In questi ultimi anni ho iniziato ad esplorare lentamente, ma in modo approfondito, il sud-est barese. Visitare i dintorni di Bari si sta rivelando un’esperienza mai scontata e affascinante. Di quelle che, come le ciliegie, ti portano a volerne sempre di più! Paragone estremamente calzante, dato che il mio viaggio in Terra di Bari, è coinciso con la “Festa delle Ciliegie” di Conversano. Straordinaria città d’arte, incorniciata in una campagna mozzafiato, Conversano ha una bellezza fiorita, fresca ma, allo stesso tempo, tradizionale. E le cose da fare e vedere a Conversano e dintorni, in quattro giorni, sono state veramente variegate.
Perché nel centro storico, ai classici musei, si affiancano gallerie d’arte inaspettate, mostre geniali, piccoli angoli nascosti che riflettono il tempo passato. Ma con l’innovazione e l’accoglienza moderna di una città. Il tutto a breve distanza da Bari e da località famose come Polignano a Mare e la Valle d’Itria. Insomma, è semplice costruire itinerari completi nel sud-est barese, grazie anche agli spostamenti facilitati tra le varie destinazioni.
∞♦∞
Itinerario nei dintorni di Bari: tappe, ristoranti, hotel.
Prima di iniziare con il mio diario di viaggio e raccontarvi cosa vedere a Conversano, voglio lasciare qualche indicazione pratica sugli itinerari nel sud-est barese, con relativi link di approfondimento ai miei articoli. Tutti estremamente semplici da seguire, in quanto Bari è facilmente raggiungibile sia con il treno che con l’aereo e, a quel punto, è possibile noleggiare un’auto con Liligo a Bari e viaggiare in completa autonomia sul territorio.
A meno di un’ora da Bari, ci sono la Valle d’Itria e la Terra delle Gravine. Ambedue ricche di arte e storia, borghi e mondi sotterranei. Ancora più vicine le inaspettate Adelfia e Noicàttaro, che distano appena mezz’ora da Bari e solo venti minuti da Conversano.
Per visitare al meglio i dintorni di Bari, il punto di partenza ideale è proprio Conversano. Bellissima città d’arte, permette anche di soggiornare in dimore di charme, immerse nella campagna. E abbinare ai borghi, tour enogastronomici nel sud-est barese. Di seguito alcune indicazioni.
Dove dormire e mangiare a Conversano:
- “Masseria Montepaolo dimora di charme”, Viale Montepaolo, Conversano. Luogo magico in cui dormire e mangiare, con eccellente cucina casalinga e un’accoglienza elegante ma familiare. Di quella che scalda il cuore. Vi sono stanze e appartamentini.
- “Agriturismo Casina dei Preti”, Contrada Cozze 9A, Conversano.
- “Pizzeria Terrarossa”, Corso Domenico Morea 14, Conversano.
- “Vita Pugliese”, Via Ospedale 15, Conversano.
- “Caffetteria della Corte”, Piazza della Conciliazione 11, Conversano.
Per visite guidate a Conversano:
- “Cooperativa Armida”, Piazza Conciliazione 5. Telefono: 080.4959510. Email: coop.armida@libero.it
- Pro Loco Conversano, Piazza Castello 13. Telefono: 080.4951228. Email: proloco.conversano@libero.it
∞♦∞
Cosa vedere a Conversano in due giorni.
Quando arrivo a Conversano, il centro storico è illuminato da una luce quasi irreale. Sarà il mese di pioggia battente da cui provengo, ma il sole del sud-est barese dona un aspetto cangiante alla città. Ho trascorso la mattinata a “La Bottega”, il laboratorio urbano di Conversano, scoprendo uno spazio innovativo in cui circolano idee e vengono realizzati progetti. Un passaggio netto dal colore di questo ex macello pubblico, del 1887, riconvertito in area di accoglienza per giovani e bambini, all’eleganza quasi impalpabile del centro.
Il cuore cittadino è composto da tre nuclei urbani, ognuno caratteristico e da girare lentamente a piedi. In Corso Domenico Morea, il vento spazza senza pietà gli edifici, accarezzandoli con forza intensa. La vista da questa collina oggi è eccellente, con il mare a breve distanza e il verde della campagna che si apre tutto attorno. Un punto d’avvistamento strategico, importantissimo nell’antichità, soprattutto dalla Torre Maestra del Castello Aragonese di Conversano.
