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Castelli Romani cosa vedere in un giorno

Castelli Romani cosa vedere in un giorno

COSA VEDERE NELLA ZONA DEI CASTELLI ROMANI IN UN GIORNO

Il paesaggio cambia appena esco dall’autostrada, alla fine della mia vacanza in Costiera Amalfitana. Solo una manciata di chilometri e il cemento cede il posto al verde dei Colli Albani. Lascio Roma dietro di me e abbasso il finestrino. Anche se il caldo torrido oggi non risparmia nemmeno la campagna, dopo ore di climatizzatore ho voglia di respirare aria vera. Questa sera dormo a Grottaferrata e domani deciderò cosa vedere nella zona dei Castelli Romani, prima di mettere la parola fine al viaggio on-the-road in Italia, tra Campania e Lazio.

In questi nove giorni sono stata nella misteriosa Bomarzo, ho esplorato l’antica Pompei, camminato sul Sentiero degli Dei, visitato Ravello, Positano e Praiano. Mi sono rilassata sulla spiaggia più bella della Costiera Amalfitana, preso il traghetto per trascorrere un giorno a Capri e ho finto di essere una Principessa alla Reggia di Caserta. Una tappa ai Castelli Romani per vedere Castel Gandolfo e Nemi, mi sembra una buona idea per terminare la mia avventura.

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Quali borghi vedere in un giorno ai Castelli Romani.

Già il nome evoca l’immagine di luoghi grandiosi, fusione perfetta di epopee e sublimi paesaggi di origine vulcanica. Data la vicinanza con Roma, il territorio dei Castelli Romani è la destinazione per antonomasia delle gite lontane dal caos della capitale. Un tuffo nel verde, per respirare a pieni polmoni aria buona, mangiare nelle tipiche fraschetterie, visitare i borghi e le cittadine in cui si rifugiarono le famiglie feudali romane, durante la cattività avignonese, costruendo fastosi palazzi.

LAGO ALBANO

Avendo solo una giornata a disposizione per vedere la zona dei Castelli Romani, scelgo di passare la mattina nel borgo di Castel Gandolfo, famoso per la residenza estiva dei Papi, e il pomeriggio a Nemi capitale delle fragole. Li raggiungo facilmente da Grottaferrata, dove ho dormito la notte scorsa, guidando tra profumate strade di campagna. Ogni tanto questa visione green viene interrotta da una villa che fa capolino tra gli alberi, oppure dai riflessi di un lago che scintilla sotto il sole. Passo attraverso paesi e piccole cittadine, che trasudano quell’atmosfera rilassata tipica dei weekend e lascio che la mia memoria interiore capti ogni dettaglio, per trasformarlo in benessere presente e ricordi futuri.

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Castelli Romani: cosa vedere e fare a Castel Gandolfo.

Visitare il Palazzo Apostolico e i giardini.

Da Castel Gandolfo c’è una vista meravigliosa sul Lago Albano. Inizio la mia passeggiata dalla piccola Piazza Battisti, che resta fuori dalle mura del borgo. Sembra un abitato a sé, una sorta di paese delle bambole in miniatura raccolto attorno al minuscolo slargo, con tanti fiori profumati e vestiti stesi al sole.

Proprio di fronte c’è la porta d’accesso a Castel Gandolfo, che mi permette di raggiungere immediatamente il cuore del centro storico -Piazza della Libertà- con l’elegante Palazzo Pontificio. Trovo una lunga fila di persone, in attesa di visitare la residenza papale e i giardini, la maggior parte delle quali con una prenotazione già stampata. Avendo deciso solo ieri sera cosa vedere nella zona dei Castelli Romani, non ho il biglietto. Ma sono qui, adoro le residenze storiche e non intendo andarmene senza aver provato ad entrare! Fortunatamente, anche se ci vuole un po’ di tempo, trovo i ticket direttamente in biglietteria.

COSA VEDERE UN GIORNO AI CASTELLI ROMANI: CASTEL GANDOLFO

Con la mia audioguida ben sanificata, inizio la visita di quella che, dal 1626, è la residenza estiva dei Papi. La Santa Sede divenne proprietaria dell’area alla fine del Cinquecento, ma solo quando Carlo Maderno terminò i primi interventi di ampliamento e ristrutturazione, i pontefici iniziarono a venire qui in vacanza. Il primo fu Urbano VIII Barberini, seppure i lavori furono completati con Alessandro VII Chigi.

