensione del viaggio in questo stato, potete tranquillamente acquistarla nelle aree di servizio autostradali. Chiedete anche presso il distributore. Spesso, infatti, c’è meno fila perché tutti si concentrano sulla rivendita in Autogrill o ufficio esterno.
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Viaggiare sulle strade croate.
Le strade istriane non ad alto scorrimento, sono il balsamo e l’anima di un viaggio in Croazia on the road. Le autostrade collegano tutti i principali centri dello stato, permettendo di spostarsi con rapidità e a costi contenuti. Ma la magia senza tempo di percorrere km e km di lande deserte o tratti panoramici, strade costiere o passare villaggi che paiono dipinti, è ciò che da senso all’esplorazione dell’Istria.
Certo, se l’obiettivo finale non è l’Istria o, in ogni caso, il tempo a disposizione è poco, allora l’uso delle autostrade resta la soluzione migliore. In Croazia l’autostrada si paga come in Italia, ossia al casello. Non ci sono vignette, per cui è impossibile fare errori al riguardo. Personalmente non l’abbiamo utilizzata durante il nostro tour on the road in Croazia, privilegiando le strade secondarie. Quando il tempo ce lo permette, preferiamo di gran lunga attraversare la “vita vera di uno stato”.
Le strade croate sono perlopiù tenute molto bene. A parte alcune, dove conviene procedere piano perché strette o presentano tratti bianchi e leggermente dissestati. Ma se date uno sguardo attento alle strade di casa nostra, capirete di essere in paradiso… Insomma, in Croazia le strade sono perfette anche per i motociclisti: quanto abbiamo desiderato essere lì con la nostra Africa Twin!
Spesso si percorrono tratte isolate tra un villaggio istriano e l’altro, completamente immerse nella vegetazione. Ma il segnale telefonico è sempre eccellente per cui, in caso di difficoltà, si possono chiamare rinforzi senza problemi. Ricordate che è obbligatorio portare in auto e in moto il kit di primo soccorso, esattamente come in Slovenia, Austria , Germania, Francia.
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Croazia on the road: quanto costa la benzina in Croazia.
Il costo del carburante in Croazia è davvero basso. Pensate che il gasolio lo abbiamo pagato 1,20€ al litro. Praticamente circa 4 o 5 euro in meno su un pieno, rispetto all’Italia. Vi sono quattro tipologie di carburante: base e plus, sia per il diesel che per la verde. Noi abbiamo utilizzato il base, ma se avete dubbi chiedete ai gestori. Si trova con facilità anche il gas, sempre a prezzi competitivi. Ciò che non abbiamo visto è il Metano. Però non so dirvi se per distrazione nostra o se per effettiva mancanza.
Per lo più i distributori sono fai-da-te, con pagamento all’interno. Attenzione perché si può pagare solo in kune, gli euro non vengono accettati. Ma con bancomat e carta di credito non riscontrerete problemi. Le aree di servizio più grandi hanno, oltre alla cassa, anche un piccolo market e distributore di bevande calde. Ricordate questo passaggio, fidatevi. Ve lo spiego meglio nel paragrafo successivo.
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Croazia on the road: quanto costa mangiare in Croazia.
Sfatiamo un mito: mangiare in Istria Croata non è completamente low-cost come si potrebbe pensare. Per carità, ogni piatto vale ampiamente la spesa. La qualità è eccellente e, per quanto ci riguarda, il più delle volte abbiamo ordinato pesce, tartufo e pasta fatta in casa. Diciamo che per un piccolo antipasto o piatto di salumi istriani da dividere, due primi piatti e una porzione di dolce, accompagnati da un bicchiere di vino e una bottiglia di acqua (oppure una birra), si spazia dalle 30 alle 50 euro in due. Dipende dal posto e, soprattutto, dal tipo di primo piatto.