A Maggio, tra le cose da vedere a Conversano, c’è anche la “Festa delle Ciliegie”, con agricoltori ed espositori di prodotti tipici, presenti in Corso Morea. E, in occasione del “Maggio Conversanese”, eventi, visite e manifestazioni, coinvolgono tutto il territorio nei dintorni di Conversano.
Ammiro la delicatezza dei decori floreali urbani, che donano un tocco di fascino extra, al già bellissimo centro storico di Conversano. Tra meraviglie medievali e barocche, mi rendo conto che la cittadina non è solo una bella facciata: qui ci sono opere d’arte di grande valore e altre inaspettate, da scoprire con curiosità.
∞♦∞
La Basilica Cattedrale di Conversano.
La mole della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, la si nota già dalla quinta perfetta di Piazza Castello. Ma non si può capire la sua monumentale bellezza, fino a quando non ci si trova nella piccola piazzetta, su cui affaccia. A prima vista, pare che un bimbo dispettoso l’abbia messa lì a forza, mentre creava una città ideale e fantasiosa. Ma il Romanico Pugliese della struttura, con il suo rigore sempre equilibrato, fa immediatamente cambiare opinione.
Fiori ovunque, pietra e piccoli vicoli che schiudono balconi addobbati, fanno da contorno a Santa Maria Assunta. C’è un matrimonio oggi, ma riesco comunque ad entrare nella navata laterale per assaporare un momento molto emozionante. Perché ad attendermi, c’è un affresco della scuola di Simone Martini: “Il Vescovo d’Itri, presenta la Basilica alla Madonna”.
Molto intensa anche l’immagine della Madonna della Fonte, amatissima patrona della città. Non è un caso curioso quindi, scoprire che molte donne conversanesi portano il nome di Fonte o Fontina! Insieme al Crocifisso ligneo sull’altare, del XV secolo, è il solo pezzo salvatosi dall’incendio che devastò la Basilica nel 1911. Un collegamento diretto con il passato, da vedere a Conversano.
Informazioni.
- La Cattedrale di Conversano, è in Largo Cattedrale.
∞♦∞
Visitare il Museo Archeologico di Conversano.
La mia passeggiata prosegue verso il “Museo Archeologico”. Non solo un luogo in cui bearsi di racconti di vite antiche, ma anche una location da non perdere nel centro storico di Conversano. Allestito nell’ex Monastero Benedettino della città, consente di tagliare fuori il presente e dimenticarsi del tempo che scorre. So che molte persone trovano noiosi i musei, ma la mia chiave di lettura è alquanto diversa.
Per me entrare in un museo, è ritrovare un pezzo di esistenza che non c’è più, ma continua ad influenzare le nostre radici. O comunque a parlarci, attraverso ciò che resta di persone reali! Come il corredo funebre di una bambina, composto dagli oggetti di uso quotidiano della piccola. Il suo anellino d’oro, le ampolle minuscole, lo specchio, i giocattoli… persino la moneta da consegnare, per pagare il pedaggio verso l’aldilà. Com’è possibile non intenerirsi, di fronte a questi che non sono solo oggetti inanimati? Non solo pezzi trovati durante uno scavo e catalogati: sono realmente tesori pieni di pathos.
Tanti i reperti in esposizione. Crateri da vino, idria che servivano per miscelare acqua e vino. Piatti votivi, il kantharos in cui si immergeva l’intero braccio, per prendere il vino e servirlo a tavola. Il corredo funebre di un guerriero. Una tozzella messapica bellissima, unica presente nel museo. Vedere Conversano attraverso il “Museo Archeologico”, significa assorbire parti antiche di una storia mai davvero finita.
Informazioni.
- Il “MiBAC”, è in Via San Benedetto, 16.
- Orari: 9-13 e 16-20.
- Chiuso il lunedì.
- L’ingresso all’intero Polo Museale costa 5€, ridotto3€ .
∞♦∞
Un posto curioso da vedere a Conversano: San Benedetto e il suo chiostro.
Uscendo dal museo, si accede alla labirintica struttura dell’ex convento. In particolare a due luoghi nascosti assolutamente da vedere a Conversano, di cui non si potrebbe ipotizzare la presenza fermandosi fuori: il Chiostro Medievale e la Chiesa di San Benedetto, con l’altare della Madonna del Rosario. Il Chiostro Barocco, del 1605, è sicuramente notevole. Ma il piccolo giardinetto medievale, è pura poesia.