Se oggi possiamo ammirare questo capolavoro architettonico e storico, è solo grazie a quanto stabilito dai Patti Lateranensi del 1929. Fu allora, infatti, che Castel Gandolfo tornò ad essere luogo di villeggiatura dei Papi, dopo la fine dello Stato Pontificio del 1870!

COSA VEDERE AI CASTELLI ROMANI: PALAZZO APOSTOLICO DI CASTEL GANDOLFO
IL PALAZZO APOSTOLICO DI CASTEL GANDOLFO

Parto dal cortile delle udienze del Palazzo Apostolico, che ho visto spesso in TV, dove sono esposti i mezzi più iconici appartenuti ai diversi pontefici. Dopodiché salgo al piano nobile, per intraprendere un viaggio tra 500 anni di storia dei Papi. La raccolta di paramenti sacri, si alterna alla galleria e ai sontuosi saloni di rappresentanza.

La parte del percorso che preferisco, però, è quella che mi permette di sbirciare nell’appartamento privato del Santo Padre. Anche qui domina l’opulenza, ma c’è qualcosa che mi arriva in modo più diretto. Forse perché tutti i pontefici che ho personalmente vissuto, sono passati da queste stanze.

Il valore aggiunto alla visita, sono i panorami sul Lago Albano e sul Parco Regionale dei Castelli Romani che si ammirano dalle finestre aperte.

Alla scoperta dei Giardini di Villa Barberini a Castel Gandolfo.

Terminata la visita del Palazzo Apostolico, raggiungo il gruppo di persone con cui condividerò la passeggiata guidata ai giardini delle Ville Pontificie. Amo molto le scenografie naturalistiche. Soprattutto quando il verde, nelle sue più svariate tonalità, si sposa con equilibrio e gusto ai parterre di fiori all’interno di un contesto archeologico e strutturale. È una danza sinuosa, in cui c’è una deliziosa proporzione visiva tra l’esplosione indomita della natura e la sua rappresentazione architettonica.

COSA VEDERE AI CASTELLI ROMANI: GIARDINI DI VILLA BARBERINI
GIARDINI DI VILLA BARBERINI

Una piacevole passeggiata rilassante… che farei molto più volentieri in solitaria, invece che in condivisione con un nutrito gruppo di persone. Paesaggisticamente, però, sono davanti ad un vero capolavoro. In particolare resto senza fiato quando arrivo alla terrazza panoramica, da cui posso bearmi al meglio del parterre dei Giardini di Villa Barberini! Poi raggiungo le vestigia del teatro e del criptoportico imperiale e, prima di uscire, acquisto uno sfizioso pocket lunch: panino con porchetta di Ariccia, biscottini e birra fresca, sono l’ideale per terminare la visita con gusto.

Il centro storico di Castel Gandolfo.

Castel Gandolfo è un borgo piccolo, quasi completamente dominato dalla pomposa presenza delle Ville Pontificie, acquistate dai Papi nel corso dei secoli. Eppure, se volessimo paragonarlo ad una medaglia, potremmo dire che ha una seconda faccia. Molto più schietta, popolare e amabilmente diretta. Quella dei panorami silenziosi sul Lago Albano, che si ammirano da Via Arco Scuole Pie e da Via Palazzo Pontificio. E quella dei vicoli rallegrati dalle fraschetterie e dalle botteghe artigiane.

Mentre cammino su Corso della Repubblica, mi sembra quasi di assistere ad una grandiosa esposizione! Un mix di profumate pietanze e oggetti di una volta, da cui mi lascio sedurre grazie agli allestimenti di locali e trattorie. Una sensazione amplificata dai manufatti degli artisti locali, che donano un tocco innovativo di colore.

Prima di andarmene, faccio una sosta alla pontificia Collegiata di San Tommaso di Villanova, progettata dal Bernini. Un capolavoro del Barocco, che Alessandro VII commissionò a Gian Lorenzo affinché desse vita ad una cappella palatina degna del Palazzo Pontificio. Una struttura che l’architetto pensò bene di verticalizzare, donandole un arioso dinamismo in grado di alleggerire molto la pesantezza visiva barocca.

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Castelli Romani: cosa vedere a Nemi.