Entrambi concordiamo nel dire che non abbiamo mai mangiato bene come in Istria Croata. L’ampia varietà e la freschezza dei prodotti, è stata parte stessa del nostro viaggio in Croazia on the road. In definitiva, la tavola ci ha permesso di comprendere appieno il territorio, quanto si presentava ai nostri occhi. Questa è terra di tartufi, di olio extravergine d’oliva (in grado di competere e superare quello italiano), carni di qualità, cozze e vongole provenienti dal Fiordo di Lemme e pesce dell’Adriatico.
Occhio a non farvi fregare con il tartufo. Alcuni “ristoranti trappole per turisti”, propongono piatti a base di “crema di tartufo”. Peccato che nel menù questo non venga specificato. Noi ci siamo caduti, perché in quel momento non avevamo alternativa, essendo il 31 Dicembre chiuso il 98% dei ristoranti istriani. Da lì in poi, ci siamo sincerati ogni volta che qualsiasi primo piatto a base di tartufo, fosse davvero tale. Alla luce di queste considerazioni: chiedete prima!
Nei ristoranti dei centri maggiori, si può pagare in euro o in kune. Anzi, alcuni vi faranno anche un buono sconto se pagate con euro contanti. Ma tantissimi locali non accettano euro, nemmeno in località turistiche. Solo kune o carte. Lo stesso vale per i banchi ristorazione dei mercatini di Natale di Rovigno.
Il vero problema dei locali in Croazia è il fumo. Se nei ristoranti il divieto è effettivo, nei bar ancora si fuma all’interno. Per questo non vengono nemmeno venduti dolci e, di conseguenza, fare colazione è fuori questione. Che poi, se come noi odiate il fumo, vi garantisco che solo entrare in uno di questi locali provoca nausea e voglia di fuggire immediata, altro che krapfen! Anche prendere un solo cappuccino è un tormento. Noi abbiamo risolto con le “colazioni dissociate”: dolce comprato al supermercato e bevanda calda al distributore. Oppure un caffè in apnea, prima di aver scoperto la macchinetta automatica. Controllate se sulla porta è riportato il divieto di fumo.
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Croazia on the road: meglio pagare in kune o in euro?
Conviene sempre pagare in kune anche se, quelle volte in cui abbiamo utilizzato l’euro, il cambio e la commissione sono stati piuttosto onesti. In certi casi, come dicevo prima, nei ristoranti viene fatto uno sconto a chi usa euro cash, persino nell’ordine dei 10 o 30 euro, in base al totale. Ma capita di rado.
Riassumo come conviene comportarsi con pagamenti, cambi e prelievi in Croazia. Specificando che questa è la nostra personale esperienza, maturata durante il viaggio in Croazia on the road.
- Se non avete kune, conviene pagare con il bancomat, perché il cambio è effettivo e a zero commissioni.
- Consigliato il cambio presso gli uffici. Il primo cambio lo abbiamo fatto in autostrada, dove ci siamo fermati a prendere la vignetta per la Slovenia. Su 100€ la commissione è stata di circa 6€. Cambiando in centro a Rovigno, invece, avremmo ottenuto quota piena o, al massimo, con uno scarto di 1 o 2 euro. Purtroppo il 31 Dicembre tutti gli esercizi chiudono presto, per cui abbiamo dovuto prelevare con il bancomat il giorno successivo.
- Il prelievo con il bancomat, tenetelo come ultima spiaggia. Per noi è stato necessario, ma le commissioni sono alte. Siamo nell’ordine dei 6 o 7 euro, per prelevare l’equivalente di 56€.
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Cosa vedere durante un viaggio in Croazia on-the-road.
Una vacanza in Istria Croata fuori stagione, lascia completamente senza parole. Seppure dell’itinerario approfondito vi parlerò nei prossimi post, ora voglio comunque darvi un’idea di quanto sia effettivamente possibile vedere in sei giorni. Per me e Daniele è stata un sorpresa totalizzante… e continua. Forse perché non doveva essere questa la meta del nostro viaggio di Capodanno. Forse perché l’itinerario l’ho personalmente strutturato solo una settimana prima di partire. Ma il risultato? Quello è un altro paio di maniche.