E poi, se proprio vogliamo, questo è stato il cuore di una sorta di “movimento femminista” che ha letteralmente precorso i tempi! Qui, infatti, le badesse erano delle vere (per certi aspetti persino terrificanti) potenze. Portavano mitra e pastorale. Il clero maschile doveva persino baciare la mano della superiora! Controllavano possedimenti vasti e prestigiosi. Immaginate il malumore dei vescovi, che minacciavano costantemente di murarle vive all’interno del convento! Un’insolita dimostrazione di potere femminile del passato.
Ma chi poteva fermare queste donne di prestigio, quando avevano alleati esterni ed erano in grado di sostentarsi anche in caso di isolamento forzato? Nessuno. Al punto che a quell’epoca era meglio diventare badessa, piuttosto che sposarsi! Ora capisco il senso di quella “Porta dei Cento Occhi”, vista nel Museo Archeologico… una metafora del controllo senza limiti delle badesse. E la definizione di “Monstrum Apuliae”, riferita al Monastero di San Benedetto, non potrebbe essere più descrittiva di così. La magnificenza del complesso, anche della sua chiesa e della Cappella del Rosario, con la pala d’altare di Michele Damasceno, sono qualcosa che se oggi stupisce, in passato doveva addirittura intimidire…
Informazioni.
- Il complesso di San Benedetto, è in Via San Benedetto.
- Il chiostrino medievale è sempre accessibile.
- Per la visita della chiesa rivolgersi alla Pro Loco: 080.4951228; proloco.conversano@libero.it
- L’ingresso alla Cappella del Rosario costa 1€.
∞♦∞
Visita alla Pinacoteca di Conversano.
Il Castello Aragonese di Conversano è sede museale. Ed è con emozione incontrollabile, che visito il ciclo pittorico “La Gerusalemme Liberata”, di Finoglio. Accompagnata dall’intimo abbraccio delle sale nobili e da una luce soffusa, perfettamente calibrata in base alle scene presenti, vengo “aspirata” con forza nella vicenda. È persino difficile spiegare la pelle d’oca, che sembra ricrearsi ad ogni parola delle guide.
Pur non essedo un pittore caravaggesco, Finoglio prende ispirazione da lui nell’uso della luce, arrivando dritto all’idea interpretativa di chi osserva. Si sente nelle vene, la determinazione della maga saracena Armida, che seduce Rinaldo per evitare i combattimenti. Si prova, poi, la disperazione della donna innamorata e abbandonata. La veemenza della sua rabbia, tramutarsi in maledizione.
Ma è osservando la storia di Clorinda e Tancredi, che mi ritrovo in lacrime. Con la fine cruenta in cui lui la uccide credendola un soldato e, solo mentre le darà dell’acqua prima della morte, riconoscerà in lei la sua amata.
Dettagli, colori, consistenze: in ogni immagine si ritrova il vigore rappresentativo di Finoglio, capace ancora di emozionare dopo secoli. Durante un itinerario nel centro storico di Conversano, una tappa alla pinacoteca a lui intitolata, è un’esperienza da fare.
Informazioni.
- La “Pinacoteca comunale P. Finoglio”, si trova in Corso Morea.
- Orari: 9-13 e 16-20.
- Chiuso il lunedì.
- L’ingresso all’intero Polo Museale costa 5€, ridotto3€.
∞♦∞
Vedere a Conversano la Chiesa barocca dei Santi Medici.
Tra vicoli e salite, cunicoli e passaggi coperti, passeggiare a Conversano diventa un percorso pittorico. Ho la costante impressione di trovarmi in un film, protagonista di scene idilliache di quotidianità rurale. Perché se è vero che Conversano è una stupenda città d’arte, la sua ricercatezza e la sua anima sono quelle di un borgo. Visitare i dintorni di Bari, regala spesso questa impressione magnetica.
Nello stretto dedalo di vie, trovo un capolavoro del Barocco Napoletano dall’efficacia visiva ammaliante: la Chiesa dei Santi Medici. Perché appena entro, sono attratta senza possibilità di scampo, in una spirale barocca da vertigine.
La vera singolarità della Chiesa di San Cosma e Damiano, è che si tratta del secondo Santuario dedicato a Santa Rita presente in Italia. Gemellato con quello di Cascia. Dopo la Pinacoteca di Conversano, trovo altre sublimi opere di Finoglio. “Il Martirio di San Gennaro”, in particolare, tocca corde profonde. Anche se sono soprattutto i dettagli del soffitto, a rubare costantemente la scena.
Informazioni.
- La Chiesa dei Santi Medici, è in Via Capone 34.
∞♦∞
Imperdibili gallerie d’arte moderna a Conversano.