Salgo in macchina per raggiungere la seconda località da vedere nell’area dei Castelli Romani: Nemi, piccolo borgo addossato all’omonimo lago. Non si tratta di un luogo qualsiasi, ma del leggendario paese delle fragole. Arrivo nel primo pomeriggio, quando il centro è praticamente deserto. La maggior parte delle persone è ancora in trattoria e io ne approfitto per godermi questa passeggiata esplorativa, nel’abitato che prende il nome dalla dea Diana.

Osservo gli affacci spettacolari sul cratere vulcanico sopito, che ospita il lago di Nemi. E penso ai boschi sacri -Nemus Dianae, appunto- che qui sorgevano e nei quali si adorava la divinità pagana in ogni sua forma: dea della caccia, degli inferi e protettrice del parto. Tutto questo prima dell’avvento del Cristianesimo. Sono testimonianze affascinanti di antichi rituali e credenze. Spesso ho la sensazione di sentirne parlare attraverso le pietre, come se la terra avesse alimentato e tramandato queste storie nel corso dei millenni.

COSA VEDERE AI CASTELLI ROMANI: NEMI
PASSEGGIANDO PER NEMI

Cammino lungo i vicoli dell’antico Castrum Nemuris, il castello fatto costruire dai Conti di Tuscolo su un costone di roccia, nel IX secolo. Oggi è un centro conservato con cura, dall’atmosfera rilassata, contemplativa. Sarà per questo che la mia passeggiata si trasforma in un lentissimo peregrinare. In un assaggio visivo e non solo, di un’intensa bellezza strutturale e paesaggistica.

Gusto una cialda con panna e fragoline di Nemi, comodamente seduta su una terrazza panoramica che dà sul lago. Poi seguo un non itinerario fino ai Giardini del Belvedere, da cui ammiro sia lo specchio d’acqua che le serre in cui si coltiva il succoso frutto. Un luogo d’incanto, con grotte nelle cui alcove sono conservate statue di divinità pagane, piccoli parterre di bosso e fontane.

Nulla a che vedere con l’opulenza dei giardini pontifici di Castel Gandolfo, ma un parco pensile in cui lascio il cuore nel momento stesso in cui entro per la prima volta. Sarà il silenzio o magari saranno gli affacci mozzafiato. O, forse, solo la delicata bellezza ombreggiata di questo discreto spazio panoramico. Ma non posso fare a meno di fermarmi nuovamente a prendere un caffè, per posticipare il momento della partenza. So che devo rimettermi in auto, la vacanza è ormai giunta al termine. Ma voglio godermi questo istante e conservarlo fortemente nella memoria. Perché racchiude tracce radicate di storia e leggenda, natura e tradizione, che sono state il filo conduttore di tutto il percorso compiuto nei miei nove giorni di viaggio.

LAGO DI NEMI

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Castelli Romani: informazioni pratiche.

Oltre a raccontarvi cosa fare e vedere nella zona dei Castelli Romani in un giorno, voglio lasciarvi anche qualche informazione pratica. Ad esempio dove dormire, dove mangiare bene spendendo poco, dove parcheggiare e come prenotare la visita a Castel Gandolfo, per evitare di andare allo sbaraglio come la sottoscritta!

  • Ho dormito a Grottaferrata, in un posticino delizioso che si chiama La Dolce Casetta, prenotando su Booking.com con qualche settimana d’anticipo.
  • Se volete mangiare divinamente ad un prezzo contenuto, consiglio il “Ristorante Il Buco” sempre a Grottaferrata. Per pranzo, invece, ho preso un pocket lunch nel bar dei Giardini di Villa Barberini.
  • Potete parcheggiare gratuitamente a Castel Gandolfo nel piazzale sulla SP216. Usate questo link per trovarlo.
  • Per posteggiare gratis a Nemi, vi consiglio il parcheggio pubblico che trovate utilizzando questo link di Google Maps. Inoltre ci sono posti liberi anche lungo Via Riccardo de Sanctis.
  • Come spiegato nel diario di viaggio, ho acquistato in biglietteria il ticket cumulativo per la visita al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo e ai giardini. Il costo di 19€ include l’audioguida per gli interni e il tour guidato per gli esterni. Se volete prenotare in anticipo, potete farlo sul sito: www.museivaticani.va.

Claudia B.