Facendo tappa fissa a Rovigno, ecco come abbiamo suddiviso le sei giornate di esplorazione. Non fatevi trarre in inganno dalle tante località riportate. Le nostre visite sono state tranquille, rilassanti, per niente spossanti. Gli spostamenti sono brevi e piacevoli, i centri piccoli e affascinanti. Un itinerario perfetto per una vacanza in Croazia on the road.
- Grisignana, Faro di Punta Salvore, Umago.
- Fiordo di Lemme, San Lorenzo, Rocca di Dvigrad, Kringa, Pisino, Gallignana.
- Rovigno, Bale.
- San Vincenti, Dignano d’Istria, Fasana, Parco delle Casite, Punta Christo.
- Colmo, Pinguente, Sovignacco, Montona.
- Momiano.
- Pula e Parenzo li abbiamo visitati durante il primo viaggio in Croazia.
- L’itinerario tra i borghi dell’Istria lo potete trovare in questo articolo.
- Della zona nei dintorni di Rovigno ho scritto in questo articolo.
- Per scoprire cosa vedere a Rovigno in un giorno leggete questo articolo.
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Croazia on the road: frontiera, documenti e inconvenienti.
Viaggiare in Istria Croata è sicuro e perfettamente gestibile in autonomia. Non ci sono pericoli e, come detto in precedenza, lo stato delle strade è perlopiù ottimale. L’unico vero inconveniente per noi, è stata la gestione dei cosiddetti “pipìstop”, dovuti alla questione fumo nei bar (il primo giorno di visite non c’è stato modo di trovare un posto in cui fare pipì…) e alla chiusura di molti esercizi per via del Capodanno. O la domenica, se per questo. D’accordissimo sulla domenica libera, beninteso. Ma quando devi fare pipì e non puoi, “asfalteresti” qualunque porta chiusa…
Se è vero che in Italia (per quanto tutti sostengano che siamo dei furbetti senza voglia di fare nulla), è difficile trovare in ferie bar, ristoranti o gastronomie nei giorni festivi, in Croazia così come in Austria e Germania, è vero il contrario. Non è un caso, ad esempio, che lo scorso anno a Ratisbona finimmo al Mc. Donald’s la sera di Capodanno. Un gesto estremo, dato dall’impossibilità di trovare un qualsivoglia ristorante in cui cenare. Quest’anno pur se capitati in una trappola per turisti, almeno si è evitato un fast food.
Alla frontiera non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema. Un controllo veloce ai passaporti e poi via. Viaggiando in Croazia fuori stagione, non c’era nemmeno fila: non fatevi illusioni, in estate la situazione è molto diversa. La scelta del passaporto non è un obbligo! Si può utilizzare la carta d’identità valida per l’espatrio, senza timbro di rinnovo. La decisione di portare il passaporto è personale, da quando la sicurezza in Europa ha iniziato a vacillare.
Per il resto, vale sempre la considerazione di utilizzare il buon senso e di “sprecare”, ogni tanto, un sorriso o una parola gentile. Sullo “sprecare” sono ironica, ovviamente. Ricordarsi che, mentre noi viaggiamo altri lavorano, può essere un buon modo di agire in nome del rispetto per la persona che ci troviamo davanti. Un grazie in più, un saluto cortese, un cenno anche verso chi si pone in maniera non subito amichevole, aiuta a “sghiacciare le acque”. Inutile lamentarsi del comportamento altrui, se siamo i primi ad agire come se tutto fosse dovuto. In particolare in un posto come l’entroterra istriano, dove il turismo si sta ancora lentamente affacciando.
Claudia B.
Pensa che io e mio marito ci siamo conosciuti in Croazia, proprio a Porec. E quest’anno vorremmo proprio fare un viaggio on the road verso la Croazia, scendendo però verso le isole
Elena ma veramente? Sarebbe un bellissimo ritorno, considerando che la Croazia è stata la “terra galeotta”! Poi se andate in estate, spingervi verso le isole del sud deve essere molto bello…
Baci,
Claudia B.