Conversano si rivela una costante sorpresa. Accanto all’arte antica, i vicoli del centro storico racchiudono anche gioielli inaspettati dedicati all’arte moderna. Alla “Galleria Cattedrale”, le esposizioni sono in continuo divenire. Le mostre temporanee permettono di vivere tutte le forme artistiche possibili: scultura, pittura, fotografia. Ma anche materiali naturali, come terra e foglie, utilizzati alla stregua di colori a olio e marmo. In questo momento, nelle suggestive salette, prende vita “Nature Matérielle”: cinque artisti pugliesi, raccontano il rapporto con la natura e le proprie radici, attraverso pezzi unici.
“Galleria Vì” è un’altra esposizione da vedere a Conversano. Una mostra personale, che difficilmente ci si aspetterebbe di trovare in una piccola cittadina. Eppure, camminando tra le sale di un elegante palazzo conversanese, mi ritrovo piacevolmente incredula. Vittoria, parte dalla cornice e, con la tecnica del collage, crea opere in grado di coniugare diverse arti e tematiche.
C’è un bombardamento visivo delle arti che, grazie alla genialità di Vittoria, non consente al visitatore di restare indifferente. Sarebbe impossibile, vista la sua capacità di comunicazione! Le opere sono esposte in modo quasi familiare, diretto, fruibile. E poi, salendo all’ultimo piano, mi ritrovo immersa in una tipologia d’arte psichedelica, in cui immagini, musica e luci, si fondono in un martellamento irresistibile di tecnica e visione.
Informazioni.
- “Galleria Cattedrale”, Largo Cattedrale 9. Telefono: 080.9672994.
- “Galleria Vì”, Via Monsignore Lamberti 9. Telefono: 334.6868494.
∞♦∞
Cosa fare a Conversano: laboratori di cucina.
In questi giorni di visita a Conversano, mi sto dilettando con laboratori di cucina organizzati dalla Pro Loco. Per quanto la mia nomea di pessima cuoca, abbia raggiunto anche gli omini blu di Marte (ecco perché stiamo evitando l’invasione), mi diverto sempre a mettere le mani in pasta. Con la “Festa delle Ciliegie” in pieno svolgimento, posso assistere alla preparazione della marmellata e delle tipiche pastatelle. Non si può vedere Conversano, senza assaggiare il suo “oro rosso” in ogni forma!
I laboratori di cucina a Conversano si svolgono all’interno di un antico ios, un locale composto da due ambienti nel quale, in passato, vivevano anche famiglie di 9 o 12 persone! E se devo essere sincera, oggi quel calore familiare lo percepisco in modo affettuoso, grazie a Giulia e suo figlio Ninni. Perché con la naturalezza e l’accoglienza tipica della Puglia, loro conservano e raccontano le tradizioni culinarie della Terra di Bari.
Alla base della bontà dei prodotti, ci sono la semplicità e la qualità della materia prima. Ciliegie Ferrovia e zucchero, lasciati sobbollire fino a quando il tutto non si rapprende, mantenendo una succulenta e profumata frutta in pezzi. Il caldo aroma di ciliegie, si spande anche all’esterno, sospinto da risate e chiacchiere.
E poi le pastatelle, il cui impasto fragrante stuzzica il palato con sentori di limone, arancia, cannella, vino bianco. I fagottini, che racchiudono la golosa marmellata e i gherigli di noce, si sciolgono in bocca con divino equilibrio di sapori.
Informazioni.
- Per i corsi di cucina a Conversano, rivolgersi alla Pro Loco.
- Piazza Castello, 13.
- Telefono: 080.4951228
- Email: proloco.conversano@libero.it
∞♦∞
Una piantagione di ciliegi da vedere a Conversano.
Visitare una piantagione di ciliegi nei dintorni di Conversano, in questo periodo è una sorta di attentato. Alle scorte dei produttori, non alla linea ovviamente! Ma farlo arrivando in calesse, è un ritorno alle origini. Soprattutto se a trainare il mezzo è un bellissimo cavallo lipizzano razza Conversano, che con la sua chioma al vento mi fa subito sentire una principessa! Un modo diverso, di certo slow, di visitare il sud-est barese.
La passeggiata tra i ciliegi dell'”Azienda Laruccia”, è la straordinaria conclusione di questa escursione a cavallo. La storia delle ciliegie, “oro rosso di Conversano”, il sapore divino dei frutti raccolti direttamente dall’albero e mangiati, sono un altro tassello da porre nella creazione di uno stretto rapporto con il territorio.