Mai stata in Croazia e lo so, è una vergogna.
Però mi piace l’idea di visitarne una parte fuori stagione semmai in un week end lungo.
Grazie per tutte le dritte!
C’è sempre tempo per recuperare ?! Magari durante uno dei tanti ponti di primavera, quando ancora non c’è tanto movimento. È stato un piacere condividere la mia esperienza di viaggio.
Un bacio,
Claudia B.
Sono stata in Croazia solo due volte da ragazzina in vacanza con i miei, nulla a che vedere con il tuo itinerario che ho seguito con il naso appiccicato allo schermo dello smartphone. Sai che per noi il fuori stagione è un must e ci hai dato degli spunti niente male (ricordo di quei viaggi solo Rovigno), oltre a delle dritte fantastiche!
Un bacione
Erica
Ciao Erica! Innanzitutto, grazie per averci seguito: è stato un po’ come avervi al nostro fianco ?.
La Croazia ha di bello, tra le tante cose, anche la vicinanza. Per noi raggiungerla è rapido e semplice. Anzi, oggi lo è sia in auto che via mare, da Cesenatico!
E possiamo ritrovare mondi fantastici in poche ore. Spero davvero di aver lasciato (e di lasciare con i prossimi post), interessanti spunti di visita, perché l’Istria merita un approfondimento. E poi ha ancora quella veracità, quella lontananza dal turismo di massa, mi riferisco ovviamente all’entroterra (sulla costa la situazione è diversa), che la rende una meta idilliaca.
Un bacione,
Claudia B.
Ciao Claudia!!!!
In realtà, io non amo molto i viaggi fuori stagione…nel senso che io non parto mai ad agosto ma, se una meta poi è completamente desolata per qualche motivo, non mi piace. E’ una sensazione strana, che non so descrivere, perché poi, tutto sommato, odio la calca e l’orda di turisti.
Tuttavia, stavo pensando anche alla Croazia per un viaggetto a fine aprile…non so se riuscirò a organizzarlo, ma sicuro metterò fra i post-it il tuo articolo!
Un bacio e a presto!
Rosaria
Ciao Rosaria! Guarda, comprendo perfettamente cosa vuoi dire e, pensa, parlerò di questa stessa sensazione che descrivi tu nei prossimi post. Perché in alcune località in particolare, l’ho provata io stessa. Non in tutti i luoghi visitati, ma in un paio (non so perché), questa sorta di senso d’abbandono l’ho sentito fortemente anche io.
A primavera sarebbe un momento perfetto, secondo me. Valuta che sei a ridosso della Pasqua ma, comunque, lontana dall’estate. Quindi dovresti trovare il giusto equilibrio di persone e vivacità! Ma tieni comunque conto che l’entroterra istriano è ancora poco battuto dal turismo.
Fammi sapere se andrai, mi piacerebbe conoscere le tue impressioni. E se hai bisogno di qualche indicazione extra, sai che puoi sempre chiedere.
Ti mando un abbraccio,
Claudia B.
Molto interessante, ho sentito parlare benissimo della Croazia, anche come meta per l’estate! 🙂
La Croazia è stupenda, vale davvero la pena approfondire la visita e scoprirne diversi aspetti!
A presto,
Claudia B.
Decisamente una destinazione perfetta per me (fuori stagione ovvio)! Mi piace tantissimo l’allure vintage di certi luoghi da te descritti e come ti dicevo qualche tempo fa mi piacerebbe stilare un itinerario storico visitando i luoghi della Grande Guerra, memoriali, musei ecc. Segno tutti i tuoi suggerimenti su logistica, bollini e tartufi 😛 Ti dirò, non mi dispiacerebbe il fattore fumo, sarà che ho un sacco di ciminiere fumanti in famiglia ma ci sono abituata ed entrare in un locale in cui si possa ancora fumare lo trovo insolito e interessante (mi stimi ancora si?) 😉
Il capodanno al Mc sappi che fa curriculum! 😛
Buonanotte, un bacione!