∞♦∞
Escursioni naturalistiche nei dintorni di Conversano.
Dopo un pranzo emozionante alla “Masseria Montepaolo”, dove ho anche il grande piacere di soggiornare, prendo parte ad un’escursione ai Laghi di Conversano e alla vicina Torre del Trecento. Una passeggiata semplice e piacevole, da seguire nei dintorni di Conversano, adatta veramente a tutti. Pur essendo a soli 4km dal centro storico, ho la sensazione di trovarmi completamente inglobata dalla campagna. Dai suoi profumi, che sfiorano prepotentemente le narici, e dai colori ormai potenti, dopo settimane di pioggia.
La guida racconta le peculiarità del territorio, un tempo sommerso dal mare. Di queste rocce che sono memoria storica di una Puglia ormai scomparsa, eppure ancora incredibilmente leggibile. Fare escursioni nel sud-est barese, significa anche aguzzare lo sguardo per interpretare la natura. E, quando arrivo alla Torre, resto per un attimo sbalordita, perché mi ero illusa di essere fuori dalla civiltà! Ma la struttura è lì. A ricordare quando, al tempo delle invasioni saracene, le torri d’avvistamento erano fondamentali per salvare la vita delle popolazioni. Grazie ad un vero lavoro di segnalazioni a catena, come già mi è successo di notare sul Gargano.
Questi sono luoghi assolutamente da vedere a Conversano, perché il territorio circostante è parte integrante della cittadina. Così come i singolari Laghi di Conversano, in realtà stagni mediterranei temporanei. Ora completamente asciutta, la dolina carsica è composta da terra rossa che da sempre la rende impermeabile. Una terra che, secondo la leggenda, è impregnata dal sangue delle donne a cui sparava il Conte Giangirolamo II, puntando alle loro anfore piene d’acqua… ma spesso sbagliando mira!
Immagino ancora il tempo in cui, i dieci laghi di Conversano, venivano usati per conservare l’acqua piovana, come cisterne naturali dal valore immenso per queste terre! E tra fichi d’india, ulivi, piante di ciliegio, papaveri, lentisco, mirto e iperico, mi siedo ad osservare il sole che cala su un’altra giornata di scoperta, dal caldo sapore mediterraneo. Nei prossimi giorni mi attende un nuovo trekking nel Bosco di Castiglione. Ma questa è una storia che va narrata a parte. Perché esplorare il sud-est barese è una questione di piccoli passi, di lentezza. Ogni cosa va assaporata a fondo, per sentire sul palato e negli occhi, tutte le sfumature di una terra tanto seducente…
Informazioni.
- Per escursioni naturalistiche, Associazione di promozione sociale “Polyxena”.
- Alessio Vovlas, 392.2525812
Claudia B. (Sponsored)
Press Tour organizzato da Gal Sud Est Barese (Supplied by)
Conversano è l’unico posto in cui sono stata in Puglia! Era uno dei viaggi con il boss quindi ti lascio immaginare quanto poco abbiamo potuto vedere… Ma la bellezza di questa città la ricordo bene! E ricordo anche una panetteria vicino alla cattedrale dove ho mangiato dei taralli buoni da morire, e un laboratorio di gioielli artigianali tra le viuzze del centro dove ho comprato un bracciale d’argento che porto ancora oggi. Devo assolutamente tornare!
Come darti torto Silvia! Conversano l’ho personalmente “sfiorata” lo scorso autunno durante un press tour, e mi aveva lasciata completamente senza parole. Riuscire a passarvi del tempo di qualità, scoprendola lentamente è stato stupendo, un sogno di pietra.
Conoscendo i metodi e le abitudini del “boss”, posso dire che sei riuscita persino a fare tanto! Scherzi a parte, sarei curiosa di sapere dove avete alloggiato in quell’occasione!
Un abbraccio,
Claudia B.
Si, proprio una bella cittadina d’arte. Non solo meravigliosi esempi di architettura del passato, ma anche gallerie che espongo opere moderne. Visitarla durante la festa delle ciliegie deve aver donato quel tocco in più. Interessante la storia delle badesse.
È stata una sorpresa anche per me. Sono passata da Conversano qualche mese fa per lavoro, anzi ho persino soggiornato in pieno centro storico! Ma, proprio per il lavoro, non ho avuto tempo di vederla…non ti dico il dispiacere.
Per fortuna queste giornate mi hanno permesso di scoprire la bellezza di Conversano, oltre la facciata. E non posso che consigliarla di cuore.
Un abbraccio,
Claudia B.