Ti stimerei anche se mi dicessi che il pomeriggio guardi Barbara D’Urso, quindi ti perdono l’ingresso in ciminiera, nonostante abbia trattenuto la pipì per nove ore! No scherzo… su Barbara D’Urso penso dovrei andare in analisi per perdonarti.
Anche io ho apprezzato principalmente quell’atmosfera d’altri tempi, imperfetta e diroccata. Mi ci sono veramente riempita gli occhi! Anche perché è tutto reale, non una sciocca ricostruzione.
Ricordo quando mi hai parlato della tua idea di itinerario sui luoghi della Grande Guerra. Trovo sia veramente molto d’impatto e ti seguirei come un segugio.
Anzi, spero col tempo di riuscire ad inserire approfondimenti di questo tipo, nei prossimi viaggi.
Un abbraccio forte,
Claudia B.
La seconda volta che siamo stati in Croazia siamo partiti da casa in macchina quindi ci siamo goduti il viaggio fino a Umago, che era la nostra destinazione. Però era agosto quindi il caldo era impressionante, l’affollamento ancora di più e la voglia di girare in queste condizioni ridotta a zero (parlo per il Prigioniero, perché io lo sforzo lo avrei sopportato…) Comunque sceglierei decisamente un’altra stagione, come avete fatto voi. Non mi ero informata prima di partire quindi arrivata al distributore ho comprato la vignetta – buono a sapersi per un’altra volta: con un po’ di pianificazione si risparmia qualche soldo. Non sapevo del kit di pronto soccorso! Sapevo della Germania, ma non di tutti gli altri paesi che hai elencato ?
Il cibo è davvero il massimo: se non ricordo male abbiamo mangiato bene più o meno ovunque. Ricordo ancora benissimo i formaggi!
Buona serata ?
La sola cosa che mi attira di un viaggio in Croazia l’estate, è la possibilità di andare al mare. Altrimenti, resto dell’idea che godersela fuori stagione sia il modo migliore per apprezzarla davvero, senza stress. Già a Rovigno, la più turistica tra le località visitate, c’erano tante persone e, per un attimo, ci siamo sentiti spaesati!
Felice di averti dato qualche informazione extra, in particolare per il kit di primo soccorso, la cui mancanza può anche portare a multe.
Il cibo istriano… che meraviglia. Altissima qualità, prodotti che rappresentano al meglio il territorio: sarebbe bello anche seguire un itinerario enogastronomico in questa terra!
Ti abbraccio,
Claudia B.
Ricordo pochissimo della Croazia… è stato uno dei miei primi viaggi con la famiglia, quando avevo 5 anni. Ricordo piuttosto bene l’isola di Krk, probabilmente più che altro per le foto, e ho ben impressa in testa l’immagine della mia prima pannocchia, comprata per strada da una signora che le faceva bollire e le serviva nelle proprie foglie. Ottimo articolo, molto dettagliato!
Che ricordo dolcissimo Elena, secondo me rende perfettamente la semplice accoglienza di questa terra… A Krk siamo stati dieci anni fa, sempre in inverno. Estremamente suggestiva, ma vorrei davvero tornare in estate.
Bella oltre ogni modo la Croazia.
Grazie per i complimenti!
Un bacio,
Claudia B.
Complimenti per l’analisi dettagliata della logistica. Grande! Siamo riusciti a trovare appena un dettaglio da precisare: GPL in Croazia costa di più che in Italia… confermiamo invece che benzina e gasolio siano più convenienti in Croazia.
Grazie mille a voi per l’apprezzamento e per la precisazione! Noi ci siamo imbattutti in un paio di prezzi inferiori rispetto all’Italia, forse è stata una casualità.
A presto,
Claudia B.